Quel mattino di metà dicembre, Marvin, in partenza per la sua missione, aveva salutato sua nonna dicendole seplicemente: «Prima o poi ritornerò»
Lei lo aveva abbracciato rispondendogli con altrettanta semplicità: «Che gli dei ti proteggano».
Non doveva essere stato facile per Lady Ariellyn Vorkidian veder partire suo nipote, l'ultimo parente che le era rimasto, eppure aveva dominato le emozioni e aveva sorriso radiosamente.
Lei lo aveva abbracciato rispondendogli con altrettanta semplicità: «Che gli dei ti proteggano».
Non doveva essere stato facile per Lady Ariellyn Vorkidian veder partire suo nipote, l'ultimo parente che le era rimasto, eppure aveva dominato le emozioni e aveva sorriso radiosamente.
Il giovane sapeva che quel sorriso con cui sua nonna, guardandolo partire, gli aveva ispirato fiducia, sarebbe rimasto scolpito nella memoria per sempre.
Marvin non era solo, in quella missione.
La spedizione della Compagnia per la liberazione di Alienor, guidata dal giovanissimo e supponente Ser Yvain De Bors, figlio del Duca Gallrian di Amnisia, era partita all'alba.
Il tragitto era stato tracciato su una antica mappa.
La flotta doveva attraversare la laguna salmastra fino al canale che la collegava col Braccio Mediano del Delta e da lì risalire fino ad immettersi nel grande grande fiume Amnis, sempre controcorrente, verso ovest, in direzione della capitale della Federazione Keltar, la città di Floriana.
La spedizione della Compagnia per la liberazione di Alienor, guidata dal giovanissimo e supponente Ser Yvain De Bors, figlio del Duca Gallrian di Amnisia, era partita all'alba.
Il tragitto era stato tracciato su una antica mappa.
La flotta doveva attraversare la laguna salmastra fino al canale che la collegava col Braccio Mediano del Delta e da lì risalire fino ad immettersi nel grande grande fiume Amnis, sempre controcorrente, verso ovest, in direzione della capitale della Federazione Keltar, la città di Floriana.
La piccola flotta aveva ormai lasciato la darsena settentrionale della città di Amnisia. La nebbia era così fitta che non si riusciva a vedere quasi nulla,
nemmeno il confine tra il cielo e il mare: tutto era come sospeso in una grande
nuvola, in un’atmosfera surreale.
Amnisia ormai, vista di lontano, appariva piccola come l'isola magica delle fate, sperduta nelle nebbie, di cui la mitologia keltar aveva raccontato molte fiabe.
Amnisia ormai, vista di lontano, appariva piccola come l'isola magica delle fate, sperduta nelle nebbie, di cui la mitologia keltar aveva raccontato molte fiabe.
Marvin Vorkidian viaggiava sulla nave Gallrian, Duca intrepido, insieme ai diplomatici, ai druidi e ai sacerdoti di Eclion.
Marvin trovava patetici e ridicoli quei nomi.
Il Duca e suo figlio sono dei palloni gonfiati.
Ma mentre Gallrian era un uomo furbo, Ser Yvain era soltanto un ingenuo, troppo giovane per guidare una missione così impegnativa, e troppo consapevole della propria bellezza e del proprio rango, per capire che tutto quel viaggio non era solo una scampagnata all'aria aperta.
Fortunatamente Ser Yvain era stato affiancato da altri cavalieri di lunga esperienza, che avrebbero dovuto garantire la sicurezza di tutti nei momenti difficili.
Ma è troppo presto per pensare a queste cose!
Marvin si guardò intorno, per scorgere qualche persona che conoscesse.
In quel momento il giovane druido Gwydion gli si avvicinò.
Marvin lo salutò. Era stato un allievo di Halfgan, ed era una presenza molto rassicurante.
Insieme guardarono quel che restava dell’alba, un chiarore soffuso nella nebbia, pregando il dio Belenos, ma il sole se ne stava nascosto e l’aria era così fredda e umida che si sarebbe potuta tagliare col coltello.
Furono salutati bruscamente dal
capitano della nave, un Keltar grosso, rossiccio e peloso, che poi li affidò a una specie
di nostromo, sdentato e pieno di rughe, il quale li guidò sottocoperta per mostrare i loro pagliericci, bofonchiando parole incomprensibili in un dialetto
sconosciuto.
Il rollio della nave incominciava a farsi sentire, ma fortunatamente né Marvin, né Gwidion erano deboli di stomaco. Sistemarono i loro pochi bagagli e poi, sperando che la nebbia si fosse dissolta e l’aria riscaldata, risalirono sul ponte e si avvicinarono alla prua.
La mancanza di vento rendeva necessario il lavoro dei rematori.
C’era ancora una certa caligine,
e l’umidità penetrava nelle ossa, ma incominciava a distinguersi il confine tra
l’acqua della laguna e il cielo.
Grigia e livida appariva la
laguna di Amnisia, e sconfinata. Marvin pensò a come poteva essere apparsa ai
primi Keltar, che dalle lontane regioni del nord erano scesi lungo il fiume e
poi lungo quel lago salmastro, alla ricerca di isole e di porti per stabilire
delle basi commerciali con il sud e l’Impero.
Le tribù dei Keltar che avevano
colonizzato la zona a sud dell’Amnis erano di tre spirpi: Boni, Lingonici e Senii, quelli che si era spinti più a sud e aveva fondato la città
insulare di Amnisia e poi colonizzato il territorio paludoso circostante con
opere di bonifica.
«Come sono i Keltar a nord
dell’Amnis?» chiese Marvin al druido.
Gwidion sorrise: «Sono orgogliosi! Si ritengono gli unici veri Keltar, e considerano gli altri come dei mezzosangue inaffidabili. L’unica cosa che tiene unite le tribù ed evita la guerra è la costante diplomazia dei druidi al servizio dei vari Duchi della Federazione»
Marvin lo aveva sentito dire spesso, ma si rifiutava di crederlo.
«Perché sono tanto prevenuti, Gwydion?»
Il giovane druido era stato più volte a nord dell'Amnis, e Marvin lo riteneva un abile osservatore.
Il giovane druido era stato più volte a nord dell'Amnis, e Marvin lo riteneva un abile osservatore.
«Perché credono che siamo servi dei Lathear, cosa in parte vera, se consideri che il Clero di Lathena controlla buona parte della nostra amministrazione»
Marvin annuì. Si era immaginato quella risposta, ma la sua vera preoccupazione era un'altra.
Marvin annuì. Si era immaginato quella risposta, ma la sua vera preoccupazione era un'altra.
«Dunque non troveremo supporto al nord,
nella nostra missione?»
Gwydion soppesò la risposta:
Gwydion soppesò la risposta:
«I druidi ci aiuteranno, in particolare l’Arcidruido. I duchi faranno qualche storia, ma alla fine l'Arciduca di Floriana troverà una mediazione. Quanto al
popolo, certo non dobbiamo aspettarci
delle facce sorridenti»
Marvin sospirò.
Nemmeno i druidi sorrideranno troppo quando vedranno Padre Grizinga e la sua squadra di canonici di Eclion.
Nemmeno i druidi sorrideranno troppo quando vedranno Padre Grizinga e la sua squadra di canonici di Eclion.
Gwydion, come se gli avesse letto nel pensiero, dichiarò: «Alcuni druidi credono che
la principessa Alienor non sia la Fanciulla Dorata delle Nevi, colei che che secondo la profezia dovrà sposare il Figlio dei Cento Re»
Dopo quella affermazione, Marvin si rese conto che Gwydion era stato informato dal vecchio Halfgan sul segreto della famiglia Vorkidian, e cioè il matrimonio di Lilieth con Masrek Eclionner.
Cinquanta sovrani per parte di padre e cinquanta per parte di madre: io sono il Figlio dei Cento Re... e Gwydion mi sta offrendo la sua guida spirituale...
Lo guardò dritto negli occhi.
«Gwidion, io… non so come spiegarlo ma, ultimamente, faccio dei sogni strani, che riguardano personaggi del passato... vedo due guerrieri che si scontrano in duello, sono Arexatan Eclionner su un cavallo nero e Vorkidex dei Keltar, con la mazza di...
... di Kernunnos, il Re Cervo, primo sovrano dei Keltar, antenato di Vorkidex...
... e figlio del dio Belenos. Solo che prima di iniziare il duello, i due sovrani alzano le visiere dell'elmo, e tutti e due hanno il mio volto»
Gwydion annuì: «Tu discendi da entrambi, ed entrambi si risveglieranno in te... questi sogni sono solo un preavviso... ma non temere, io ti aiuterò: sia Halfgan che l'Arcidruido in persona mi hanno preparato a questo: io ti insegnerò come dominare i dormienti, quando si risveglieranno»
Marvin accennò un sorriso di gratitudine, e poi continuò a parlare:
«Nel duello vince Arexatan, come nella storia, ed io vedo me stesso sul trono imperiale...
Cinquanta sovrani per parte di padre e cinquanta per parte di madre: io sono il Figlio dei Cento Re... e Gwydion mi sta offrendo la sua guida spirituale...
Lo guardò dritto negli occhi.
«Gwidion, io… non so come spiegarlo ma, ultimamente, faccio dei sogni strani, che riguardano personaggi del passato... vedo due guerrieri che si scontrano in duello, sono Arexatan Eclionner su un cavallo nero e Vorkidex dei Keltar, con la mazza di...
... di Kernunnos, il Re Cervo, primo sovrano dei Keltar, antenato di Vorkidex...
... e figlio del dio Belenos. Solo che prima di iniziare il duello, i due sovrani alzano le visiere dell'elmo, e tutti e due hanno il mio volto»
Gwydion annuì: «Tu discendi da entrambi, ed entrambi si risveglieranno in te... questi sogni sono solo un preavviso... ma non temere, io ti aiuterò: sia Halfgan che l'Arcidruido in persona mi hanno preparato a questo: io ti insegnerò come dominare i dormienti, quando si risveglieranno»
Marvin accennò un sorriso di gratitudine, e poi continuò a parlare:
«Nel duello vince Arexatan, come nella storia, ed io vedo me stesso sul trono imperiale...
E in tutte le visioni c'è un cane albino al mio fianco, con gli occhi rossi. Ma Alienor non compare mai. Non capisco. Cosa dicono le premonizioni dei druidi?».
Gwydion rispose a voce bassa:
«In molti, raggiungendo la condizione dello spirito chiamata Awen... una sorta di "ispirazione"...
... vedono un villaggio chiuso in una valle sperduta tra monti altissimi. Lì regna Vyghar il Pirata, un uomo di grandi ambizioni, che riteniamo sia imparentato con i Lathear, perché ha gli occhi e i capelli neri. Secondo alcuni la sua famiglia apparteneva alla stirpe di Linthael, un ramo collaterale della famiglia imperiale Eclionner...»
Marvin rimase sorpreso.
Un altro Eclionner in incognito?
Ma c'erano altre questioni che lo preoccupavano di più
Gwydion rispose a voce bassa:
«In molti, raggiungendo la condizione dello spirito chiamata Awen... una sorta di "ispirazione"...
... vedono un villaggio chiuso in una valle sperduta tra monti altissimi. Lì regna Vyghar il Pirata, un uomo di grandi ambizioni, che riteniamo sia imparentato con i Lathear, perché ha gli occhi e i capelli neri. Secondo alcuni la sua famiglia apparteneva alla stirpe di Linthael, un ramo collaterale della famiglia imperiale Eclionner...»
Marvin rimase sorpreso.
Un altro Eclionner in incognito?
Ma c'erano altre questioni che lo preoccupavano di più
«Hai detto che Alienor potrebbe non essere la fanciulla della Profezia. Ma se non è lei, allora chi...»
Gwidion lo guardò con serietà: «Nei tuoi sogni c'è la risposta. Dimmi cosa vedi!»
Marvin chiuse gli occhi e tornò a ricordare:
«Vedo due cose: sullo sfondo c'è un castello altissimo, minaccioso, tra i ghiacci perenni»
Non era necessario specificarne il nome. Era ovvio.
La ruota del mio destino gira tutta intorno a quel luogo maledetto... Gothian...
«Poi davanti al castello compare una giovane donna molto bella, con un grande mantello nero... non ho idea di chi possa essere»
Anche Gwydion era incerto. Il castello era quello di Gothian, non c'erano dubbi, ma si era aspettato che la donna fosse la Dama Gialla, oppure una fanciulla albina, non una donna in nero.
«Se veste in nero non può essere la Fanciulla Dorata. Fatico a interpretare questa visione, ma ormai mancano solo due settimane al Millennio, e man mano che ci avvicineremo a quella data, i tuoi sogni diventeranno sempre più espliciti. La nostra generazione vedrà compiersi tutto ciò che fu profetizzato. E solo allora capiremo chi ha sbagliato nell’interpretare i presagi»
Marvin alzò un indice.
Marvin chiuse gli occhi e tornò a ricordare:
«Vedo due cose: sullo sfondo c'è un castello altissimo, minaccioso, tra i ghiacci perenni»
Non era necessario specificarne il nome. Era ovvio.
La ruota del mio destino gira tutta intorno a quel luogo maledetto... Gothian...
Anche Gwydion era incerto. Il castello era quello di Gothian, non c'erano dubbi, ma si era aspettato che la donna fosse la Dama Gialla, oppure una fanciulla albina, non una donna in nero.
«Se veste in nero non può essere la Fanciulla Dorata. Fatico a interpretare questa visione, ma ormai mancano solo due settimane al Millennio, e man mano che ci avvicineremo a quella data, i tuoi sogni diventeranno sempre più espliciti. La nostra generazione vedrà compiersi tutto ciò che fu profetizzato. E solo allora capiremo chi ha sbagliato nell’interpretare i presagi»
Marvin alzò un indice.
«C'è un'ultima cosa che vedo, nel sogno. Una grande guerra. Una carneficina senza fine, e macabri fiumi di porpora, tra i ghiacci...»
Gwydion rimase per un momento
pensieroso, poi rispose: «I tuoi sogni riflettono le tue paure e i tuoi
conflitti interiori, ma non solo. Molti druidi hanno avuto la
percezione di questo rischio, e circolano voci di una possibile guerra civile
nell’Impero Lathear e anche nel Regno Alfar. Ma il vero campo di battaglia potrebbe essere qui, nella valle dell'Amnis. Ma per ora gli oracoli sono troppo ambigui… tutto si chiarirà quando il Millennio sarà scaduto...»
Marvin annuì, però aveva davanti agli occhi l'immagine del ghiaccio vicino al sangue, e quella combinazione, nella sua mente, aveva un solo nome: Gothian!
Marvin annuì, però aveva davanti agli occhi l'immagine del ghiaccio vicino al sangue, e quella combinazione, nella sua mente, aveva un solo nome: Gothian!
N.d.A.
Lady Ariellyn Vorkidian è interpretata da Alice Krige, nel ruolo di Jessica Atreides nella miniserie "Childrens of Dune" dal romanzo "I figli di Dune" di Frank Herbert.
Ser Ywain de Bors è rappresentato da ser Loras Tyrell ne "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" di George Martin.
Marvin Vorkidian è rappresentato da Jon Snow ne "Il trono di spade" ("A game of thrones").
Il druido Gwydion è interpretato da Ewan McGregor nei panni del maestro jedi Obi Uan Kenobi in Guerre Stellari (prima trilogia).
La donna davanti al castello di Gothian comparirà nel sequel di questo romanzo, "Gli eredi di Gothian".