Nel significato più generale la moda è un
comportamento collettivo che si genera per
emulazione di qualcuno o qualcosa che ha
attirato l'attenzione ed è stato considerato
degno di essere imitato.
Se si restringe il concetto di moda all
'abbigliamento e alla
acconciatura, si può definire come un
modo di abbigliarsi o
acconciarsi che segue una
tendenza considerata degna di
imitazione.
(Nella foto i "pantaloni palazzo", che torneranno di moda nel 2012 secondo quanto si è visto nelle sfilate per la stagione autunno-inverno 2012/13, si veda l'articolo:
http://www.naturadonna.com/tendenze-moda-autunno-inverno-2012-i-pantaloni-palazzo/
Ecco un eccezionale video che riassume la moda degli
ultimi cento anni:
Non necessariamente la moda è maggioritaria, a volte
può essere minoritaria, in quanto segue una tendenza sviluppatasi nell'ambito di una
elite o di un
gruppo ristretto, e chi la segue vuole sottolineare la sua
appartenenza a questa elite. In questo caso la
componente sociologica e
psicologica prevale su quella
estetica. A seconda di chi si imita nel vestire, si comunica anche a quale
gruppo sociale si vuole appartenere e quindi anche quali sono le nostre caratteristiche in termini di
aspirazioni e motivazioni.
Per esempio tra gli
adolescenti o i giovani si possono trovare
diversi tipi di mode che delineano l
'adesione ai principi di un certo
gruppo minoritario. Negli scorsi anni c'è stato il fenomeno della moda degli
Emo:
C'è comunque, in un dato
periodo che in genere dura un
decennio, una
moda maggioritaria e quindi
dominante.
In genere a dettarla sono le
maison o case di moda, per
motivi economici, in quanto, costringendo i clienti a
rifarsi il guardaroba, mettendo da parte gli abiti fuori moda e comprando quelli nuovi, ottengono enormi
guadagni.
Un esempio tipico è quello delle
cravatte: tra il 1997 e il 2007 hanno dominato cravatte larghe e spesse, dal 2007 in poi sono state imposte le
skinny ties (che io detesto). Una operazione commerciale geniale: ha costretto milioni di persone a cambiare le cravatte, ha cercato di rilanciare questo indumento tra i teen-agers e soprattutto lo ha fatto riducendo i costi di produzione, essendo le skinny ties più strette e più sottili:
Zac Efron è stato uno dei personaggi che le case di moda hanno pagato per indossare le skinny ties e creare così questa moda prima nei giovanissimi e poi anche nei meno giovani.
Qui però la moda è andata
contro alcuini princìpi dell'estetica e della psicologia. La cravatta è un
simbolo fallico e come tale se è
larga e spessa è virile, se è
stretta e sottile è androgina, e questo forse spiega il successo avuto dalla skinny tie inizialmente negli ambienti gay.
Ma riguardo alla differenza tra la Moda e lo
Stile personale, l'
Eleganza o la
Classe rimando ai post di domani, dopodomani e del giorno successivo.
Ieri si è detto che
anche la Moda è un'Arte.
E' infatti:
1)
l'arte di abbigliarsi e acconciarsi e nel contempo è
2)
l'arte del creare nuovi tipi di abbigliamento e acconciature da parte di uno
stilista.
Ogni
maison in genere è stata fondata da uno stilista
, che poi col tempo si è avvalso della collaborazione di altri stilisti più giovani. Ma il nome del
fondatore è quello che resta.
Gabrielle Coco
Chanel ne è un esempio leggendario.
Rivoluzionò la moda femminile, anche a livello di aspetto fisico. I suoi capi di abbigliamento si adattavano a donne magre e di classe come
Jacqueline Kennedy:
Oppure come
Wallis Simpson, Duchessa di Windsor (nella foto col marito Edoardo VIII di Windsor, che per sposare lei rinunciò alla corona dell'impero britannico)
E ovviamente
Audrey Hepburn:
Ma nel caso di queste quattro donne: Chanel, Jackie, Wallis e Audrey più che di moda è preferibile parlare di Stile, di Eleganza e di Classe. Di questi argomenti parlerò nei prossimi post.