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martedì 13 marzo 2012

Eugenia de Montijo, la moglie di Napoleone III

María Eugenia Ignacia Augustina de Palafox y Portocarrero de Guzmán y Kirkpatrick de Montijo (Granada5 maggio 1826 – Madrid11 luglio 1920),  fu imperatrice dei Francesi dal 1853 al 1870 in virtù del suo matrimonio con Napoleone III; fu l'ultima sovrana di Francia.




Eugenia nacque in una nobile famiglia spagnola: sua sorella sposò il Duca d'Alba, l'uomo più nobile della terra, e nel prossimo post storico parlerò della Duchessa d'Alba attuale, e ci sarà da ridere, perché è un personaggio veramente bizzarro. 

File:L'impératrice Eugénie et sa sœur.jpg

Era considerata una donna molto bella ed elegante





Eugénie, come sarebbe stata nota in Francia, ebbe un'educazione variegata: nell'infanzia ebbe come insegnanti gli amici di sua madre, cioè niente meno che Prosper Mérimée e Stendhal. Fu poi educata a Parigi, dapprima nel celebre convento del Sacro Cuore, dove ricevette la tipica educazione tradizionale impartita alla grande aristocrazia; poi frequentò il Gymnase Normale, Civile et Orthosomatique, una scuola estremamente progressista e in contrasto con i metodi del Sacro Cuore. Infine, studiò anche in un collegio di Clifton, vicino a Bristol.




Quando Luigi Bonaparte divenne presidente della Seconda repubblica francese, Eugenia cominciò ad apparire, con la madre, ai balli dati all'Eliseo dal principe-presidente, divenuto imperatore come Napoleone III nel 1852.


File:Franz Xaver Winterhalter Napoleon III.jpg


L'imperatore si innamorò di lei e i due si fidanzarono il 22 gennaio 1853 per poi sposarsi
il 30 gennaio.





Le nozze furono celebrate in pompa magna nella cattedrale di Notre-Dame.
Da quel momento Eugenia divenne Imperatrice dei Francesi.




Con la sua bellezza, il suo fascino e la sua eleganza Eugenia contribuì notevolmente al successo del regime imperiale. Eugenia dettò la moda: quando nel 1855 iniziò ad indossare le crinoline, tutta l'Europa seguì il suo esempio e quando alla fine degli anni sessanta le abbandonò, su consiglio del suo leggendario stilista, Charles Worth, le donne la seguirono nuovamente. L'aristocratica eleganza di Eugenia, lo splendore dei suoi vestiti e la ricchezza dei suoi gioielli sono ben documentati in innumerevoli dipinti, soprattutto realizzati dal suo ritrattista personale, Franz Xaver Winterhalter. L'interesse di Eugenia per la vita di Maria Antonietta ebbe conseguenze sulle mode e sull'arte del tempo: l'imperatrice infatti, oltre a indossare abiti ispirati alXVIII secolo, prediligeva arredamento e mobilio in stile neoclassico, caratteristico del regno di Luigi XVI e di quello di Napoleone I


File:L'impératrice Eugénie en robe de cour, 1862, Franz Xaver Winterhalter (detail).jpg

Per la sua educazione e per la sua intelligenza, spesso il marito la consultava sulle importanti questioni di Stato, ed ebbe la reggenza durante le assenze di Napoleone, nel 18591865 e 1870. Da cattolica e conservatrice, l'influente Imperatrice contrastava tutte le tendenze liberali della politica di Napoleone III.


File:L'impératrice Eugénie, 1856, Gustave Le Gray detail.jpg

Osteggiò, per devozione al papa, la politica filo-italiana di Napoleone III, tanto più che la prima fase dell'alleanza francese con i piemontesi era nata sotto l'egida della relazione della Contessa di Castiglione con l'Imperatore.  Quando il Secondo impero crollò a seguito della sconfitta subita dalla Francia nella Guerra franco-prussiana (1870-1871), l'Imperatrice e suo marito trovarono rifugio in Inghilterra e si stabilirono a Chislehurst, nelKent. L'ultima sovrana di Francia, con l'aiuto del suo dentista americano il dott. Evans, fuggì da Parigi prima che fosse proclamata la repubblica o si verificasse qualsivoglia tentativo rivoluzionario, memore di quello che era accaduto a Maria Antonietta meno di cento anni prima. Come infatti, all'epoca nelle strade di Parigi si urlava "a morte l'austriaca", in quei giorni i francesi presero a gridare "a morte la spagnola". Nell'immagine qui sotto, la ex famiglia imperiale in esilio.


File:La famille impérial en exil à Camden Place 1872.jpg

Nel novembre 1872 l'ex-imperatore si ammalò di calcoli alla vescica e la regina Vittoria gli inviò i suoi medici migliori. Acconsentì a farsi operare. Il 2 gennaio avvenne il primo intervento che asportò solo una parte del grande calcolo che lo faceva soffrire. Seguirono altre operazioni e sembrava che stesse meglio, ma il 9 gennaio 1873 morì. Fu sepolto a Saint Mary, la chiesetta cattolica di Chislehurst.
Eugenia portò il lutto per il resto della sua lunga vita.


File:L'impératrice Eugénie en deuil 1873.jpg


Eccola nel 1890


File:L'impératrice Eugénie en deuil 1880a.jpg

E la sua ultima foto, trent'anni dopo, poco prima della morte a 94 anni

File:L'Impératrice Eugénie en 1920.jpg

Nel 1920 moriva l'ultima sovrana di Francia.



domenica 11 marzo 2012

Josephine Beauharnais, la moglie di Napoleone

Marie Josèphine Rose Tascher de La Pagerie, viscontessa di Beauharnais (Les Trois-Îlets23 giugno 1763 – Chateau de Malmaison29 maggio 1814) fu la prima moglie di Napoleone Bonaparte, e Imperatrice dei Francesi dal 1804 al 1810, anno in cui fu costretta a divorziare, non essendo in grado di dare un erede al marito.



Joséphine, così nominata da Napoleone (fino ad allora era chiamata Rose), nacque e visse in Martinica, fino a quando si sposò nel 1779 a Parigi con Alessandro di Beauharnais, dal quale ebbe due figli, Eugenio e Ortensia. 
In seguito alla Rivoluzione Francesse, venne arrestata col marito il 21 aprile 1794, con l'accusa di cospirazione per la restaurazione della monarchia. Suo marito fu ghigliottinato poco dopo. Josephine era destinata alla stessa sorte, quando la caduta di Robespierre portò al governo un Direttorio moderato, guidato da Paul Barras.
Liberata poco dopo dallo stesso Barras Josephine ne divenne l'amante e la consigliera. 
Barras le presentò il giovane generale Bonaparte, nel 1795




Napoleone si innamorò subito di lei, inizialmente non ricambiato. Dopo un anno di corteggiamento, alla fine ella cedette, e accettò la proposta di matrimonio del generale.






 L'8 marzo 1796, Napoleone e Giuseppina celebrarono il matrimonio con rito civile: nei documenti lo sposo si invecchiò di diciotto mesi, mentre Giuseppina si ringiovanì di quattro anni.


File:Joséphine-Napoléon.jpg

Dopo le nozze, Napoleone partì per la Campagna d'Italia, ma non mancò di mandarle lettere d'amore per tutto il tempo della sua assenza. Lei, meno romantica, rispose più raramente. 


File:Napoleon4.jpg

Quando Napoleone partì per l'Egitto, Jospehine ebbe una relazione  con un certo Hippolyte Charles fino all'ottobre 1799. In queso periodo ella si dedicò all'acquisto della Malmaison. Al ritorno in Francia di Napoleone, Josephine era fuori Parigi a casa di amici, ma quando seppe la notizia cercò di andargli incontro, ma per sbaglio lo superò. Quando tornò a Parigi trovò la porta della camera da letto sbarrata: la sua assenza aveva confermato la gelosia del marito. Per ore Giuseppina, piangendo e supplicando, cercò di farsi aprire da Napoleone, ma senza successo. Fu grazie all'intervento di Eugenio e Ortensia che la porta fu aperta.


File:Emprjose.jpg

Riconciliatasi con il marito, si trovò al centro del Colpo di stato del 18 brumaio 1799, con il quale Napoleone prese il potere come primo console e soppresse il Direttorio. Dopo il colpo di stato e il trasferimento della coppia Bonaparte trasferirono al palazzo del Lussemburgo, Giuseppina ruppe con il proprio passato e cercò di risanare le ferite del rapporto matrimoniale.
] Il 10 febbraio 1800, Giuseppina e il marito si trasferirono alle Tuileries, dopo che il palazzo aveva subito una ripulita dopo il periodo rivoluzionario. Giuseppina occupò quelli che erano stati gli appartamenti di Maria Antonietta, cosa che non le piacque molto: «Non sarò felice qui. Mi sembra che l'ombra della regina mi chieda cosa faccio nel suo letto»


File:Andrea Appiani - Joséphine Reine d'Italie.jpg

Ormai console a vita, Napoleone era in pratica sovrano assoluto della Francia. Il 18 maggio 1804 il Senato lo proclamò imperatore dei francesi.Ma il problema più grave che lo affliggeva era la mancanza di una successione. Né il matrimonio, né le sue occasionali avventure avevano dimostrato la capacità di Napoleone di avere un erede.Quando papa Pio VII giunse a Fontainebleau in previsione dell'incoronazione dell'imperatore e seppe che lui e Josphine non erano stati sposati religiosamente, si impuntò affermando che non avrebbe dato la benedizione in chiesa se la coppia non avesse celebrato il matrimonio religioso, che avvenne in segreto, con gioia di Jospehine, il 1º dicembre 1804 nello studio di Napoleone. Per non correre rischi, Giuseppina chiese poi il certificato di matrimonio al cardinale Fesch.
Domenica 2 dicembre 1804, nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi, fu celebrata la cerimonia di incoronazione. Dopo che Pio VII ebbe unto tre volte sulla testa Napoleone e della moglie, l'imperatore incoronò prima se stesso e poi Josephine, vestita con uno strascico di broccato argenteo costellato di api dorate.  


File:David - Sacre de l'empereur Napoléon Ier (Detail).jpg


Nell'agosto 1806 nacque la quarta coalizione anti-francese e Napoleone scese nuovamente in guerra: durante questo periodo, l'imperatore intrattenne una fitta corrispondenza con la moglie, che si trovava a Mainz. Insofferente al luogo, nonostante il fatto che vi fece acquisti per un ammontare complessivo di 54.685 franchi, Josephine espresse più volte il desiderio di accompagnare il marito in guerra. Le schermaglie epistolari continuarono fino a febbraio 1807.


File:Firmin Massot - Joséphine de France.jpg


Le lettere che Giuseppina ricevette da Napoleone, durante i mesi di separazione, furono solo brevi annotazioni sull'andamento della guerra e qualche interessamento per la moglie e la sua salute. Nello stesso tempo la contessa Walewska era rimasta incinta di un bambino e sia Napoleone che la moglie ne erano a conoscenza. Quando l'imperatore arrivò al Castello di Fontainebleau, il 26 ottobre 1809, Jospehine fu ricevuta con molta freddezza e più tardi si accorse che il marito aveva fatto chiudere a chiave la porta che metteva in comunicazione i due appartamenti imperiali.
l culmine della crisi matrimoniale della coppia imperiale coincise con un periodo di grande esaltazione per i successi ottenuti dalle armate francesi. Il 30 novembre, mentre cenavano da soli nell'appartamento dell'imperatore, Napoleone annunciò alla moglie la decisione di porre fine al loro matrimonio. L'imperatore affermò che voleva consolidare la dinastia, non volendo che fossero i suoi nipoti a succedergli: a quel punto ella svenne.
Il pomeriggio del 14 dicembre 1809, alla presenza dell'intera famiglia Bonaparte, di Talleyrand, di Cambacérès, di Eugenio e di Ortensia. Napoleone emozionato, lesse la dichiarazione con cui dichiarava di volere il divorzio dalla moglie, unicamente per il bene dello Stato e per il suo popolo, per il quale era disposto a sacrificare tutti i suoi affetti. Giuseppina fu definita colei che «aveva illuminato quindici anni» della sua vita, e la cui memoria sarebbe sempre stata «scolpita» nel suo cuore.
Ecco il quadro che ritrae la scena della firma del divorzio:


File:Le divorce de l'Impératrice Joséphine 15 décembre 1809 (Henri-Frederic Schopin).jpg

Dal momento delle seconde nozze dell'imperatore con Maria Luisa d'Austria, Jospehine ebbe pochi contatti con Napoleone, se non per lettera o tramite i figli di lei. Uno dei motivi principali che aveva spinto Napoleone a prendere le distanze era la soddisfazione nei confronti della nuova imperatrice Maria Luisa. Le speranze di Josphine di rendersi amica Maria Luisa e di essere riammessa a corte vennero presto deluse: la nuova imperatrice evitò sempre di incontrarla.
Josephine, delusa e malata, si ritirò allora a vita privata nella residenza della Malmaison.
Nel 1814, dopo l'abdicazione di Napoleone, Giuseppina ottenne la protezione dell'imperatore Alessandro I di Russia.
Si parla di un ultimo incontro e di una riappacificazione dei due ex sposi quando Napoleone partì per il primo esilio all'isola d'Elba.
Jospehine morì poco dopo, il 29 maggio 1814, a causa di una polmonite e fu sepolta nella chiesa di San Pietro e Paolo di Rueil. Circa 20.000 persone vennero per vedere la bara dell'ex-imperatrice, inondando Parigi con volantini che lodavano il suo nome. .


File:Rueil-Malmaison Parc du Bois-Préau 001.jpg