Il Consiglio dei ministri era riunito per discutere, in presenza dell'Imperatrice Vedova, la questione del rapimento della principessa Alienor.
Ellis era vestita a lutto, e pareva profondamente dispiaciuta e commossa.
Ai suoi lati erano presenti il senatore Fuscivàrian e l’eunuco Bial, ministro dei Servizi Segreti.
Il primo ministro, Rowland Tucker, fedelissimo di Ellis, sedeva all'altro capo del tavolo, assorto e quasi seppellito da una grande quantità
di pergamene e registri, e il suo viso quadrato appariva sofferente e in
vistoso imbarazzo. Gli altri membri del Consiglio erano silenziosi
e dimessi.
«Ehm…» esordì Rowlan Tucker con voce bassa e incerta «Vostra Maestà…» pausa e sospiro «a nome di tutto il Consiglio, esprimo il mio profondo dolore per il rapimento della principessa Alienor di Alfarian,
per opera di una banda di pirati, e per l'assassinio dei membri
dell’equipaggio della nave ammiraglia Dolce
Ellis»
Si fermò a guardare i volti
impassibili dei presenti e poi, dopo un ennesimo sospiro, continuò:
«Il resoconto degli avvenimenti è stato stilato in base alle testimonianze dei capitani delle navi della flotta Alfar, che scortavano la nostra ammiraglia» altra occhiata veloce al Consiglio e altro sospiro «Secondo tali testimonianze non si era mai vista prima d’ora una flotta pirata di tali dimensioni... » A questo punto Tucker parve perdere il filo del discorso, e i suoi occhi piccoli e infossati fissarono il vuoto per alcuni istanti, mentre la bocca si chiudeva in una linea sottile, e le gote flaccide si agitavano in un leggero tremolio.
«Il resoconto degli avvenimenti è stato stilato in base alle testimonianze dei capitani delle navi della flotta Alfar, che scortavano la nostra ammiraglia» altra occhiata veloce al Consiglio e altro sospiro «Secondo tali testimonianze non si era mai vista prima d’ora una flotta pirata di tali dimensioni... » A questo punto Tucker parve perdere il filo del discorso, e i suoi occhi piccoli e infossati fissarono il vuoto per alcuni istanti, mentre la bocca si chiudeva in una linea sottile, e le gote flaccide si agitavano in un leggero tremolio.
«Ora io mi chiedo…» riprese con
grande sforzo e voce ancor più rauca «e vi
chiedo… ehm… come è stato possibile che i pirati fossero a conoscenza del fatto
che proprio quel giorno a quella tale ora sarebbe passata la flotta che
scortava la principessa Alienor?»
Si fermò e si schiarì la voce,
osservando le reazioni del Consiglio.
Il senatore Fuscivarian era
immobile come una statua di sale e dal suo volto rugoso non traspariva la
minima emozione. L’eunuco Bial, con gli occhi truccati di bistro fissava le proprie unghie laccate.
I ministri guardavano con immotivato interesse il tavolo, il pavimento o il soffitto, oppure le finestre o le porte.
I ministri guardavano con immotivato interesse il tavolo, il pavimento o il soffitto, oppure le finestre o le porte.
«La sparizione dell’ammiraglio
Travemund rende ancora più difficile il compito di dare una risposta plausibile. Propongo quindi che sia istituita una commissione d’indagine guidata dal più autorevole e neutrale esponente del nostro Senato, il qui presente Sibelius Fuscivarian»
Molti ministri annuirono e il senatore Fuscivarian parve approvare con un quasi impercettibile cenno
del capo questa affermazione.
Tucker sapeva che non c'era altra soluzione.
Fuscivarian ci è ancora utile, e in questo momento è l'unico che ci può garantire il completo insabbiamento delle indagini.
Il Primo Ministro trasse un
sospiro di sollievo e guardò con deferenza l’Imperatrice.
Vedete, Maestà, come mi sono prodigato per voi?
Ma il viso di Ellis rimaneva
impostato sull’espressione di sofferente cordoglio che aveva fin dall’inizio
della riunione, come se tutte le cose dette dal Consiglio non la riguardassero
minimamente.
«Ora» riprese Tucker, di nuovo
teso «C’è da affrontare il problema delle nozze mancate di Sua Maestà Imperiale
Elner XI, e dei rapporti con il Regno degli Alfar»
Questo era il punto più
controverso, e infatti il silenzio divenne totale.
Quell'idiota di Elner sta ancora festeggiando come se nulla fosse successo...
Tucker sapeva che su questo punto si stava giocando non solo la sua carriera, ma la sua stessa vita.
«Ehm… sono stato informato del fatto
che una parte del Senato Imperiale ha richiesto ed ottenuto con voto di maggioranza
un ordine del giorno…ehm… che solleciti Sua Maestà Elner XI affinché prenda
comunque moglie al più presto per garantire ... la linea di discendenza
primogenita della dinastia Eclionner…»
E qui Tucker guardò Fuscivarian
Questa è un'altra tua gatta da pelare.
Il vecchio senatore era
profondamente assorto, tanto da apparire quasi addormentato.
Ellis rimaneva imperscrutabile.
«Inoltre, ho qui una richiesta
del Re degli Alfar di discutere le condizioni per il rilascio di sua figlia Alienor e in
caso di… ehm… di esito infausto… c’è anche un… come dire…un eventuale…
ipotetico, s’intende…rischio di ritorsioni militari...»
Ancora silenzio imbarazzato del Consiglio.
Maledizione Ellis, parla, aiutami!
Ma la Vedova Nera non dava segno di vita.
«E’ quindi puramente come atto
dovuto, puramente formale, che io…io » balbettò il Primo Ministro con voce implorante «cioè… il Consiglio... si pronunci su questi temi di grande… di enorme… come
dire…»
A questo punto Ellis intervenne
per porre fine a quella scena pietosa.
Sollevò la mano destra per comandare che si facesse silenzio. Poi, rimanendo a capo chino, con voce serissima e ferma, dichiarò:
«Sebbene ancora distrutta dal dolore, ho trovato la forza di partecipare a questo Consiglio, e di valutare le questioni all'ordine del giorno»
«Sebbene ancora distrutta dal dolore, ho trovato la forza di partecipare a questo Consiglio, e di valutare le questioni all'ordine del giorno»
Sollevò lo sguardo :
«Quanto al primo punto, ho piena fiducia nella commissione d'indagine - e qui fissò con aria minacciosa il senatore Fuscivarian - e non intendo interferire con i suoi lavori»
«Quanto al primo punto, ho piena fiducia nella commissione d'indagine - e qui fissò con aria minacciosa il senatore Fuscivarian - e non intendo interferire con i suoi lavori»
Tucker la guardava con ammirazione:
Il ruolo della donna in lutto le si addice, è nata per recitarlo...
Ellis gli lanciò uno sguardo d'intesa:
«Riguardo alle nozze di mio figlio, invito il primo ministro a riferire al Senato che Elner XI confida nella liberazione della principessa Alienor e ritiene offensiva l'idea di pensare a un altro fidanzamento»
Tutti annuirono con decisione.
«Sarà
fatto, Maestà» garantì Tucker, pensando alla genialità di quel piano. Il rapimento impediva nel contempo le nozze con Alienor e qualunque altro fidanzamento, lasciando alla Reggente tutto il tempo per consolidare il proprio potere.
Ellis riprese la parola: «Circa il terzo punto, sono certa che la prima preoccupazione di re Kerelic di Alfarian sia quella di concentrarsi sul ritrovamento di sua
figlia, piuttosto che muovere guerra al nostro Impero. Si riferisca al Senato che qualsiasi voce di intervento militare è completamente infondata»
Tucker rispose con un inchino, in segno di totale sottomissione.
Provava, nei confronti della
sovrana che lo aveva scelto come Primo Ministro, un misto di paura e di attrazione.
Ripensò alla prima volta in cui, un ventina d’anni prima, aveva incontrato Ellis
Eclionner, all’epoca ancora adolescente e poco influente rispetto al resto della dinastia.
Già allora aveva una predilezione per il nero. Pareva che si stesse preparando ai funerali di tutte le future vittime dei suoi complotti.
A quei tempi era impiegato presso la Cancelleria , dove
passavano tutti i segreti dell'Impero.
Ellis aveva bisogno di lui per ottenere informazioni, e lui aveva bisogno di lei per accrescere il suo potere, in quanto i suoi avversari erano vicini ad altri esponenti della dinastia.
Su quanti cadaveri siamo dovuti passare, Ellis!
A volte Tucker provava qualcosa
di simile al rimorso, ma lei gli ripeteva le stesse parole:
“La nostra è una guerra, e le guerre non si vincono
con le buone maniere”.
Il fine giustificava i mezzi. E quel fine era il Trono.
Il fine giustificava i mezzi. E quel fine era il Trono.
Il gioco del Trono era tutto per
lei, e Tucker era stato contagiato da questa smania di ascesa politica, quasi
fosse una febbre, o una sete insaziabile.
Ma ci fu una volta in cui il suo lutto era sincero.
Lo ricordava con precisione. Era
il giorno in cui avevano riportato a Lathena il presunto corpo di suo fratello, il principe Masrek.
Di quella vicenda si era occupato l'eunuco Bial.
Il rapporto ufficiale diceva che Masrek era stato ucciso ad Elenna sul Dhain ed il suo corpo era stato preso in consegna dal capo dei disertori, detto "lo Sciancato".
Nel rapporto ufficioso, però, Bial aveva sostenuto tutto il contrario.
Non c'erano prove sufficienti per identificare il cadavere, mentre al contrario c'erano molti motivi per ritenere che lo Sciancato, di cui si sospettava la reale identità, avesse deliberatamente inscenato il tutto per proteggere Masrek attribuendogli una nuova identità.
"In ogni caso, io l'ho perduto per sempre".
Quello era stato il commento di Ellis..
Il suo dolore era immenso.
Al funerale era sinceramente provata ed angosciata.
Dopo la cerimonia si era recata nella sua villa sulla scogliera, a picco sul mare.
Lui era stato convocato, ed era andato subito da lei.
Il rapporto ufficiale diceva che Masrek era stato ucciso ad Elenna sul Dhain ed il suo corpo era stato preso in consegna dal capo dei disertori, detto "lo Sciancato".
Nel rapporto ufficioso, però, Bial aveva sostenuto tutto il contrario.
Non c'erano prove sufficienti per identificare il cadavere, mentre al contrario c'erano molti motivi per ritenere che lo Sciancato, di cui si sospettava la reale identità, avesse deliberatamente inscenato il tutto per proteggere Masrek attribuendogli una nuova identità.
"In ogni caso, io l'ho perduto per sempre".
Quello era stato il commento di Ellis..
Il suo dolore era immenso.
Al funerale era sinceramente provata ed angosciata.
Dopo la cerimonia si era recata nella sua villa sulla scogliera, a picco sul mare.
Lui era stato convocato, ed era andato subito da lei.
La trovai ai bordi del burrone, appoggiata ad una lapide, con il vento che le scompigliava i capelli. Gli era parsa come una divinità
offesa, una statua che dominava gli elementi dall’alto del
promontorio. Aveva in mano una rosa nera, e la stava gettando in mare.
Quando si era voltata, lui aveva visto un'espressione di dolore e insieme di determinazione nei suoi occhi color indaco, che parevano scuri come la notte, e fissi, quasi
osservassero una realtà diversa e cupa, che solo lei poteva vedere.
Era bellissima…e terribile... e disperata…
N.d.A.
Ellis Eclionner nella prima foto è rappresentata da Romy Schneider nei panni dell'imperatrice Sissi (Elizabeth von Wittelsbach) sovrana d'Austria e Ungheria.