venerdì 7 febbraio 2014

Gli Arcani Supremi. Capitolo 82. Déjà vu.



<<Dimmelo sinceramente, Robert, cosa ne pensi del mio piano?>>
Non c'era incertezza nella voce di India, soltanto sincera curiosità.
Lui rispose con altrettanta decisione e spontaneità:
<<Lo trovo saggio. In generale, trovo che tu sia una persona incredibilmente saggia, considerando anche il fatto che sei così giovane>>
A lei venne da ridere:
<<Saggia... ah, ah... non è certo il massimo complimento che una ragazza sogna da un uomo>>
Robert sorrise:
<<Oh, ma tu non sei una ragazza qualsiasi... e credimi, ti sto facendo uno dei più grandi complimenti possibili>>
Lei scosse il capo:
<<Avanti, Robert! Stai parlando con me o stai parlando con le memorie di Vivien?>>



Quella domanda lo ferì.
Se l'aspettava, era inevitabile, perché in fondo era il principale motivo di imbarazzo fra loro.
<<Vedi, India... Vivien aveva certo un enorme numero di qualità, ma la saggezza non era tra quelle. E anzi, per dirla tutta, la saggezza, purtroppo, è una delle doti che nessun componente della mia famiglia ha mai posseduto>>
Anche lei si fece seria:
<<Nemmeno tu?>>
Lui sospirò:
<<Io meno di tutti gli altri. E' per questo che ammiro tanto questa dote, quando la riconosco in un'altra persona>>
Si guardarono intensamente.
Lei lo fissava come se avesse sentito qualcosa di molto simile a una dichiarazione d'amore.
<<Allora forse è giunto il tempo in cui qualcuno porti quella dote nella tua famiglia>>
Robert annuì, e anche se quella era la prima volta in cui si sentiva veramente sicuro di aver incontrato la sua anima gemella, ebbe come la sensazione di aver vissuto già innumerevoli volte quella scena.



Mentre le accarezzava una guancia con la mano, quel senso di deja vù divenne una certezza.
<<Lo senti anche tu, India? E' come... come se...>>
Si interruppe, per sentire se veramente anche lei provava la stessa cosa.
Lei annuì con sicurezza:
<<Come se avessimo vissuto questa scena già infinite volte?>>
Un brivido lo percorse:
<<Allora è vero... è così... voglio dire... tu hai idea di cosa significhi tutto questo?>>
Gli occhi di lei erano lucidi:
<<Significa che le nostre anime sono legate insieme da sempre e per sempre. E non è un modo di dire. Le nostre anime si inseguono e si cercano e si incontrano e si trovano fin dall'inizio dei tempi, in ogni vita terrena che a loro è concessa. Anche questo fa parte degli Arcani Supremi. Un tempo io ero Igraine e tu Uther Pendragon. E un giorno ci incontreremo ancora, con altri nomi... non è così, Marvin?>>
Quel nome provocò in lui l'equivalente di un'illuminazione.
<<Tu mi hai chiamato...>>
Lei annuì e una lacrima le scese sull'altra guancia:
<<Sì... Marvin Eclionner Vorkidian... quella è una vita che dobbiamo ancora vivere, ma io l'ho vista, e l'hai vista anche tu, vero, al di là del Varco? Quale sarà il mio nome, la prossima volta?>>
Robert ebbe una visione istantanea e chiara di lei che si voltava, e lo guardava con gli stessi occhi, ma più scuri, mentre i capelli erano biondi e ondulati. Ma il volto era identico.




<<Alice... non è così... Alice de Bors, principessa d'Alfàrian... >>
Il viso di lei si illuminò.
<<Ora lo sai. Ora sai perché ti stavo aspettando. Ora sai perché attraverserò gli oceani del tempo, per ritrovarti>>




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