Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
martedì 17 marzo 2015
Estgot. Capitolo 48. La verità su Virginia e Jessica
Nelle percezioni indotte dall'Acqua della Vita, mentre il suo corpo era in preda al dolore delle convulsioni, la mente di Waldemar vedeva scorrere le immagini mostrategli dalla Madre dei Giorni Perduti.
A un certo punto un'immagine si definì e si fermò.
Waldemar la riconobbe senza ombra di dubbio: era Virginia, il suo primo amore, morta anni prima.
Gone and lost forever.
Per tre volte tentò di gettarle le braccia al collo.
Per tre volte l'ombra invano abbracciata gli si dissolse fra le mani.
<<Sono solo un'ombra, amore mio: evocata dai Grandi Antichi secondo la legge dei morti.
Il nostro tempo, quello mio e tuo, nella realtà si è concluso.
Io esisto solo come parte di un sogno più grande.
La Trascendenza, un giorno lo saprai, è assorbimento dell'Individuale nell'Universale.
Ma la tua strada è ancora lunga, amore mio: non darti troppa pena per le cose da poco.
Io non tornerò più, ma colei che verrà dopo di me, sarà più grande di me>>
L'entità blu al suo fianco, la Madre dei Giorni Perduti, si rivolse a Virginia:
<<E' il momento. Devi dirgli tutto. E' tempo che conosca la verità>>
Virginia allora lo guardò con infinito amore e infinita tristezza:
<<Ascolta molto bene ciò che ho da dirti, perché in esso c'è la chiave per la tua salvezza, e non solo la tua.
Quando ti conobbi all'università non sapevo che eravamo predestinati e ti amavo spontaneamente, ma quando scoprii che il nostro incontro non era stato casuale e che eravamo entrambi pedine nelle mani degli Iniziati, mi rifiutai di essere lo strumento della tua rovina.
Io possedevo il Dono della premonizione, per cui potevo vedere ciò che ci sarebbe accaduto, se fossi rimasta con te.
Chi possiede spontaneamente il Dono si nutre, anche senza volerlo, dell'energia di coloro che gli stanno vicino. Si chiama vampirismo psicologico.
Io ero un pericolo mortale per te e per tutte le persone che amavo.
Per questo fuggii ad Estgot, dove si trovavano gli altri cloni, e avevo già un piano ben preciso.
Quel piano era incentrato sul ruolo del secondo clone, in ordine di successione: Jessica Baumann, onorevole lady Burke-Roche>>
Waldemar percepì, seppure con grande lontananza, che nel mondo reale il suo corpo tremava e le mani di Jessica erano appoggiate sulle sue braccia.
Questa consapevolezza gli diede un senso di vertigine:
<<Virginia, cosa devo fare con Jessica? So che mi sta usando per fini personali e che ha una personalità prevaricatrice, ruvida e indurita dalle avversità, eppure ho delle responsabilità verso di lei e la creatura che porta in grembo, e provo per loro qualcosa che non so spiegare neanche a me stesso.
So solo che, nonostante la ragione mi dica che dovrei dimenticarla, non riesco a togliermi Jessica dalla testa>>
Virginia annuì:
<<In verità la cosa non mi meraviglia, anzi.
Hoc erat in votis.
Era nelle mie intenzioni che ciò accadesse. E' importante che tu capisca ciò che sto per dirti.
Io sapevo che gli Iniziati mi avrebbero uccisa, per la mia ribellione, ma prima di morire, ho condiviso le mie memorie con Jessica, che era destinata a prendere il mio posto.
Jessica possiede tutti i miei ricordi. In un certo senso è come se una parte di me vivesse ancora dentro di lei, ed è quella parte ciò che tu hai riconosciuto ed amato fin dal primo momento>>
Waldemar era sconvolto:
<<Ma perché sei andata incontro alla morte? Perché hai riposto la tua fiducia in Jessica? Perché mi hai lasciato solo in questo inferno? Cosa ne sarà di me, quando mi risveglierò... se mi risveglierò da questa agonia>>
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Finalmente cominciamo a conoscere meglio la fantomatica Virginia Dracu! Certyo, anche lei a quanto pare aveva la tendenza a manipolare Waldemar (seppur per scopi positivi), deve essere una caratterisrica genetica di tutti i cloni!^^ (o forse è Waldemar che si presta particolamente bene ad esser influenzato e tutti gli altri se ne approfittano?)
RispondiEliminaQuello che mi chiedo è se queste visioni siano "vere" oppure il frutto della mente di Waldemar che in qualche modo tenta di dare una coerenza logica a ciò che gli è successo e gli sta accadendo...
Sono molto curiosa di leggere il prossimo capitolo per capire maglio tutta la faccenda! :)
Il personaggio di Virginia Dracu meriterebbe un prequel a se stante, perché tra i vari cloni era sicuramente quella di cui Waldemar era davvero innamorato, mentre le altre sono per lo più un riflesso della prima, che riesce ad avere influenza anche da morta!!! :-D
EliminaLa facile manovrabilità di Waldemar va vista proprio nell'ottica di un innamoramento totale ed emotivamente smisurato, che, al contrario di quel che succede all'eroe romantico, come può essere un Heathcliff, non porta alla ribellione unita alla vendetta, ma al contrario porta ad una sorta di idolatria della persona amata, una evidente idealizzazione ossessiva, tale da riflettersi anche su altre persone che le assomigliano, in particolare se si tratta di cloni che hanno condiviso tra loro le memorie e nei prossimi capitoli si chiarirà meglio cosa si intende per "condividere le memorie"... è un altro dei "superpoteri" di Virginia, connessi al suo Dono, ma pagati col prezzo del vampirismo psicologico, rispetto al quale poi lei, non volendo danneggiare gli altri, sacrifica la sua stessa vita. E' una storia tutta da raccontare ;-)
Molto interessante la domanda che hai posto!!! Queste visioni sono delle vere forme di percezione tramite un sesto senso oppure sono una specie di sogno che cerca di dare una coerenza logica alle esperienze di Waldemar? Ecco, uno degli aspetti che mi piacciono di più in questo tipo di romanzi è che si può andare avanti per molti capitoli lasciando il lettore nel dubbio (e quindi nella curiosità di sapere) se si tratta di eventi scientificamente spiegabili, oppure di fenomeni metapsicologici, o addirittura parapsicologici, che vanno oltre le normali percezioni... nei prossimi capitoli ci saranno le risposte e spero possano risultare almeno vagamente convincenti, anche nel tentativo, che è nelle mie intenzioni, di collegare il ciclo di Estgot con il ciclo di Gothian... è una tentazione che tutti coloro che scrivono hanno, quella di mettere in un qualche collegamento i loro romanzi, per dare una coerenza alla cosiddetta "opera omnia" :-D
Spero di riuscirci senza forzature, cercando di procedere per gradi, e di focalizzare ogni capitolo sulla spiegazione di alcuni elementi poi utili per arrivare al passaggio successivo...
Poi mi saprai dire se ti ho convinto o meno! Sono molto curioso dell'impressione che ne riceverai!!! ;-)
Grazie di cuore! *-*