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venerdì 23 novembre 2012

Gothian. Capitolo 128. Marigold concede potere al clero di Eclion




La nomina del cardinale Augustin Arenga alla carica di Primo Ministro aveva fatto scalpore a Lathena, perché di fatto rappresentava una notevole concessione di potere, da parte dell'imperatrice Marigold di Gothian, al Clero del dio Eclion, o meglio all'Alto Clero.
Vi era infatti una frattura interna al Clero di Lathena: da una parte c'erano il Sommo Sacerdote, i cardinali e i vescovi  e dall'altra c'erano i sacerdoti comuni, parroci o cappellani, che facevano riferimento all'Ordine della Grande Canonica, che Marigold aveva sciolto, dando fuoco alla sede e provocando così la morte del Priore Izumir Mollander.
<<Il Sommo Sacerdote ha dichiarato ufficialmente eretici tutti i canonici>> disse il cardinale all'imperatrice.
Marigold capì subito l'implicazione di quel discorso:
<<Quindi richiede al "braccio secolare", e cioè a me, di eseguire le condanne. Immagino che ci sarà molto odore di carne bruciata, dopo che avrò mandato al rogo tutti i canonici>>
Il cardinale annuì:
<<Lo facciamo per salvare le loro anime. Si sono macchiati di peccati gravissimi, come la magia nera e la blasfemia, dichiarando che Eclion non è un dio, ma un demone, e insinuando l'idea che sarebbe il Signore delle Tenebre!>>
L'imperatrice cercò di non lasciar trapelare i suoi pensieri.
I canonici hanno solo detto la verità, cosa molto pericolosa di questi tempi.
C'era però un punto che la spaventava:
<<La loro conoscenza della magia, ed in particolare della necromanzia, rischia di renderli più pericolosi da morti che da vivi, come è successo col priore Mollander>>



Lo spettro del defunto Priore perseguitava Marigold da mesi, ed era responsabile di molti dei suoi fallimenti, in particolare la fuga di Lilieth Vorkidian e di Alienor di Alfarian.
Il cardinale però si mostrò irremovibile:
<<Non credo che abbiano tutti le conoscenze che aveva Mollander.  Lui è morto senza pentirsi, per cui la sua anima è condannata a vagare in eterno in questo mondo, ma se gli altri saranno... come dire... persuasi a pentirsi... allora le porte dei cieli si spalancheranno davanti a loro>>
Marigold era scettica:
<<Siete sicuro che un pentimento ottenuto sotto tortura possa essere considerato valido?>>
L'alto prelato si avvalse dell'argomento d'autorità:
<<Il Sommo Sacerdote ne è certo>>
L'imperatrice dovette fare ricorso a tutto il suo autocontrollo per non dichiarare apertamente quello che pensava del Sommo Sacerdote.
<<Ipse dixit... non è così? I retori che parlano in Senato potrebbero obiettare che l'argumentum ab auctoritate è una fallacia argomentativa>>
Il cardinale scrollò le spalle:
<<La maggioranza dei senatori sta dalla parte del Sommo Sacerdote>>
Marigold non ne era così sicura.
Sono clericali per convenienza, come me, ma non sono stupidi... se un argomento non sta in piedi, se ne accorgono!
Ma per il momento l'Alto Clero era un alleato necessario.
<<E va bene! Firmerò la condanna al rogo per tutti i canonici! Ma in cambio voglio che voi convinciate il Senato a riconoscere mio marito Elner come unico e legittimo imperatore e ad attribuire a me la reggenza in suo none!>>



<<Sarà fatto, Maestà>>
La voce del cardinale era solenne, ma l'orecchio attento di Marigold vi scorse una punta di ipocrisia.
Lui mi vede come una strega pagana... se fosse per lui sarei la prima a bruciare al rogo! Ma per il momento ha bisogno di me come io ho bisogno di lui.
Le venne un'idea:
<<Intendo convertirmi al culto di Eclion. Dopotutto, quando l'imperatore tornerà, io e lui daremo vita alla discendenza divina, e la dinastia Eclionner potrà finalmente contare su un erede degno di questo nome>>
Il cardinale valutò quell'offerta:
<<La nostra religione è monoteista, per cui vi sarà chiesto di respingere apertamente il legame col demone Atar, di cui dite di essere figlia>>
Marigold dominò un impulso di rabbia.
Io sono figlia di Atar, e lo sarò per sempre! Le parole dette sono solo aria, mentre i miei pensieri saranno sempre con lui.
Le iridi dei suoi occhi scintillarono di pagliuzze dorate.
<<La mia dedizione d'ora in avanti andrà esclusivamente ad Eclion, che mi ha scelta come prosecutrice della sua stirpe imperiale>>
Era una partita pericolosa, quella che stava giocando con il cardinale, ma era necessaria per la legittimazione del proprio potere.
<<Riferirò la vostra intenzione al Sommo Sacerdote, e sosterrò la vostra causa>>
Marigold sorrise:
<<La nostra causa, Eminenza... la nostra causa!>>


N.d.A.

Nella prima immagine si può vedere Anna d'Austria, regina di Francia, con il cardinale Richelieu.
Nella seconda il grande Christopher Lee nei panni del conte Douku rappresenta lo spettro del priore Izumir Mollander.
Nella terza immagine Loki rappresenta l'imperatore Elner XI Eclionner.


giovedì 15 novembre 2012

Gothian. Capitolo 123. Marigold trova nuovi alleati



Le notizie della morte di Masrek Eclionner e di quella del senatore Fuscivarian avevano sconvolto quello che, a Lathena, capitale dell'impero Lathear, era chiamato "il gioco del trono".
Su questo trono sedeva ancora lady Marigold di Gothian, imperatrice consorte, in quanto moglie di Elner XI Eclionner, vittorioso nella battaglia di Endor, ma dichiarato illegittimo dal nuovo presidente del Senato, don Aralte Velares, diciottesimo principe di Marina Sedovia.
Si prospettava dunque una crisi dinastica senza precedenti.
Il mio potere è appeso a un filo. Devo trovare alleati che mi sostengano, prima che il Senato dichiari illegittima anche la mia reggenza.
Ne aveva parlato con Sephir Eclionner, ma ormai l'anziano principe era devastato dal dolore.



<<Marigold>> le aveva detto <<io devo andare a Nord, a punire il Conte di Gothian una volta per tutte. Non avrò pace finché non l'avrò eliminato!>>
Lei aveva sospirato.
Voi Eclionner siete capaci solo di abbandonarmi... 
Alla fine però aveva ritenuto più saggio un atteggiamento conciliante:
<<Ti auguro di riuscirci, Sephir. Ormai Fenrik è diventato mio nemico. Quando ha assediato Caemlyn, ho pregato mio padre Atar di privare del fuoco i suoi draghi, e così è stato fatto, e tuo nipote ha vinto. Questo per mettere in chiaro la mia lealtà verso la dinastia Eclionner>>
Sephir aveva annuito, con aria distante:
<<Ti lascerò cinque legioni per difendere la capitale. Le altre verranno con me, per unirsi alle forze dei miei nipoti, nella guerra del Nord. Da oggi tu rappresenterai gli interessi della Dinastia!>>
Un tempo Marigold ne sarebbe stata entusiasta, ma in quel momento si sentì pervasa dal timore:
<<Non ho una flotta per difendermi dagli attacchi via mare, e cinque legioni sono poche per tenere a bada il Senato e l'aristocrazia>>
Il vecchio l'aveva guardata con espressione assente:
<<Sei tu l'esperta del gioco del Trono. Ora che io mi dimetto dall'incarico di Primo Ministro, si libera un posto che ti può servire a trovare nuovi alleati... sono sicuro che riuscirai a tenere sotto controllo la situazione>>
E con quelle parole l'aveva congedata.
Nuovi alleati... e dove li trovo? Non posso certo fidarmi del senatore Velares! Chi potrei nominare primo ministro?
Fu il destino a decidere per lei. Infatti, mentre era immersa in quei pensieri, le fu annunciata la visita del cardinale Augustin Arenga, arcivescovo di Lathena, e secondo solo al Sommo Sacerdote del Clero Lathear.



Il cardinale era un uomo molto potente, abituato a farsi baciare l'anello da tutti, anche dalle nobildonne di corte. 
Era stato un grande amico del defunto senatore Fuscivarian, e ne aveva officiato i solenni funerali, tenendone nascoste a tutti le circostanze della morte.
Ora però, veniva a riscuotere il prezzo del suo silenzio.
<<Vostra Eminenza!>> lo accolse Marigold con uno smagliante sorriso.
<<Vostra Maestà, vi ringrazio per avermi ricevuto subito: ne sono onorato! Volevo porgervi di persona le mie condoglianze per i due lutti che si sono susseguiti nella Dinastia>>
Le parole erano gentili, ma l'espressione era quella di un uomo abituato a comandare, e Marigold se ne rese conto immediatamente.
E' un uomo pragmatico, ama il potere e non ha le debolezze degli Eclionner.
Decise di sondare il terreno:
<<Siete molto gentile, Eminenza, so che eravate amico del compianto senatore Fuscivàrian, la cui morte ha lasciato un grande vuoto presso questa corte>>
Il cardinale annuì:
<<Un vuoto che si sente ancor di più ora che Sephir Eclionner sta partendo per la guerra. Ora tutta la responsabilità grava sulle vostre spalle. Se fare qualcosa per rendermi utile a Vostra Maestà...>>.
Marigold accennò a un sorriso:
<<Il posto di Primo Ministro è vacante. Vi potrebbe interessare?>>
Al cardinale brillarono gli occhi:
<<Beh... diciamo che.... potrebbe, ma... a quali condizioni?>>
L'imperatrice apprezzò la capacità di negoziazione del prelato:
<<Tre condizioni. Primo, l'appoggio dell'Alto Clero di Eclion contro tutte le opposizioni, comprese quelle interne al clero stesso. Secondo, la legittimazione divina del mio diritto di portare la corona. Terzo, voi sarete il mio Primo Ministro... non so se mi spiego...>>
<<Starò dalla vostra parte anche quando tornerà vostro marito, o qualsiasi altro Eclionner che vorrà reclamare il Trono>>
Marigold si mostrò molto soddisfatta:
<<Vedo che ci intendiamo perfettamente. Immagino che conosciate ormai meglio di me le regole del gioco del Trono...>>
Il cardinale si illuminò:
<<E' dai tempi del vecchio Wechtigar XVI che seguo ogni minima mossa di questo gioco, ed ho elaborato una strategia ben precisa. Accetto le vostre condizioni, e risponderò del mio operato soltanto a voi>>
E si scambiarono un'occhiata di intesa.








N.d.A.
Marigold di Gothian è rappresentata da Cersei Lannister sul Trono di spade.
Sephir Eclionner è Tywin Lannister.
Il cardinale Arenga è rappresentato come Richelieu.

giovedì 17 maggio 2012

Gothian. Capitolo 58. Marigold consolida il suo potere

Il matrimonio con Elner XI e l'incoronazione a Imperatrice dei Lathear erano stati solo l'inizio, per lady Marigold, di un piano che prevedeva il consolidamento del suo potere.
Per prima cosa era riuscita a convincere suo marito ad organizzare un nuovo reclutamento di legionari, per contrastare le legioni traditrici che rispondevano agli ordini di Bial l'Eunuco o a quelli di Sephir Eclionner lo Sciancato.
Il compito di Elner era quello di ricostituire l'antica Legione Dorata che era stata la falange indistruttibile dell'esercito del grande Arexatan.
Una volta allontanato Elner, finalmente Marigold si trovava da sola sul trono imperiale.



Ora doveva costituire un gruppo di fedelissimi, come aveva fatto Ellis, che era riuscita a governare tanti anni circondandosi di abili e fedelissimi alleati.
Anche se poi alla fine le sono serviti a poco, quando io le ho messo Elner contro...
Doveva trovarne di migliori, ma dove?
Nel Clero di Eclion poteva contare sul Sommo Sacerdote Caiphas e sul Cardinale Arenga, arcivescovo di Lathena.
Il cardinale è un uomo molto furbo, e può essermi utile. Gli offrirò il ruolo Segretario particolare della Corona.


Poi ci voleva qualcuno di affidabile in Senato.
Dopo la caduta in disgrazia di Sibelius Fuscivarian, si era creata una faida tra una maggioranza che appoggiava la Corona e una opposizione guidata da Aralte Velares, principe di Marina Sedovia.  La carica di presidente era stata assunta direttamente dall'imperatore, per cui bisognava nominare un vice che fosse fedele a lei.
Quello che si è dimostrato più entusiasta nei miei confronti è il Duca di Polignac.
Avrebbe provveduto affinché fosse nominato Vicepresidente del Senato.
Il punto più delicato rimaneva la nomina dei vertici delle Forze Armate e dei Servizi Segreti.
Non posso procedere a nomine senza consultare Elner. Però posso sondare il terreno.
Doveva avviare delle consultazioni segrete, approfittando dell'assenza del marito.
Ma di chi posso fidarmi davvero? Sono tutti più o meno compromessi col vecchio regime...
Le venne in mente che l'Ammiraglio di Ellis era latitante da tempo, dopo che aveva lasciato saccheggiare la nave dai pirati. 
Come si chiamava? E soprattutto, dove si è nascosto?
Ricordava il cognome.
Travemund... ammiraglio Travemund!



Doveva ritrovarlo! Ma per questo era necessario costruirsi una rete di fiducia all'interno dei Servizi Segreti. E qui le cose si complicavano.
Le spie erano abili a fare il doppio o il triplo gioco. Bisognava avere l'assoluta certezza dell'affidabilità di un agente dei Servizi Segreti.
Maledizione! Avrei dovuto incominciare prima a sondare il terreno... ora che sono imperatrice tutto è più difficile. Nessuno sarà mai sincero con me!
I nuovi capi che avevano sostituito Bial l'Eunuco erano fedeli ad Elner.
Dovrei costruire una Sezione Parallela, con uomini scelti da me e legati a doppio filo alla mia sorte.
Ma chi poteva scegliere, se non conosceva nessuno?
Non resta che evocare Atar: le sue fiamme mi indicheranno ciò che dovrò fare...
Fece preparare molta legna in un enorme camino nei suoi appartamenti, poi mandò via tutti e si accinse a compiere il rito.
"Benedetto sia il Fuoco e la sua Fiamma, possa il suo Incendio purificare il mondo!
Tu che bruci anche sull'acqua, possente Atar, accetta i doni di tua figlia"
Da uno scrigno che portava sempre con sé, estrasse alcune boccette piene di polveri e sostanze alchemiche e le gettò sulla legna del camino.Ne derivò un'improvvisa fiammata.



"Padre, la guerra dei demoni è cominciata. Affinché io possa servirti degnamente, accogli la mia supplica".
Tra le lingue di fuoco, si fecero strada le fattezze di Atar.

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"Edwina, tu sei la mia prediletta, anche ora che tutti ti conoscono come Marigold. Accolgo dunque la tua richiesta. Fa' come ti dico. Devi andare ai margini del deserto, a sud di Lathena. Segui il miraggio. Là troverai  la risposta"
Marigold si prosternò a terra, in segno di ringraziamento.
Avrebbe voluto istruzioni più chiare, ma i demoni non regalavano nulla, nemmeno ai loro figli.
Li sottoponevano a prove difficili, per valutare se erano degni del loro favore. Marigold lo sapeva bene. La sua vita era stata tutt'altro che facile.
Ho sempre dovuto guadagnarmi tutto da sola. 
Quasi da sola. Alcune cose gliele aveva insegnate sua madre.
Sua madre era una strega, ma bella.
Una Alfar bionda e con gli occhi azzurri, di nome Kerstin, troppo bella per il villaggio di campagna dove era nata. Il signore del luogo, un vecchio bavoso e repellente, l'aveva pretesa come moglie. Lei lo aveva avvelenato ed aveva trovato rifugio presso un tempio dedicato ad Aenor, dea della luce. Qui era stata iniziata agli Arcani Supremi ed aveva appreso la magia, ma non aveva superato le prove di iniziazione, ed era stata costretta al ruolo di inserviente. Aveva invocato Atar per accrescere il suo potere, e il demone l'aveva sedotta. Quando si era capito che era incinta, le sacerdotesse l'avevano cacciata.
Potevano tollerare che fosse un'assassina, ma che fosse incinta, questo no!
E così Kerstin per sopravvivere era diventata una strega. Sempre meglio che una prostituta, diceva sempre, anche se Marigold era convinta che fosse entrambe le cose.
Aveva grandi progetti per me. Ero pur sempre figlia di un dio!
Le aveva insegnato tutto, dalla stregoneria alla seduzione. E poi aveva evocato Atar, e gli aveva esposto il suo piano. La giovane Edwina avrebbe dovuto sedurre un personaggio importante.
Atar non ebbe esitazioni. "Portala a sud! A Lathena c'è il figlio di Eclion!"
L'idea di sedurre Arexatan Eclionner era apparsa interessante. Unire la progenie di due demoni.
Se avesse immaginato le conseguenze...
Oh, io l'ho sedotto, ma lui ha sedotto me. Eravamo felici, poi il sogno è stato spezzato. E adesso... è difficile ammetterlo, ma il sogno non è più lo stesso, siamo diversi, il mondo è diverso... e lui non mi ama più come allora... amo solo il potere... come me...
Anche sua madre se n'era accorta. Dopo la stipula dell'antico Patto, Kerstin si era ritirata sul Monte Konar, ed era stata il primo Oracolo. Un'altra decina di Oracoli si erano succeduti dopo di lei.
Non posso più tollerarne la presenza. Devo cancellare anche quel vago ricordo della mia vita precedente, prima che qualcuno ne approfitti per danneggiarmi!


N.d.A.

Marigold di Gothian è interpretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.
Il cardinale Arenga è rappresentato dal cardinale Richelieu e ispirato dal vescovo Aringarosa de "Il codice Da Vinci" di Dan Brown e il cardinale Augustino Lourdsamy di "Endymion" di Dan Simmons.
Il principe di Marina Sedovia è ispirato al principe di Medina Sidonia, uno dei Grandi di Spagna, assieme alla duchessa d'Alba.
Il cognome Velares è ispirato a quello della dinastia Velaryon, imparentata con i Targaryen belle "Cronache del ghiaccio e del fuoco" di George Martin.
L'ammiraglio Auran Travemund è rappresentato da Renly Baratheon de "Il trono di spade" di Martin e ispirato dai personaggi di Auran Waters, ammiraglio della flotta di Cersei Lannister, e dal fiume Travemunde, che passa per Lubecca e di cui Thomas Mann parla nei "Buddenbrook".
Bial l'Eunuco è ispirato a Varys l'Eunuco e a Bill Kaulitz.
La Sezione parallela è ispirata dalla Azione Parallela del romanzo "L'uomo senza qualità" di Robert Musil e dalla Sezione Speciale dei servizi segreti svedesi nella trilogia di Stieg Larsson.
Atar è il fuoco nella religione zoroastriana o mazdeista dove però ha una connotazione totalmente positiva.
La formula rituale è desunta dalla frase dei Fremen: "Benedetto sia il Creatore e la sua acqua. Possa il suo passaggio purificare il mondo" nel romanzo "Dune" di Frank Herbert.

martedì 1 maggio 2012

Gothian. Capitolo 50. Fuscivarian in esilio incontra il cardinale Arenga. Eravamo un nobile popolo.






















Il vecchio monaco, seduto immobile su una panca del chiostro dell'abbazia di Marina del Campo, teneva gli occhi socchiusi e pareva stanco, ma le linee amare che tormentavano gli angoli della sua bocca indicavano in realtà una coscienza vigile.
«Senatore Fuscivarian» lo chiamò uno dei monaci «è arrivato Sua Eminenza il Cardinale Arenga. Vuole parlare con voi»
Sorpreso da questa notizia, il vecchio fece un leggero cenno di assenso con la mano.
Tra un fruscio di tonache e di baci all’anello, il potente Cardinale Augustin Arenga, Arcivescovo di Lathena, si fece largo maestoso e deciso verso una poltrona color porpora appositamente portata per lui davanti al vecchio Senatore.


Fuscivarian  non si alzò, ma aspettò che fosse il Cardinale ad avvicinarsi, a piegarsi leggermente per abbracciarlo e baciarlo in entrambe le guance.
«Sibelius… ma come ti sei ridotto? Non mi dirai che ti sei arreso!»
Il Senatore pareva guardare un punto imprecisato dietro ad una colonna del portico, da dove proveniva una melodia triste, di quelle che solo le popolazioni tropicali dell’Impero potevano creare.
«Augustin, tu invece sorridi troppo per i miei gusti. La Dama Gialla ci ha ingannati tutti. Credevi di essere saggio, cardinale, ma con tutte le tue sottigliezze non hai mostrato discernimento. Credevi che gli occhi della Grande Canonica fossero ciechi? Loro hanno visto più di quanto noi sapessimo. Quanto a Marigold, con la mano destra ci offriva aiuto e con la mano sinistra si preparava a soppiantarci»
Il Cardinale, un uomo dinamico, mondano ed energico, rimase come interdetto da quella risposta, e non volle nemmeno prenderla in considerazione: 
«Sibelius, non capisco questo tuo atteggiamento disfattista. Abbiamo perso una battaglia, ma la guerra è ancora tutta da decidere»
Fuscivarian parlò a voce così bassa che pareva uno sforzo per lui sillabare ogni singola parola: 
«Eravamo un nobile popolo… noi Lathear intendo… un popolo virtuoso, giusto e capace di provare compassione. Lo eravamo prima che gli Eclionner prendessero il potere...»



«Giunse Arexatan, e quando proclamò l'Impero, noi ci inorgoglimmo e diventammo avidi di ricchezze e di potere e questa fu la nostra maledizione»
Il cardinale scosse il capo:
«Tu rinneghi la nostra gloria?»
Fuscivarian sospirò:
«Fu vera gloria? I miei antenati erano uomini integri, ma si fecero confondere. Gli Eclionner indicavano il sole e dicevano: l'anima di Arexatan è lassù. Persino io ci credetti. Sai perché accettai di dare in sposa le mie figlie agli eredi degli Eclionner?»
L'arcivescovo era imbarazzato:
«Per indirizzare la Dinastia verso un Nobile Scopo!»
Il vecchio sorrise:
«In gioventù avevo sentito parlare dei ghiacci eterni di Gothian. Per uno cresciuto all'equatore, dove è sempre estate, è difficile credere ai ghiacci eterni. Potevo raffigurarmi una montagna innevata, ma un'intera distesa di neve era troppo perché la mia mente potesse immaginarla. Fu così che in segreto intrapresi un viaggio fin lassù, fino al Castello di Gothian»



Il cardinale incominciava a spazientirsi:
«E l'hai poi trovato, il tuo castello?»
Fuscivarian annuì:
«Una notte perenne. La notte artica. Sei mesi di oscurità. E lì vidi qualcosa che non avrei mai dovuto vedere. Sembravano umani, ma non lo erano. E capii perché il Conte Fenrik li aveva messi in bella mostra. Perché io potessi vederli. Vampiri, zombie e altre creature del ghiaccio. Era una prova di forza, voleva mostrarmi quale pericolo incombeva sull'Impero del Sole. Ma fu un inganno, perché io credevo che Eclion fosse il Sole e che ci avrebbe protetti dalle legioni del ghiaccio. La credevo una giusta causa e per il bene di quella causa accettai di legarmi all'imperatore folle, al vecchio Wechtigar XVI»


«L'ho servito per tremt'anni, ho dato mia figlia Wensy in moglie a suo figlio Sephir, l'ho sacrificata. Sono diventato bramoso di potere. Schiavo del potere. Ho corrotto mia nipote Ellis, ho rovinato suo fratello Masrek e poi alla fine che cosa ho ottenuto? Elner mi ha voltato le spalle, e sai una cosa: ha fatto bene! Perché io meritavo di essere punito»
Nelle sue parole l'amarezza e la rabbia si stemperavano a vicenda, conferendo un insolito alone di saggezza al vecchio senatore in esilio.
La musica in sottofondo si faceva sempre più triste.
Il Cardinale non si lasciò commuovere:
«E' soltanto una situazione temporanea. Presto anche Elner farà un passo falso, e allora la Dama Gialla sarà costretta a trattare con noi»
Fuscivarian rise, come se avesse sentito una solenne idiozia, poi tornò al suo tono elegiaco: 
«La melodia che senti... ricordo che a Wensy piaceva tanto»


Il Cardinale aggrottò le sopracciglia: 
«Wensy era un pericolo per la Dinastia, esattamente come adesso lo è Elner! Ma con Marigold possiamo ancora trattare!»
Le rughe sul viso di Fuscivarian si infossarono:
«Augustin, se ti illudi di poter controllare Marigold, sei ancora più sciocco di quanto pensassi»
Il Cardinale Arenga sgranò gli occhi: 
«Sei tu che non capisci! Marigold ha perduto il sostegno di Eclion!»
Il senatore gli puntò contro l'indice della mano destra:
«Eclion ha abbandonato tutti noi. Anzi, in verità non è mai stato dalla nostra parte. Non abbiamo voluto vedere ciò che pure era evidente. Come potevamo aspettarci lealtà dal Signore delle Tenebre che serve Ahriman, il dio del Male?»


Il Cardinale cambiò espressione come se fosse stato appena schiaffeggiato: «Questa è una bestemmia! Chi ti ha messo in testa queste idee eretiche?»
Fuscivarian scosse il capo:
«E' stato Elner stesso! Ma a parlare era l'anima di Arexatan: ho visto il suo sguardo, ho udito le sue parole. Mi ha rivelato ciò che tu mi hai taciuto per mezzo secolo!»


Il Cardinale apparve meravigliato: «Non merito una simile accusa. Sapevamo entrambi che c'erano dei rischi nel nostro piano... non ti ho mai nascosto nulla. Forse eri tu che preferivi non vedere...»
Fuscivarian scosse il capo:
«Io sono sempre stato un uomo di fede, Augustin! Certo, amavo il potere, ma sono sempre stato devoto a Eclion. Ho fatto tutto il possibile per favorire la reincarnazione di Arexatan... ma non immaginavo che avrei evocato un simile demonio!»
Il Cardinale tacque.
Fuscivarian si rese conto che in un istante imprecisato del loro dialogo la musica si era interrotta.
Arenga si era innervosito.
«Dove vuoi arrivare, Sibelius
Il senatore chiuse gli occhi:
«Elner va cacciato! Io da oggi in poi sosterrò il ritorno di Sephir Eclionner»
Il prelato scattò in piedi:
«Tu sei impazzito del tutto! Sephir ti odia... come speri di ottenere favori da lui?» 
Fuscivarian si voltò di scatto:
<<Non cerco favori, ma solo una riabilitazione per tutto il nostro popolo. Quando Sephir tornerà, avrà bisogno di qualcuno che gli assicuri l'appoggio del Senato. E a chi credi che si rivolgerà?>>
Il cardinale lanciò al senatore uno sguardo obliquo:
<<Incomincio a capire.  E devo ammettere che con questo saio hai un aspetto ancora più minaccioso>>



Prima di congedarsi dal vecchio recitò la formula di assoluzione e fu percorso da un brivido di paura.