venerdì 7 febbraio 2014

Geopolitica dei Caraibi


“I grandi Caraibi” è una carta di Laura Canali tratta dall’editoriale di Lucio Caracciolo in Limes 2/00 “I grandi Caraibi“.

Dalla rivista "Limes"

“Interventi americani in America Centrale: 1903-35″, carta di Laura Canali tratta da Limes I Classici 2/11 “Dream over l’America torna a casa“. 

“La Vittoria di Castro” è una carta a colori di Laura Canali tratta dall’articolo “Il patriarca e il parà” di Limes 2/2007 “Chàvez-Castro l’Antiamerica“.

“Colonie e commerci” è una carta a colori di Laura Canali tratta da Limes 4/2012 “La Spagna non è l’Uganda“.


“Le chiavi del golfo secondo Mahan (1897)”, una carta di Laura Canali tratta dall’editoriale di Lucio Caracciolo a Limes 4/04 “Cuba dopo Cuba“.
La carta di Laura Canali è dedicata al conflitto ispano-americano del 1898, vinto dagli Stati Uniti, che portò all’indipendenza dell’isoa.Particolare di “La guerra di Cuba e delle Filippine“ tratta da Limes 4/2012 “La Spagna non è l’Uganda“.

Un dettaglio de “Le scoperte geografiche“, una carta a colori di Laura Canali tratta da Limes 4/2012 “La Spagna non è l’Uganda“.

“I Caraibi spagnoli alla metà del Seicento”, carta a colori di Laura Canali tratta da Limes 4/04 “Cuba dopo Cuba“.

Donatella Versace con e senza parrucca...



No comment...

Elisabetta II teme la dissoluzione del Regno Unito



Nel 2014 la Scozia andrà alle urne per votare a favore o contro la propria indipendenza dal Regno Unito di Gran Bretagna. In caso di voto positivo, l’unione del 1707 verrebbe dissolta.
La regina Elisabetta II teme fortemente questo referendum indipendentista, che segnerebbe la fine della monarchia britannica così come è stata intesa negli ultimi trecento anni.


L’attenzione al momento è dunque rivolta all’opinione del popolo scozzese,all’attitudine del Partito nazionale scozzese (Snp) promotore del progetto, ai tentativi dei laburisti di trovare un compromesso tra devolution e secessione e al modo in cui il governo conservatore di Londra sta rispondendo alla sfida dell’indipendenza. La Scozia ha delle ragioni economiche per chiedere l'indipendenza: i giacimenti petroliferi del mare del nord, da cui si estrae il Brent, potrebbero infatti diventare di esclusiva sovranità scozzese.


Il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord è stato creato attraverso una serie di agglomerazioni incrementali, prima tramite l’espansione del Wessex in quella che sarebbe stata chiamata Inghilterra, poi con l’acquisizione di altri «territori»: il Galles (nel 1536), la Scozia (nel 1707) e l’Irlanda (nel 1800; ridotta in seguito alla sola Irlanda del Nord nel 1921).



L’unione emersa da questo processo non è mai stata equilibrata. Il Galles fu annesso ed incorporato all’Inghilterra; l’Irlanda fu conquistata e colonizzata; mentre il trattato del 1707 fu l’unico a stabilire, quantomeno sulla carta, un’«unione di eguali», eppure tutte e tre le nazioni sono state in qualche modo «assoggettate» all’Inghilterra e alle sue istituzioni, in primis la monarchia.


L’impianto fortemente centralizzato che ha a lungo caratterizzato il governo territoriale britannico è intrinsecamente connesso a tale geometria del potere. Esso riflette il desiderio (e la necessità) del centro (Westminster, Londra, l’Inghilterra, la Monarchia) di mantenere inalterata la sua influenza sulle periferie (Scozia, Galles e Irlanda del Nord) e, di conseguenza, di «tenere assieme» l’unione.


Fino al 1997, il governo del Regno Unito è stato gestito in una logica prettamente anglo-centrica, creando da un lato autonomia locale e dall’altro «dipendenza» dalla sovranità di Westminster. Tale approccio ha generato un sistema di governo fondato sulla tradizione e poco aperto al cambiamento. In questo contesto, la monarchia britannica rappresenta un collante essenziale per le varie nazioni del Regno Unito e la regina da oltre sessant'anni ribadisce di aver giurato fedeltà ad un regno che fosse "realmente unito".
Da qui il suo impegno a portare a termine il proprio "mandato celeste" fino a che le forze la sorreggeranno. E' noto infatti che ella teme che suo figlio ed erede Carlo, principe del Galles, renderebbe meno popolare la monarchia e quindi più fragile l'unità del regno. 


Per questo il principe Carlo, a 65 anni, è il più anziano erede al trono della storia.
Elisabetta non molla, costi quel che costi. E' disposta a tutto per mantenere il consenso, persino a ricevere le popstar più trasgressive... l'immagine che vedete sotto è reale, non è un fotomontaggio!



Chissà cosa avrà pensato la regina quando ha incontrato Lady Gaga conciata in quel modo... "quel che s'ha da fare per salvare la monarchia!"
Ma la domanda è un'altra: quanto a lungo reggerà la salute dell'anziana monarca? Riuscirà a superare il regno della trisavola Vittoria? Dovrebbe arrivare fino a 90 anni in perfetta salute... anche se ci appare affaticata, potrebbe farcela.



Ma se la natura farà il suo corso, niente potrà impedire a Camilla Parker-Bowles di diventare la futura regina, e Kate Middleton dovrebbe accontentarsi del titolo che fu di sua suocera Diana Spencer, e cioè quello di Principessa del Galles. Per ora, comunque, e per almeno quattro o cinque anni, rimarrà Duchessa di Cambridge e sarà sempre un passo indietro a Camilla e due passi indietro ad Elisabetta.
God save the Queen!

Gli Arcani Supremi. Capitolo 82. Déjà vu.



<<Dimmelo sinceramente, Robert, cosa ne pensi del mio piano?>>
Non c'era incertezza nella voce di India, soltanto sincera curiosità.
Lui rispose con altrettanta decisione e spontaneità:
<<Lo trovo saggio. In generale, trovo che tu sia una persona incredibilmente saggia, considerando anche il fatto che sei così giovane>>
A lei venne da ridere:
<<Saggia... ah, ah... non è certo il massimo complimento che una ragazza sogna da un uomo>>
Robert sorrise:
<<Oh, ma tu non sei una ragazza qualsiasi... e credimi, ti sto facendo uno dei più grandi complimenti possibili>>
Lei scosse il capo:
<<Avanti, Robert! Stai parlando con me o stai parlando con le memorie di Vivien?>>



Quella domanda lo ferì.
Se l'aspettava, era inevitabile, perché in fondo era il principale motivo di imbarazzo fra loro.
<<Vedi, India... Vivien aveva certo un enorme numero di qualità, ma la saggezza non era tra quelle. E anzi, per dirla tutta, la saggezza, purtroppo, è una delle doti che nessun componente della mia famiglia ha mai posseduto>>
Anche lei si fece seria:
<<Nemmeno tu?>>
Lui sospirò:
<<Io meno di tutti gli altri. E' per questo che ammiro tanto questa dote, quando la riconosco in un'altra persona>>
Si guardarono intensamente.
Lei lo fissava come se avesse sentito qualcosa di molto simile a una dichiarazione d'amore.
<<Allora forse è giunto il tempo in cui qualcuno porti quella dote nella tua famiglia>>
Robert annuì, e anche se quella era la prima volta in cui si sentiva veramente sicuro di aver incontrato la sua anima gemella, ebbe come la sensazione di aver vissuto già innumerevoli volte quella scena.



Mentre le accarezzava una guancia con la mano, quel senso di deja vù divenne una certezza.
<<Lo senti anche tu, India? E' come... come se...>>
Si interruppe, per sentire se veramente anche lei provava la stessa cosa.
Lei annuì con sicurezza:
<<Come se avessimo vissuto questa scena già infinite volte?>>
Un brivido lo percorse:
<<Allora è vero... è così... voglio dire... tu hai idea di cosa significhi tutto questo?>>
Gli occhi di lei erano lucidi:
<<Significa che le nostre anime sono legate insieme da sempre e per sempre. E non è un modo di dire. Le nostre anime si inseguono e si cercano e si incontrano e si trovano fin dall'inizio dei tempi, in ogni vita terrena che a loro è concessa. Anche questo fa parte degli Arcani Supremi. Un tempo io ero Igraine e tu Uther Pendragon. E un giorno ci incontreremo ancora, con altri nomi... non è così, Marvin?>>
Quel nome provocò in lui l'equivalente di un'illuminazione.
<<Tu mi hai chiamato...>>
Lei annuì e una lacrima le scese sull'altra guancia:
<<Sì... Marvin Eclionner Vorkidian... quella è una vita che dobbiamo ancora vivere, ma io l'ho vista, e l'hai vista anche tu, vero, al di là del Varco? Quale sarà il mio nome, la prossima volta?>>
Robert ebbe una visione istantanea e chiara di lei che si voltava, e lo guardava con gli stessi occhi, ma più scuri, mentre i capelli erano biondi e ondulati. Ma il volto era identico.




<<Alice... non è così... Alice de Bors, principessa d'Alfàrian... >>
Il viso di lei si illuminò.
<<Ora lo sai. Ora sai perché ti stavo aspettando. Ora sai perché attraverserò gli oceani del tempo, per ritrovarti>>




Per cominciare bene...



Certo queste regole non sono sufficienti, ma credo siano una premessa necessaria...

giovedì 6 febbraio 2014

Geopolitica ed economia internazionale




Non tutti i traffici commerciali sono leciti. E' noto per esempio che da tempo immemorabile l'Afghanistan è il centro mondiale della coltivazione del papavero da cui si ricava l'oppio, e tutti gli oppiacei, tra cui l'eroina.



Dalla rivista "Limes"

I benefici del colore viola.



La frutta e la verdura di colore viola contiene una particolare classe di sostanze antiossidanti, le antocianine. In particolare l'uva rossa (che poi è viola) contiene il resveratrolo, uno degli antiossidanti più potenti. Per questo si ritiene che un mezzo bicchiere di vino rosso a pasto possa avere effetti benefici. (Non oltre quella dose, però!).

Le antocianine sono tra i più importanti gruppi di pigmenti presenti nei vegetali, e si ritrovano nei fiori e frutti così come negli arbusti e nelle foglie autunnali. Il colore delle antocianine può variare dal rosso al blu e dipende dal pH del mezzo in cui si trovano e dalla formazione di sali con metalli pesanti presenti in quei tessuti. Per esempio, la cianina costituisce il colore di alcune dalie e del fiordaliso.
fiore di fiordaliso.
Le antocianine sono presenti, seppur con diverse quantità, in quasi tutte le piante superiori (ma non nel cactus e in altre ancora). Si trovano specialmente nei frutti e nelle infiorescenze e si possono riscontrare anche su foglie e radici, molto spesso insieme ad altri pigmenti quali carotenoidiflavonoidi. Insieme sono responsabili della colorazione delle foglie delle piante caducifoglie in autunno, quando la fotosintesi si interrompe così come la produzione di clorofilla.
Le antocianine svolgono un ruolo importante anche in piante giovani o con getti nuovi, proteggendole dai raggi ultravioletti quando la produzione di clorofilla e di cere non è ancora iniziata. A questo punto anche l'intera pianta può assumere una colorazione rosso-brunastra (come per esempio i nuovi getti di rose in primavera), che si riduce man mano che la produzione di clorofilla inizia.

alimentiAntocianine in mg per
100 g alimento
melanzana750
arancia~200
mora~115
lampone10-60
ciliegia350-400
ribes80-420
pompelmo rosso30-750
uva nera888
vino rosso24-35
La produzione e la quantità di questi pigmenti dipendono dal tipo di pianta e da altre condizioni esterne quali natura del suolotemperatura eluce. Alimenti ricchi in queste sostanze sono il ribes, la ciliegia, il cavolo rosso, l'uva, la fragola, il sambuco e le bacche in generale. Altri alimenti in cui gli antociani sono presenti, seppur in minor quantità, sono la banana, l'asparago, il pisello, la pera e la patata. La colorazione di tali sostanze è così forte da mascherare spesso gli altri pigmenti.
Le antocianine sono presenti esclusivamente in piante superiori, e non si riscontrano in animalimicroorganismi o piante acquatiche. Il motivo è che la biosintesi di queste sostanze richiede materiali originati solamente attraverso la fotosintesi e richiede una relativamente elevata intensità luminosa che non può essere raggiunta sott'acqua.

Funzioni

Le antocianine hanno diversi compiti. Grazie al loro potere antiossidante, proteggono le piante dai danni causati dalle radiazioni ultraviolette, assorbendo luce di una determinata lunghezza d'onda. Infatti in caso di esposizione a grandi quantità di radiazioni UV, la loro produzione aumenta immediatamente per compensare questa emergenza. Grazie ai loro colori poi questi pigmenti sono in grado di attirare insetti e animali, provvedendo così un aiuto per la riproduzione delle piante e il trasporto dei semi. Inoltre sono in grado di assorbire luce blu-verde e questo è stato dimostrato proteggere le piante nei momenti di illuminazione elevata in combinazione con siccità o basse temperature.
Una cella fotoelettrochimica sperimentale basata su antociani (antocianina) è impiegata per la fabbricazione di pannelli fotovoltaici, con rendimenti contenuti attorno al 5% (2005). Sebbene allo stato attuale siano inferiori rispetto agli equivalenti basati su silicio, hanno il vantaggio di poter essere auto prodotti, riciclabili e con impatto ambientale notevolmente inferiore .

Caratteristiche

Gli antociani sono composti poliaromatici poliossidrilati in grado di reagire con gli ossidanti quali l'ossigeno molecolare e i radicali liberi riducendo così i danni che queste molecole possono provocare alle cellule e ai tessuti.
melanzana
Grazie a questa loro attività antiossidante e antiradicalica, queste sostanze possono essere molto utili per i loro impieghi in medicina. Questi pigmenti sembrano proteggere contro la fragilità capillare, e contro vari processi di invecchiamento o modificazioni cellulari provocati dall'ossigeno, tra cui processi infiammatori e modificazioni cancerogene. Alcune di queste attività sono le stesse riscontrate nel vino.
Questi pigmenti possono essere inoltre utilizzati come indicatori di pH, virando dal rosso al violetto o blu con l'aumentare dell'alcalinità dell'ambiente.
Gli antociani sono anche impiegati come additivi alimentari e sono presenti come colorante rosso antociano (E163), usato in marmellate e altri alimenti normalmente con pH acido come lo yogurt.
Industrialmente le antocianine si estraggono dalla buccia dell'uva rossa, come sottoprodotto dell'industria enologica. L'estrazione avviene con acidi diluiti e il prodotto è un liquido contenente zuccheri, acidi, sali e pigmenti originariamente presenti nella buccia. Per essiccazione si ottiene una polvere idrosolubile relativamente ricca in questi pigmenti.

Struttura e biosintesi

Il catione flavilio, struttura base delle antocianine
Le antocianine appartengono alla famiglia dei flavonoidi. Queste molecole sono costituite da una molecola di benzene fusa con una di pirano (anello eterociclico contenente ossigeno), collegata a sua volta con un gruppo fenilico che può essere a sua volta legato a diversi sostituenti. Questa molecola complessa prende il nome di catione flavilio che è la struttura di base di tutte le antocianine.
Le antocianine derivano dai rispettivi agliconi (antocianidine), da cui si differenziano per l'aggiunta di un gruppo glicosidico (uno zucchero), di norma in posizione R3 e/o R4 (vedi figura). In natura esistono circa una ventina di agliconi, mentre il numero dei derivati è fino a 15-20 volte maggiore. Tra i primi, più frequenti in natura vi sono: delfinidina, petunidina, cianidina, malvidina, peonidina e pelargonidina, i cui nomi derivano dalle piante che ne sono ricche.
AntocianidinaR1R2R3R4R5R6R7
Aurantinidina-H-OH-H-OH-OH-OH-OH
6-idrossi-Cianidina-OH-OH-H-OH-OH-OH-OH
Cianidina-OH-OH-H-OH-OH-H-OH
6-idrossi-Delfinidina-OH-OH-OH-OH-OH-OH-OH
Delfinidina-OH-OH-OH-OH-OH-H-OH
Europinidina-OCH3-OH-OH-OH-OCH3-H-OH
Tricetinidina-OH-OH-OH-H-OH-H-OH
Luteolinidina-OH-OH-H-H-OH-H-OH
Apigeninidina-H-OH-H-H-OH-H-OH
Pelargonidina-H-OH-H-OH-OH-H-OH
Malvidina-OCH3-OH-OCH3-OH-OH-H-OH
Peonidina-OCH3-OH-H-OH-OH-H-OH
Petunidina-OH-OH-OCH3-OH-OH-H-OH
Rosinidina-OCH3-OH-H-OH-OH-H-OCH3
Questi pigmenti sono assemblati a partire da 2 distinte vie, entrambe utilizzando materiali derivanti dai processi fotosintetici, partendo da acido acetico. La prima passa attraverso la produzione dell'amminoacido fenilalanina, mentre il secondo porta alla formazione di malonil-CoA. I prodotti di queste vie sintetiche vengono quindi assemblati insieme per formare i diversi agliconi, i quali vengono a loro volta stabilizzati aggiungendovi vari gruppi glicosilici.



    Geopolitica della zona del Caucaso e della Russia meridionale



    Ecco tutte le zone di instabilità geopolitica dell'area caucasica circostante i confini della Federazione Russa, a pochi chilometri dalla città di Sochi, dove si terranno i giochi olimpici invernali del 2014.

    “Il domino regionale”, una carta di Laura Canali che scompone il Caucaso secondo gli obiettivi strategici del Cremlino: territori da annettere, recuperare o riconoscere e separatismi da estirpare.Carta tratta dall’articolo di Sergej M. Markedonov, “Così Putin controlla Abkhazia e Ossezia del Sud”.

    “Olimpiadi a rischio” è la carta di Laura Canali dedicata alle Olimpiadi invernali di Sochi    su cui aleggia lo spettro del terrorismo jihadista.  Dalla carta è possibile apprezzare l’ubicazione delle strutture realizzate per l’evento sportivo, proprio a ridosso del confine con l’Abkhazia. Carta tratta da “Il senso di Sochi    per la neve“.

    “Così viene orgogliosamente mostrata agli studenti russi la storia della progressiva conquista della regione del Caucaso nel corso del XIX secolo. Ogni colore individua un territorio conquistato dalla Russia, mentre la ricca legenda e il riquadro a sinistra si dilungano in informazioni di vario genere”. Citazione e carta storica sono a cura di Edoardo Boria. Fonte: Il Caucaso nel XIX secolo, libro di scuola dell’Unione Sovietica, 1960 ca.
    “Così viene orgogliosamente mostrata agli studenti russi la storia della progressiva conquista della regione del Caucaso nel corso del XIX secolo. Ogni colore individua un territorio conquistato dalla Russia, mentre la ricca legenda e il riquadro a sinistra si dilungano in informazioni di vario genere”. 

    “La Russia musulmana” è una carta di Francesca La Barbera dedicata alla presenza islamica nel territorio della Federazione russa. Sono evidenziate in particolare le regioni con una forte presenza musulmana, come la Cecenia, l’Inguscezia, il Tatarstan e la Baschiria.La carta riporta inoltre dati storici e proiezioni sul numero di cittadini di fede musulmana che, nel 2030, potrebbero arrivare a comporre quasi il 16% di una declinante popolazione russa.Carta tratta dall’editoriale di Lucio Caracciolo “La fine del Caucaso“.

    “Dalla Cecenia con terrore” è la carta di Laura Canali tratta dall’articolo di Cecilia Tosi, “Kadyrovstan: come farsi un mini-impero con i soldi del Cremlino”.Sono raffigurate le principali basi militari russe (stella bianca in campo nero) nel territorio della Repubblica, i siti degli attentati - all’interno e all’esterno dei suoi confini - con un bilancio delle vittime e le rivendicazioni degli indipendentisti.

    Tre semplici regole per avere successo nella vita.




    1) Agire, invece di lamentarsi
    Iniziamo a pensare a noi stessi non come vittime delle circostanze, ma come padroni della propria vita. Invece di lamentarsi dalla mattina alla sera, uno strumento utile per uscire dall’impasse è fare l'elenco degli aspetti della propria vita che non soddisfano e iniziare a pianificare dei cambiamenti, anche piccoli. Uno alla volta individuare i nostri punti di forza e, invece di concentrarsi su ciò che ci manca, focalizzare quello che abbiamo e chi siamo. Puntare sulle potenzialità, sfidare se stessi e poi buttarsi. L'immobilità è deprimente, l'azione è invece adrenalinica. In più, le novità portano con sé sempre delle energie positive.
    2) Consapevolezza e concentrazione
    Per essere in grado di guidare se stessi, è necessario avere consapevolezza della propria vita a 360°. Questo significa non focalizzare la propria attenzione esclusivamente su un singolo problema, ma guardare la propria vita nel suo insieme, ricordare, oltre alle difficoltà, le positività e i successi. Così infatti si riacquista fiducia in se stessi e, forti di ciò, è possibile attingere alla propria esperienza per far fronte a tutto. Ogni problema ha la sua soluzione.
    3) Vivere il presente
    Uno degli errori più comuni è quello di non vivere nel presente, ma farsi governare dalla paura del futuro e dal senso di colpa per non essere in grado di fare le cose e di ottenere risultati. Questo porta, spesso, a perdere di vista ciò che si desidera realmente, aspettando passivamente invece di fare ciò che sarebbe necessario. Per essere persone di successo occorre mettere a fuoco i desideri, prendere consapevolezza della propria posizione rispetto alla meta che si vuole raggiungere e saper gestire la propria motivazione nei momenti di cambiamento.

    La Rosa Tudor



    La rosa Tudor si caratterizza per un colore duplice: bianco nella parte centrale del petalo e nel bocciolo, e rosso nei bordi. Il nome le deriva dal fatto di essere stata il simbolo della dinastia reale inglese dei Tudor, che regnò dal 1485 al 1603.





    Enrico VIII Tudor scelse questo simbolo in quanto rappresentava l'unione delle due precedenti famiglie reali, e cioè i Lancaster (rosa rossa), da cui discendeva sua nonna paterna Margherita Beaufort e gli York, che erano la famiglia di sua madre Elizabeth.



    I Lancaster e gli York si sterminarono reciprocamente durante la Guerra delle Due Rose (1455-1485) che si concluse con la battaglia di Bosworth, in cui Enrico VII Tudor, erede dei Lancaster, sconfisse e uccise re Riccardo III di York, per poi sposarne la nipote, Elizabeth.
    Enrico VIII chiamò sua figlia Elisabetta in memoria della propria madre, Elisabetta di York.
    Nel quadro sottostante vediamo Elisabetta I Tudor tra i due simboli regali: a sinistra la Rosa Tudor e a destra il Giglio di Francia, dovuto al fatto che Edmondo Tudor, bisnonno della regina, era figlio di Caterina di Valois, principessa reale di Francia, che in prime nozze aveva sposato re Enrico V d'Inghilterra.

    mercoledì 5 febbraio 2014

    Geopolitica degli Emirati Arabi



    Chi va in vacanza a Dubai dovrebbe tenere a mente che negli Emirati Arabi è in vigore la Sharia, la legge islamica, estremamente severa. A volte i turisti non ci pensano... e ogni tanto succedono spiacevoli incidenti...

    La ruota del druidismo celtico



    I quattro elementi naturali sono associati alle quattro stagioni, a quattro animali e a quattro colori.
    Il cervo è sicuramente l'animale più importante nella religione dei druidi ed è associato alla regalità.
    Vi è anche una divinità celtica che è a metà strada tra l'uomo e il cervo: si tratta di Cernunnos.



    Nella mitologia celticaCernunnos era lo spirito divinizzato degli animali maschi cornuti, specialmente dei cervi, un dio della natura associato alla riproduzione e alla fertilità. Come "Dio Cornuto", Cernunnos fu una delle numerose divinità simili presenti in molte culture antiche.



    La sensualità della donna in camicia bianca



    Da uomo a cui piacciono le donne ed è attento a ciò che le donne indossano, devo dire, o meglio ribadire, una cosa, e cioè che trovo estremamente sensuale ed attraente una donna che indossa una semplice camicetta bianca, magari abbinata con lei pantaloni morbidi, larghi, indossati con scarpe a tacco alto per slanciare la silhouette.







    Nei famosi giorni in cui non sapete proprio cosa mettervi, indossate una camicia bianca e avrete ottenuto eleganza, classe e sex appeal tutti in una volta, con la massima semplicità, rapidità ed efficacia!

    Geopolitica: i muri del mondo.

    mappa muri

    Caduto il muro di Berlino ne sono sorti molti altri, alcuni per motivi di sicurezza nazionale, altri per frenare l'immigrazione clandestina.

    (fonte Panorama)

    Gli Arcani Supremi. Capitolo 81. Il sole di York.



    Dopo avere sentito il resoconto di sua figlia India, l'architetto Richard Stoker, Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi, dichiarò:
    <<Se il Varco si è chiuso per sempre, per volontà di Vivien, e se non è stata approvata la linea di azione che io avevo stabilito, allora è giusto che mi faccia da parte. Sarai tu, India, il nuovo Priore e a te affido il compito di ridefinire le strategie della nostra congregazione>>
    Lei annuì:
    <<E' quello che intendo fare, ma senza fretta. Occorre muoversi con estrema prudenza. Dobbiamo arrivare alla stipula di un Patto che delinei i nuovi obiettivi e le nuove linee d'azione per raggiungerli, e per fare questo sarà necessaria la tua collaborazione, oltre che quella di Robert, il nostro Principe Promesso...

    Dobbiamo tenere a bada anche tutti coloro che hanno ambizioni personali, come i Burke-Roche o i Fitzherbert. Insomma, ci vorrà almeno un anno di tempo per riuscire ad arrivare ad una soluzione condivisa>>
    Stoker sospirò:
    <<Ti faranno la guerra in tutti i modi possibili. Non so come si potrà arrivare ad un accordo. Non vedo margini di trattativa, non vedo nessun appiglio. Le cose sono andate troppo diversamente da come me le ero immaginate. Ed ora brancolo nel buio>>
    Lei gli prese la mano:
    <<Le tenebre non prevarranno. Un nuovo sole sta nascendo e i sopravvissuti potranno dire che "l'inverno del nostro scontento si è tramutato in fulgida estate, sotto i raggi di questo sole di York">>
    L'incipit del Riccardo III di Shakespeare.



    Richard Stoker chiuse gli occhi, mostrando di aver compreso il senso di quella citazione.
    Era l'antico ed eterno adagio di ogni successione al trono: il re è morto, viva il re.
    Quando riaprì gli occhi, sua figlia lesse nel suo sguardo la domanda rituale.
    Cosa succederà al Re cervo, quando il cervo giovane sarà cresciuto?
    India avrebbe voluto abbracciarlo, e piangere, e sfogare il proprio dolore, ma non era ancora il momento.
    Nemmeno io ho potuto vedere come accadrà. So solo che, nella mia visione del futuro, lui non c'era.
    Cercò di non far trasparire nulla della sua angoscia.
    <<Avremo tempo per riflettere su tutto questo, ma ora è necessario decidere come comportarci con lady Edith Burke-Roche...>>
    Esitò, ma suo padre le fece cenno di proseguire:
    <<Io e Robert abbiamo pensato ad una possibile strategia. Se tu collaborerai con noi, potremo riuscire almeno a neutralizzare il pericolo immediato che proviene dalla sua fazione. Ascolta attentamente quello che ho intenzione di fare...>>
    E gli spiegò tutto, o meglio, quella parte del tutto che lei e Robert avevano deciso di rendere nota.
    Il resto sarebbe rimasto il supremo tra i segreti.
    Ma ancora non saprei dire se il saper mantenere un segreto sia una virtù oppure soltanto ipocrisia.



    martedì 4 febbraio 2014

    La vescica "da cinema" o "movie bladder"

    Con l'espressione "vescica da cinema" si intende il fatto che quando si è al cinema, per l'effetto combinato di pop-corn e coca cola, la vescica si riempie molto più rapidamente e in quantità maggiori del normale, tanto che alla fine del film sembra essere sul punto di scoppiare!