Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
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mercoledì 5 dicembre 2012
Gothian. Capitolo 134. Sephir Eclionner riunisce la Dinastia imperiale.
Il Principe della Corona imperiale, Sephir Eclionner aveva fatto avanzare le sue dieci legioni a marce forzate per poter raggiungere il fronte della guerra, dove l'esercito di suo nipote Marvin, Re dei Keltar e quello dell'altro suo nipote, l'Imperatore Elner XI, erano accampati, in attesa di prendere una decisione definitiva sulle strategie future.
Quando arrivò, nella sera del cinque maggio, trovò ad accoglierlo ciò che rimaneva della sua Dinastia:
la figlia Ellis, Imperatrice vedova, e i nipoti Marvin ed Elner.
Conosceva quello sguardo di Ellis.
Una finta calma che nasconde una determinazione implacabile. Non avrà pace finché non avrà vendicato la morte di Masrek.
Le si avvicinò con una insolita gentilezza.
<<Mi dispiace per quel che è successo, figlia mia. Avrei dovuto essere al fianco di Masrek, e invece...>>
La sua voce era molto dispiaciuta, quasi commossa, il che era incredibile: nessuno aveva mai visto una lacrima sul viso del vecchio Sciancato, che per quarant'anni era stato il terrore dei popoli.
Ellis capì che suo padre aveva perdonato l'incesto tra lei e il suo defunto fratello, e ne fu sollevata:
<<Masrek è caduto da eroe, e come tale noi lo ricorderemo e gli renderemo omaggio per sempre. Ed io comincerò a farlo dedicando ogni mio sforzo nella punizione del suo assassino, il Conte di Gothian! Sono contenta che anche voi siate qui per la stessa ragione, padre>>
Sephir le appoggiò una mano sulla spalla.
Ellis è forte. Sono stato uno sciocco a sottovalutarla fin da quando era bambina. Se solo le avessi dato allora l'affetto che un padre deve a una figlia, forse tra lei e Masrek non...
Interruppe quel pensiero. Ormai non serviva a nulla rivangare il passato.
Si rivolse verso i nipoti.
Marvin gli parve molto cambiato. Era divenuto un uomo, consapevole di essere un re.
<<Complimenti per la vittoria, nipote! Spero che sia la prima di una lunga serie!>>
Riteneva che la vittoria fosse merito principalmente di Marvin, ma per non far ingelosire l'altro nipote, si rivolse immediatamente anche ad Elner, che attendeva col suo solito sguardo cupo.
<<Rivolgo gli stessi complimenti anche a te, Elner, che hai fatto onore al cognome degli Eclionner!>>
Nessuno aveva mai assistito a tanta espansività da parte del vecchio Sephir.
Ne sono meravigliati? Dovrebbero sapere che morte di un figlio stravolge anche i cuori più duri. Chi credeva che io non avessi un cuore, ora dovrà cambiare idea!
La Dinastia non gli era mai parsa così piccola e fragile. Quattro persone, e tutte in procinto di rischiare la vita in guerra.
Se tutti noi dovessimo morire, allora il gioco del Trono si ridurrà ad una contesa tra Marigold, l'Eunuco, e il Pirata, che ha sangue Eclionner nelle vene!
Ma era più probabile che Elner decidesse di tornare a Lathena per riprendersi il trono.
<<Dobbiamo parlare subito in privato. Ci sono decisioni da prendere che non possono essere ulteriormente rimandate>>
Sephir indicò ai familiari la tenda pretoria.
Quando entrarono, lui si sedette a capotavola e rivolse agli altri il suo sguardo penetrante.
<<Per prima cosa vorrei sapere da Elner che intenzioni ha. Verrai con noi al nord, oppure tornerai giù a Lathena?>>
Elner pareva ancora dubbioso:
<<Vorrei seguirvi, ma come dice il motto dei nostri antenati, "Ci deve essere sempre un Eclionner a Lathena". E' mio dovere tornare nella capitale e ricordare a Marigold che è ancora mia moglie!>>
Sephir annuì:
<<D'accordo, ma fai attenzione! Marigold desidera avere un figlio di sangue Eclionner, ma una volta incinta, farà di tutto per eliminarti: non vuole spartire il potere con nessuno. Dicono che abbia fatto arrestare tutti i canonici con l'accusa di eresia: troverai molto odore di bruciato, quando arriverai. E poi la flotta si è ammutinata, i pirati scorrazzano nelle coste, l'Eunuco tesse la sua tela e il Senato vuole dichiararti illegittimo>>
Elner si accigliò riguardo alla questione del Senato:
<<Forse non è stata una buona idea, nonno, quella di far fuori il senatore Fuscivarian: era l'unico che teneva a bada l'opposizione!>>
Il vecchio lo fissò severamente:
<<Quel verme era la causa di tutti i nostri guai! Avrei dovuto toglierlo di mezzo vent'anni fa!>>
Poi si rivolse ad Ellis:
<<E tu, figlia mia, cosa farai?>>
Ellis fece uno sguardo come per dire che quella era una domanda inutile:
<<Te l'ho detto! Non avrò pace finché non avrò piantato un paletto di frassino nel cuore di quel vampiro!>>
Sephir accennò un sorriso divertito.
Si vede che è mia figlia!
Infine guardò Marvin:
<<Sei riuscito a convincere i Keltar a seguirci a nord?>>
Il giovane re dei Keltar sorrise:
<<A dire il vero a convincerli è stata lady Igraine Canmore di Logres>>
Sephir strinse gli occhi, come se quel nome gli ricordasse qualcosa:
<<Se non sbaglio i Canmore sono i capi clan della zona settentrionale del regno. Le Highlands, le chiamano. Discendono dagli antichi Celti>>
Marvin annuì:
<<Sì, i Canmore governano tre diverse tribù di chiara ascendenza celtica. Basta vedere i loro capelli rossi e i loro occhi verdi. Igraine governa i Keltar di Logres. Suo cugino Angus i Keltar di Alba Caledonia, e suo zio Fingal i Keltar di Gwynedd e Dyfed>>
Il vecchio si incupì:
<<Sono dei montanari arrivisti! Ti avverto: non devi prendere impegni con questa lady Igraine! Ricordati che il tuo matrimonio dovrà essere il più conveniente dal punto di vista politico e Alienor di Alfarian resta il migliore partito del continente, tanto più se sottrarremo a Fenrik il regno degli Alfar... ma ci pensi, sposando Alienor potresti unire in un unico sangue i discendenti degli Elfi con quelli dei Celti e dei Latini... quindi ti proibisco di prendere impegni con altre donne!>>
Il giovane re ne fu contrariato:
<<Tanto vale che ve lo dica subito, nonno. Io ed Igraine siamo già una coppia. Non le ho ancora chiesto di sposarmi, ma intendo farlo dopo la fine della guerra>>
Sephir si accigliò:
<<Sei impulsivo e precipitoso, proprio come tuo padre! Gli Alfar la prenderebbero molto male se sapessero che te la intendi con una Canmore! Già Ellis ed Elner hanno offeso la principessa: se lo farai anche tu, l'aristocrazia elfica non te lo perdonerà! Tu devi sposare Alienor, e non accetto discussioni!>>
Marvin si arrabbiò:
<<Sono vostro nipote, ma non sono il vostro servo! Deciderò io con chi sposarmi, quando la guerra sarà finita!>>
Sephir scosse il capo.
Per ora lo lascerò sognare, ma quando sarà finita la guerra, lui e Alienor saranno obbligati a sposarsi. Che si tengano pure i loro amanti, ma io esigo un erede con sangue elfico!
N.d.A.
Sephir Eclionner è rappresentato da Tywin Lannister ne "Il trono di spade".
Ellis Eclionner da Eva Green nei panni di Morgana in "Camelot"
Marvin Eclionner Vorkidian da Jon Snow ne "Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco"
Elner Eclionner da Loki in "Avengers"
lunedì 3 dicembre 2012
Gothian. Capitolo 133. Ellis Eclionner: la solitudine dei sopravvissuti
Si aggirava come un'ombra tra le tende dell'accampamento. I legionari all'inizio non l'avevano nemmeno riconosciuta. Alcuni credevano fosse uno spettro, altri una prostituta ammorbata da malattie veneree.
I pochi che avevano avuto il coraggio di avvicinarsi ne erano rimasti sconvolti:
<<Maestà, perdonatemi... io non... non pensavo che... ma vi sentite bene?>>
Ellis Eclionner, con i capelli arruffati, le occhiaie e i vestiti scuri, alzava una mano e sussurrava:
<<Non è niente... sto benissimo... tornate alle vostre occupazioni>>
La voce si era sparsa in giro e gli ufficiali avevano commentato che dopotutto anche Elner V vagava tra le tende la notte prima della vittoria di Agincourt.
Una debole argomentazione, pensava Ellis, ma ormai nessuno faceva più caso al "vagabondare dell'imperatrice vedova".
Due volte vedova, di un uomo che non è mai stato mio marito.
Aveva già sofferto lo stesso dolore diciannove anni prima, quando Masrek era stato dato per morto.
Già allora aveva scoperto una lezione importante.
La felicità passata non è più felicità. Il dolore passato è ancora dolore.
Ne aveva parlato, all'epoca, col suo migliore confidente, Bial l'Eunuco.
"Maestà" le aveva detto Bial "almeno voi avete conosciuto il vero amore!"
Ricordava di avergli risposto con una frase che sentiva di condividere ancora:
"Conoscere il vero amore e perderlo poco dopo è molto più doloroso che non conoscerlo mai".
E poi aveva citato i versi di un poeta delle terre dei Keltar, che aveva però scritto le sue opere in lingua latheari, sia antica che moderna.
Non esser mai, non esser mai, ma meno morte che non esser più...
La mancanza era un sentimento più forte dell'assenza.
L'assenza è un non esserci, la mancanza è un venir meno... non è la stessa cosa.
Ricordava che nei giorni in cui aveva perduto Masrek per la prima volta, il vecchio priore Mollander, che era stato il suo istitutore, le aveva raccontato un aneddoto:
"Una volta partecipai al funerale di una persona morta prematuramente. Tutti piangevano, e anche io piansi. Un novizio allora mi rimproverò dicendo: <<Padre, perché piangete? La sua anima è ora in Paradiso!>> ed io gli risposi: <<Non è per i morti che io piango, ma per i sopravvissuti>>"
Fu allora che Ellis si era resa conto, in modo chiaro, che il vero dolore era quello di chi sopravviveva.
Ora non ci sono né Bial né Mollander a cercare di dare un senso al mio dolore.
Non aveva più spalle su cui piangere, e l'unica ragione che la teneva in vita era la vendetta.
Ma quando la vendetta diventa l'unica ragione di vita, tanto vale che si scavino due tombe, una per il nemico e una per se stessi.
Ripensò alla sua vita.
Avevo solo sedici anni quando io e Masrek facemmo l'amore, vicino a una yurta, al limitare della steppa, in un mondo che non esiste più.
Quando rimasi incinta, lui mi implorò di abortire, ma io non l'avrei fatto per nessuna ragione al mondo.
Per questo aveva dovuto trovare un marito e sposarlo il prima possibile.
Ho sposato mio cugino Elner e ho dato a mio figlio il suo nome, ma non bastava questo per far credere che il bambino fosse veramente suo.
Poi era accaduto quello che lei chiamava "Tutto il male", nell'anno della Primavera di Sangue.
Mio padre partì per la guerra, Fuscivarian avvelenò mio nonno e mio marito, Masrek fuggì e si fece credere morto, mia madre si suicidò per il dolore... avrei potuto salvarla, avrei potuto salvare anche tutti gli altri, se solo Masrek fosse rimasto al mio fianco!
Senza di lui, le rimaneva solo il potere. A soli diciotto anni era diventata l'imperatrice reggente.
Ho governato per vent'anni col pugno di ferro. I legionari tremano ancora al solo vedermi.
Poi c'era stato il pentimento, ed un lungo cammino di redenzione.
Ho rinunciato al trono, al potere, allo sfarzo, alla mia reggia, e sono andata in esilio in questa terra fangosa, dove il sole è pallido.
Aveva ritrovato suo padre ed aveva appreso che Masrek era ancora vivo.
Raggiungemmo il castello in armi, ma non mi accorsi quando vidi lui, o lo rividi. Sentii due occhi consumarmi...
E poi la sua voce.
"Eccola! Così bella. Così fredda. Come un mattino di primavera ancora legato al gelo dell'inverno"
Era stato come se tutti quegli anni non fossero mai passati.
Non importava niente che lui avesse una moglie e un altro figlio. Si erano amati di nuovo, questa volta in una baita ai piedi delle montagne, e dopo lui le aveva domandato:
"In tutti questi anni, cos'hai detto alle tenebre nelle amare veglie notturne, quando tutta la terra sembrava contrarsi e i muri della tua dimora ti si stringevano addosso, come una gabbia che cercasse di irretire qualcosa di selvaggio?"
"Ho tenuto sempre accesa una piccola fiamma, Masrek, e ho maledetto l'oscurità"
"Tu sei la mia rosa d'inverno, la prima e l'ultima, prima che tutto svanisca"
Solo ora Ellis capiva il senso di quelle parole.
Oh, Masrek, tu eri un poeta, non un soldato. Non avrei dovuto lasciarti combattere.
Ma ormai a nessuno importava più nulla di lui, nemmeno a loro padre, né a loro figlio, né a Marvin.
E adesso non importa a nessuno nemmeno di me...
Una sola cosa la teneva in vita.
Un'unica missione, un'unica direzione, un'unica vendetta.
Gothian.
N.d.A.
Ellis Eclionner è rappresentata da Eva Green nel ruolo di Morgana in "Camelot".
Le immagini di Ellis e Masrek da giovani sono tratte dalla serie tv "I figli di Dune", e ritraggono Ghanima e Leto Atreides.
Il testo contiene una citazione da Giovanni Pascoli, un'altra citazione dal Signore degli Anelli e una terza citazione dalla canzone Ginevra di Marco Ongaro.
mercoledì 31 ottobre 2012
Gothian. Capitolo 113. Ellis incontra Marvin prima della battaglia
Le cinque legioni dei Lathear al seguito di Ellis Eclionner raggiunsero il quartier generale di Marvin Vorkidian in tempo per disporsi secondo il piano di battaglia che era stato deciso dal re dei Keltar e dai suoi consiglieri.
Ellis e Marvin si erano già incontrati alcuni mesi prima, ma restavano da dire alcune cose, prima di affrontare insieme il comune nemico.
<<Ellis, sei veramente sicura di voler partecipare a questa battaglia? Non hai esperienza militare...>> le fece notare Marvin, con voce circospetta per il timore di offenderla.
L'ex reggente imperiale, nonché zia paterna di Marvin, sorrise:
<<Non mi butterò nella mischia, ma le mie legioni devono sapere che io sono qui: è l'unico modo per essere sicuri che si battano fino in fondo per la nostra causa>>
Marvin la fissò dubbioso:
<<Non basta la presenza di mio padre?>>
Era stato deciso, infatti, che Masrek avrebbe guidato le legioni in prima fila.
Ellis lo fissò preoccupata:
<<Ho paura di perderlo. Marvin, ti prego... convincilo a non rischiare la vita... >>
Marvin si accigliò e fissò sua zia con disapprovazione:
<<Ognuno di noi rischierà la vita. Dobbiamo essere pronti a tutto. Io ho acquisito l'abilità di combattere attraverso il risveglio in me delle "altre memorie" di Vorkidex. Egli aveva un motto: "Non cercare la morte e non temerla">>
La donna sorrise e con una leggera ironia si lasciò sfuggire un commento pungente:
<<E lo realizzò, alla fine, il suo motto... morì in battaglia, ucciso da Arexatan Eclionner, nostro antenato. E che cosa ottenne? Solo sconfitta, e schiavitù per il suo popolo>>
Marvin non si lasciò intimorire da quel discorso:
<<Il sacrificio di Vorkidex non fu inutile. Suo figlio Kevin riuscì a sconfiggere Arexatan e a siglare l'antico Patto>>
Ellis sospirò:
<<Marvin... tu sai che Arexatan si è risvegliato nella mente di mio figlio Elner... devi tenere conto anche di questo pericolo. Ho tentato di convincerlo a unirsi alla nostra causa, ma lui ha preferito aspettare. E' molto confuso...>>
<<Lo so, Lady Ariellyn mi ha scritto una lettera riguardo al loro incontro... ed io stesso avverto il conflitto che è in lui, ma spero ancora che possa mettere da parte le rivalità personali ed unirsi a noi contro il comune nemico!>>
Ellis non parve molto convinta:
<<E se si schierasse contro di noi? Ha più da guadagnare alleandosi con Fenrik di Gothian...>>
Marvin la fissò:
<<In tal caso Elner dovrà vedersela personalmente con me! Vorkidex, che alberga nelle mie altre memorie, aspetta da mille anni la rivincita contro la reincarnazione di Arexatan Eclionner!>>
N.d.A.
Ellis Eclionner è interpretata da Eva Green nel ruolo di Morgana di Camelot.
Marvin Vorkidian è qui interpretato da Jamie Campbell Bower nel ruolo di Athur di Camelot. Edmure
Masrek Eclionner è interpretato da Viggo Mortensen, alias Aragorn.
Re Vorkidex è interpetato da Edmure Tully.
L'imperatore Elner XI Eclionner è interpretato da Tom Hiddlseston, nel ruolo di Loki.
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giovedì 20 settembre 2012
Gothian. Capitolo 101. Ariellyn Vorkidian perdona Ellis Eclionner
L'incontro era stato preparato grazie alla mediazione di Elner, che era ben disposto verso Honourable Lady Vorkidian.
Ariellyn è stata molto materna con mio figlio... molto più di me... ed ha fatto da madre a Marvin... sarebbe l'unica in grado di farli andare d'accordo.
Quando la vide, si meravigliò. Immaginava di trovare una persona anziana e invece era una donna di mezza età molto giovanile.
Dicono che si sia sposata presto, così come presto è rimasta vedova... con una figlia che a sua volta si è sposata da ragazzina... ah, se Ariellyn fosse riuscita ad impedire a Lilieth di sposare mio fratello!
Ma era necessario, per generare Marvin, il Principe Promesso, il Profeta.
Lascerò a lei la prima parola...
Lady Ariellyn appariva ben disposta:
<<Benvenuta nella mia casa, Altezza imperiale>>
Già la scelta del titolo diceva tutto.
"Altezza imperiale" non "Maestà"... non mi ha mai ritenuto un'imperatrice regnante, ma solo una Principessa del Sangue Eclionner. E ha ragione: io ero una usurpatrice, e ho detenuto il potere illegalmente... come altrettanto illegalmente ora la detiene Marigold!
Tutto questo era giusto: metteva le cose in modo tale da poter dimenticare il passato.
Le sorrise:
<<Vi ringrazio Lady Ariellyn. Siete stata incredibilmente gentile e generosa a ricevermi>>
Ariellyn ricambiò il sorriso:
<<So che siete cambiata. E in questo momento bisogna stare uniti contro il nemico comune: il Conte Fenrik>>
<<Domani infatti ripartirò per il fronte, e le mie legioni si uniranno all'esercito di vostro nipote, nella difesa di Caemlyn>>
Un'ombra di preoccupazione passò sul viso di Ariellyn:
<<Non riesco ad abituarmi all'idea che Marvin sia il Re dei Keltar e il comandante dell'esercito. Quando è partito da qui, l'estate scorsa, era solo un ragazzo che non sapeva neanche tenere in mano una spada>>
Ellis annuì:
<<Sono successe molte cose da allora. Credo che sei mesi fa sarebbe stata impensabile anche solo l'idea di questo nostro incontro>>
Ariellyn osservò con attenzione colei che era stata sua nemica per due decenni:
<<E' stato tutto un grande equivoco. Pensavo che mia figlia fosse morta, e che l'unica minaccia per mio nipote foste voi. Poi, quando Lilieth è tornata, mi sono resa conto che a rapirla non erano stati i vostri uomini, ma quelli di Sephir, vostro padre. Ho anche saputo che il vostro eunuco Bial ha fatto in modo che Marvin fosse protetto da una minaccia molto più grande, quella rappresentata dalle spie dei conti di Gothian>>
Anche solo a pronunciare quel nome, la Honourable Lady pareva turbata, ed Ellis non poteva darle torto.
<<Ho saputo che era il Duca di Amnisia a tenere informati i Conti di Gothian>>
Ariellyn confermò:
<<Sì, e per questo ha dovuto abdicare. Ora il nuovo Duca è suo figlio Ser Ywain, il braccio destro di Marvin. E' un giovane leale, di cui mi fido>>
<<Anche se il Ducato di Amnisia, in questo momento, è sotto il controllo militare della Legione Dorata di mio figlio Elner>>
La cosa non parve preoccupare Lady Ariellyn:
<<Io confido che Elner possa percorrere la stessa strada che ha condotto voi a diventare una persona nuova, animata da sentimenti buoni e da saldi princìpi>>
Ellis fu felice di sentire quelle frasi:
<<Eppure sia io che Elner siamo degli Eclionner, e la nostra stirpe è maledetta...>>
La Honourable Lady scosse il capo:
<<Anche Marvin è un Eclionner. Come potrei considerare maledetta la stirpe di mio nipote? No, Altezza... è maledetto soltanto chi non fa nulla per cambiare il proprio destino... e non è certo il vostro caso>>
L'ex reggente sospirò:
<<Siete una persona buona, Lady Ariellyn. Lo era anche mia madre Wensy, la Principessa della Corona, eppure io la odiavo, perché preferiva mio fratello a me, ed io... io... non so se vi è stato raccontato come morì mia madre...>>
Le lacrime impedirono ad Ellis di continuare.
<<Lo so... Elner me ne ha parlato. Il vero colpevole è vostro nonno Fuscivarian... lui vi ha manipolata quando eravate ancora una bambina. E' lui il vero criminale>>
Ellis avrebbe tanto voluto che fosse così, ma non era vero.
Io ero perfettamente in grado di intendere e di volere quando ho commesso i miei delitti. Ma non posso certo andare in giro a rivelarlo. Ora posso scontare in silenzio il tormento della mia coscienza.
<<E riguardo a Masrek? Cosa pensate di mio fratello?>>
Ariellyn chiuse gli occhi:
<<Per due decenni ho maledetto il suo nome. Sapevo che avrebbe procurato a Lilieth solo guai e dolori. Ma ora mi rendo conto che la loro unione, per quanto infelice, era necessaria. C'era una profezia. Io non ci credevo, come non credevo ad una visione provvidenzialistica della Storia. Eppure quella profezia aveva ragione, ed io avevo torto. Dovevano sposarsi, per legittimare la nascita di Marvin, il Principe che ci fu promesso, la nostra ultima speranza...>>
Ellis la guardò negli occhi:
<<Bial mi tenne segreta l'esistenza di Marvin. Io ero convinta che fosse Elner il Principe promesso, ed ora lui si sente tradito da me. Ho fatto del male a tutta la mia famiglia...e anche alla vostra... ho sottratto Masrek a vostra figlia... ho dato scandalo al mondo intero...>>
La Lady ricambiò lo sguardo, con espressione seria, ma benevola:
<<Altezza... voi ritenevate che il Principe Promesso dovesse nascere dall'unione di due Eclionner... era una una possibilità prevista dall'Antico Patto: si sapeva che Arexatan lo aveva richiesto... e dunque in realtà siamo stati tutti delle pedine nelle mani dei demoni... ma ora quel Patto è scaduto e siamo veramente liberi di scegliere! Ed è quello che faremo da oggi in avanti, e in base a quello verremo giudicati!>>
Ariellyn strinse la mano di Ellis.
<<Domani voi e Marvin sarete fianco a fianco a combattere il Male. E un giorno, ne sono certa, ricaccerete il Conte Fenrik fino alla sua tana di Gothian e purificherete quel luogo dai demoni! E quando tornerete, i Vorkidian e gli Eclionner diventeranno un'unica famiglia. Elner accetterà Marvin... se ha accettato me, ed è stato gentile con me, allora accetterà anche mio nipote... allo stesso modo in cui io ho accettato che Masrek ami voi, e non mia figlia>>
Abbracciò Ellis, che si lasciò andare come se l'altra donna fosse sua madre.
E' dolce come lo era lei, ma più forte... ora so perché Lilieth e Marvin sono cresciuti bene...
Quando si sciolsero dall'abbraccio, Ellis si asciugò le lacrime:
<<Siete la migliore di tutti noi, Lady Ariellyn, e un esempio da seguire e onorare!>>
Ariellyn sorrise:
<<Oh, ma voi mi state idealizzando... ho commesso anch'io tanti errori, ho tentato anch'io di tenere mia figlia e mio nipote lontani da tutto, per paura che potessero soffrire... la mia unica forza è stata quella di sopportare la mia parte di dolore e di solitudine. La mia vita, la mia casa, tutto il mio mondo... sono solo un incrocio delle strade che percorrono i veri protagonisti. Io non posso fare altro che aiutare ognuno di voi a ritrovare se stesso, e il proprio ruolo nella Storia>>
La Honourabile Lady Ariellin Vorkidian è interpretata da Alice Krige, come compare ne "I figli di Dune", nel ruolo di lady Jessica Atreides.
L'ex reggente imperiale Ellis Eclionner è interpretata da Eva Grren nel ruolo di Morgana in Camelot.
Ser Ywain De Bors è interpretato da Loras Tyrell.
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venerdì 27 aprile 2012
Gothian. Capitolo 48. Marigold divorzia dal Conte Fenrik ed Elner esilia Fuscivarian
Io e te, Arexatan, finalmente, io e te… e la nostra seconda possibilità!
Erano quelli i pensieri di Marigold di Gothian, la Dama Gialla, mentre sedeva nella sala del trono, a fianco dell'imperatore Elner XI, ormai divenuto a tutti gli effetti la reincarnazione dell'antenato Arexatan Eclionner.
Questa volta non ci fermerà nessuno!
Era così bello avere di nuovo tutto ciò che le era stato tolto: l'amore e il potere.
Questa volta non ci fermerà nessuno!
Era così bello avere di nuovo tutto ciò che le era stato tolto: l'amore e il potere.
Agli occhi di tutti era ormai, di fatto, l'imperatrice consorte, anche se di diritto rimaneva la moglie del conte di Gothian.
Le pratiche per l'annullamento del matrimonio erano però già state consegnate al cardinale Arenga, che le aveva sottoposte al vaglio del Sommo Sacerdote.
Con la scadenza del Patto, l'impegno preso con il Conte poteva considerarsi esaurito, anche se lui non l'avrebbe presa bene.
Le pratiche per l'annullamento del matrimonio erano però già state consegnate al cardinale Arenga, che le aveva sottoposte al vaglio del Sommo Sacerdote.
Con la scadenza del Patto, l'impegno preso con il Conte poteva considerarsi esaurito, anche se lui non l'avrebbe presa bene.
Far sparire Fenrik dalla mia vita non sarà facile...
Per il momento si era dovuta accontentare di aver eliminato, dopo il priore Mollander, anche il primo ministro Rowland Tucker, troppo compromesso con regime di Ellis. Gli era stato concesso l'esilio alla Vedetta Lathearica.
Lui e l'Eunuco si terranno compagnia.
Ora davanti a lei c'era la prossima vittima designata delle sue epurazioni, il vecchio senatore Fuscivàrian.
Lui e l'Eunuco si terranno compagnia.
Ora davanti a lei c'era la prossima vittima designata delle sue epurazioni, il vecchio senatore Fuscivàrian.
L'anziano presidente del Senato si stava apertamente lamentando col pronipote, l'imperatore, per il fatto di avere permesso che le legioni di Ellis si fossero messe al servizio dello Sciancato:
«Maestà, non possiamo rimanere a guardare mentre Ellis va a donare le truppe rimanenti a quel maledetto Mezzosangue!»
Marigold rivolse
a Fuscivarian uno sguardo a dir poco glaciale:
«Ellis è una vostra creatura!
Spettava a voi tenerla a bada! Il suo tradimento ricade anche su di voi!»
E rivolse lo
sguardo ad Elner, che, accigliato, guardò il bisnonno Fuscivarian con gli occhi
di Arexatan Eclionner.
«Mia madre e mio nonno non costituiscono una minaccia, anzi, combatteranno contro il Conte Fenrik al posto nostro. Non intendo tornare sulla questione. Per quel che vi riguarda, invece, Senatore, beh... voi siete molto anziano, e meritate di vivere
la vostra vecchiaia in un luogo di pace e tranquillità. Per questo vi affido alle cure della prima coorte del mio pretorio, che vi scorterà nel monastero di Marina del Campo, dove trascorrerete serenamente e religiosamente i giorni che vi restano da vivere»
Fuscivarian
impallidì:
«Ma, Sire, la mia esperienza è necessaria per consolidare il vostro potere…»
Elner scosse il capo, sogghignando:
«La vostra esperienza? Vi ricordo che state parlando con la reincarnazione di Arextan Eclionner!»
E poi, facendo
cenno alle guardie:
«Portatelo via!».
«Un'ultima parola, nipote!» e il vecchio indicò Marigold: «Quella donna non ama voi, ma il vostro potere! Per lei amore e potere sono inscindibili! Vi condurrà alla rovina, come già fece con Arexatan! Non datele ascolto...».
L'imperatore fece un gesto secco un la mano ed i pretoriani afferrarono il senatore e gli impedirono di dire altro, mentre la platea osservava sconvolta.
«Un'ultima parola, nipote!» e il vecchio indicò Marigold: «Quella donna non ama voi, ma il vostro potere! Per lei amore e potere sono inscindibili! Vi condurrà alla rovina, come già fece con Arexatan! Non datele ascolto...».
L'imperatore fece un gesto secco un la mano ed i pretoriani afferrarono il senatore e gli impedirono di dire altro, mentre la platea osservava sconvolta.
La caduta in
disgrazia di Fuscivarian, dopo quella di Ellis e quella di Bial, provocò un
immediato sgomento tra i nobili.
Consapevole di questo, e ispirato dalla voce interiore di Arexatan, Elner XI parlò:
«O nobili signori dei Lathear, nessuno di voi corre alcun pericolo. Ho semplicemente ottenuto le dimissioni di personaggi compromessi col regime tirannico e omicida di mia madre Ellis.
«O nobili signori dei Lathear, nessuno di voi corre alcun pericolo. Ho semplicemente ottenuto le dimissioni di personaggi compromessi col regime tirannico e omicida di mia madre Ellis.
Vi garantisco che non sarò né tirannico né omicida come lo era Ellis.
Il regno di Elner XI sarà ricordato come un'epoca di splendore.
Ora che la mia personalità è giunta alla piena maturazione, così come i miei ricordi ancestrali, assumo direttamente l’incarico di presidente del consiglio dei ministri e di presidente del Senato imperiale.
Gli unici nemici interni contro cui agirò sono i fedelissimi di Bial l'Eunuco, le legioni passate sotto il comando di Sephir lo Sciancato, e l'Alleanza di Tupile, di Vyghar il Pirata. Quando sarà restaurata la completa autorità degli Eclionner sull’Impero, allora i Lathear saranno pronti a marciare verso nord e a conquistare la Federazione Keltar, come era nelle intenzioni del mio antenato!»
Marigold lo
guardava estasiata.
E’
la voce di Arexatan, quella che sento. E’ la sua forza, la sua sicurezza. Il suo potere! Ora però devo
fare anch’io la mia parte.
Si alzò:
Si alzò:
«L'imperatore Elner XI contiene in sé le memorie del divino Arexatan! Egli mi ha scelta come sua compagna, ed io ho accettato. Ho chiesto l'annullamento del mio matrimonio con il Conte di Gothian, ed il Sommo Sacerdote in persona se ne sta occupando»
Elner confermò:
<<Ho chiesto a Lady Marigold di diventare mia moglie e non appena avrà ottenuto l'annullamento del precedente matrimonio, ci sposeremo e sarò io stesso a incoronarla imperatrice!>>
Marigold non si aspettava entusiasmo tra i presenti, e infatti non ce ne fu.
Ma stavolta non mi farò odiare.
Rivolta ad Elner disse:
<<Mio signore, accetto di sposarvi per amore, non per la corona. Se la mia incoronazione dovesse dispiacere al vostro popolo, vivrò umilmente come vostra consorte, senza essere imperatrice. Ma se anche la corona dovesse appartenermi, sappiate che non sarebbe per questo meno vostra>>
Quella frase, pronunciata con tutta l'enfasi che spesso hanno le mezze verità, fece il dovuto effetto di fronte al pubblico.
E la captatio benevolentiae non era ancora finita.
Devono sentire che posso essere utile ai loro interessi.
Decise di spiegare i vantaggi di quell'unione:
«Ai nobili presenti, mi permetto di dire che non c'è motivo di temermi. Sono e sarò sempre vostra alleata. Sapete bene chi sono. In qualità di sacerdotessa di Atar e custode del Fuoco Segreto, potrò aiutarvi nelle battaglie scatenando contro il nemico una pioggia di fuoco! L'alleanza tra Atar ed Eclion vi renderà invincibili! I Keltar, gli Alfar e gli Albini si arrenderanno di fronte alla nostra potenza, e diventeranno vostri schiavi! Avrete le loro terre e le loro ricchezze. Otterrete potere e prestigio. Nel giro di breve tempo, diventerete i signori del mondo!»
Questo parve essere un argomento interessante per la platea, che alla fine decise di tributare un applauso, inizialmente tiepido e poi sempre più convinto, alla Dama Gialla, fino ad arrivare ad una vera e propria ovazione.
Elner confermò:
<<Ho chiesto a Lady Marigold di diventare mia moglie e non appena avrà ottenuto l'annullamento del precedente matrimonio, ci sposeremo e sarò io stesso a incoronarla imperatrice!>>
Marigold non si aspettava entusiasmo tra i presenti, e infatti non ce ne fu.
Ma stavolta non mi farò odiare.
Rivolta ad Elner disse:
<<Mio signore, accetto di sposarvi per amore, non per la corona. Se la mia incoronazione dovesse dispiacere al vostro popolo, vivrò umilmente come vostra consorte, senza essere imperatrice. Ma se anche la corona dovesse appartenermi, sappiate che non sarebbe per questo meno vostra>>
Quella frase, pronunciata con tutta l'enfasi che spesso hanno le mezze verità, fece il dovuto effetto di fronte al pubblico.
E la captatio benevolentiae non era ancora finita.
Devono sentire che posso essere utile ai loro interessi.
Decise di spiegare i vantaggi di quell'unione:
«Ai nobili presenti, mi permetto di dire che non c'è motivo di temermi. Sono e sarò sempre vostra alleata. Sapete bene chi sono. In qualità di sacerdotessa di Atar e custode del Fuoco Segreto, potrò aiutarvi nelle battaglie scatenando contro il nemico una pioggia di fuoco! L'alleanza tra Atar ed Eclion vi renderà invincibili! I Keltar, gli Alfar e gli Albini si arrenderanno di fronte alla nostra potenza, e diventeranno vostri schiavi! Avrete le loro terre e le loro ricchezze. Otterrete potere e prestigio. Nel giro di breve tempo, diventerete i signori del mondo!»
Questo parve essere un argomento interessante per la platea, che alla fine decise di tributare un applauso, inizialmente tiepido e poi sempre più convinto, alla Dama Gialla, fino ad arrivare ad una vera e propria ovazione.
Marigold era
euforica e guardò il suo compagno.
Ecco,
Arexatan: guarda quanto grandi sono i miei doni per te! Insieme daremo vita a un nuovo impero e a una nuova dinastia, il cui potere si estenderà senza limiti di spazio, senza limiti di tempo, perché noi siamo figli degli dei!
N.d.A.
Il senatore Sibelius Fuscivarian (Fujiwara) è rappresentato dal re Visereys II Targaryen ne "Il trono di spade" di George Martin.
Ellis Eclionner è intepretata da Eva Green nel ruolo di Morgana di Avalon nella serie "Camelot".
Marigold di Gothian è interpretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore".
N.d.A.
Il senatore Sibelius Fuscivarian (Fujiwara) è rappresentato dal re Visereys II Targaryen ne "Il trono di spade" di George Martin.
Ellis Eclionner è intepretata da Eva Green nel ruolo di Morgana di Avalon nella serie "Camelot".
Marigold di Gothian è interpretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore".
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mercoledì 25 aprile 2012
Gothian. Capitolo 47. Ellis rivede suo padre Sephir Eclionner
L' "ospite di riguardo" era atteso da due giorni.
Nel quartier generale delle legioni imperiali, a Colonia Fluvia, aleggiava un certo nervosismo, considerata la cattiva fama di cui godeva il personaggio in questione.
Nel quartier generale delle legioni imperiali, a Colonia Fluvia, aleggiava un certo nervosismo, considerata la cattiva fama di cui godeva il personaggio in questione.
Ellis Eclionner non aveva alcun desiderio di rivederlo, specialmente in quel momento, quando finalmente la sua storia proibita con Masrek era ricominciata.
Loro padre li aveva già divisi una volta e lo avrebbe fatto ancora, pur di evitare scandali.
Però ha bisogno delle mie quindici legioni.
Di sicuro non gli interessava rivedere una figlia di cui non gli era mai importato niente.
Ellis non si faceva illusioni in merito, mentre attendeva, davanti alle porte della città, l'arrivo di suo padre.
Sephir Eclionner, detto lo Sciancato, aveva perso i suoi diritti sulla corona imperiale dopo la vergognosa sconfitta di Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue. Aveva violato l'Antico Patto, e il Conte Fenrik l'aveva punito sconfiggendolo e ferendolo gravemente in duello, ma l'aveva lasciato in vita, per non incorrere nelle ire del demone Eclion.
Ma ormai il Millennio ormai era scaduto, e con esso l'Antico Patto.
Sephir era finalmente libero di giocare a carte scoperte la sua partita per impadronirsi del Trono che gli era stato negato.
Tramite la sua organizzazione criminale, la Piovra, governava già vaste zone comprese tra la Federazione Keltar e l’Impero Lathear.
Sephir era finalmente libero di giocare a carte scoperte la sua partita per impadronirsi del Trono che gli era stato negato.
Tramite la sua organizzazione criminale, la Piovra, governava già vaste zone comprese tra la Federazione Keltar e l’Impero Lathear.
Ellis conosceva ormai tutto questo nei dettagli.
Eccomi qui costretta di nuovo a fare politica, quando credevo di essermi liberata per sempre del Gioco del Trono. Ma non c'è altra scelta: devo tenere a bada le ambizioni di mio padre, se voglio sostenere mio fratello.
Vide di lontano il corteo che si avvicinava.
Per essere un fuorilegge, Sephir Eclionner si muoveva fin troppo apertamente, ma ormai si era in tempi di guerra, e la Federazione Keltar era diventata una "terra di nessuno", stretta tra la calata degli Albini del Conte Fernik e l'avanzata delle truppe imperiali Lathear dal sud.
Sephir Eclionner voleva la rivincita.
Per ricevere suo padre, Ellis aveva scelto un aspetto sobrio, ma non dimesso.
Devo tenergli testa.
Non sarebbe
stato facile, perché lo Sciancato era un uomo di grandissima astuzia, e
si diceva che fosse impossibile ingannarlo.
Ma
io sono sua figlia, e sono più astuta di lui, perché in me scorre anche il
sangue dei Fuscivarian.
Quando il corteo si avvicinò alle porte di Colonia Fluvia, Ellis si fece avanti, seguita dalla sua scorta, e raggiunse le truppe con la livrea della Piovra.
Ci sono anche uomini con la bandiera dell'Alleanza di Tupile... i pirati!
Aveva sentito voci sul fatto che Vyghar di Linthael e Alienor di Alfarian si trovassero poco distanti, presso la Contea di Keltar Senia.
Facciano pure, ormai non sono più un mio problema...
Il vero problema era cercare di evitare di essere schiacciati nella morsa tra Fenrik e Marigold.
Quando il comandante della scorta di Sephir Eclionner si fece avanti, Ellis pronunciò un breve discorso:
«Cari amici, sono felice che la dinastia Eclionner si possa riunire in questo luogo neutrale, per superare le antiche divisioni e fronteggiare la minaccia dei nostri comuni nemici»
Poi fece cenno di seguirla all'interno della città fortificata.
Con una certa apprensione guardò la carrozza che trasportava suo padre. Aveva le tende chiuse.
Nessuna curiosità da parte sua. Non devo attendermi niente.
Aveva preferito affrontare questo incontro da sola. La presenza di Masrek avrebbe infastidito il vecchio. Eppure Ellis sentiva che ormai senza il sostegno del fratello-amante, non sarebbe riuscita più a fare nulla, anche se dall'esterno la sua immagine poteva ancora apparire quella di una sovrana.
Dopo che furono entrati a Colonia Fluvia, attese che il padre fosse aiutato a scendere dalla carrozza.
Sapeva che la ferita alla gamba, dopo il duello col Conte Fenrik, lo aveva reso zoppo e di conseguenza anche affetto da artrosi e scoliosi. Era per questo che lo chiamavano "lo Sciancato".
Quando il padre scese, Ellis rimase sorpresa, nel vederlo vestito in modo elegante e sontuoso, con tanto di toga purpurea, chiaro simbolo della dignità imperiale.
Mi pare che sia molto meno "Sciancato" di quel che ha voluto farci credere.
Quel pensiero fu confermato dal fatto che Sephir si avvicinò senza bisogno di aiuto, appoggiandosi solo ad uno scettro molto raffinato, sempre per rimarcare i suoi diritti al Trono.
Si guardarono freddamente per alcuni istanti.
«Padre, vi do il benvenuto a Colonia Fluvia» furono le poche parole imbarazzate di Ellis, di fronte al gelo del genitore che non la vedeva da vent'anni.
Sephir mantenne la sua tipica espressione cupa e sdegnosa:
«Lasciamo da parte i convenevoli, figlia! Per quelli ho mandato avanti Masrek, e lui basta e avanza!»
Quelle parole furono come una pugnalata alla schiena, perché contenevano anche una frecciata esplicita riguardo al rapporto tra lei e suo fratello.
«Come volete, padre! Immagino siate stanco per il viaggio, vi mostro i vostri alloggi...»
Il vecchio le afferrò un braccio.
«Non c'è tempo! Dobbiamo passare subito all'azione, prima che Fenrik ci piombi addosso! C'è un conto in sospeso tra me e lui!»
Le unghie del padre le si conficcarono nel braccio come artigli, mentre lui si sorreggeva col bastone del comando. Aveva ancora molta forza, nonostante tutto.
Ellis provò repulsione:
«Lo so. Ma non crediate che l'appoggio delle mie legioni sia gratis!»
Lui allora si voltò e sogghignò:
«Ah ah, adesso riconosco mia figlia! Potrai ingannare gli altri con il tuo pentimento e la tua bontà ritrovata, ma non me!»
Ellis non sapeva se temere o compatire quel vecchio rancoroso. Ma una cosa era certa: doveva sopportarne la presenza, se voleva riuscire a salvare il Continente da minacce più grandi.
«Vi offro l'appoggio delle legioni in cambio di una sola cosa, ben precisa. Voi non dovrete più intromettervi nei rapporti tra me e Masrek!»
Sephir riprese la sua espressione disgustata.
«Ti stai vendendo per un ben misero piatto di lenticchie! Ma ormai il disonore che hai gettato sulla mia stirpe è tale che non farà alcuna differenza se tu e tuo fratello vi renderete ulteriormente ridicoli agli occhi del mondo. Ormai siete esclusi dalla successione. Io assumerò il comando di dieci legioni. Le altre cinque, tu e il tuo patetico amante le andrete ad offrire a Marvin Vorkidian, che adesso si trova a Floriana sull'Amnis!»
Ellis si sentì punta sul vivo.
Regalare le mie truppe al Mezzosangue? Al figlio della mia rivale in amore?
Per un attimo parve ritornare la terribile Vedova Nera del passato.
Rimase in silenzio per alcuni istanti, cercando di far sbollire la rabbia.
L'unica cosa che contava era che Masrek stesse con lei. Il resto non contava niente. Non aveva altra scelta che accettare:
«E va bene! Se è destino che Marvin Vorkidian possa essere in grado di proteggere il Continente centrale dal Conte di Gothian, allora io sarò al suo fianco!»
Sephir la fissò minacciosamente:
«Lo spero, per il tuo bene! E' la tua ultima occasione per farti perdonare le tue colpe e i tuoi scandali! Io resterò qui a coordinare le operazioni, in diretto contatto con i Servizi Segreti del tuo eunuco. Ma siccome non mi fido di te, ti affiancherò alcuni miei fedelissimi, tra cui l'ottimo padre Rudo Ulùme, una tua vecchia conoscenza!»
Quando il corteo si avvicinò alle porte di Colonia Fluvia, Ellis si fece avanti, seguita dalla sua scorta, e raggiunse le truppe con la livrea della Piovra.
Ci sono anche uomini con la bandiera dell'Alleanza di Tupile... i pirati!
Aveva sentito voci sul fatto che Vyghar di Linthael e Alienor di Alfarian si trovassero poco distanti, presso la Contea di Keltar Senia.
Facciano pure, ormai non sono più un mio problema...
Il vero problema era cercare di evitare di essere schiacciati nella morsa tra Fenrik e Marigold.
Quando il comandante della scorta di Sephir Eclionner si fece avanti, Ellis pronunciò un breve discorso:
«Cari amici, sono felice che la dinastia Eclionner si possa riunire in questo luogo neutrale, per superare le antiche divisioni e fronteggiare la minaccia dei nostri comuni nemici»
Con una certa apprensione guardò la carrozza che trasportava suo padre. Aveva le tende chiuse.
Nessuna curiosità da parte sua. Non devo attendermi niente.
Aveva preferito affrontare questo incontro da sola. La presenza di Masrek avrebbe infastidito il vecchio. Eppure Ellis sentiva che ormai senza il sostegno del fratello-amante, non sarebbe riuscita più a fare nulla, anche se dall'esterno la sua immagine poteva ancora apparire quella di una sovrana.
Dopo che furono entrati a Colonia Fluvia, attese che il padre fosse aiutato a scendere dalla carrozza.
Sapeva che la ferita alla gamba, dopo il duello col Conte Fenrik, lo aveva reso zoppo e di conseguenza anche affetto da artrosi e scoliosi. Era per questo che lo chiamavano "lo Sciancato".
Quando il padre scese, Ellis rimase sorpresa, nel vederlo vestito in modo elegante e sontuoso, con tanto di toga purpurea, chiaro simbolo della dignità imperiale.
Mi pare che sia molto meno "Sciancato" di quel che ha voluto farci credere.
Quel pensiero fu confermato dal fatto che Sephir si avvicinò senza bisogno di aiuto, appoggiandosi solo ad uno scettro molto raffinato, sempre per rimarcare i suoi diritti al Trono.
Si guardarono freddamente per alcuni istanti.
«Padre, vi do il benvenuto a Colonia Fluvia» furono le poche parole imbarazzate di Ellis, di fronte al gelo del genitore che non la vedeva da vent'anni.
Sephir mantenne la sua tipica espressione cupa e sdegnosa:
«Lasciamo da parte i convenevoli, figlia! Per quelli ho mandato avanti Masrek, e lui basta e avanza!»
Quelle parole furono come una pugnalata alla schiena, perché contenevano anche una frecciata esplicita riguardo al rapporto tra lei e suo fratello.
«Come volete, padre! Immagino siate stanco per il viaggio, vi mostro i vostri alloggi...»
Il vecchio le afferrò un braccio.
«Non c'è tempo! Dobbiamo passare subito all'azione, prima che Fenrik ci piombi addosso! C'è un conto in sospeso tra me e lui!»
Le unghie del padre le si conficcarono nel braccio come artigli, mentre lui si sorreggeva col bastone del comando. Aveva ancora molta forza, nonostante tutto.
Ellis provò repulsione:
«Lo so. Ma non crediate che l'appoggio delle mie legioni sia gratis!»
Lui allora si voltò e sogghignò:
«Ah ah, adesso riconosco mia figlia! Potrai ingannare gli altri con il tuo pentimento e la tua bontà ritrovata, ma non me!»
Ellis non sapeva se temere o compatire quel vecchio rancoroso. Ma una cosa era certa: doveva sopportarne la presenza, se voleva riuscire a salvare il Continente da minacce più grandi.
«Vi offro l'appoggio delle legioni in cambio di una sola cosa, ben precisa. Voi non dovrete più intromettervi nei rapporti tra me e Masrek!»
Sephir riprese la sua espressione disgustata.
«Ti stai vendendo per un ben misero piatto di lenticchie! Ma ormai il disonore che hai gettato sulla mia stirpe è tale che non farà alcuna differenza se tu e tuo fratello vi renderete ulteriormente ridicoli agli occhi del mondo. Ormai siete esclusi dalla successione. Io assumerò il comando di dieci legioni. Le altre cinque, tu e il tuo patetico amante le andrete ad offrire a Marvin Vorkidian, che adesso si trova a Floriana sull'Amnis!»
Ellis si sentì punta sul vivo.
Regalare le mie truppe al Mezzosangue? Al figlio della mia rivale in amore?
Per un attimo parve ritornare la terribile Vedova Nera del passato.
Rimase in silenzio per alcuni istanti, cercando di far sbollire la rabbia.
L'unica cosa che contava era che Masrek stesse con lei. Il resto non contava niente. Non aveva altra scelta che accettare:
«E va bene! Se è destino che Marvin Vorkidian possa essere in grado di proteggere il Continente centrale dal Conte di Gothian, allora io sarò al suo fianco!»
Sephir la fissò minacciosamente:
«Lo spero, per il tuo bene! E' la tua ultima occasione per farti perdonare le tue colpe e i tuoi scandali! Io resterò qui a coordinare le operazioni, in diretto contatto con i Servizi Segreti del tuo eunuco. Ma siccome non mi fido di te, ti affiancherò alcuni miei fedelissimi, tra cui l'ottimo padre Rudo Ulùme, una tua vecchia conoscenza!»
Il sacerdote uscì in quel momento dalla carrozza, e fece un breve inchino di fronte all'ex imperatrice.
«Chi non muore si rivede, caro Ulume! Siete stato fortunato a scampare all'incendio della Grande Canonica!»
Il prete non si scompose.
«Spero che voi non commettiate l'errore della Contessa di Gothian, che ha sottovalutato i poteri del mio maestro, il priore Mollander. Io posso esservi molto utile contro le necromanzie del Conte Fenrik. E' da una vita che mi sto preparando per affrontarlo!»
Ellis annuì.
«Chi non muore si rivede, caro Ulume! Siete stato fortunato a scampare all'incendio della Grande Canonica!»
Il prete non si scompose.
«Spero che voi non commettiate l'errore della Contessa di Gothian, che ha sottovalutato i poteri del mio maestro, il priore Mollander. Io posso esservi molto utile contro le necromanzie del Conte Fenrik. E' da una vita che mi sto preparando per affrontarlo!»
Ellis annuì.
«Il priore Mollander è stato il mio precettore, ed ho un debito verso di lui. So che il suo spirito continua a vivere dentro di voi, padre Ulume, e questo mi basta»
Poi fissò il vecchio Sephir:
«Se non c'è altro...»
Lo Sciancato scosse la testa e si abbassò il cappuccio.
Ellis era disgustata dalla freddezza del genitore, ma non ne aveva più paura.
Dovrebbe farmi rabbia, ma ormai mi fa solo pena.
«Conducetelo ai suoi alloggi!» esclamò.
E se ne andò senza voltarsi indietro.
Poi fissò il vecchio Sephir:
«Se non c'è altro...»
Lo Sciancato scosse la testa e si abbassò il cappuccio.
Ellis era disgustata dalla freddezza del genitore, ma non ne aveva più paura.
Dovrebbe farmi rabbia, ma ormai mi fa solo pena.
«Conducetelo ai suoi alloggi!» esclamò.
E se ne andò senza voltarsi indietro.
N.d.A.
Ellis Eclionner è interpretata da Eva Green nel ruolo di Morgana di Avanon nella serie "Camelot".
Sephir Eclionner è rappresentato come Balon Greyjoy in "A clash of Kings" di George Martin, da cui è stata tratta la seconda stagione della serie "A game of thrones", "Il trono di spade".
Padre Rudo Ulume è interpretato da Samuel L. Jackson in "Star wars".
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