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domenica 13 maggio 2012

Gothian. Capitolo 56. Marvin parte verso le sorgenti dell'Amnis


La missione era cambiata.
Erano partiti per liberare Alienor di Alfarian, ma nel frattempo il regno degli Alfar era stato invaso dai vampiri albini del Conte Fernik.
A questo punto la priorità è diventata un'altra: come salvare la Federazione Keltar dalla calata dei vampiri del Conte di Gothian?
Marvin e la sua compagnia avevano reclutato un contingente militare notevole, sotto il comando di Ser Ywain de Bors, e si erano messi a disposizione dell'Arciduca e del generale Brannos Tork, comandante dell'esercito dei Keltar.
Ma tutti sanno che io ho re Vorkidex nella mia mente: si vede da come mi guardano. Si fidano di me. Li ho sentiti sussurrare: "E' il principe che ci fu promesso".


Ora Marvin, grazie alle Altre Memorie del suo antenato, era divenuto un guerriero, e aveva ricevuto in dono dall'Arcidruido l'armatura di re Vorkidex.
Ma non la spada di acciaio lunare. Quella me la consegnerà la fata Vivien, alle Sorgenti dell'Amnis.
Quel viaggio era una tappa obbligata.
Del resto, l'unico passo montano che permetta ad un esercito di arrivare nel territorio degli Alfar è quello che passa di fianco alle Sorgenti dell'Amnis.



Prima di partire, bisognava però chiarire alcune cose.
Bisognava capire se dagli altri Ducati della Federazione Keltar, sarebbero giunti dei rinforzi.
Era necessario quindi mandare dei messaggeri e ripristinare la viabilità delle zone a nord dell'Amnis, per favorire l'accampamento di truppe Keltar e l'allestimento dei campi profughi per gli Alfar in fuga, dopo l'invasione del loro regno da parte del Conte Fenrik e dei suoi Albini.
Ser Yvain de Bors, che voleva riscattarsi dall’onta del tradimento di suo padre il Duca Gallrian, accusato di essersi venduto a Lady Marigold di Gothian, dimostrò una maturità che fino a quel momento non si era ancora manifestata.



«I vostri soldati ci servono qui» disse il Generale Tork a Ser Yvain, durante la riunione, a cui tutta la delegazione amnisiana partecipava «mentre i druidi e i diplomatici dovranno essere utilizzati come messaggeri, anche perché se rimanessero qui sarebbero solo delle bocche in più da sfamare, e non abbiamo molte riserve di cibo»
«E’ più che giusto!» assentì Ser Yvain «e come comandante di questa compagnia, ordino fin d’ora ai miei druidi e ai diplomatici di mettersi a disposizione dello Stato Maggiore. Ma, Generale, che cosa ne sarà dei preti Lathear?»
Il generale rispose senza alcuna esitazione:
«Sono tutti adepti della Grande Canonica, bruciata da Lady Marigold. La odiano più di noi, e appoggiano il principe Masrek Eclionner, che ci ha offerto ben cinque legioni.»



Nel frattempo gli altri componenti della compagnia partita da Aminisia si stavano organizzando.
Il druido Gwydion, su ordine dell’Arcidruido, aveva chiesto per sé e per Marvin di partecipare alla missione diretta a nord-ovest, dove c’erano le basi più importanti della Resistenza dei Keltar, nella foresta di Broceland e dove si trovava anche l'imboccatura della valle da cui nasceva il fiume Amnis.
Gwydion non aveva dubbi:
«La nostra missione ora è cambiata.Un giorno forse tu e la principessa vi incontrerete realmente, ma per ora le vostre strade vanno in direzione opposta:



Dovremo reclutare i Keltar settentrionali, e non sarà facile, specie quando gli diremo che dovranno combattere a fianco degli uomini di tuo nonno Sephir e di tua zia Ellis, per non parlare dei profughi Alfar di re Kerelik»
Marvin appariva molto più sicuro di sé:
«Quando parlerò a loro con la voce di Vorkidex, capiranno che io sono il Figlio dei Cento Re, il Principe promesso, il Profeta di cui parla la canzone della Luce e delle Tenebre!
Poi la mia missione procederà oltre Broceland. Devo incontrare Vivien, la fata delle sorgenti»




Marvin si entusiasmò: «Le sorgenti del Grande Fiume! Era il mio più grande desiderio, da bambino, quello di risalire l’Amnis fino alla sorgente! Ed ora questo sogno si sta avverando! »



Gwydion rimase serio: «Devo darti due avvertimenti. Il primo è che non tutti quei sogni ti piaceranno, e il secondo è che non devi avere troppa fretta nel cercare di realizzarli. Tu puoi vedere più in là di noi, è vero, ma questo potere potrebbe travolgerti, se affrettassi troppo i tempi della tua presa di coscienza. Ci vuole gradualità»
Marvin era d'accordo:
«Halfgan mi parlò di un luogo dove nemmeno la visione dei druidi può arrivare. Che cos’è questo luogo?»
Il druido aspettò prima di rispondere e poi disse:
«Qualcuno potrebbe chiamarlo: la Vera Luce! E’ la Fonte di ogni bene, l'Energia pura a cui presiede Ahura Mazda»


«E’ per caso il Fuoco Segreto di cui mi si è parlato nei sogni?»
Il druido scosse il capo:
 «Nella negromanzia il Fuoco Segreto è dominio di Atar, un demone, ed è in grado di risvegliare i morti congelati. Per questo ci possono essere tre categorie: i vivi, i morti ed i non-morti, al servizio di Gothar e di Fenrik, e del supremo loro principe: Deva Ahriman. Che la Vera Luce ci protegga da loro!»
Prima di partire, Marvin andò a salutare l'Arcidruido.
Quando fu al suo cospetto, gli chiese:
«Quando sarò di fronte a Vivien, volete che le dica qualcosa a nome vostro?»
Il vecchio annuì:
«Dille che l'attesa è finita. Dille che sta arrivando il Regno dell'Estate!»
L’Arcidruido ebbe un attimo di commozione:
 «Ho avuto il privilegio di vederti e di conoscerti, Marvin Vorkidian, principe promesso, figlio di centro re» e poi, rivolto verso il cielo, disse:
«Belenos, grazie per avermi fatto vivere tanto a lungo, perché i miei occhi hanno visto il Profeta!» e poi declamò: «Ora lasciate, o Dei, che il vostro servo vada in pace secondo la vostra parola, perché i miei occhi hanno visto la nostra salvezza, preparata da voi per secoli  davanti a tutti i popoli, come una luce sorta per illuminare le genti e per la maggiore gloria del vostro popolo»


N.d.A.

Il popolo dei Keltar è ispirato ai Celti.
Il "principe promesso" rientra in una profezia tratta dalle "Cronache del ghiaccio e del fuoco" di George Martin.
Il concetto di "Altre Memorie" è tratto dal ciclo di "Dune" di Frank Herbert.
La foto che rappresenta le sorgenti dell'Amnis è in realtà una immagine delle sorgenti del Po, presso il Monviso.
Ser Yvain de Bors è rappresentato come Ser Loras Tyrell ne "Il trono di spade" di G. Martin.
Masrek Eclionner è interpretato da Viggo Mortensen nel ruolo di Aragorn ne "Il signore degli anelli" di J.R.R. Tolkien.
La foresta di Broceland è ispirata a quella di Broceliande o Brocelandia nel ciclo bretone arturiano.
Il druido Gwidion è rappresentato come re Baelor Targaryen il Benedetto nelle Cronache di Martin.
La fata delle sorgenti, Vivien è ispirata a Viviana, Dama del Lago e Signora di Avalon ne "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley.
Il Fuoco Segreto o Fiamma Imperitura è un concetto tolkieniano. Gandalf è custode del Fuoco Segreto e porta l'anello del Fuoco, donatogli dal re degli elfi costieri, Cirdan il Timoniere.
Ahura Mazda è il Dio del Bene nella religione zoroastriana o mazdeista.
Belenos è il dio celtico Belenus, festeggiato a Beltane, festa pagana della fertilità, il primo maggio.
Il brano finale riprende un celebre passo del Vangelo di Luca, 2,22-40.





lunedì 12 marzo 2012

Gothian. Capitolo 25. Marvin parte: incomincia l'avventura!


La "Compagnia dei liberatori di Alienor”, costituitasi per il ritrovamento della principessa degli Alfar, era composta in totale da centocinquanta uomini, tra cui Marvin Vorkidian, che per l'occasione sfoggiava un nuovo abito, con una copertura di pelliccia e un arco per le frecce: l'unica arma che, per il momento, aveva imparato ad usare.


Il comandante della spedizione era il giovane Ser Yvain De Bors, figlio del Duca Gallrian, e con lui sarebbero partiti anche nove suoi fedelissimi cavalieri, dieci scudieri, cinque artigiani, cinque cuochi, tre medici e due barbieri.


Gli altri membri della Compagnia erano così suddivisi: Padre Varys Grizinga, allievo di Padre Sulmen, e un suo seguito di quattro uomini.
Infine c’erano cinque giovani diplomatici, tra cui Marvin di Keltar Senia e cinque druidi, guidati dal giovane druido Gwydion.


Il ruolo di difensori della Compagnia, era affidato a centinaio di fanti, reclutati tra i Keltar.
Il giorno della partenza, il Duca di Amnisia, vestito in pompa magna, tenne un discorso appassionato.
«Sono felice di vedervi tutti qui, pronti per questa importantissima missione e ritengo che una migliore scelta di uomini non poteva essere fatta! Per cui nutro grandi speranze nell’esito positivo della spedizione. Ho la massima fiducia in tutti voi e in mio figlio, Ser Yvain, che in qualità di capo della Compagnia agirà come io stesso avrei agito»
Fece una pausa ad effetto.
«I nostri informatori dei servizi segreti ci hanno assicurato che il rapimento della principessa Alienor è avvenuto poco più a sud del golfo di Dhain. E’ noto che i pirati hanno i loro covi nei fiordi che si creano là dove le montagne dei Denti del Drago incontrano l’Oceano Orientale. Da lì, i pirati e i fuorilegge salgono le cime dei monti, dove vivono le loro donne e i loro figli, conducendo una vita bestiale e indegna di un uomo. Che gli Dei proteggano la principessa, che è caduta in balia di simili bruti. Ma fortunatamente le nostre spie ci hanno indicato l’area dove è più probabile che abbiano nascosto l’ostaggio. Noi dunque correremo in suo aiuto! Io sarò con voi col pensiero, ma ora cedo la parola a mio figlio, che vi parlerà più nel dettaglio dell'itinerario che seguirete»





<<Ho già in mente l’itinerario che percorreremo per raggiungere i Denti del Drago e condurre da lì le nostre esplorazioni. Innanzi tutto eviteremo il mare, perché la stagione è sfavorevole, siamo già in autunno, e poi non è il caso di rendere la nostra partenza evidente e di sfidare i pirati nel loro elemento. Per questo ho deciso che partiremo inizialmente attraversando la nostra laguna fino al fiume Amnis, che poi valicheremo presso la città di Floriana, la nostra capitale. Dopodiché proseguiremo a piedi verso le montagne, ma evitando le strade con maggior traffico. Ci sono molti boschi e zone selvagge e noi dovremo avanzare attraverso di loro in direzione delle montagne senza dare nell’occhio. Meno persone ci vedono e meglio è. Poi inizieremo a esplorare le valli e le zone dei fiordi. Porteremo con noi delle scorte di cibo, ma conto sul fatto che la nostra caccia e raccolta nelle foreste possa fornirci viveri in abbondanza»
Marvin ascoltava con interesse e ammirazione.
Se fossi stato educato come un cavaliere! Ser Yvain è così brillante in quella armatura! Io invece sono solo un povero scriba, che non ha altra arma che la parola e le frecce di un arco...
Non tutti però condividevano l'entusiasmo di Ser Yvain de Bors.
Padre Grizinga, sacerdote di Eclion e irappresentante di Padre Sulmen, diede voce ai dubbi di tutti coloro che erano rimasti perplessi


 «Non metto in dubbio, Ser Yvain, la professionalità dei vostri servizi segreti, ma credo che in questo caso sia da ritenere molto improbabile che le vostre spie abbiano individuato gli esatti punti dove cercare la principessa.
I pirati  avranno sicuramente utilizzato un nuovo nascondiglio, che sarà ben nascosto. E poi, Messere, se anche per grazia di Eclion noi riuscissimo a trovare quel nascondiglio, non ci basteranno cento guardie a difenderci contro i fuorilegge. Non avete visto che scempio che hanno fatto dell'equipaggio Dolce Ellis?»
Infastidito per essere stato contraddetto, Ser Yvain cercò il supporto del padre, che però appariva impassibile. Gallrian ci teneva a mostrarsi imparziale, anche se disapprovava l'intervento di Padre Grizinga.
«Non ho mai detto che sarebbe stato facile» si difese il cavaliere «ma abbiamo in mano molti elementi per trovare la principessa! Quando ho giurato come cavaliere, mi fu chiesto di difendere i deboli, le vedove, gli orfani e le fanciulle rapite. Se questa impresa mi costerà la vita, allora sarà stato un onore averla persa per questa nobile causa! Ma voialtri pusillanimi e codardi siete sempre in tempo a rinunciare, se avete paura!»
«Non è questione di paura» ribatté severo Padre Grazinga «è questione di saggezza! Questo piano è mal congegnato. Cento soldati al seguito non possono certo passare inosservati, e allora, visto che la segretezza non è garantita, sarebbe molto meglio averne molti di più»
A questo punto il duca Gallrian incominciò a mostrare segni di impazienza.


«Non c’è tempo né denaro per reclutare altri uomini » esclamò Lord Gallrian «La principessa è in grave pericolo e bisogna intervenire subito. Quanto alla forza dei pirati, voi sembrate dimenticare, reverendo Padre, che l’equipaggio della Dolce Ellis è stato sopraffatto a causa del tradimento di qualcuno. Spero dunque che non vogliate insinuare che ci saranno traditori fra noi!»
«Non sia mai detto!» replicò il prete in modo visibilmente ironico
Era chiara la sua allusione alle voci secondo cui Gallrian potesse avere dei contatti segreti con i pirati, e proprio per questo non avesse paura a mandare suo figlio in quella missione così pericolosa.
Ser Yvain guardò prima il padre e poi gli altri membri della compagnia: «E voi? Avete delle domande? Delle obiezioni? Se ne avete, questa è l’ultima occasione per parlarne, perché una volta partiti, voi dovrete obbedire ai miei ordini senza discutere, sono stato chiaro?»
Ci fu un attimo di silenzio imbarazzato.
Marvin osservava la scena con grande interesse: si sentiva finalmente al centro della Storia!
Intervenne con tranquilla ironia il druido Gwydion. Era ancor giovane, ma la barba e gli occhi chiari penetranti, contribuivano a far sembrare il suo viso più adulto di quel che fosse.
«Non credo che la principessa resterà nascosta a lungo tra le montagne» 
«Non vi fidate dei nostri servizi segreti, druido Gwydion? » chiese Ser Yvain offeso e avrebbe sicuramente detto cose spiacevoli se il Duca non lo avesse fermato.
Fu proprio lui a rispondere al druido: «Noi abbiamo delle mappe molto dettagliate di tutte quelle regioni e dei nascondigli che i pirati usano di solito»
Gwydion sorrise in modo sarcastico: «Ah, sì? E allora perché non li siete mai andati ad arrestare?»
Il Duca ebbe un attimo di incertezza, poi con aria afflitta dichiarò:
 «Se fosse dipeso da me, li avrei già sterminati cento volte! Ma quei luoghi sono sotto la giurisdizione di altri Duchi, e non posso interferire nelle loro competenze»
Quella spiegazione non convinse nessuno.
Gallrian si oscurò: «Comunque sia, se la principessa non fosse nei rifugi a noi noti, la cercherete altrove. Avete con voi degli ottimi esploratori, e avete il permesso della Federazione Keltar di requisire le derrate alimentari che sono custodite nelle dispense. Conserverete tutto sotto sale o sotto spirito e avrete da mangiare per mesi»
Marvin vide il dubbio nei volti di molti membri della Compagnia.
Forse qualcuno voleva il fallimento della missione, e il Duca era complice di questo “qualcuno”?
Marvin però non riusciva a immaginare chi potesse esserci dietro le decisioni di Gallrian De Bors, né poteva credere che lui fosse talmente cinico da mandare pure suo figlio al massacro.
Non può essere Ellis la mandante, perché il suo uomo qui è Sulmen, non il Duca.
Ma allora la fazione del Duca chi rappresentava veramente?
La riunione stava terminando e Marvin notò con gioia che finalmente il momento della partenza era arrivato!.
Percepisco qualcosa…come se d’ora in avanti, insieme all'avventura, incominceranno a svelarsi i segreti e a compiersi i miracoli!


N.d.A.

Marvin Vorkidian è Theon Greyjoy.
Yvain de Bors è Loras Tyrell.
Gwidion il Druido è re Baelor Targaryen il Benedetto ("Baelor the Blessed").
La mappa della spedizione di Marvin è ispirata alla parte nord della pianura padana.
Padre Vaerys Grizinga è il maestro Luwin di Winterfell presso la famiglia Stark.
Gallrian de Bors è re Aegon IV Targaryen il Mediocre.