Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
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mercoledì 27 giugno 2012
Gothian. Capitolo 76. Marigold ed Elner: la fine di un amore millenario
Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, aveva deciso di attendere il ritorno del suo consorte, Elner XI Eclionner, nella sala del trono, per rimarcare il proprio crescente potere politico.
Non lo vedeva da due settimane.
Per quanto faticasse ad ammetterlo, aveva sentito la sua mancanza.
Non è lui che mi manca, ma l'idea che mi ero fatta di lui.
C'era molta amarezza nel suo cuore. L'euforia del potere non riusciva a cancellare la delusione nei confronti del redivivo Arexatan.
Ho aspettato per mille anni qualcuno che non è mai veramente esistito.
Questi pensieri la indebolivano.
Cercò di scacciarli, sorseggiando il rosso vino di Marina Sedovia, feudo del principale capo dell'opposizione senatoriale.
Tutti complottano contro di me. Devo rispondere con un atto di forza, prima che sia troppo tardi. Non posso attendere oltre... ormai mi sono compromessa con Sephir Eclionner e Bial L'Eununo!
Qualunque cosa avessero deciso i suoi congiurati, la guerra sarebbe comunque divampata molto presto.
Mentre era assorta in questi pensieri, il cerimoniere di turno annunciò l'ingresso dell'imperatore Elner XI.
Non aveva uno sguardo amichevole.
C'è la rabbia di Arexatan nei suoi occhi! Devo essere pronta a difendermi anche fisicamente!
Nessuno l'aveva mai battuta in uno scontro, nemmeno Arexatan Eclionner.
Che si faccia pure avanti, io non ho paura...
L'Imperatore avanzò speditamente fino al trono, senza salutare sua moglie, e si sedette di fianco a lei, mantenendo un'espressione minacciosa.
<<Non mi dici niente, Marigold? Non sei felice che tuo marito sia tornato?>>
Il tono era provocatorio e Marigold, che non voleva mostrarsi cedevole, rispose in modo neutro:
<<La severità del tuo sguardo e la freddezza della tua voce non sono certo un invito alla felicità>>
Elner le puntò contro un indice accusatorio:
<<Ho saputo che hai ricevuto molte visite in mia assenza. Credi di poter tramare alle mie spalle senza che io me ne accorga? C'è Arexatan in me! Ed è intenzionato a non farsi eliminare come accadde mille anni fa!>>
Marigold non provò nemmeno a negare: non aveva fatto nulla per tenere nascoste le sue trame. Si sentiva potente, invulnerabile. Aveva l'appoggio dei demoni Atar ed Eclion, e degli angelis Belenos e Cernunnos, i garanti del Nuovo Patto.
Non era la paura a turbarla, ma la consapevolezza della fine di un amore millenario:
<<Dici che c'è Arexatan in te, ma io non ritrovo più l'uomo di allora... cosa ti è successo? Cosa è cambiato?>>
Il volto di Elner divenne improvvisamente triste:
<<Lo hai detto tu: il sogno che interrompi non sarà più uguale. Il nostro sogno si è interrotto mille anni fa... noi siamo solo dei fantasmi, interminabilmente sopravvissuti a noi stessi>>
Marigold sentì che qualcosa dentro di lei si era spezzato per sempre:
<<Come abbiamo potuto ridurci così? Dimmi, Elner, come abbiamo fatto?>>
L'imperatore scosse il capo:
<<In una strada, forse in una stanza, dietro mille finestre, noi guardavamo nella stessa direzione. E la storia per mille anni si è fermata, è rimasta come ibernata, in attesa. E non ci siamo resi conto che il nostro amore è stato soltanto il pretesto per un patto tra angeli e demoni>>
La Dama Gialla provò un senso di disperazione che non avrebbe mai creduto possibile:
<<Soltanto questo? Guarda che io ti ho amato davvero! Ho accettato il morso del vampiro, e l'ho fatto solo per te...>>
Lui continuò a scuotere il capo:
<<No Marigold, lo hai fatto anche per te stessa, per la tua sete di immortalità, di eterna giovinezza e di potere. La stessa sete che avevo io. Noi abbiamo creduto che questa comune brama fosse un vero amore e non abbiamo fatto in tempo a capire che stavamo sbagliando>>
Lei sgranò gli occhi:
<<Vorresti farmi credere che anche allora non ci amavamo? Come puoi dire una cosa simile?>>
Elner sospirò:
<<Volevamo dar vita a una stirpe di demoni. I nostri padri l'avevano pattuito: Eclion ed Atar! Furono loro a farci credere di essere innamorati, a farci vivere in un'illusione. Ma ora che Atar ha abbandonato Eclion, perché si sono rese possibili nuove e più interessanti alleanze, questa illusione è scomparsa, ed io leggo nei tuoi occhi il tradimento!>>
Marigold si allarmò:
<<Sei tu che mi hai tradita per primo! Ma possiamo ancora salvare la situazione!>>
Lui la guardò severamente:
<<Non mentirmi! Non mentire anche a te stessa!>>
Un lungo silenzio seguì quella frase.
Marigold era confusa:
<<Cosa intendi fare di me?>> gli chiese.
Elner sorrise amaramente:
<<Ti lascio e me ne vado>>
Lei sospirò.
Se adesso te ne vai e fai crollare tutto su di me, ti giuro d'ora in poi io non so più chi sei.
Nascose il dolore come non aveva fatto mai:
<<Guardami negli occhi mentre me lo dici!>>
Elner allora la fissò e il suo sguardo era pieno di rancore:
<<E tu non mi dire adesso che ti dovrei capire. Perdonami, ma io non ti perdonerò. Ti lascio ai tuoi intrighi, che ti si ritorceranno contro. Ti lascio al tuo destino. Ormai nemmeno Ahura Mazda, in tutta la sua misericordia, potrebbe salvare il tuo corpo e la tua anima dal destino di ogni altro corpo e di ogni altra anima>>
Erano le stesse parole scritte nel testamento di Wechtigar il Pio.
Marigold non poteva accettarlo:
<<Io sono immortale! Posso scatenare le fiamme e passare attraverso di esse, così come posso vivere ibernata e ridestarmi intatta! Io non morirò mai!>>
Elner si alzò, diretto verso l'uscita, e senza voltarsi le disse queste ultime parole:
<<Potresti essere già morta e non rendertene conto! La tua vita ormai non ha più senso! La musica della vita ha smesso di suonare per te da molto tempo. Addio, mia cara, addio per sempre. Sì, questa volta sul serio, addio per sempre!>>
N.d.A.
Marigold di Gothian è interpretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.
Marina Sedovia è il feudo del senatore Aralte Velares, capo dell'opposizione imperiale. Il nome si è ispirato al principe di Medina Sidonia e alla famiglia Velaryon, parente dei Targaryen ne "Il trono di spade" di George Martin.
L'imperatore Elner XI Eclionner è interpretato da Tom Hiddleston nel ruolo di Loki in "Avengers".
Belenus e Cernunnos sono divinità celtiche.
Nel capitolo sono sottolineate in grassetto due citazioni dalla canzone "California" di Gianna Nannini.
Atar è il nome nel fuoco nella religione zoroastriana o mazdeista. Marigold è una custode del Fuoco Segreto, come Gandalf ne "Il signore degli anelli" di Tolkien e come Melisandre di Asshai ne "Il trono di spade" di Martin. Nel caso di Tolkien la fiamma si chiama Anar e l'anello di fuoco Narya, donatogli dal re degli elfi della costa, Cirdan il Timoniere. Nel caso di Martin, il nome del dio del fuoco è R'hllor.
Nel dialogo finale ci sono molti passi tratti dalla canzone "Se adesso te ne vai" di Massimo di Cataldo.
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