Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
martedì 29 maggio 2012
Gothian. Capitolo 63. Marigold e i segreti del deserto
Segui il miraggio, le aveva detto suo padre Atar, il Signore del Fuoco, e ai i margini del deserto troverai le tue risposte.
Lei aveva obbedito, mormorando tra sé la formula rituale delle sacerdotesse di rango segreto.
Vox clamantis in deserto. Voce di uno che grida nel deserto.
Preparate la strada per il Signore del Fuoco, raddrizzate i suoi sentieri.
Benedetto sia il Fuoco e la sua Fiamma, possa il loro passaggio purificare il mondo.
Eppure, ora che si trovava presso la rocca di Al-Dhànab, ultimo avamposto prima del deserto, Marigold di Gothian, Imperatrice Consorte dei Lathear e sovrintendente Reggente, si domandava cosa mai potesse nascondersi in un luogo tanto desolato.
Segui il miraggio...
Le ombre delle aride montagne che proteggevano la piana di Al-Dhànab, calavano su di essa come le mani di un fantasma. Marigold vedeva tremolare quelle ombre nella calura.
Segui le ombre. Nihil cum umbra, sine umbra nihil. Così recita la formula della meridiana.
Era indubbiamente un percorso iniziatico, e ogni iniziazione passava necessariamente attraverso il dolore.
E questo luogo grida dolore da ogni suo angolo.
Al-Dhànab era una cosiddetta "rocca di punizione", dove venivano mandati "a meditare" tutti gli ufficiali o i senatori o i sacerdoti che avevano creato dei problemi da altre parti.
Un luogo per esiliati.
Questo pensiero la rese malinconica.
Mio padre voleva forse dirmi questo? Che in fondo, anche con la corona imperiale in testa, io sono pur sempre un'esiliata? Un'Alfar delle nevi confinata presso un popolo di beduini.
Odiava sentirsi così debole. Non era da lei.
Devo entrare nella rocca! E ora, come Imperatrice, ne ho il diritto!
Si rivolse alle sue guardie del corpo:
<<Pretoriani! Annunciatemi al governatore della rocca. Dite che la Reggente Imperiale è qui per un'ispezione della massima importanza>>
Fu prontamente obbedita, poiché erano le bastate poche settimane di regno per imporre la sua autorità in modo non discutibile.
Il portone delle mura esterne venne aperto.
Un dignitario che portava un mantello dorato con il cappuccio calato sugli occhi le diede il benvenuto.
<<Vostra Maestà Imperiale, è un onore inaspettato avervi qui>>
Poche parole, pochi preamboli e una calma sospetta. Le sembrava strano.
<<Non sono qui per un viaggio di piacere. Intendo verificare di persona se coloro che sono stati confinati qui per ordine di mia suocera Ellis Eclionner possono meritare di essere reintegrati nel servizio della Corona, compreso voi, governatore, se solo aveste la gentilezza di alzare il copricapo che vi cela alla mia vista>>
L'uomo sollevò il cappuccio soltanto un po', in modo che Marigold potesse riconoscerlo.
E infatti lo riconobbe!
Era l'ex-ammiraglio AuranTravemund, l'uomo che aveva organizzato insieme ad Ellis e ai pirati il rapimento di Alienor di Alfarian.
<<Sono al servizio completo e assoluto di Vostra Maestà Imperiale>> rispose Travemund con sussiego e poi aggiunse << questo luogo può apparire inospitale, ma all'interno mostra dei singolari pregi>>
Marigold intuì che questa frase conteneva un invito, per quanto implicito, a parlare in privato.
Ha un segreto da rivelarmi. Ecco perché il Signore Atar mi ha mandato qui. Questo è il segnale.
Lo colse al volo, rivolgendosi alla scorta:
<<Guardie, non occorre la vostra presenza. Rimanete qui ad aspettarmi>>
Detto questo si lasciò guidare dal governatore Travemund all'interno dell'edificio.
Varcata la prima porta, quella delle mura esterne, si entrava nello spazio intermedio che conduceva alle mura interne.
Si trattava di mura colossali, e questo parve strano all'imperatrice:
<<Perché questo luogo è così protetto?>>
Lord Travemund, dopo essersi guardato intorno per accertarsi che nessuno potesse sentirli, rispose a voce bassa:
<<Al-Dhanab non è solo una "rocca di punizione", come si vuol far credere. Nasconde qualcosa di molto importante. Vostra Maestà non ne è stata informata?>>
Marigold nascose la rabbia.
Quell'uomo si divertiva forse a farle fare la figura della sciocca?
<<Non sono qui per caso. E se, come dite, il segreto qui custodito è qualcosa di molto importante, sarà bene che mi spieghiate subito di cosa si tratta!>>
L'ex-ammiraglio annuì guardingo:
<<Qui anche i muri hanno orecchi. Negli ultimi mesi ho appreso il valore della risevatezza.
Forse è meglio che vediate direttamente con i vostri occhi di cosa sto parlando, Maestà.
Vi prego di seguirmi>>
Marigolnd annuì e gli fece cenno di precederla, senza dire altro, limitandosi a osservare le massicce mura interne, mentre ne varcava la porta, e la bellezza del cortile che si trovava al loro interno.
<<Questo luogo è chiamato "La corte dei leoni">> spiegò Travemund <<perché, come potete vedere, la fontana al suo interno è retta da dei meravigliosi leoni in pietra.>>
L'Imperatrice non voleva perdere tempo:
<<Spero che non sia solo questa fontana il prezioso segreto che questa rocca nasconde!>>
Lord Travemund sorrise:
<<Vostra Maestà ha un senso dell'umorismo che era del tutto assente nella "dolce Ellis">>
Marigold annuì con aria sarcastica:
<<Un difetto che l'ha condotta alla rovina, come tutti coloro che si prendono troppo sul serio>>
Il comandante la guidò verso un corridoio laterale, che partiva sotto il porticato, e poi si perdeva in mille altri corridoi, come un labirinto. Scesero poi delle scale fino ad arrivare ad una cripta con un sarcofago.
Era tutto lì il misterioso tesoro?
<<Mi avete condotta fin qui per vedere una miserabile tomba?>>
Il comandante sorrise:
<<Questa non è una tomba qualsiasi: qui è sepolto Wechtigar I Eclionner, detto il Pio, figlio primogenito del divino Arexatan, il fondatore dell'Impero e della Dinastia>>
Marigold ricordò con sincero dolore quegli eventi e maledisse l'anima di Wechtigar il Pio!
<<I miei ricordi affondano in quell'oscuro passato. Wechtigar il Pio assassinò suo padre. Questo luogo andrebbe purificato con il rogo delle spoglie di quel sacrilego parricida>>
Travemund allora, da sotto il sarcofago, prese un antico papiro e glielo porse;
<<Non prima di aver letto questo documento>>
Un papiro con scrittura paleografica.
Marigold ne riconobbe subito l'autenticità. Risaliva a mille anni prima ed era stato scritto da Wechtigar il Pio in persona.
Lesse ad alta voce:
<<Un giorno Edwina Ataris leggerà queste parole>> ebbe un brivido.
Il documento era stato dunque scritto dopo il Patto, in previsione del suo risveglio.
Wechtigar si rivolgeva a lei col suo antico nome!
Continuò la lettura:
<<Ti credi immortale, ma sappi che il tuo corpo e la tua anima andranno incontro allo stesso destino di ogni altro corpo e di ogni altra anima>>
Marigold lo maledisse un'altra volta! Lei era figlia di un dio, ed aveva ricevuto il morso del vampiro, ottenendo l'immortalità! Come aveva osato Wechtigar mettere in dubbio tutto questo?
Il suo odio si intrise di rabbia, ma anche di paura:
<<Tu non sei vissuta, ma solo "sopravvissuta". E cos'è mai la sopravvivenza, se non è animata da un nobile scopo?>>
Marigold avrebbe voluto urlare.
Lei era stata mossa da un nobile scopo: riabbracciare il suo amato!
Avrebbe voluto scoperchiare quel maledetto sarcofago e urlare in faccia alla mummia di Wechtigar il Pio tutte le sue ragioni.
Lesse ancora:
<<Navigare necesse est, vivere non necesse. Navigare è indispensabile, vivere no.
Cosa accadrebbe se incominciassi ad annoiarti e a non sentire più la musica della vita?>>
Quelle parole le fecero male.
La colpivano nel suo punto più debole.
Sento ancora la musica della vita, o mi sto solo illudendo di sentirla?
Lo sconforto stava superando la rabbia.
Continuò a leggere:
<<Io ti offro un nobile scopo per riempire il vuoto che c'è in te. Un grade potere sta sorgendo a Nord. Tu lo conosci meglio di chiunque altro. Tu sai cosa c'è a Gothian!>>
Dunque Wechtigar sapeva tutto! Conosceva anche i segreti del Conte Fenrik, aveva previsto la sua minaccia contro l'umanità intera.
La lettera si concludeva in modo perentorio e oracolare:
<< Le mie parole sono il tuo passato e il tuo futuro. Le mie domande sono semplici. Con chi ti allei? Con i vampiri di Fenrik o con i discendenti di Vorkidex? Con i demoni oppure con gli uomini? Preferisci essere ricordata come una salvatrice dell'umanità oppure come colei che ha contribuito a sterminare il genere umano?
A te la scelta.
Questa è la tua ultima possibilità di salvezza>>
In poche parole il suo nemico, morto da mille anni, l'aveva messa con le spalle al muro.
<<Ditemi, Lord Travemund: secondo voi salvare l'umanità è veramente un nobile scopo?>>
N.d.A.
Marigold di Gothian è intepretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" cob Kristen Stewart.
Al-Dhanab è rappresentata come Arrakeen, la capitale del pianeta Arrakis in "Dune" di Frank Herbert.
Il nome deriva da uno dei pianeti sotto il controllo del Bene Gesserit dove la futura madre superiora Darwi Odrade ebbe il primo incarico. Il concetto di "Rocca di punizione" è espresso ne "La rifondazione di Dune" (Chapterhouse Dune) e nel precedente "Gli eretici di Dune", riguardo ai luoghi dove le reverende madri venivano inviate qualora commettessero gravi irregolarità, come per esempio innamorarsi.
L'ammiraglio Auran Travemund è rappresentato da Renly Baratheon ne "Il trono di spade" di George Martin. Il nome deriva dall'ammiraglio Aurane Waters, capo della flotta di Cersei Lannister, ne "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" e dal fiume Travemunde presso Lubecca, ne "I Buddenbrook" di Thomas Mann.
Il cortile interno è quello della Alhambra di Granada.
La lettura del papiro di Wechtigar I il Pio è ispirata dalla scena in cui Darwi Odrade, sempre ne "Gli eretici di Dune", scopre, presso un grande deposito di spezia, un messaggio dell'imperatore Leto II Atreides, rivolto al Bene Gesserit. "Una reverenda madre leggerà le mie parole" "Ti lascio la mia paura e la mia solitudine" "Ti lascio la certezza che il corpo e l'anima del Bene Gesserit...." ecc. fino ad arrivare al concetto di "nobile scopo".
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lunedì 28 maggio 2012
Sondaggio: Quanto dura una "moda"?
Mi rivolgo alle fashion bloggers e chiedo loro: quanto può durare una "moda": una stagione? due stagioni? cinque anni? dieci anni?
Per esempio la moda dei pantaloni attillati o dei leggins quanto durerà?
Una moda di più per la donna o per l'uomo?
Le pettinature anche, ogni quanto cambiano come trend?
Illuminatemi ;-)
Pongo il quesito anche in inglese, visto che è molto breve:
How long can last a fashion trend?
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domenica 27 maggio 2012
Gothian. Capitolo 62. Lilieth rivela ad Alienor il suo vero ruolo nella missione
Ancora una volta mi reco nella fossa dei leoni. Ripercorro le stesse strade di diciotto anni fa. Sono cambiati i motivi della missione e le condizioni esterne. Ma io sono la stessa. Io sola ripercorro di nuovo quel sentiero che è stato ed è tutta la mia vita.
Lilieth Vorkidian, Contessa di Keltar Senia, “Diario del mio viaggio”
Avevano percorso
a ritroso le acque del fiume Tavis, fino ad arrivare alla Via Orientale. Vicino al ponte, avevano fatto scendere dalla
piccola nave il loro carretto con i due muli, e si erano rimesse in viaggio via
terra, inizialmente in direzione sud, verso la cittadina di Esia.
Da lì la strada
si biforcava: la Via Orientale proseguiva verso Sud, per migliaia di
chilometri, mentre la Via del Passo svoltava verso ovest, in direzione della lunga
ed altissima catena montuosa della Grande Dorsale, che divideva in due l’Impero
Lathear. Le prime colline
incominciavano già alle porte di Esia, poco dopo aver varcato il ponte che
portava lo stesso nome.
In un tempo
molto remoto, circa 1500 anni prima, il territorio dei Keltar Senia si
estendeva fino a quella città, prima che i Lathear la conquistassero, e qualcosa ancora
rimaneva a testimoniare quell’antica origine, ed era l’inflessione dialettale con cui lì la lingua
Latheari veniva parlata.
Varcare Esia,
era quindi come dare l’addio definitivo anche alle terre conosciute, ed
inoltrarsi verso il cuore dell’Impero Lathear.
La Via del Passo
faceva il suo ingresso in una valle, inizialmente molto ampia quasi piana, e
delimitata da lievissime alture, con un affluente del fiume Esia al centro.
Le colline erano
ricoperte di boschi di quercia, roveri, faggi e cerri.
Avevano
camminato a lungo quel giorno.
Nell’ultimo
paesino che avevano incontrato, avevano comprato viveri in abbondanza, tutti
conservati sotto sale, e avevano incominciato la salita, che stava diventando
faticosa. Dovevano salire
fino al Passo del Lupo, a 2000 metri, per poter varcare la Dorsale e
raggiungere poi la Via Occidentale, che era il percorso più breve per raggiungere Lathena, la capitale dell'Impero.
La strada era
ben lastricata e cercava di ridurre al minimo la pendenza, attraverso una
serie di tornanti, che risalivano a
serpentina la valle.
Le due donne e la loro scorta al comando del Pirata Vyghar, camminavano a
piedi, a fianco del carretto trascinato dai muli, fingendo di essere pellegrini.
Lilieth pareva
persa in una delle sue meditazioni.
Alienor si sentiva a disagio, e non solo per la stanchezza: c’era qualcosa in lei che
la riempiva nel contempo di smarrimento, tristezza e paura.
Non era solo quello che le aveva detto l'Oracolo. C'erano anche molti dubbi circa la natura stessa della missione a cui stava partecipando.
Le dispiaceva
disturbare le meditazioni di Lilieth, ma notava che anche lei appariva inquieta
e aggrottava le sopracciglia.
«Lilieth, ho bisogno di sapere con esattezza i particolari della nostra missione. Credo di essere pronta, dopo aver ascoltato il vaticinio dell'Oracolo»
«Lilieth, ho bisogno di sapere con esattezza i particolari della nostra missione. Credo di essere pronta, dopo aver ascoltato il vaticinio dell'Oracolo»
Lilieth annuì:
«Hai ragione... ero troppo assorta nei miei pensieri per rendermi conto che è giunto il momento che tu conosca anche i dettagli»
Guardò verso Vyghar, il quale con un cenno del capo diede il suo assenso.
Lilieth allora si schiarì la voce e disse con tranquilla serietà:
«Stiamo andando a consegnare il sigillo di Masrek al senatore Aralte Velares, principe di Marina Sedovia. Quell'uomo è il capo dell'Opposizione, a Lathena, è molto potente e nessuno osa minacciarlo, perché scoppierebbe una guerra civile, che è l'ultima cosa che Marigold vuole. Vogliamo dimostrare che Masrek è vivo e che quindi Elner e sua moglie sono degli usurpatori, e vanno deposti»
Guardò verso Vyghar, il quale con un cenno del capo diede il suo assenso.
Lilieth allora si schiarì la voce e disse con tranquilla serietà:
«Stiamo andando a consegnare il sigillo di Masrek al senatore Aralte Velares, principe di Marina Sedovia. Quell'uomo è il capo dell'Opposizione, a Lathena, è molto potente e nessuno osa minacciarlo, perché scoppierebbe una guerra civile, che è l'ultima cosa che Marigold vuole. Vogliamo dimostrare che Masrek è vivo e che quindi Elner e sua moglie sono degli usurpatori, e vanno deposti»
Alienor riteneva che il piano fosse molto pericoloso, ma c'era una questione che la interessava ancora di più:
«Qual è esattamente il mio ruolo, in questa missione? L'Oracolo mi ha attribuito un ruolo di salvatrice, ma io non capisco come posso rendermi utile»
«Qual è esattamente il mio ruolo, in questa missione? L'Oracolo mi ha attribuito un ruolo di salvatrice, ma io non capisco come posso rendermi utile»
«Ho ascoltato anch'io quello che ti ha detto l'Oracolo» le disse Lilieth «Ha a che fare con Marigold! Hai presente quando ti ha detto di temere "l'acqua che brucia"? Questo è un chiaro riferimento alla figlia di Atar. L'oracolo mi ha confermato una premonizione che io stessa avevo già percepito. Solo tu sei in grado di sconfiggere Marigold di Gothian. Non so ancora come, ma lo scoprirò! Tu sei destinata a lottare contro la Dama Gialla!»
Alienor si sentì
gelare: «Tutto sta accadendo troppo in fretta, gli eventi precipitano…ed io, te lo confesso, ho paura!»
Lilieth le prese la prese la mano:
«La paura non è un'emozione sbagliata, se serve a renderci prudenti, ma lo diventa se ci impedisce di compiere ciò che è necessario. Oltre un certo livello, la paura uccide la mente: è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. C'è un'antica litania che dice: Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò.!»
Alienor annuì:
«La paura non è un'emozione sbagliata, se serve a renderci prudenti, ma lo diventa se ci impedisce di compiere ciò che è necessario. Oltre un certo livello, la paura uccide la mente: è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. C'è un'antica litania che dice: Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò.!»
Alienor annuì:
«Grazie, Lilieth. Con te non ho paura, tu sei la mia migliore amica e la mia seconda madre, quella migliore! Quando ti guardo, so che c'è ancora del
buono in questo mondo! Ed è per questo che non mi voglio arrendere, e che cercherò di non avere paura!»
N.d.A.
Lilieth Vorkidian è interpretata da Claire Forlani nel ruolo di Igraine Pendragon in "Camelot".
La mappa si ispira alle Marche Settentrionali.
Esia è Yesi e il fiume Esia, l'Esino, che faceva da confine tra il Piceno (Marche meriidionali) e l'Ager Gallicus (Marche settentrionali).
La via del passo ripercorre l'attuale tragitto ferroviario Falconara-Orte-Roma.
Vyghar di Linthael è interpretato da Johnny Depp nel ruolo del capitano Jack Sparrow in "Pirati dei caraibi".
Alienor di Alfarian è interpretata da Jessica Brooks nel ruolo di Ghanima Atreides ne "I figli di Dune" di Frank Herbert. Viene riportata anche la litania contro la paura, una sorta di manta Bene Gesserit che lady Jessica Atreides insegna a suo figlio Paul.
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sabato 26 maggio 2012
Sondaggio: le caratteristiche dell'uomo attraente
Questo sabato vi propongo un sondaggio che mi incuriosisce molto. Mi rivolgo alle lettrici e chiedo a loro di indicare alcune caratteristiche specifiche che deve avere un uomo per risultare attraente.
Si deve indicare almeno due caratteristiche per ciascuno di questi parametri principali:
Aspetto fisico:
Carattere:
E si deve indicare quanto sono importanti le seguenti categorie:
Condizioni economico/professionali:
Età:
Non si accettano risposte del tipo "come il mio marito" o "come il mio ragazzo": indicate le caratteristiche con sostantivi o aggettivi.
Mi chiederete perché faccio questo sondaggio... ebbene sappiate che nonostante la mia veneranda età., non ho ancora ben capito quali siano i gusti delle donne, ed essendo ahimè single da gennaio, vorrei cercare di capire quali doti mi mancano... mi aiutate?
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uomo ideale
venerdì 25 maggio 2012
Lo stile neoclassico coloniale
ll termine stile coloniale sta ad indicare tutti stili adottati dai popoli europei che hanno colonizzato terre situate in altri continenti. Tale stile trova la sua essenziale espressione nell'architettura.
Il continente americano è famoso per i suoi numerosi esempi di architettura coloniale. Per quanto riguarda la colonizzazione degli Stati Uniti, l'edilizia di questo tipo ebbe la maggiore espansione tra fine '700 e la prima metà dell'800, rielaborando alcuni schemi dell'architettura europea, con particolare riferimento al neoclassicismo.
Nell'immagine qui sopra possiamo riconoscere la tenuta delle Dodici Querce nel film "Via col vento". Tale edificio è il tipico esempio di Manor estate building che si trovava al centro delle grandi piantagioni della Georgia e degli stati del Sud. Ed ecco la famosa scalinata dove fa la sua memorabile discesa Rossella O'Hara.
Ecco un esempio di Manor House neoclassica-coloniale, un vero e proprio palazzo.
Più comuni sono gli esempi di Colonial Mansion (ville) nelle tenute statunitensi do medie dimensioni.
Più spiccatamente geometriche sono le palazzine urbane...
...o gli edifici pubblici
Le ville moderne si ispirano spesso a questo stile.
Naturalmente gli esempi principali del neoclassicismo nord americano son la Casa Bianca e il Campidoglio di Washington, che credo tutti abbiano ben presenti!
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giovedì 24 maggio 2012
Gothian. Capitolo 61. Elner viaggia attraverso l'Impero
Finalmente era tornato nel suo elemento: la guerra!
Il pensiero non era tanto quello di Elner XI, imperatore dei Lathear, quando quello del suo antenato Arexatan Eclionner, le cui Altre Memorie si erano ormai saldamente impadronite della sua personalità.
Ed Arexatan era molto arrabbiato con Elner XI.
"Non avresti mai dovuto concedere a tua madre quelle quindici legioni! E' stata un'idiozia!"
Elner ne era consapevole, ma cercava di giustificarsi.
Era l'unico modo per convincerla ad andarsene senza che scatenasse una guerra civile!
Arexatan non trovò valida quella argomentazione:
"La guerra civile ci sarà comunque: tua madre adesso sostiene Marvin Vorkidian!, per l'amore incestuoso verso il vostro comune padre Masrek! Noi dobbiamo distruggere Marvin!"
Elner era confuso:
Non so se Marigold sia del tutto d'accordo con la tua strategia. Avevate concordato inizialmente di attendere che Marvin e Fenrik si distruggessero a vicenda prima di intervenire, ma tu ora vuoi subito la guerra!
Era vero: Arexatan non poteva vivere senza guerreggiare e si era già stancato della vita pacifica con la bionda consorte.
"Marigold è una donna, non capisce niente di questioni militari! Tu devi ascoltare me: io ho conquistato un impero e ho intenzione di riprendermelo!"
Cosa mi consigli di fare, allora?
L'antenato non aveva dubbi:
"Devi visitare ogni provincia, arruolare nuovi legionari e farli addestrare dai veterani!"
Ci vorrà molto tempo.
"Se pensi che un viaggio sia lungo, allora parti, e pensaci mentre cammini!"
Ormai Elner si era abituato alle "perle di saggezza" di Arexatan.
Ho incominciato, ma non vedo entusiasmo tra i generali, e nemmeno tra i legionari.
"Non devi compiacerli, ma renderli obbedienti! Che ti odino pure, purché ti temano!"
Arexatan era stato molto temuto ai suoi tempi, ma questo non gli aveva impedito di morire ammazzato per mano del proprio stesso figlio. Suo nipote Sephir il Crudele era ancora più temuto, però, ed era sopravvissuto a lungo!
Continuo a pensare che sia necessario trovare un accordo con Bial l'Eunuco... Ha ancora il controllo delle zone confinanti con la Grande Muraglia, in particolare la Vedetta Lathearica: e tu sai bene che chi controlla la Vedetta, controlla il nord dell'impero!
"Dobbiamo arrivare alla Vedetta in condizioni di forza, con almeno venti legioni! Le recluteremo risalendo la vallata del Lathe, fino al Passo del Lupo!"
Il Lathe era il fiume che sfociava proprio presso la capitale dell'impero.
E infatti il nome Lathena era derivato dal fiume.
La valle del Lathe era la zona più ricca di tutto l'impero. Chi la controllava, controllava tutto l'Impero!
E va bene! Risaliremo la valle del Lathe! Darò ordini affinché si parta il prima possibile!
E che Eclion ci protegga!
N.d.A.
Elner Eclionner è interpretato da Tom Hiddleston nel ruolo di Loki in "The Avengers".
Le Altre Memorie sono un concetto tratto dal ciclo di "Dune" di Frank Herbert.
Marigold di Gothian è interpretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.
E' citato un aforisma zen che a sua volta ho trovato in epigrafe ad un capitolo di un romanzo di Stefano Benni.
Sephir il Crudele è rappresentato come Maegor Targaryen il Crudele, terzo re della dinastia protagonista de "Il trono di spade" di George Martin.
La mappa si ispira alle Marche settentionali a nord di Ancona e del Conero. La toponomastica è facilmente riconducibile a quella reale.
Il fiume Lathe è il Tevere e Lathena è Roma.
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mercoledì 23 maggio 2012
Lo stile Rothschild
La famiglia Rothschild è una dinastia europea, di origine tedesco-giudaiche, che istituì il sistema bancario e finanziario europeo a partire dal tardo XVIII secolo. Nel corso del 1800, quando era al suo apice, la famiglia si ritiene abbia posseduto di gran lunga il più grande patrimonio privato del mondo, nonché di gran lunga la più grande fortuna nella storia del mondo moderno. Oggi, il business dei Rothschild è: gestione dei patrimoni privati, consulenza finanziaria, policoltura, vino e beneficenza. Le Goût Rothschild è rappresentato dalle abitazioni scelte dai numerosi membri della famiglia di banchieri, a dimostrazione che i banchieri se la sono sempre passata bene, anche in tempo di crisi.
ll castello qui sopra è in stile vittoriano neogotico, di cui ho parlato in precedenza.
Il palazzo qui sotto è in stile Neo-Rococò.
Questa Manor inglese è di stile edoardiano in riferimento al regno di Edoardo VII (1901-1910)
Mansion in stile neoclassico-coloniale (a cui presto dedicherò un post).
Villa in stile Neo-Rinascimentale
Gli interni: stile eclettico
Stile Neo-Biedermeier
Stile Secondo Impero in riferimento al regno di Napoleone III (1849-1870)
E infine lo stemma di famiglia
Quale palazzo o arredamento vi piace di più ?
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vittoriano
martedì 22 maggio 2012
Gothian. Capitolo 60. Marvin assume la guida dei Keltar
Foreste. Ovunque
posasse lo sguardo, vedeva solo foreste.
I
villaggi sono all’interno... i Keltar sono un popolo che si nasconde... che non si vede, eppure c'è...
“Nessuno potrà mai sconfiggere chi domina una foresta”
Era la voce di
Vorkidex che parlava.
Marvin ormai non
faceva più caso a queste intromissioni.
Era giunto ad un compromesso con la personalità del suo antenato.
Era giunto ad un compromesso con la personalità del suo antenato.
Io ti lascio parlare, ma tu fai tacere
Arexatan!
Il duello tra il suo antenato materno e quello paterno continuava a combattersi nella sua mente, ma qui, grazie all'iniziazione druidica, Vorkidex aveva la meglio, e riusciva a zittire Arexatan.
A volte gli interventi di Vorkidex erano fastidiosi, ma c'erano dei momenti in cui il consiglio dell'antico re poteva essere di grande utilità per Marvin.
Bene,
Vorkidex, allora dimmi: a chi devo chiedere fiducia, ai villaggi della foresta
o ai Duchi, nelle loro rocche di pietra?
“Cosa feci io ai
miei tempi?”
Ti affidasti ai Duchi.
“Già, e come andò a finire?”
Fosti sconfitto, e il Regno dei Keltar ebbe fine.
“Ecco: hai già
la tua risposta”
Marvin annuì fra
sé.
Cercherò il mio popolo nella foresta, e non mi fiderò dei Duchi.
Gallrian aveva già tradito, gli altri non erano migliori di lui.
A Caer Dragon dovrò comunque passare... ma ci arriverò a capo di un esercito!
Ora che aveva ben chiaro cosa fare, chiamò a raccolta il suo seguito, che aveva tacitamente accettato la sua leadership, vedendo che tutto ciò che lui prevedeva si avverava.
Ser Yvain de Bors, il druido Gwydion, il canonico Grizinga e il generale Tork erano ai suoi ordini.
Cercherò il mio popolo nella foresta, e non mi fiderò dei Duchi.
Gallrian aveva già tradito, gli altri non erano migliori di lui.
A Caer Dragon dovrò comunque passare... ma ci arriverò a capo di un esercito!
Ora che aveva ben chiaro cosa fare, chiamò a raccolta il suo seguito, che aveva tacitamente accettato la sua leadership, vedendo che tutto ciò che lui prevedeva si avverava.
Ser Yvain de Bors, il druido Gwydion, il canonico Grizinga e il generale Tork erano ai suoi ordini.
«Prenderemo la
via della foresta, sempre dritto fino a Caer Dragon, e oltre, fino a Keltar Augusti, e all'Ultima Valle, alle Sorgenti dell'Amnis!»
Nessuno osò ribattere, per quanto nei volti si potesse scorgere una certa paura.
Tutti sapevano che l'attacco di Lord Fenrik di Gothian poteva essere imminente, anche se non erano a conoscenza della magica protezione della Cintura di Vivien.
«I druidi
sapranno convincere i Keltar che è il momento di prendere in mano la propria
vita e difendersi dalla minaccia degli invasori»
Si fermo un
momento a riflettere, e poi aggiunse:
«Ed io stesso avrò molte cose da dire a loro, così come ora ne ho molte da dire a voi » ed indicò l’uditorio.
"Diglielo nella loro lingua...Oh, je voudrais tant que tu te souviennes,
Des jours heureux quand nous étions amis, Dans ce temps là, la vie était plus belle,
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui..."
«Ed io stesso avrò molte cose da dire a loro, così come ora ne ho molte da dire a voi » ed indicò l’uditorio.
"Diglielo nella loro lingua...Oh, je voudrais tant que tu te souviennes,
Des jours heureux quand nous étions amis, Dans ce temps là, la vie était plus belle,
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui..."
«Vorrei tanto che vi
ricordaste dei tempi eroici in noi Keltar eravamo un popolo! In quel
tempo la vita era più bella, ed il sole era più brillante di quello di oggi.
Ora le foglie morte ci sfiorano la pelle... così come i ricordi e i rimpianti...>>
Avevano riconosciuto il canto, le parole tradotte dall'antica lingua keltari, le mormoravano, ripensando al poema...
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle, Les souvenirs et les regrets aussi,
<<E il vento del Nord ce le solleva contro, nella fredda notte dell’oblio...>>
Et le vent du nord les emporte, Dans la nuit froide de l'oubli.
<<Voi forse volete, ma io non posso dimenticare la canzone che fu cantata per noi!>>
Tu vois, je n'ai pas oublié, La chanson que tu me chantais...Li aveva in pugno.
Loro sapevano che lui ricordava.
Sapevano che Vorkidex ricordava per lui.
<<E allora è tempo che tutti noi prendiamo coscienza del fatto
che siamo di nuovo un unico popolo e un unico Regno!»
Applausi e
parole di approvazione convinsero Marvin di avere la fiducia del suo primo
nucleo di fedelissimi.
«Ci sono poemi
epici e ballate, che i nostri bardi
cantano da migliaia di anni. La nostra tradizione è la nostra memoria storica: lasciate che questa memoria si risvegli!»
Ora tutti lo guardavano rapiti: alcuni ripetevano: "E' il Profeta che ci fu promesso!"
Altri aggiungevano: "E la sua canzone è quella della Luce e delle Tenebre..."
Altri aggiungevano: "E la sua canzone è quella della Luce e delle Tenebre..."
«Guardate» e
indicò il sentiero che si addentrava nella foresta:
«quella è la strada. Quel sentiero, che sparisce nel bosco. Quegli alberi saranno le nostre guardie del corpo. Il sentiero ci porterà di villaggio in villaggio, fino all'Ultima Valle!>>
Aveva di nuovo ricordato un mito fondante della nazione Keltar: la perduta Caemlin.
<<Dove un tempo c'era Caemlin, ora vi è una radura assolata e rigogliosa, protetta dai monti, dove le sorgenti del grande fiume sgorgano freschissime e limpide»
«quella è la strada. Quel sentiero, che sparisce nel bosco. Quegli alberi saranno le nostre guardie del corpo. Il sentiero ci porterà di villaggio in villaggio, fino all'Ultima Valle!>>
Aveva di nuovo ricordato un mito fondante della nazione Keltar: la perduta Caemlin.
<<Dove un tempo c'era Caemlin, ora vi è una radura assolata e rigogliosa, protetta dai monti, dove le sorgenti del grande fiume sgorgano freschissime e limpide»
“Ora lascia
parlare me”
si inserì Vorkidex e la voce di Marvin divenne più possente e ispirata: « Io vi prometto che ricostruiremo Caemlin! Che tonerà il Regno dell'Estate!
Da lì ricominceremo! Da lì ripartiremo! Verso dove ancora non sappiamo, ma lo vedremo nell’orizzonte, nel monte più alto: noi lì respireremo il cielo!
Saremo di nuovo i Cavalieri di Caemlin, e le nostre gesta saranno narrate nei millenni, per tutti i continenti e in tutte le lingue del mondo!»
si inserì Vorkidex e la voce di Marvin divenne più possente e ispirata: « Io vi prometto che ricostruiremo Caemlin! Che tonerà il Regno dell'Estate!
Da lì ricominceremo! Da lì ripartiremo! Verso dove ancora non sappiamo, ma lo vedremo nell’orizzonte, nel monte più alto: noi lì respireremo il cielo!
Saremo di nuovo i Cavalieri di Caemlin, e le nostre gesta saranno narrate nei millenni, per tutti i continenti e in tutte le lingue del mondo!»
Un applauso
accolse questa vera e propria mozione degli affetti.
“Tu mi vendicherai, Marvin, e
in cambio io ti lascerò libero. Il giorno in cui i Keltar sconfiggeranno i
Lathear e in cui tu ucciderai in duello il tuo fratellastro Elner XI, ormai
posseduto da Arexatan, allora la mia anima avrà finalmente pace, e tu sarai libero di essere solo te
stesso”
C'è dell'altro, però, Vorkidex. Io ho delle continue premonizioni, intuisco cose che poi si avverano,
vedo là dove gli altri non possono vedere.
“Tu sei nostro Profeta, come ci fu promesso”
Io
rivelerò ai Keltar qualcosa che nemmeno i loro druidi hanno percepito...
N.d.A.
Marvin Vorkidian è rappresentato da Jon Snow de "Il trono di spade" di George Martin.
Re Vorkidex dei Keltar è rappresentato da Edmure Tully ne "Le cronache del ghiaccio e del fuoco".
I Keltar sono ispirati ai Celti, mentre i Lathear agli antichi Romani.
La mappa della Alta Valle Amnisiana è ispirata alla zona della alta pianura padana e in particolare Keltar Augusti è Aosta, Keltar Tauri è Torino, Keltar Pavules è Pavia, Keltar Dertoni è sia Alessandria che Tortona, il fiume Amnis è il Po, il fiume Tenar è il Tanaro, il fiume Olum è l'Oglio, Keltar Instar è Milano (Instar fa riferimento ai galli Insubri), il fiume Laurum è il Lambro, il fiume Adum è l'Adda, Caer Dragon è Varese.
La citazione "Oh, je voudrais tant que tu te souviennes... " ecc. è tratta dalla canzone francese "Les feuilles mortes" scritta dal poeta Prevert e interpretata da cantanti come Edith Piaf, Mirelle Mathieu e Dalida.
Il medaglione celtico rappresenta il dio celtico della luce e della fertilità Belenus per cui si celebra il primo maggio la festa pagana di Beltane.
Il quadro si intitola "Il sogno di Ossian" ed è tratto dal poema di Macpherson, scritto nel Settecento e appartenente alla corrente pre-romantica.
Caemlyn è ispirata a Camelot e quindi al ciclo bretone arturiano, anche se un nome identico compare nella mappa del ciclo "La ruota del tempo" di Robert Jordan.
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