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lunedì 7 maggio 2012

Gothian. Capitolo 53. Marigold sposa l'imperatore Elner XI

Aveva atteso quel giorno per mille anni.
Per lei era il terzo matrimonio.
Il primo era stato con Arexatan Eclionner, ma a quei tempi lei si chiamava ancora Edwina Ataris, ed era rimasta vedova troppo presto.
Il secondo era stato col Conte Fenrik di Gothian, nell'anno della Primavera di Sangue, ed era stato appena annullato dal Sommo Sacerdote della chiesa di Lathena.
Finalmente non c'erano più ostacoli alle sue nozze con l'imperatore Elner XI Eclionner, in cui le memorie di Arexatan si erano risvegliate.
Non si illudeva che tutto potesse tornare come prima, perché il sogno che interrompi non ritorna mai uguale, però osava sperare che le cose potessero andare persino meglio.
Non sono più l'ingenua Edwina... ora sono Marigold, la Dama Gialla che tutti temono!
Questa volta però doveva farsi amare dal popolo, e per questo aveva organizzato una festa che coinvolgesse tutti, in modo che ogni suddito dell'Impero Lathear potesse divertirsi, mangiare e bere a sazietà.
Devono gioire con me, ed essere fieri di avermi come Imperatrice. 



Mentre avanzava lungo la navata centrale del Tempio di Eclion, indossando un abito da sposa che rifletteva la sua fissazione per il colore dorato, lady Marigold assaporava ogni momento di quella giornata tanto a lungo attesa.
Elner XI la attendeva all'altare, vestito nella stessa armatura dorata indossata dal suo antenato Arexatan Eclionner il giorno in cui aveva sposato Edwina Ataris.


Marigold si ricordò.
All'epoca, mille anni prima, Arexatan era fisicamente più maturo: per lui era il sesto matrimonio.


Ma non c'era da preoccuparsi: presto anche Elner sarebbe diventato così.
La spada di fuoco era il dono di nozze di mio padre Atar, il signore del Fuoco Segreto.
Quel matrimonio però era durato soltanto pochi mesi.
Marigold non poté fare a meno di ripensare alla scena in cui Wechtigar I il Pio, primogenito di Arexatan e della sua prima moglie Layla, aveva assassinato suo padre con la stessa spada di fuoco.


La scena era avvenuta proprio nel Tempio di Eclion, davanti all'Occhio di Eclion stesso.
Marigold si ritrovava ora nello stesso identico posto.
I ricordi e la realtà si sovrapponevano.
Ma almeno adesso il Sommo Sacerdote è dalla mia parte!


Il vecchio Caiaphas, da ventotto anni Sommo Sacerdote del Clero di Eclion, era consapevole della reincarnazione di Arexatan e riteneva utile l'alleanza con la figlia di Atar, che avrebbe potuto dare all'imperatore un erede ancora più forte.
Marigold si era guadagnata la fiducia di tutto l'Alto Clero, anche per aver tolto di mezzo il priore Mollander, che era il principale oppositore del Sommo Sacerdote.
Oltre a Caiaphas, mi appoggia il cardinale Augustin Arenga, dopo che Fuscivarian gli ha raccontato tutto... è stato furbo Arenga a capire che gli conveniva passare dalla mia parte!
Del resto ormai era chiaro cosa succedeva ai religiosi che si opponevano a Marigold.
Il rogo della Grande Canonica ha convinto tutti! 
Purtroppo però alcuni Canonici le erano sfuggiti.
Ulume, il nuovo Priore, e poi Sulmen e Grizinga: quei tre sostengono Ellis, Masrek e Marvin! Li dovrò eliminare il prima possibile!
Era consolante però sapere che almeno il resto del Clero era lì nel Tempio di Eclion per benedire il suo matrimonio e riconoscerla come Imperatrice.


Il Tempio dorato, che si rispecchiava sull'Oceano Occidentale!
Mentre seguiva le letture dei testi sacri, Marigold pregava Eclion di accoglierla come sua devota fedele, per suggellare così l'alleanza con il demone Atar.
Presto la Spada di Atar sarebbe stata riscoperta e donata ad Elner.
Solo un'altra spada è potente come quella: la Spada di Vorkidex, conservata dalla fata delle acque, Vivien, la sposa di Belenos.
Sicuramente Marvin Vorkidian ne era a conoscenza, e si stava recando alle sorgenti dell'Amnis a reclamare la sua eredità.
Marvin non è un problema: passerà la vita a combattere Fenrik, tenendo occupato il mio ex marito, e distogliendolo dalla vendetta contro di me.
Bisognava però impedire che il demone Gothar, padre di Fenrik, ottenesse il favore di Ahirman, il supremo dio del Male.
Ogni cosa a suo tempo! Oggi è il giorno del mio trionfo, l'inizio del mio regno! Tutto sta andando esattamente come avevo previsto...


N.d.A.

Marigold di Gothian è interpretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" (la foto ritrae la scena del matrimonio col vecchio re).
Il risveglio delle Altre Memorie è tratto dalla saga di "Dune" di Frank Herbert.
La spada di fuoco è un riferimento a quella che Melisandre di Asshai dona a re Stannis Baratheon nel sequel de "Il trono di spade" di George Martin.
Il Sommo Sacerdote Caiaphas è ispirato dall'omologo Caifa nei Vangeli. Caifa presiedeva il Sinedrio.
Il cardinale Augustin Arenga è ispirato dal cardinale arcivescovo Aringarosa ne "Il codice Da Vinci" di Dan Brown e dal cardinale Augustino Lourdsamy in "Endymion" di Dan Simmons.
Il Tempio Dorato corrisponde al Tempio di Baelor Targaryen in Benedetto presso Approdo del Re nelle "Cronache del ghiaccio e del fuoco".
Belenos è il dio celtico della luce, da cui deriva la festività pagana di Beltane, in cui si propiziava la fertilità, il primo giorno di maggio.
Vivien si ispira a Viviana, la Signora di Avalon e Dama del Lago ne "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradely.
Atar e Ahriman sono nomi che derivano dalla religione zoroastriana.



                   









giovedì 5 aprile 2012

Gothian. Capitolo 37. Elner XI parla di Marigold col Priore Mollander


Da quando sua madre Ellis era partita per l'esilio, il giovane imperatore Elner XI Eclionner si era sentito veramente libero e potente.


Il senatore Fuscivarian, suo bisnonno materno e Presidente del Senato, gli aveva offerto umilmente i suoi servigi e quelli di sua figlia Susan, la madre del defunto Elner X..

File:Princess Wensicia.jpg

Il primo ministro Tucker gestiva con ubbidiente zelo l’ordinaria amministrazione. 
Elner si sentiva molto sicuro si sé.
Ora devo conquistarmi l'appoggio del Clero!
L'occasione arrivò quasi subito.
La mattina del 25 dicembre si celebrava il rito del Dies Natalis Solis Invicti, una ricorrenza che Elner volle onorare partecipando alla cerimonia officiata dal Sommo Sacerdote in persona nel Grande Tempio di Eclion, che si trovava in un promontorio a picco sul mare, nel versante occidentale di Lathena.


Tutti i più grandi ecclesiastici vi partecipavano, e tra essi anche Padre Izùmir Mollander, l'anziano Priore della Grande Canonica, considerato più potente persino del Sommo Sacerdote.
Dopo la celebrazione del rito, Mollander si era spontaneamente avvicinato per rendere omaggio all’Imperatore e gli aveva detto: «A nome del Sacro Clero vi auguro un buon inizio del vostro effettivo governo, Maestà»
Con quella frase voleva dire che era apprezzabile il fatto che Elner avesse revocato la reggenza alla madre e avesse deciso di assumere le redini dello stato. Un buon inizio, ma anche un avvertimento implicito a non cadere più nell'influenza di altre figure femminili ingombranti, come quella di Marigold.
Devo capire se posso fidarmi veramente di lui.
Lo guardò con aria perplessa: 
«Vi ringrazio, Padre. Spero nella vostra benedizione. Ma aiutatemi a chiarire un dubbio.Mi è stato detto che il vostro allievo prediletto, Padre Ulume, è partito per una missione di proselitismo nelle terre dei Keltar, dove ultimamente stanno succedendo molte cose... come dire... interessanti...»



Il Priore minimizzò:
«La missione di Padre Ulume non ha alcun legame con gli eventi a cui fate riferimento»
L'imperatore non gli credette.
Marigold dice che Ulume vuole portare sul trono un usurpatore.
«Il Clero vuole più potere» osservò Elner.
Il vecchio Mollander si lisciò la barba, meravigliato dalla capacità di sintesi del giovane sovrano.


«Il Clero condivide tutto il suo potere con la Dinastia. L'alleanza Trono-Altare va a vantaggio di entrambi. Solo se uniti, la Dinastia e il Clero potranno essere al sicuro dalle ribellioni degli usurpatori»
Elner annuì:
«D’accordo, ma poi: chi comanderà realmente? Chi sarà il vero decisore? Io o voi?»
Padre Mollander sorrise e si preparò a mentire: «Voi, ovviamente, Maestà. Questo non è affatto in discussione. Semplicemente il Clero vi chiederà una maggiore attenzione ai consigli che provengono dai sacerdoti della Vera Fede»
Elner sorrise:
«Io però ho l’impressione che voi sacerdoti non sarete soddisfatti finché non avrete il controllo della maggioranza del Consiglio dei Ministri, del Senato e della Magistratura. E se così fosse, a me cosa resterebbe?»
Elner si divertiva a stupire tutti con le sue osservazioni argute. Da quando aveva incominciato a interessarsi di politica, sentiva, con sua grande meraviglia, di essere portato per regnare.
«A voi, Maestà, resta sempre il diritto di veto su tutte le questioni che sono contrarie all'Antico Patto tra gli dei e gli uomini, e al Nuovo Patto che firmeremo una volta che sarà scaduto il Millennio»
L'imperatore era compiaciuto per il fatto che Mollander fosse arrivato finalmente al nocciolo della questione. Mancavano solo sei giorni alla fine del Millennio.
Il prete mi teme… sa che presto in me si risveglieranno i ricordi del mio antenato Arexatan!
Ne sentiva gli effetti dentro di sé. Si stavano lentamente manifestando segni delle Altre Memorie, quelle del fondatore della Dinastia.
Aveva sognato Arexatan, con l'armatura nera, mentre duellava con Vorkidex, ultimo re dei Keltar, che teneva in mano una mazza chiodata.


Arexatan alla fine sconfiggeva il rivale, il quale però nel sogno ritornava in vita e diceva:
La mia anima non avrà pace fintanto che non si sarà presa la rivincita” ed Arexatan aveva riso: “Risorgi pure cento volte, Vorkidex:  per me sarà un piacere ucciderti cento volte ancora!
Elner non aveva mai fatto sogni di quel genere, fino a pochi giorni prima, ma non ne aveva parlato con nessuno.
Marigold però ha capito subito! Quando mi guarda sembra leggermi nel pensiero!



  La Dama Gialla gli aveva detto che di norma le anime dei morti non potevano reincarnarsi, ma in base all'antico Patto, gli dei e i demoni avevano fatto eccezione per Arexatan, figlio di Eclion, e per il nemico di lui, Vorkidex, discendente di Belenos, in cambio della promessa, da parte degli uomini, di osservare la pace e l'equilibrio politico che si era creato tra i popoli e gli dei o i demoni che li proteggevano.
Elner ormai conosceva la storia nei particolari.
Wechtigar I Eclionner e Kevin Vorkidian giurarono di mantenere la pace fino a che i loro padri non si sarebbero risvegliati. Ma mio nonno Sephir violò il patto, attaccando Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue. Così rovinò se stesso e trascinò la Dinastia nel disordine...
Il giovane sovrano riprese la parola:
«Tra pochi giorni vedremo se è vera la convinzione che io acquisterò i ricordi del divino Arexatan»
Padre Mollander alzò l'indice della mano destra verso il cielo.
«All’alba del nuovo millennio il Dormiente si risveglierà, e porterà a compimento il disegno che fu spezzato!»
Ad Elner sembrava che Mollander non stesse dicendo tutta la verità.
Se davvero Arexatan si risveglierà, non si lascerà certo manipolare dal Clero. Fu dietro istigazione del clero, che suo figlio Wechtigar I il Pio lo uccise!
E questo doveva spaventare molto il Priore Mollander.
Come può illudersi di controllare Arexatan, se già fatica a controllare me?
A meno che il Clero della Grande Canonica non avesse organizzato un piano del tipo: "Arexatan rinasce, ma poi viene assunto in Cielo”, come l’originale, con l’aiuto di qualcun altro nel ruolo di sicario.
Su questo punto Marigold aveva molto insistito.
Se io fossi ucciso, il potere del Clero sarebbe totale e l'Impero diverrebbe una teocrazia.
Bisognava sondare il terreno.
«Se Arexatan si risveglierà» disse infine «il Clero non potrà che obbedire ai suoi ordini, perché egli è il figlio di Eclion, il dio che voi venerate»


«Certamente, Maestà. Come ho già detto, il Clero ha sempre cercato in tutti i modi di venire incontro alle esigenze della Dinastia, per la maggior gloria di Eclion»
«Così pare...» commentò l’Imperatore sarcastico.
Marigold gli aveva aperto gli occhi su molte questioni, anche sul fatto che Mollander fosse convinto che Eclion fosse un demone malvagio, e non il dio del sole.
Questo era stato uno dei motivi per cui la Grande Canonica aveva preso le distanze dagli Eclionner.
Siete stati voi a fomentare tutte le discordie interne alla Dinastia!
Il tono provocatorio non sfuggì a padre Mollander, che preferì non replicare.
Elner, consapevole di aver colpito nel segno, insistette sul punto che gli stava a cuore:
«Arexatan, se rinascerà in me, potrebbe ricordare eventi piuttosto scomodi, riguardo, per esempio, alla vera natura dei colpevoli del suo assassinio»
Mollander capì subito che quelle erano parole della Dama Gialla:
 «Il divino Arexatan sarà compiaciuto di risvegliarsi a fianco di una donna come Marigold di Gothian, che tanto somiglia alla sua ultima moglie,  Edwina Ataris...»
L'imperatore annuì:
«Già, Edwina... possiamo giocare a carte scoperte, al riguardo. Io so che Marigold ed Edwina sono la stessa persona»
Il Priore apprezzò la sincerità del giovane, e gli parlò con altrettanta schiettezza:
«Edwina fu la vera causa della morte di Arexatan. Furono le ambizioni di lei che causarono la la lite del vostro antenato con i figli avuti dalle mogli precedenti, e col Sacro Clero!»
Ecco, quello era il punto fondamentale:
«E' una minaccia, padre Mollander?»
Il prete scosse il capo:
«No, Maestà! Anzi, sto cercando di aiutarvi, mettendovi in guardia! Nulla di buono è mai derivato alla Dinastia dalle interferenze della Dama Gialla, fin dal tempo in cui, col nome di Edwina, regnò al fianco di Arexatan come sua sesta moglie, e tentò di accrescere il proprio potere, e di usurpare il diritto di successione al trono imperiale...»
Elner non poteva negarlo, ma c'era un altro modo di vedere le cose:
«Forse! Ma potrebbe essere anche vero quello che lei dice di voi, e cioè che la vera minaccia per la Dinastia è la sete di potere del Clero. E se avesse ragione?»
 Mollander non parve turbato:
 «E' evidente che lady Marigold sta cercando di mettervi contro di noi, come fece col vostro antenato. Ma sono convinto che il divino Arexatan non compirà per due volte lo stesso errore. Non si lascerà manovrare da lei un'altra volta. Ho piena fiducia nella sua intelligenza! E anche nella vostra!»
L'imperatore non sapeva più a chi credere.
Quel prete mi sta accusando di essere manovrato da Marigold come prima lo ero da mia madre!
Del resto la cosa poteva anche essere vera. Elner aveva candidamente creduto a tutte le bugie di Ellis, e quindi, con la stessa ingenuità, poteva aver creduto alle bugie di Marigold.
La memoria di Arexatan mi darà la consapevolezza necessaria per compiere le scelte migliori...
«Terrò presente il vostro avvertimento, Padre Mollander! Potete stare sicuro che non mi farò più manovrare da nessuno, e che l'unico parametro del mio giudizio e delle mie decisioni, sarà ciò che è presente nella mia memoria, e nelle Altre Memorie che si risveglieranno presto dentro di me!»


N.d.A.

Elner XI Eclionner è Loki di Avengers della Marvel.
Susan Fuscivarian Eclionner è Susan Sarandon nella parte della principessa Wensicia Corrino ne "I figli di Dune" ("Children of Dune") di Frank Herbert
Il tempio di Lathena è quello di Baelor dove risiede l'Alto Septon ad Approdo del Re ne "Il gioco del trono" di George Martin.
Rudo Ulume è il maestro jedi Mace Windu, interpretato da Samuel L. Jackson in Guerre Stellari di George Lucas.
Izumir Mollander è il sith Dath Tyranus, ovvero il conte Dooku, interpretato da Christopher Lee, sempre in Star Wars.

Il duello tra Arexatan Eclionner e re Vorkidex dei Keltar è rappresentato da quello tra Rhaegar Targaryen e Robert Baratheon nella battaglia del Tridente nell'antefatto a "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" ("A song of ice and fire").
Il concetto di "altre memorie" è ripreso dal ciclo di Dune di Frank Herbert.
Marigold di Gothian è interpretata da Charlize Theron in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.