La Nobiltà britannica comprende tutti gli individui e le famiglie riconosciute dal Regno Unito come membri della classe aristocratica, ovvero godenti di privilegi ereditari.
Storia
La nobiltà delle quattro nazioni costituenti il Regno Unito attuale ha giocato nei secoli un ruolo fondamentale nel costituire lo stato inglese come appare oggi, anche se attualmente i pari ereditari non godono di specifici diritti, privilegi o responsabilità, ad eccezione della possibilità di essere eletti nella Camera dei Lords, mantenendo l'ordine di precedenza e certi titoli o diritti di udienza col monarca.
Genericamente, la nobiltà britannica consiste nei pari e nelle loro famiglie, anche se vi è un senso più strettamente legale che include la nobiltà titolata e non.[1] I membri della paria portano i titoli di duca, marchese, conte, visconte e barone. I pari con titoli da barone a marchese sono genericamente indicati come lords. Ad ogni modo, i baroni scozzesi, vengono spesso distinti dagli altri con l'indicazione di "barone di ...". La nobiltà non titolata consiste di tutte quelle persone che hanno ottenuto concessione di utilizzare uno stemma pur in assenza di un predicato feudale.[1] Altri, come i Gentleman o gli Esquire hanno unicamente una posizione nell'ordine di precedenza del Regno Unito. Gran parte dell'aristocrazia britannica ha storicamente posseduto della terra, ad eccezione dei baronetti e dei proprietari terrieri armigeri (le cui famiglie erano spesso derivanti dall'epoca medievale e dalla società feudale dove non sempre il possesso della terra era fondamentale per ottenere la nobiltà, ma bastava distinguersi nei servizi militari ad un signore locale).
I predicati nobiliari scozzesi spesso includono la designazione territoriale del titolo.[2] In Scozia, la designazione territoriale implica la concessione almeno del rango di "Esquire" (scudiero) anche se sono intesi come nobiltà minore.[3]
Il termine parìa è utilizzato spesso per indicare genericamente l'aristocrazia titolata e non. Tutte le moderne onorificenze britanniche, tra cui le dignità dei pari, sono create direttamente dal monarca inglese, ottenendo effetto per lettere patenti affisse col Great Seal of the Realm. Il sovrano stesso è considerato fonte d'onore e come "fontana e sorgente di tutte le dignità che egli non può detenere per conto proprio",[4] cannot hold a British peerage.
Prima del XX secolo, le parìe erano genericamente ereditarie (con alcune eccezioni) e concesse per linea maschile. Il primogenito di un duca, marchese o conte aveva almeno un titolo sussidiario da poter utilizzare come titolo di cortesia personale. Ad esempio, il primogenito del conte di Snowdon, è detto visconte Linley.
Il sistema moderno delle parìe è il retaggio dell'antico costume britannico del XII-XIII secolo per la convocazione dei singoli al parlamento. Il sistema economico del tempo era quello del feudalesimo e quindi il privilegio di essere convocati a far parte del parlamento dipendeva dal quantitativo di terra controllato (una "baronia"). Sul finire del XIV secolo, il diritto (o "titolo") iniziò ad essere garantito per decreto, ed i titoli iniziarono ad essere trasmessi per primogenitura. Posizioni non ereditarie iniziarono ad essere create nuovamente dal 1867.
Nel 1958 il Life Peerages Act introdusse la possibilità per un pari non ereditario di sedere nella Camera dei Lords, e quindi la creazione di parìe ereditarie che in breve tempo possono essere considerate obsolete, pratica cessata quasi del tutto dal 1964. Questa convenzione non venne ad ogni modo osservata dal primo ministro Margaret Thatcher che chiese alla regina Elisabetta IIdi creare tre pari ereditari (due dei quali, erano uomini senza eredi). Sino ai cambiamenti del XX secolo, sol una piccola porzione della nobiltà scozzese e irlandese aveva ottenuto il permesso di sedere nella Camera dei Lords inglese.
Sino al 1999 il possesso di un titolo di parìa (ad eccezione di quelli irlandesi) consentiva ad una persona di sedere nella Camera dei Lords, indipendentemente dalla propria età. A 1999 solo 92 pari ereditari avevano ottenuto il permesso di sedere nella Camera dei Lords di cui 90 erano eletti per ballottaggio tra le parìe ereditarie e rimpiazzati solo alla loro morte col medesimo sistema. Lo stesso detentore del titolo di Conte Maresciallo, incarico reale per la sovrintendenza alle cerimonie solenni ed alle grandi occasioni di stato, siede automaticamente nella Camera dei Lords. Il detentore attuale della carica è il duca di Norfolk. Uguale sorte tocca al Lord Gran Ciambellano.
Un membro della Camera dei Lords non può contemporaneamente essere anche un membro della Camera dei Comuni. Nel 1960, Tony Benn ereditò il titolo di suo padre di Visconte Stansgate e si rifiutò di lasciare la propria posizione elettorale conquistata coi voti dei suoi elettori. I titoli, ad ogni modo, non sono spesso considerati come necessari per essere definiti membri dell'aristocrazia: sia il capitano Mark Phillips che il vice ammiraglio Timothy Laurence, rispettivamente primo e secondo marito della principessa Anna non hanno avuto titoli nobiliari.
Nobiltà: pari e non-pari
Duchi
- Ducati reali nel Regno Unito
- Duchi nel Regno Unito
- Duchi nella Parìa britannica
- Ducati nella Parìa britannica
Marchesi
Conti
- Contee reali nel Regno Unito
- Conti nella Parìa britannica
- Contee nella Parìa britannica
Visconti
Baroni / Lords del Parlamento di Scozia
- Baronie reali nel Regno Unito
- Baroni nella Parìa britannica
- Baronie nella Parìa britannica
- Elenco delle parìe britanniche a vita
Baroni di Scozia (non-pari[5])
Titoli di cortesia
Baronetti (Sir)
Cavalieri ereditari (Sir)
Cavalieri (Sir)
- Cavaliere, dall'antico inglese cniht ("ragazzo" o "servitore"),[6] coniato dalla parola tedesca Knecht ("lavoratore" o "servitore").[7]
- Onorificenze britanniche
Elenco delle onorificenze, degli ordini di merito e cavallereschi distribuiti del Regno Unito, alcuni dei quali vennero già distribuiti anche nell'Impero Britannico e nel Commonwealth. Il sistema di precedenze degli ordini cavallereschi è attualmente identico in tutti i regni che compongono difatti il Regno Unito (Inghilterra, Scozia, Irlanda del Nord) anche se in passato i tre regni avevano sistemi separati di onorificenze con diverse precedenze. Le uniche distinzioni di precedenza che oggi vengono mantenute sono unicamente relative all'aristocrazia, mentre dall'istituzione del Regno Unito all'inizio del XIX secolo i tre sistemi di ordini cavallereschi sono stati unificati.
Inizialmente il sistema delle onorificenze era identico per tutti i paesi facenti parte dell'impero coloniale britannico e tale rimase sino al 1975 quando i maggiori paesi del Commonwealth disposero nuovi ordini di precedenza.
Ordini cavallereschi
Il Gran Maestro dell'ordine è il monarca d'Inghilterra che assurge anche al ruolo di sovrano del Regno Unito ed ha assoluta precedenza su tutti i cavalieri di tutti gli ordini.
Nastro | Nome | Post-Nominale | Anno di fondazione | Sovrano fondatore |
---|---|---|---|---|
Ordine della Giarrettiera | KG/LG | 1348 | Edoardo III d'Inghilterra | |
Ordine del Cardo | KT/LT | 1687 | Giacomo II d'Inghilterra | |
Ordine di San Patrizio (quiescente) | OP MP | 1783 | Giorgio III d'Inghilterra | |
Ordine del Bagno | GCB KCB/DCB CB | 1725 | Giorgio I d'Inghilterra | |
Ordine dei Santi Michele e Giorgio | GCMG KCMG/DCMG CMG | 1818 | Giorgio, principe di Galles (poi Giorgio IV) | |
Distinguished Service Order | DSO | 1886 | Vittoria d'Inghilterra | |
Ordine Reale Vittoriano | GCVO KCVO/DCVO CVO LVO MVO | 1896 | Vittoria d'Inghilterra | |
Ordine al Merito del Regno Unito | OM | 1902 | Edoardo VII d'Inghilterra | |
Imperial Service Order | ISO | 1902 | Edoardo VII d'Inghilterra | |
Ordine dell'Impero Britannico | GBE KBE/DBE CBE OBE MBE | 1917 | Giorgio V d'Inghilterra | |
Ordine dei Compagni d'Onore | CH | 1917 | Giorgio V d'Inghilterra |
Altri ordini[modifica | modifica wikitesto]
Nastro | Nome | Post-Nominale | Anno di fondazione |
---|---|---|---|
Venerabile Ordine di San Giovanni (tutti i gradi) | SJ | 1831 |
Decorazioni di merito[modifica | modifica wikitesto]
Nastro | Onorificenza | Post-nominale |
---|---|---|
Victoria Cross | VC | |
George Cross | GC | |
Conspicuous Gallantry Cross | CGC | |
Membro Royal Red Cross | RRC | |
George Medal | GM | |
Distinguished Service Cross | DSC | |
Military Cross | MC | |
Distinguished Flying Cross | DFC | |
Sea Gallantry Medal | SGM | |
Queen's Gallantry Medal | QGM | |
Air Force Cross | AFC | |
Associato della Royal Red Cross | ARRC |
Medaglie di campagne
Le onorificenze commemorative per campagne di guerra ed operazioni militari britanniche sono conferite a membri delle forze armate britanniche, forze armate alleate e civili che hanno prestato servizio o partecipato in specifiche campagne militari. Esempi ne sono la Defence Medal, per la difesa nazionale e la Atlantic Star per il servizio in Atlantico, nella seconda guerra mondiale.
Ordini reali famigliari
Medaglie commemorative d'incoronazioni e giubilei
Capi Clan/Laird
Membri della nobiltà non titolati
Nobiltà irlandese e gaelica
Al di fuori del Regno Unito, la rimanente Nobiltà gaelica d'Irlanda continua informalmente ad utilizzare i propri titoli arcaici provinciali. Dal momento che l'Irlanda fu nominalmente sotto la signoria della Corona d'Inghilterra dal XII al XVI secolo, il sistema onorifico gaelico coesistette con quello britannico. Una delle dimostrazioni moderne di questa coesistenza è il titolo di Barone Inchiquin, noto in Irlanda col titolo di principe di Thomond. Il principe di Thomond è uno dei tre pretendenti del non più esistente regno (XII secolo) d'Irlanda, assieme agli O'Neill ed agli O'Conor Don.
Chief of the Name era una designazione di un clan che terminò effettivamente nel 1601 col collasso dell'ordine gaelico, eliminando così i ruoli dei capi clan. I moderni capi clan che oggi detengono il titolo in pretesa come ereditario, sono scelti all'interno di quelle famiglie discendenti dai re regionali o provinciali della storia antica irlandese così come accade nel Regno di Scozia (ad eccezione del Clann Somhairle, del Clan Donald e del Clan MacDougall, i due di origine reale).
Dopo l'Invasione normanna dell'Irlanda, molte famiglie hiberno-normanne adottarono i costumi gaelici come nel caso della dinastia dei De Burgh e della Dinastia FitzGerald.
Note
- ^ a b https://books.google.com/books?id=LHKBWAz9MMQC&pg=PA2&dq=untitled+nobility+uk&hl=en&sa=X&ei=D3jrULySC4nP0QWPhIHoAg&ved=0CDMQ6AEwAA#v=onepage&q=untitled%20nobility%20uk&f=false
- ^ Debrett's Forms of Address (Lairds), su debretts.com. URL consultato il 18 luglio 2010.
- ^ Adam, F. e Innes of Learney, T., The Clans, Septs, and Regiments of the Scottish Highlands, 4th, Edinburgh & London, W. & A.K. Johnston Limited, 1952, p. 410.
- ^ Opinione della Camera dei Lords sul Caso della Parìa Buckhurst
- ^ Ruling of the Court of the Lord Lyon (26/2/1948, Vol. IV, page 26): "With regard to the words 'untitled nobility' employed in certain recent birthbrieves in relation to the (Minor) Baronage of Scotland, Finds and Declares that the (Minor) Barons of Scotland are, and have been both in this nobiliary Court and in the Court of Session recognised as a 'titled nobility' and that the estait of the Baronage (i.e. Barones Minores) are of the ancient Feudal Nobility of Scotland".
- ^ Knight, su Online Etymology Dictionary. URL consultato il 7 aprile 2009.
- ^ Knecht, su LEO German-English dictionary. URL consultato il 7 aprile 2009.
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