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venerdì 22 giugno 2012

Gohian. Capitolo 74. Sephir Eclionner incontra il suocero Fuscivarian



Sua Altezza Imperiale il principe della corona Sephir Eclionner, vestito in armatura e toga dopo tanto tempo,  alla testa di 10 legioni di Lathear, circondò la roccaforte di Marina del Campo, che si arrese senza alcuna resistenza.
Sul motivo che aveva spinto Sephir a prendere il controllo della cittadella non c'erano dubbi:  lì infatti si trovava confinato suo suocero, il senatore Fuscivarian, segregato in un convento.
Sephir non lo vedeva da 18 anni, da quando cioè suo padre, il vecchio imperatore Wechtigar XVI, su istigazione dello stesso Fuscivarian, aveva diseredato ed esiliato il principe ereditario, a causa della disfatta militare nella spedizione contro gli Alfar.
Quello stesso giorno Sephir era stato gravemente ferito alla gamba destra nell'ormai leggendario duello col Conte Fenrik di Gothian, durante la battaglia di Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue.
Da allora tra i due era nato un odio profondo, anche se per motivi politici si erano trovati costretti più volte a complottare intrighi di palazzo.
Sephir si considerava un vecchio, per i suoi 75 anni, ma suo suocero Fuscivarian era veramente decrepito, con i suoi 95.
Da quando poi Elner XI lo aveva costretto a farsi monaco, e a vivere relegato nel convento di Marina del Campo, il senatore appariva ancora più vecchio e incartapecorito.



Lo sguardo di Fuscivarian aveva conservato quella lieve piega ironica, unica concessione all'emotività in un volto da sfinge mummificata.
<<Questa sì che è una sorpresa: Sephir Eclionner... già Principe della Corona, ora latitante e bandito, a capo della Piovra. Come è possibile che un pendaglio da forca come te giri impunemente per l'Impero e si faccia annunciare come un generale vittorioso, cosa che non sei mai stato e mai riuscirai mai ad essere!>>
Un'accoglienza più gelida e beffarda non poteva esistere.
Ma Sephir non si lasciò scalfire:
<<Anche per me è una sorpresa trovarvi vivo, senatore Fuscivarian, dopo che avete ucciso la vostra stessa figlia, la mia povera Wensy, e avete sobillato Ellis contro il resto della famiglia, benedicendo persino il suo vergognoso incesto con Masrek! Chi è dunque il pendaglio da forca tra noi due? Mi chiedo se non sia giunto il momento di mandarvi all'inferno>>
Il Senatore sogghignò:
<<Se era questo il tuo obiettivo, caro genero, l'avresti già realizzato da un pezzo. Sei la persona più sanguinaria della storia imperiale, Sephir. Peggio dei vampiri! Loro almeno del sangue se ne cibano. Tu provi piacere semplicemente a spargerlo. Hai persino infranto l'Antico Patto, portando morte e fiumi di porpora tra gli Alfar, a Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue>>



Sephir scrollò le spalle:
<<Anche voi vi siete dato molto da fare quell'anno. Siete riuscito ad avvelenare mio padre, a far credere che mio figlio fosse morto, e infine ad avvelenare il marito di Ellis, quel povero idiota di mio nipote Elner X. Ma non sono qui per fare a gara a chi ha seminato più vittime. Sono qui per parlare del Nuovo Patto>>
Al solo sentir pronunciare quella parola, il decrepito senatore sgranò gli occhi immersi in un mare di borse e di rughe:
<<Un Nuovo Patto? Ma se ormai i demoni hanno conquistato tutto il Continente Centrale?>>
Sephir scosse il capo:
<<No, molte zone dell'Impero sono sotto il mio controllo, e la Federazione Keltar si sta per ricostituire in un Regno unitario, sotto la guida di mio nipote Marvin, che è anche vostro pronipote, in quanto figlio di Masrek>>
Il Senatore annuì:
<<Marvin ... il figlio segreto di Masrek!>>



Lo Sciancato confermò:
<<Voi siete suo bisnonno, tramite Wensy, ed io suo nonno... lui è tutto ciò che ancora ci accomuna, e avremmo entrambi interesse affinché Marvin ascendesse al Trono del Sole!!>>
Fuscivarian sogghignò nuovamente:
<<E' sempre bello rientrare nel Gioco del Trono... ho sempre sostenuto che fosse l'unico gioco in cui valesse la pena impegnarsi. L'unico gioco che conta. Ellis ed Elner mi hanno deluso, ed ora c'è quella terribile Marigold di Gothian... come potremmo riuscire a sconfiggere quella strega... a meno che... >>
Sephir terminò la frase:
<<A meno che non riusciamo a far sposare Marigold e Marvin. Questa è la sintesi del Nuovo Patto! Abbiamo l'appoggio di Eclion e di Atar, tra i demoni, e di Belenos e di Cernunnos tra gli angeli. Gli altri per ora si mantengono neutrali>>
Il senatore annuì:
<<Ed io come posso esserti utile? E soprattutto, cosa ci guadagno?>>
Lo Sciancato scosse il capo:
<<Sempre le solite domande... ebbene, voi avete ancora molti amici in Senato e nel Clero: vi chiedo di convincerli ad abbandonare Elner e a schierarsi per Marvin. Possiamo già contare sull'appoggio di Bial l'Eunuco e dei servizi segreti, e persino della Grande Canonica: il nuovo priore Ulume è un mio fedelissimo.  Naturalmente voi sarete ricompensato con la revoca dell'esilio, la nomina a Presidente del Senato e a Ministro degli Interni... che ve ne pare?>>
A Fuscivarian brillavano gli occhi:
<<Considerala già una cosa fatta! Ma ti pongo solo una domanda: come riesci a fidarti di me, dell'uomo che ha ordinato la morte della sua stessa figlia, tua moglie, e ha rovinato i figli che hai avuto da lei?>>
Qui Sephir rimase pensieroso per un po', e poi rispose:
<<Sono un Eclionner, e gli Eclionner non hanno figli, hanno solo degli eredi!>>


N.d.A.

Sephir Eclionner è interpretato da Charles Dance nel ruolo di lord Tywin Lannister ne "Il trono di spade" di George Martin.

Il toponimo Marina del Campo si ispira a quello di Medina del Campo, dove morì Isabella di Castiglia.

Gli Alfar sono un incrocio tra gli Elfi e i popoli del nord del Continente centrale.

Il senatore Fuscivarian (Fujiwara) è intepretato da Ian McDiarmid nel ruolo dell'imperatore Palpatine in "Guerre Stellari".

"I fiumi di porpora", espressione rappresentata nella seconda immagine, è il titolo di un ottimo film thriller con Jean Reno, tratto da un omonimo romanzo.

"Il gioco del trono" è il titolo italiano dei primi due romanzi della serie "Le cronache del ghiaccio e del fuoco". Separatamente i due romanzi si intitolano "Il trono di spade" e "Il grande inverno", seguiti poi da "Il regno dei lupi" (con riferimento alla famiglia Stark) e "La regina dei draghi" (con riferimento a Daenerys Targaryen).

La frase finale è ispirata da una affermazione di Pietro il Grande quando ordinò l'esecuzione di suo figlio Alessio Petrovich Romanov, accusato di cospirazione e alto tradimento: "Gli zar non hanno figli, hanno solo degli eredi".







domenica 17 giugno 2012

Gothian. Capitolo 71. Marvin incontra il Signore delle Foreste



Nel cuore della Foresta di Broceland viveva Cernunnos, il dio protettore dei boschi, immortale e venerato dai Keltar, ma nel contempo temuto, per la sua natura ambigua.
C'era anche un detto che lo riguardava, e che giocava sulla sua natura arborea per esprimere un concetto più complesso.
L'ambiguità mette radici dove il pensiero va a morire.
Nessuno sapeva esattamente dove vivesse Cernunnos.
Secondo i druidi egli per lo più si trovava in un'altra dimensione, e interveniva soltanto se lo riteneva necessario, o se qualcuno lo evocava.
Il luogo sacro dove spesso avveniva l'evocazione di Kernunnos era una radura al centro di Broceland, o come la chiamavano i Keltar del luogo, la foresta di Broceliande.
Non era facile arrivarvi, e nessuno ormai ne conosceva la strada.
La selva nera, la selva oscura, il bosco atro... erano tutti nomi per evocare il concetto di smarrimento dell'anima.
Non ci sono sentieri, a Broceland. 
Marvin aveva vagato nell'ombra, seguendo l'istinto, le percezioni, le premonizioni.
Sono allucinazioni, o sono vere?
Aveva visto luci verdi nel buio che gli facevano strada. Si diceva fossero i folletti, spiriti minori della foresta.
Seguendoli, era riuscito ad arrivare in un luogo in cui le sue percezioni erano diventate più forti, e poteva quasi sentire e vedere muoversi la foresta intorno a lui.
Questa foresta è un unico organismo. Tutto è collegato con tutto.
Marvin si sentiva parte di esso.
Dopotutto Cernunnos era l'antenato della moglie di Vorkidex, Ygerne, e quindi era suo antenato, così come lo erano Belenos ed Eclion.
Io e Ygerne eravamo una cosa sola  intervenne Vorkidex.



Marvin ricordava tutto di Ygerne, persino i momenti intimi che Vorkidex aveva vissuto con lei.
Ti prego Vorkidex, non distrarmi con i ricordi, devo concentrarmi sul presente.
E il presente era quel cerchio di pietre, lo Stonehenge.
Lì era giunto, intenzionato ad evocarlo per ottenere un consiglio e un sostegno in quel momento così travagliato.
Il luogo era circondato da monoliti, disposti in un cerchio sacro.



Marvin conosceva il rituale di evocazione. Si pose al centro del cerchio, seduto, con le gambe incrociate, e poi chiuse gli occhi, ed iniziò a pregare.
La preghiera non è una supplica, è un'energia che dà forza all'entità sovrumana che viene evocata.
Così gli era stato insegnato da Halfgan e poi dallo stesso Arcidruido.
Gwydion osservata a distanza, pronto a intervenire se qualcosa fosse andato storto.
Mentre Marvin si trovava in quel sacro cerchio, la personalità di Vorkidex si risvegliò:
"C'è stato un tempo in cui questo era uno dei luoghi più importanti del nostro mondo, un cancello tra questa dimensione e quella degli Ahura e dei Deva. Solo i Profeti potevano invocare gli dei senza rischiare la morte"
Se non sono il vostro Profeta, allora è meglio che si veda subito. Ora lasciami pregare il divino Cernunnos!
L'attesa fu lunga, ma alla fine il potente angelo evocato, il Signore delle Foreste, il divino Cernunnos, si manifestò. Era una strana creatura a metà tra un uomo e un albero, e con corna di ariete.



<<Spero che tu abbia un valido motivo per disturbare la mia quiete, ragazzo!>>
Marvin accolse con umiltà questo esordio piuttosto brutale.
<<Divino Cernunnos, non mi sarei mai permesso di farlo se la situazione non fosse così grave>>
Quello strano essere, con un volto scolpito nel legno, riusciva però a mutare forma continuamente:
<<So come stanno le cose, ma tu sei sicuro di voler conoscere il mio parere? Potrebbe non piacerti!>>
Il giovane Vorkidian annuì:
<<Ne sono sicuro, Venerabile. Ti prego di dirmi come tu vedi le cose che stanno accadendo, e puoi darmi un consiglio su come mi debbo comportare>>
Kernunnos tacque a lungo, poi, con voce roca e atona, dichiarò:
<<Vedo quello che è sempre accaduto: angeli e demoni che stringono un Patto per evitare una guerra che porterebbe alla distruzione del cosmo. Tu sei la personificazione di questo patto. Discendi da Eclion e da Belenos, da un demone e da un angelo. Sii dunque garante di questo Nuovo Patto: stai sopra le parti, non schierarti né col Male né col Bene. Pensa solo a mantenere la pace>>
Quella risposta deluse profondamente Marvin:
<<Dunque non c'è speranza che il Bene trionfi? Dovrei forse fare un patto col Diavolo?>>
Il Signore delle foreste rise:
<<Conosci gli Arcani Supremi. I due principi si equivalgono, e si mescolano inscindibilmente tra loro, tanto che spesso è impossibile capire cosa sia Male e cosa sia Bene, cosa sia giusto e cosa sia ingiusto. Ma la guerra è sicuramente un male, e se tu desideri la guerra, allora sei malvagio come tutti gli Eclionner prima di te>>
Marvin sentiva che c'era qualcosa che gli sfuggiva in tutto questo, qualcosa di non convincente:
<<E' un male la legittima difesa? Dovrei forse permettere che i Keltar vengano schiavizzati per altri mille anni, come quando deposero le armi davanti ad Arexatan Eclionner?>>



Kernunnos apparve colpito dalla tenacia argomentativa del giovane:
<<Sento in te la voce di Vorkidex. Dimmi, è una voce di libertà o una voce di vendetta?>>
Marvin sentiva fremere Vorkidex dentro di sé, ma lo mise a tacere:
<<E' una voce di giustizia. I Keltar hanno il diritto di ricostruire il loro regno. E visto che Arexatan è rinato nel mio fratellastro Elner, Vorkidex ha diritto ad una seconda possibilità. Ma da soli non possiamo farcela. Dobbiamo trovare alleati. Ma non voglio allearmi con i demoni!>>
Era una questione eterna, nella morale, nella politica e nella guerra.
Il Signore della Foresta aveva sentito ripetersela infinite volte.
<<Ovunque ci sia potere, c'è qualcosa di demoniaco. Il potere e il Male sono inscindibili>>
Marvin scosse il capo violentemente:
<<No, io non sono disposto ad accettare alcun compromesso col Male! Non ho mai cercato il potere per ambizione: mi è stato conferito come uno strumento per salvare i Keltar dalla morsa dei Vampiri del Nord e dei Lathear del Sud. Una volta che questo sarà compiuto, rinuncerò ad ogni potere!>>
Kernunnos rise di gusto:
<<Dicono tutti così, all'inizio. Poi si abituano. Non credere di essere migliore degli altri. Sei un Eclionner, non dimenticarlo! Ora spetta a te decidere: se non ti allei con almeno un demone, non potrai impedire ai Lathear di Elner XI di arrivare fino a qui, dove poi si scontrerebbero col Conte Fenrik, in una guerra così distruttiva che porterebbe alla fine del mondo, alla Conflagrazione Universale!>>
Marvin impallidì:
<<E quale sarebbe l'altra alternativa?>>
Kernunnos sorrise:
<<Stipulare un Nuovo Patto, un'alleanza con Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, e con suo padre Atar, demone del Fuoco, l'unico che può sconfiggere il Conte Fenrik, e liberare il regno degli Alfar>>
Marvin non era convinto:
<<Deve esserci una terza alternativa! E giuro che la scoprirò! Forse Vivien, la Dama del Lago presso la Sorgente, mi sarà di maggiore aiuto rispetto a te. Tu hai ceduto al Lato Oscuro, hai perso la speranza, e chi perde la speranza, ha perso tutto!>>


N.d.A.

La foresta di Broceland o Brocelandia o Broceliande si trova nella Bretagna francese, l'antica Armorica. Fu occupata dai Britanni insulari quando i Sassoni invasero la Britannia. I Britanni continentali sono detti Bretoni. Il ciclo bretone comprende i romanzi cavallereschi e cortesi che furono elaborati o ambientati nella Bretagna francese o nella Grande Bretagna, cioè quella insulare, la Britannia.

Cernunnos è una divinità celtica.

"L'ambiguità mette radici dove il pensiero va a morire" è tratta dalla canzone "Fiore di melograno" cantata da Mia Martini negli anni '70.

Re Vorkidex è ispirato alla figura di Vercingetorige. Il nome è anche influenzato da quello di Vortigern che regnò in Britannia prima di Uter Pendragon, padre di Artù.

L'idea della foresta come unico organismo è presente nella letteratura fantasy a partire da Tolkien e trova nel cinema una ottima espressione nel film "Avatar".

Il centro della foresta è contrassegnato da un anello di Dolmen simile a Stonehenge. Questi megaliti furono eretti da popolazioni precedenti a quelle celtiche, però i druidi li elessero a luoghi sacri.

Cenrunnos è raffigurato come l'Ent Barbalbero ne "Il signore degli anelli".

Arexatan Eclionner che sottomette i Keltar è raffigurato come Giulio Cesare che sottomette i Galli e i Celti belgi e aquitani.


venerdì 15 giugno 2012

Gothian. Capitolo 70. Marigold si allea con Bial l'Eunuco

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L'incontro era stato organizzato nella massima segretezza, e nessuno poteva saperlo meglio di Bial l'Eunuco, che per vent'anni era stato il capo dei servizi segreti imperiali.
Questa volta però sul trono c'era un'imperatrice diversa, Marigold di Gothian, la Dama Gialla, "nome d'arte" della venerabile Edwina Ataris, l'Immortale, la figlia del Fuoco.
Bial aveva viaggiato in incognito, travestito da donna, cosa che gli risultava molto più facile che apparire un uomo, per quanto evirato.
Quando però era giunto nell'Acropoli di Lathena ed era stato ammesso nella Piramide imperiale, aveva avuto il permesso di indossare di nuovo il suo abituale mantello nero.



Certo era tutta un'altra cosa rientrare negli appartamenti privati che erano stati di Ellis e vederli trasformati da questa nuova sovrana che era, nella mente di Bial, sostanzialmente una strega, per quanto di bell'aspetto.
Ai tempi di Ellis, Bial deteneva anche l'incarico di Primicerius Sacri Cubicoli, cioè di custode della sacra stanza da letto dell'imperatrice.
Ed era proprio lì che l'incontro con la nuova sovrana avvenne.
Marigold lo attendeva in piedi, con aria stranamente gentile e amichevole.
Temo gli Alfar, anche quando portano doni!
Era una riminiscenza, contraffatta, di un antico poema dei Lathear.
Timeo Danaos, et dona ferentis
I Danai erano stati i dominatori del Continente Occidentale, ed avevano costretto i Lathear a fuggire verso il Continente Centrale, dove arrivarono alle foci del fiume Lathe, da cui avevano preso il nome, prima si chiamavano Rumi..
Con questo spirito, l'Eunuco si inginocchiò e baciò l'anello imperiale della Dama Gialla, un diamante altrettanto giallo!



<<Vostra Maestà Imperiale>> disse, rimanendo in ginocchio a capo chino.
Marigold, mostrando ancora quella strana ed inquietante gentilezza, così fuori luogo in una donna acida come lei, rispose con voce soave, prendendo le mani dell'altro:
<<Vi prego alzatevi, Lord Bial, questa era casa vostra, fino a un mese fa, e sono io l'intrusa!>>
Bial, cercando di essere nel contempo cortese ed ironico, rispose:
<<Questa reggia, Maestà, vi ha atteso per mille anni! Ed ora è illuminata dalla vostra dorata presenza>>
La Dama Gialla non era solita farsi incantare dai complimenti di persone notoriamente ipocrite come Bial, ma quel giorno aveva impostato tutto il suo atteggiamento alla pazienza diplomatica.
<<Lord Bial, prego accomodatevi. Devo parlarvi di qualcosa di molto importante, ed ho bisogno del vostro consiglio>>
Bial rimase sorpreso: quella donna non aveva mai ascoltato il consiglio di nessuno, tranne che quello di suo padre Atar, demone del Fuoco Distruttore.

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<<Nel Continente Centrale si sta preparando una guerra che non è solo tra re e popoli, ma anche, e soprattutto, tra demoni e angeli, e anche all'interno delle gerarchie demoniache, vi è uno scontro per il potere. Lo scontro è tra il demone Eclion, signore delle Tenebre e...



e tra Gothar, signore dei Ghiacci, detto il Consigliere, perché i suoi consigli....



...sono quelli più ascoltati da Ahriman, il dio del Male>>
Bial annuì: conosceva bene queste dinamiche, per quanto non fosse stato iniziato agli Arcani Supremi. Nella lotta tra Eclion e Gothar, chiaramente il padre di Marigold, Atar, era l'ago della bilancia.
<<Pensavo, Maestà, che voi aveste già scelto di allearvi con Eclion>>
Marigold apparve turbata:
<<Mio padre Atar non intende schierarsi a favore di nessuno dei due contendenti. Pare invece propenso a favorire un Nuovo Patto che preveda l'alleanza tra me, voi, Masrek Eclionner e suo figlio Marvin, con la benedizione dell'angelo del sole Belenos, di quello delle foreste Kernunnos e di quello della ninfa delle acque, Vivien. Questo patto prevede l'eliminazione di Elner XI, che è vostro nemico, e del Conte Fenrik di Gothian. E infine il mio matrimonio con Marvin Eclionner-Vorkidian>>
L'Eunuco non si era aspettato quella mossa. Credeva che il patto si sarebbe concluso tra Elner e Marvin, e che quest'ultimo avrebbe sposato Alienor di Alfarian, e tutti insieme avrebbero sconfitto Fenrik.
<<Voi e Marvin Vorkidian? Ma avete atteso per mille anni di potervi ricongiungere con Arexatan...>>
L'imperatrice annuì.
<<La personalità di Elner XI si è rivelata più forte di quel che pensassi e le altre memorie di Arexatan sono state inquinate. Ne è nato un ibrido che mi fa orrore>>
Bial lo sapeva da molto tempo, ma continuava a fingersi meravigliato:
<<In ogni caso dovreste cercare un compagno di puro sangue Eclionner. E Marvin Vorkidian...>>
La Dama Gialla si inalberò:
<<Marvin Eclionner-Vorkidian! E' importante il cognome di suo padre! E comunque per me non è un problema cambiare marito. Questo sarebbe il quarto... certo un po' troppo giovane, ma io sono un'immortale!>>



Bial fissò la Dama Gialla negli occhi color ambra:
<<Quale sarà il mio ruolo in tutto questo? E soprattutto, quale sarà la mia ricompensa?>>
Marigold sorrise:
<<Mi piacciono le persone che parlano chiaro e vengono subito al dunque. Riguardo al premio, mi pare ovvio: se farete bene il vostro lavoro, sarete reintegrato nel ruolo di Ministro dei Servizi Segreti. Quanto al vostro ruolo, Lord Bial, sarebbe come sempre quello di intermediario. Vi rivolgerete ad Ellis, su cui avete molto ascendente, e lei convincerà Masrek a portare suo figlio dalla mia parte. Del resto anche gli angeli Belenos e Cernunnos stanno per comunicare a Marvin questa proposta>>
L'Eunuco ricambiò il sorriso:
<<Il vostro secondo marito, il Conte Fenrik, avrebbe definito questa proposta come "un'offerta che non si può rifiutare">>
La Dama Gialla rise, ricordando il precedente coniuge e le sue famose perifrasi.
<<E' un sì?>>
Anche Bial rise:
<<Ovviamente è un sì! Credevate che potessi starmene in un angolo lontano dagli intrighi? Mi permetto di dirvi che avete preso un'ottima decisione rivolgendovi a me. Considerate l'alleanza come già conclusa. Presto il Nuovo Patto sarà stipulato!>>


N.d.A.

Marigold di Gothian è interpretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.
Bial l'Eunuco è interpretato da Bill Kaulitz, cantante dei Tokio Hotel.
Belenus e Cernunnos sono divinità celtiche.