Le prime nevi della stagione
autunnale avevano imbiancato le alture sulle quali sorgeva il castello di
Gothian, nell’estremo nord del Regno degli Alfar. In
cima alla torre più alta, Lord Fenrik Steinberg, Conte di Gothian, si stagliava maestoso e impietrito come una statua sullo strapiombo.
Il Conte era un uomo strano, il suo viso aveva qualcosa di non umano, dovuto a vari elementi: il pallore cadaverico della sua pelle, il bianco niveo dei suoi capelli, gli occhi glaciali, di un colore vitreo quasi trasparente e le dimensioni eccessive dei suoi denti canini, particolarmente aguzzi specie nell’arcata superiore. Non amava le conversazioni e parlava poco, senza tradire alcuna emozione. Non sorrideva mai. Pareva non avere sangue nelle vene.O almeno così sembrava al giovane e aitante Ser Gahel Lenndrics di Udsen, che era appena giunto al castello per fargli il consueto rapporto di tutte le novità della Corte di Alfàrian.
Il Conte era un uomo strano, il suo viso aveva qualcosa di non umano, dovuto a vari elementi: il pallore cadaverico della sua pelle, il bianco niveo dei suoi capelli, gli occhi glaciali, di un colore vitreo quasi trasparente e le dimensioni eccessive dei suoi denti canini, particolarmente aguzzi specie nell’arcata superiore. Non amava le conversazioni e parlava poco, senza tradire alcuna emozione. Non sorrideva mai. Pareva non avere sangue nelle vene.O almeno così sembrava al giovane e aitante Ser Gahel Lenndrics di Udsen, che era appena giunto al castello per fargli il consueto rapporto di tutte le novità della Corte di Alfàrian.
Ser Gahel si trovava sempre a
disagio, ogni volta che si recava a Gothian, in cima a quella torre maledetta, per
riferire a Lord Fenrik le ultime nuove riguardo alla Regina Alyx..
Nell’attesa di una risposta del
Conte, il cavaliere si passava nervosamente una mano tra i capelli dorati e lunghi, che tanto piacevano alla Regina. Ser Gahel era consapevole della propria
bellezza e dell’attrazione che Alyx aveva sempre provato per lui.
Però preferiva di gran lunga Lady Marigold, pur conoscendone la pericolosità.
Erano stati amanti, e la Dama Gialla lo aveva reclutato per realizzare il suo piano.
Però preferiva di gran lunga Lady Marigold, pur conoscendone la pericolosità.
Erano stati amanti, e la Dama Gialla lo aveva reclutato per realizzare il suo piano.
Come mai un uomo così accorto come Lord Fenrik ha sposato una
simile intrigante?
O forse era proprio per quello
che l’aveva sposata?
Ma chi è la vera mente, tra i due?
Il Conte di Gothian, con la sua
aria perennemente annoiata e distante, tornò a rivolgersi al suo interlocutore
senza guardarlo: «Quante truppe avete raccolto?»
«Un migliaio di cavalieri e circa
cinquemila fanti, Vostra Grazia»
«Cioè quasi nessuno» notò
freddamente il Lord.
Ser Gahel si sentì gelare: «Ma,
Vostra Grazia sa bene che tutti gli altri sono già partiti con re Kerelic nella sua missione per ritrovare la principessa»
La voce di Gahel era implorante.
La voce di Gahel era implorante.
Il Conte Fenrik continuò a guardare dalla finestra le desolazioni intorno al castello di Gothian, e quello era un brutto segno, perché voleva dire che era molto contrariato.
Ormai Ser Gahel riusciva a interpretare sulla base di piccoli dettagli l’umore dell’uomo a cui aveva giurato fedeltà in cambio di potere e di gloria.
Ormai Ser Gahel riusciva a interpretare sulla base di piccoli dettagli l’umore dell’uomo a cui aveva giurato fedeltà in cambio di potere e di gloria.
«Abbiamo bisogno di almeno dieci
volte di più degli uomini che avete detto, Ser Gahel!»
La voce di Lord Fenrik era quasi metallica.
«Sto facendo tutto il possibile,
Milord» si difese il giovane cavaliere «La Regina ormai pende dalle mie labbra e ha ordinato
una leva obbligatoria»
Il Conte osservò in silenzio le proprie
lunghissime unghie, puntute e affilate come coltelli, per più di un minuto.
Un altro bruttissimo segno. Quando si guarda le unghie è furioso…
«Leva obbligatoria? Di chi è
stata l’idea?»
Gahel deglutì: «Ehm, Vostra
Grazia, io credevo che…»
Il Conte lo bloccò alzando
leggermente le dita artigliate della mano destra.
«Non abbiamo bisogno di contadini
privi di addestramento e costretti a combattere controvoglia! Io voglio
mercenari professionisti, ben pagati e ansiosi di uccidere!»
La voce di Lord Fenrik era solo
leggermente più tesa, ma l’effetto era peggiore di un urlo.
Ser Gahel sapeva bene che quelli
erano i momenti più pericolosi della conversazione.
Chissà che cosa gli ha riferito sua moglie, nella loro corrispondenza
segreta!
«Certo Milord, ma i mercenari sono scesi tutti a sud, in attesa che scoppi la guerra. Per questo mi
sono trovato costretto a ricorrere alla leva. Ho già provveduto ad avviare
l’addestramento delle reclute e, per favorire la loro motivazione, mi sono
permesso di pagare loro, di mia tasca, una donazione extra»
Il Conte accennò una leggerissima
smorfia all’angolo sinistro della bocca, quasi un ghigno.
Questo vuol dire che la cosa lo diverte…
«Ser Gahel, apprezzo la vostra…
dedizione alla causa, ma fareste meglio ad usare argomenti più… come dire… persuasivi per convincere Alyx a
finanziare adeguatamente nuove truppe mercenarie col denaro della Corona. Esigo
che si offra loro un compenso molto più allettante, per evitare che si rechino tutti al
sud»
Si voltò, e fissò con le sue
iridi vitree il giovane cavaliere: «Sono stato chiaro?»
Appariva terribile, eppure si diceva che da giovane, moltissimi anni prima, non si sapeva esattamente quanti, fosse stato molto bello e avesse avuto altre mogli.
Appariva terribile, eppure si diceva che da giovane, moltissimi anni prima, non si sapeva esattamente quanti, fosse stato molto bello e avesse avuto altre mogli.
Gahel deglutì: «Chiarissimo,
Vostra Grazia. Farò il possibile!»
Lord Fenric si lisciò il mento
con la mano destra, e scoprì i canini da predatore.
L’ho di nuovo contrariato!
«Ser Gahel, io non vi pago per
“fare il possibile”, ma per eseguire alla
lettera gli ordini che vi impartisco al fine di ottenere esattamente i
risultati che pretendo»
Il cavaliere si inchinò: «Come
compiace a Vostra Grazia»
Il Conte guardò distrattamente il
proprio mantello, che denotava la sua sovranità sulla stirpe
nordica degli Albini. Per questo era anche chiamato il Re delle Nevi.
Ma siccome gli Albini erano considerati estinti dopo la battaglia di Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue, pochi davano importanza all’ostentazione.
«Ser Gahel, voi dovete capire
bene un concetto: ora che mia moglie ha importanti missioni da compiere a Lathena,
io voglio un referente sicuro ad Alfarian, che sia convincente come lo era Lady
Marigold. Quindi se io vi dico che voglio quelle truppe, ben addestrate,
motivate ed equipaggiate, voi dovete garantirmi che entro due settimane queste
unità militari saranno già operative»
Ser Gahel deglutì, annuendo.
Ser Gahel deglutì, annuendo.
Come posso essere più convincente di Lady Marigold?
Si sentiva in costante pericolo in quel maniero sperduto.
Si sentiva in costante pericolo in quel maniero sperduto.
«Sarà fatto, Milord, a qualunque
costo»
In realtà non aveva la minima idea di come riuscirci.
In realtà non aveva la minima idea di come riuscirci.
Chissà cos’ha in mente di fare con tutte queste truppe. Non credo che
gli serviranno solo per assediare la rocca di Alfàrian.
All’improvviso Ser Gahel ebbe
come l’intuizione che il Conte concepisse quelle truppe più che altro come un
mezzo per spianare la strada ad un altro esercito, ben più pericoloso.
Forse le leggende popolari avevano ragione. Quelle che parlavano delle tombe aperte, ad Elenna, e degli Albini non-morti che si aggiravano nelle campagne e si nutrivano di sangue.
Gli Albini potrebbero non essere affatto estinti! Potrebbero addirittura non appartenere al genere umano.
Forse le leggende popolari avevano ragione. Quelle che parlavano delle tombe aperte, ad Elenna, e degli Albini non-morti che si aggiravano nelle campagne e si nutrivano di sangue.
Gli Albini potrebbero non essere affatto estinti! Potrebbero addirittura non appartenere al genere umano.
I mercenari avrebbero
dovuto isolare la regina Alyx e colpire alle spalle re Kerelic.
E così, mentre Marigold tiene in pugno Ellis, ed io terrò in pugno
Alyx, lui potrà scatenare i suoi Albini sul Regno degli Alfar.
Quella ricostruzione aveva senso.
Altre leggende sul Conte dicevano che fosse un sacerdote del dio dei ghiacci Gothar.
Quella ricostruzione aveva senso.
Altre leggende sul Conte dicevano che fosse un sacerdote del dio dei ghiacci Gothar.
Secondo molti, Gothar era un alleato di Eclion! Il braccio sinistro di Eclion, visto che Atar, il dio del fuoco, ne era il braccio destro!
Ser Gahel aveva sentito dire che anche quel demone era presente al Patto.
Il Conte lo congedò con un leggerissimo cenno delle dita artigliate.
Gahel era agghiacciato.
Lui e Marigold, insieme controlleranno presto tutto il Continente. Ma
chi è dei due ad aver architettato questo piano? E' vero che gli Albini non sono morti? E sono vere le profezie sul risveglio di Arexatan e di Vorkidex?
Mentre scendeva le antiche scale
gelate, Ser Gahel si rese conto, troppo tardi, di essersi cacciato all’interno
di un gioco molto più grande di lui, rendendosi complice di demoni e di mostruosità ancor più terrificanti.