venerdì 26 gennaio 2018

Gerarchia dei Titoli nobiliari, degli Ordini cavallereschi e delle onoreficenze britanniche: nobiltà e ordinamento aristocratico del Regno Unito


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La Nobiltà britannica comprende tutti gli individui e le famiglie riconosciute dal Regno Unito come membri della classe aristocratica, ovvero godenti di privilegi ereditari.

Storia

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Storia delle parìe britanniche.
La nobiltà delle quattro nazioni costituenti il Regno Unito attuale ha giocato nei secoli un ruolo fondamentale nel costituire lo stato inglese come appare oggi, anche se attualmente i pari ereditari non godono di specifici diritti, privilegi o responsabilità, ad eccezione della possibilità di essere eletti nella Camera dei Lords, mantenendo l'ordine di precedenza e certi titoli o diritti di udienza col monarca.
Genericamente, la nobiltà britannica consiste nei pari e nelle loro famiglie, anche se vi è un senso più strettamente legale che include la nobiltà titolata e non.[1] I membri della paria portano i titoli di duca, marchese, conte, visconte e barone. I pari con titoli da barone a marchese sono genericamente indicati come lords. Ad ogni modo, i baroni scozzesi, vengono spesso distinti dagli altri con l'indicazione di "barone di ...". La nobiltà non titolata consiste di tutte quelle persone che hanno ottenuto concessione di utilizzare uno stemma pur in assenza di un predicato feudale.[1] Altri, come i Gentleman o gli Esquire hanno unicamente una posizione nell'ordine di precedenza del Regno Unito. Gran parte dell'aristocrazia britannica ha storicamente posseduto della terra, ad eccezione dei baronetti e dei proprietari terrieri armigeri (le cui famiglie erano spesso derivanti dall'epoca medievale e dalla società feudale dove non sempre il possesso della terra era fondamentale per ottenere la nobiltà, ma bastava distinguersi nei servizi militari ad un signore locale).
I predicati nobiliari scozzesi spesso includono la designazione territoriale del titolo.[2] In Scozia, la designazione territoriale implica la concessione almeno del rango di "Esquire" (scudiero) anche se sono intesi come nobiltà minore.[3]
Il termine parìa è utilizzato spesso per indicare genericamente l'aristocrazia titolata e non. Tutte le moderne onorificenze britanniche, tra cui le dignità dei pari, sono create direttamente dal monarca inglese, ottenendo effetto per lettere patenti affisse col Great Seal of the Realm. Il sovrano stesso è considerato fonte d'onore e come "fontana e sorgente di tutte le dignità che egli non può detenere per conto proprio",[4] cannot hold a British peerage.
Prima del XX secolo, le parìe erano genericamente ereditarie (con alcune eccezioni) e concesse per linea maschile. Il primogenito di un duca, marchese o conte aveva almeno un titolo sussidiario da poter utilizzare come titolo di cortesia personale. Ad esempio, il primogenito del conte di Snowdon, è detto visconte Linley.
Il sistema moderno delle parìe è il retaggio dell'antico costume britannico del XII-XIII secolo per la convocazione dei singoli al parlamento. Il sistema economico del tempo era quello del feudalesimo e quindi il privilegio di essere convocati a far parte del parlamento dipendeva dal quantitativo di terra controllato (una "baronia"). Sul finire del XIV secolo, il diritto (o "titolo") iniziò ad essere garantito per decreto, ed i titoli iniziarono ad essere trasmessi per primogenitura. Posizioni non ereditarie iniziarono ad essere create nuovamente dal 1867.
Nel 1958 il Life Peerages Act introdusse la possibilità per un pari non ereditario di sedere nella Camera dei Lords, e quindi la creazione di parìe ereditarie che in breve tempo possono essere considerate obsolete, pratica cessata quasi del tutto dal 1964. Questa convenzione non venne ad ogni modo osservata dal primo ministro Margaret Thatcher che chiese alla regina Elisabetta IIdi creare tre pari ereditari (due dei quali, erano uomini senza eredi). Sino ai cambiamenti del XX secolo, sol una piccola porzione della nobiltà scozzese e irlandese aveva ottenuto il permesso di sedere nella Camera dei Lords inglese.
Sino al 1999 il possesso di un titolo di parìa (ad eccezione di quelli irlandesi) consentiva ad una persona di sedere nella Camera dei Lords, indipendentemente dalla propria età. A 1999 solo 92 pari ereditari avevano ottenuto il permesso di sedere nella Camera dei Lords di cui 90 erano eletti per ballottaggio tra le parìe ereditarie e rimpiazzati solo alla loro morte col medesimo sistema. Lo stesso detentore del titolo di Conte Maresciallo, incarico reale per la sovrintendenza alle cerimonie solenni ed alle grandi occasioni di stato, siede automaticamente nella Camera dei Lords. Il detentore attuale della carica è il duca di Norfolk. Uguale sorte tocca al Lord Gran Ciambellano.
Un membro della Camera dei Lords non può contemporaneamente essere anche un membro della Camera dei Comuni. Nel 1960Tony Benn ereditò il titolo di suo padre di Visconte Stansgate e si rifiutò di lasciare la propria posizione elettorale conquistata coi voti dei suoi elettori. I titoli, ad ogni modo, non sono spesso considerati come necessari per essere definiti membri dell'aristocrazia: sia il capitano Mark Phillips che il vice ammiraglio Timothy Laurence, rispettivamente primo e secondo marito della principessa Anna non hanno avuto titoli nobiliari.

Nobiltà: pari e non-pari

Duchi

Marchesi

Conti

Visconti

Baroni / Lords del Parlamento di Scozia

Baroni di Scozia (non-pari[5])

Titoli di cortesia

Baronetti (Sir)

Cavalieri ereditari (Sir)

Cavalieri (Sir)


Elenco delle onorificenze, degli ordini di merito e cavallereschi distribuiti del Regno Unito, alcuni dei quali vennero già distribuiti anche nell'Impero Britannico e nel Commonwealth. Il sistema di precedenze degli ordini cavallereschi è attualmente identico in tutti i regni che compongono difatti il Regno Unito (Inghilterra, Scozia, Irlanda del Nord) anche se in passato i tre regni avevano sistemi separati di onorificenze con diverse precedenze. Le uniche distinzioni di precedenza che oggi vengono mantenute sono unicamente relative all'aristocrazia, mentre dall'istituzione del Regno Unito all'inizio del XIX secolo i tre sistemi di ordini cavallereschi sono stati unificati.
Inizialmente il sistema delle onorificenze era identico per tutti i paesi facenti parte dell'impero coloniale britannico e tale rimase sino al 1975 quando i maggiori paesi del Commonwealth disposero nuovi ordini di precedenza.

Ordini cavallereschi

Il Gran Maestro dell'ordine è il monarca d'Inghilterra che assurge anche al ruolo di sovrano del Regno Unito ed ha assoluta precedenza su tutti i cavalieri di tutti gli ordini.
NastroNomePost-NominaleAnno di fondazioneSovrano fondatore
Institution du Mérite militaire ribbon.pngOrdine della GiarrettieraKG/LG1348Edoardo III d'Inghilterra
United-kingdom138.gifOrdine del CardoKT/LT1687Giacomo II d'Inghilterra
Ribbon bar Order of St. Patrick.jpgOrdine di San Patrizio
(quiescente)
OP
MP
1783Giorgio III d'Inghilterra
Order of the Bath (ribbon).svgOrdine del BagnoGCB
KCB/DCB
CB
1725Giorgio I d'Inghilterra
UK Order St-Michael St-George ribbon.svgOrdine dei Santi Michele e GiorgioGCMG
KCMG/DCMG
CMG
1818Giorgio, principe di Galles
(poi Giorgio IV)
Dso-ribbon.pngDistinguished Service OrderDSO1886Vittoria d'Inghilterra
UK Royal Victorian Order ribbon.svgOrdine Reale VittorianoGCVO
KCVO/DCVO
CVO
LVO
MVO
1896Vittoria d'Inghilterra
Order of merit nastrino.pngOrdine al Merito del Regno UnitoOM1902Edoardo VII d'Inghilterra
United-kingdom584.gifImperial Service OrderISO1902Edoardo VII d'Inghilterra
Order BritEmp (civil) rib.PNGOrdine dell'Impero BritannicoGBE
KBE/DBE
CBE
OBE
MBE
1917Giorgio V d'Inghilterra
Order of the Companions of Honour Ribbon.gifOrdine dei Compagni d'OnoreCH1917Giorgio V d'Inghilterra

Altri ordini[modifica | modifica wikitesto]

NastroNomePost-NominaleAnno di fondazione
Order of St. Giovanni of Gerusalem-Rhodes-Malta BAR.svgVenerabile Ordine di San Giovanni (tutti i gradi)SJ1831

Decorazioni di merito[modifica | modifica wikitesto]

NastroOnorificenzaPost-nominale
UK Victoria Cross ribbon bar.svgVictoria CrossVC
UK George Cross ribbon.svgGeorge CrossGC
UK Conspicuous Gallantry Cross ribbon.svgConspicuous Gallantry CrossCGC
Royal Red Cross (UK) ribbon.pngMembro Royal Red CrossRRC
UK George Medal ribbon.svgGeorge MedalGM
Distinguished Service Cross (UK) ribbon.pngDistinguished Service CrossDSC
Military cross nastrino.pngMilitary CrossMC
United Kingdom Distinguished Flying Cross ribbon.svgDistinguished Flying CrossDFC
SGM(UK)ribbon.jpgSea Gallantry MedalSGM
Queen's Gallantry MedalQGM
UK AFC ribbon.svgAir Force CrossAFC
Royal Red Cross (UK) ribbon.pngAssociato della Royal Red CrossARRC

Medaglie di campagne

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Onorificenze per le campagne di guerra britanniche.
Le onorificenze commemorative per campagne di guerra ed operazioni militari britanniche sono conferite a membri delle forze armate britanniche, forze armate alleate e civili che hanno prestato servizio o partecipato in specifiche campagne militari. Esempi ne sono la Defence Medal, per la difesa nazionale e la Atlantic Star per il servizio in Atlantico, nella seconda guerra mondiale.

Ordini reali famigliari

NastroOnorificenzaPost-nominale
Royal Family Order of King George V - ribbon bar.pngOrdine Famigliare Reale di Re Giorgio IV-
Royal Order of Victoria and Albert - ribbon bar.gifOrdine Famigliare Reale di Vittoria e Alberto-
Ord.fam.EdwardVII.JPGOrdine Famigliare Reale di Re Edoardo VII-
Royal Family Order of King George V - ribbon bar.pngOrdine Famigliare Reale di Re Giorgio V-
GBR Family Order George VI BAR.pngOrdine Famigliare Reale di Re Giorgio VI-
GBR Family Order Elizabeth II BAR.pngOrdine Famigliare Reale della Regina Elisabetta II-

Medaglie commemorative d'incoronazioni e giubilei

NastroOnorificenzaPost-nominale
Queen Victoria Golden Jubilee Medal ribbon.pngMedaglia per il giubileo d'oro della Regina Vittoria (1887)-
Queen Victoria Diamond Jubilee Medal (military) ribbon.PNGMedaglia per il giubileo di diamante della Regina Vittoria (1897)-
Medaglia.Incoronazione.Edward.VII.pngMedaglia dell'Incoronazione di Edoardo VII (1901)-
Med.DelhiDurbar1903.pngMedaglia del Delhi Durbar di Edoardo VII (1903)-
King George V Coronation Medal ribbon.pngMedaglia dell'Incoronazione di Giorgio V (1911)-
King George V Coronation Medal ribbon.pngMedaglia del Delhi Durbar di Giorgio V (1911)-
GeorgeVSilverJubileum-ribbon.pngMedaglia del giubileo d'argento di Giorgio V (1935)-
EdwardVIIICoronationMedal.pngMedaglia dell'Incoronazione di Edoardo VIII-
GeorgeVICoronationRibbon.pngMedaglia dell'Incoronazione di Giorgio VI (1937)-
UK Queen EII Coronation Medal ribbon.svgMedaglia dell'Incoronazione di Elisabetta II (1953)-
QEII Silver Jubilee Medal ribbon.pngMedaglia del giubileo d'argento di Elisabetta II (1977)-
QEII Golden Jubilee Medal ribbon.pngMedaglia del giubileo d'oro di Elisabetta II (2002)-
QEII Diamond Jubilee Medal ribbon.pngMedaglia del giubileo di diamante di Elisabetta II (2012)-

Capi Clan/Laird

Membri della nobiltà non titolati

  • Esquire (dal latino scutarius, nel senso di scudiero, tramite l'antico francese esquier)
  • Gentleman

Nobiltà irlandese e gaelica

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: TanistryDerbfine e Prima legge irlandese.
Al di fuori del Regno Unito, la rimanente Nobiltà gaelica d'Irlanda continua informalmente ad utilizzare i propri titoli arcaici provinciali. Dal momento che l'Irlanda fu nominalmente sotto la signoria della Corona d'Inghilterra dal XII al XVI secolo, il sistema onorifico gaelico coesistette con quello britannico. Una delle dimostrazioni moderne di questa coesistenza è il titolo di Barone Inchiquin, noto in Irlanda col titolo di principe di Thomond. Il principe di Thomond è uno dei tre pretendenti del non più esistente regno (XII secolo) d'Irlanda, assieme agli O'Neill ed agli O'Conor Don.
Chief of the Name era una designazione di un clan che terminò effettivamente nel 1601 col collasso dell'ordine gaelico, eliminando così i ruoli dei capi clan. I moderni capi clan che oggi detengono il titolo in pretesa come ereditario, sono scelti all'interno di quelle famiglie discendenti dai re regionali o provinciali della storia antica irlandese così come accade nel Regno di Scozia (ad eccezione del Clann Somhairle, del Clan Donald e del Clan MacDougall, i due di origine reale).
Dopo l'Invasione normanna dell'Irlanda, molte famiglie hiberno-normanne adottarono i costumi gaelici come nel caso della dinastia dei De Burgh e della Dinastia FitzGerald.

Note

  1. ^ a b https://books.google.com/books?id=LHKBWAz9MMQC&pg=PA2&dq=untitled+nobility+uk&hl=en&sa=X&ei=D3jrULySC4nP0QWPhIHoAg&ved=0CDMQ6AEwAA#v=onepage&q=untitled%20nobility%20uk&f=false
  2. ^ Debrett's Forms of Address (Lairds), su debretts.comURL consultato il 18 luglio 2010.
  3. ^ Adam, F. e Innes of Learney, T., The Clans, Septs, and Regiments of the Scottish Highlands, 4th, Edinburgh & London, W. & A.K. Johnston Limited, 1952, p. 410.
  4. ^ Opinione della Camera dei Lords sul Caso della Parìa Buckhurst
  5. ^ Ruling of the Court of the Lord Lyon (26/2/1948, Vol. IV, page 26): "With regard to the words 'untitled nobility' employed in certain recent birthbrieves in relation to the (Minor) Baronage of Scotland, Finds and Declares that the (Minor) Barons of Scotland are, and have been both in this nobiliary Court and in the Court of Session recognised as a 'titled nobility' and that the estait of the Baronage (i.e. Barones Minores) are of the ancient Feudal Nobility of Scotland".
  6. ^ Knight, su Online Etymology DictionaryURL consultato il 7 aprile 2009.
  7. ^ Knecht, su LEO German-English dictionaryURL consultato il 7 aprile 2009.

lunedì 22 gennaio 2018

Situazione in Siria dopo l'attacco della Turchia alla provincia di Afrin e l'offensiva di Abu Al-Duhur



Military  Situation In Syrian On January 22, 2018 (Map Update)

La Turchia ha lanciato un’offensiva terrestre e aerea nel nord-ovest della Siria, nella provincia di Afrincontrollata dai Curdi dell'Unità di Protezione Popolare (Ypg) , in un’operazione biasimata sia da Washington, alleata ai curdi nella lotta all’Isis, sia dal presidente siriano Assad, che l'ha definita "un atto di sostegno ai terroristi filo-turchi di Ahrar al-Sham". Denominata paradossalmente “Ramo d’olivo“, la missione è stata annunciata dall’esercito di Ankara, che ha detto, in maniera ancor più paradossale, che sarà condotta “nel rispetto dell’integrità territoriale siriana”. L’obiettivo della Turchia è colpire quella che vede come l’incarnazione siriana degli autonomisti curdi del Pkk, stando alle parole che arrivano dal presidente Erdogan
bombardamenti si concentrano su Afrin, la città nel nord-ovest della Siria controllata dal 2012 dagli uomini delle Ypg, le milizie legate al partito curdo Pyd e sostenute dagli Usa, ma solo nei territori a est dell'Eufrate. Afrin è invece una sorta di enclave montuosa e priva di risorse petrolifere, considerata "sacrificabile" da parte degli Usa e anche da parte della Russia, dal momento che il governo curdo locale ha rifiutato l'ingresso delle truppe russo-siriane, continuando quindi ad opporsi al governo di Assad.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.
 Al momento si ha notizia di sette civili e tre combattenti curdi morti nei raid turchi. Erdogan ha avvertito i Curdi in Turchia di non scendere in piazza per protestare contro le operazioni militari in corso: coloro che risponderanno agli appelli dei leader che invitano a manifestare “pagheranno un prezzo alto“, ha ammonito il presidente turco. “È una lotta nazionaleSchiacceremo chiunque si oppone alla nostra lotta nazionale”, ha scandito “Più tardi, ripuliremo il nostro Paese fino alla frontiera irachena ”.
 La Turchia accusa l’Ypg di essere un ramo siriano del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), che da oltre trent’anni nel sud-est turco combatte il potere centrale in nome dell'indipendenza del Kurdistan ed è considerato da Ankara e dai suoi alleati come un’organizzazione terroristica. L’Ypg è stata anche un alleato imprescindibile per gli Usa nella lotta contro l’Isis.
I rapporti tra Usa e Turchia sono da tempo molto tesi, con Erdogan che accusa gli Stati Uniti di aver promosso il tentato golpe del 2016 e gli americani che disapprovano l'allontanamento turco dalle politiche della Nato, di cui la Turchia fa parte.
La milizia curda ha avuto un ruolo chiave nella cacciata degli jihadisti da tutti i loro principali feudi nella Siria orientale. 
La Russia si è definita “preoccupata” dall’offensiva e ha chiesto “moderazione”, mentre il ministro degli Esteri siriano Fayçal Mekdad giovedì aveva detto che l’aviazione di Damasco abbatterà qualsiasi velivolo militare turco entri nel suo spazio aereo. La Turchia ha fatto sapere di aver informato Damasco dell’offensiva, ma il presidente Bashar Assad ha smentito e “condannato con forza la brutale aggressione turca su Afrin”, tramite l’agenzia di stampa Sana.
Nel frattempo Assad e i suoi alleati stanno conducendo un'imponente offensiva nella provincia di Idlib per riprendere il controllo della città di Abu Al-Duhur.
Chi pensava che la guerra in Siria fosse finita con la sconfitta dell'Isis deve ricredersi: ora che il Califfato si è disgregato, tutte le parti temporaneamente alleate per combatterlo si stanno fronteggiando per determinare il futuro della Siria e con essa di tutto il Medio Oriente.

Predominant ethnic and genetic groups by region in Europe



A livello genetico, si sono considerati gli aplogruppi del cromosoma Y, che indica l'ascendenza patrilineare, secondo gli studi della genetica delle popolazioni. L'Europa occidentale mostra una prevalenza dell' Y-aplogruppo R1b, a sua volta suddiviso in varie sub-cladi, tra cui:

U106 corrispondente alle popolazioni di lingua germanica
U152 corrispondente alle popolazioni di lingua italo-celtica (RZ36 indica i Galli alpini)
L21 corrispondente alle popolazioni di lingua celtico-atlantica e insulare
DF27 corrispondenti alle popolazioni di lingua iberica (considerata pre-indoeuropea)


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