Il Castello di Estgoth, sulla cima di una collina irta e rocciosa, nel versante ucraino dei Carpazi, proiettava la sua ombra sull'intera vallata sottostante e sulla città omonima.
Dalla finestra all'ultimo piano della torre più alta, lord Roman Waldemar, Governatore della provincia Estgoth per conto dell'Unione Occidentale e Gran Maestro dell'Ordine degli Iniziati agli Arcani Supremi, osservava il paesaggio sottostante.
Ben pochi erano a conoscenza dei segreti di cui lui e il suo Ordine erano depositari e ancora meno erano quelli che potevano anche solo immaginare la natura e l'importanza dell'Operazione Hohenzollern, il cui inizio era imminente.
I piani erano già stati definiti nei minimi particolari.
Cinquanta militari tedeschi, appartenenti alla Guardia di Ferro, braccio armato dell'Aristocrazia Nera, una delle quatto componenti dell'Ordine degli Iniziati, e reduci dalla guerra civile in Ucraina, erano rimpatriati in Germania e attendevano gli ordini.
Altri Iniziati tedeschi, infiltrati nella pubblica amministrazione del land del Baden-Wurttenberg, erano pronti ad aprire le porte del castello di Hohenzollern, nella notte del 10 agosto, quando li avrebbero raggiunti il Gran Maestro, il Comandante generale Leonenko e il Consigliere Albedo.
Per millenni l'Ordine degli Iniziati aveva preparato e tessuto in segreto il Grande Disegno che stava alla base di quella spedizione.
Il Programma Genetico, le Premonizioni, i Patti con i Signori degli Elementi e tutte le precedenti operazioni non erano stati altro che la premessa di ciò che stava per accadere.
Lo stesso lord Waldemar, inizialmente scettico riguardo alle finalità dell'Ordine e ancor di più nei confronti dei metodi per ottenerle, aveva infine dovuto ammettere che il Grande Disegno costituiva l'unica speranza, per il genere umano, di sopravvivere al Grande Cataclisma le cui prime avvisaglie si stavano già verificando, nel disinteresse generale.
Dopo l'Iniziazione e l'elezione a Gran Maestro, Waldemar aveva volutamente mantenuto un certo riserbo, rimanendo al di sopra delle parti e preparando in silenzio un progetto che potesse conciliare le diverse anime dell'Ordine.
Dall'infinitesimale germe di un'idea, quella degli Arcani Supremi, condivisa da quattro società segrete (l'Aristocrazia Nera, devota a Eclion, il Serpente Rosso, devoto a Belenos, la Fiamma di Atar, devota al Signore del Fuoco, e la Fonte Sacra, devota a Gothar, Signore del Ghiaccio), l'Ordine degli Iniziati aveva compreso le potenzialità di un piano così esteso, così protratto nel tempo, così complesso e sottile, che anche il solo pensiero della sua immensità suscitava timore reverenziale persino negli Iniziati di rango più elevato.
Eppure, nel corso dei secoli, gli Iniziati erano già stati messi a dura prova: avevano dovuto sopravvivere a condizioni di "quasi disastro", accettare perdite cocenti e sottomissioni umilianti nei confronti di entità inferiori. In tutte queste circostanze, la segretezza e la pazienza erano state anteposte a ogni altra considerazione, per preservare il segreto del Programma Genetico e della ricerca dei Varchi che conducevano alla Nuova Terra.
Tutto questo e molto di più era stato compiuto per nascondere il mistero degli Arcani Supremi da ogni tentativo di profanazione. Così facendo, in tutti quei millenni, gli Iniziati avevano creato e alimentato la loro stessa leggenda.
Ma il tempo della segretezza si stava lentamente avviando verso la sua naturale conclusione.
L'Operazione Hohenzollern era destinata ad essere una delle ultime missioni segrete, prima che l'Ordine degli Iniziati decidesse se e quando uscire allo scoperto.
Waldemar assaporava quel momento di attesa con la sicurezza di chi, dopo una vita di incertezze, era finalmente riuscito a diventare non soltanto padrone del proprio destino, ma anche di quello di un'intera organizzazione che perseguiva obiettivi politici della massima importanza.
Chi intendeva persistere nell'illusione che l'umanità potesse tirare a campare all'infinito secondo gli schemi distruttivi della società dei consumi sfrenati era libero di farlo, ma non avrebbe trovato posto nella Via Aurea.
Su questo punto la Profezia era molto chiara.
Chi è convinto che questa situazione sia sostenibile, resterà qui a godersi il Grande Cataclisma.
Gli altri, invece, saranno i pionieri della Nuova Terra, i fondatori dei nuovi regni millenari di un'umanità che ha saputo evolversi oltre i propri attuali limiti.
L'evoluzione biologica del genere umano stava per compiere un passo avanti, dopo millenni di inerzia.
Era stata davvero una lunga attesa.
Gli Iniziati hanno atteso più di chiunque altro.
Da millenni il Programma Genetico andava avanti, così come il dialogo con i Grandi Antichi, i Signori degli Elementi, al di sopra dei quali vi erano soltanto gli Arcani Supremi.
Noi siamo i prediletti dei Quattro Immortali. A noi è stato comunicato il Grande Disegno. Ed io soltanto conosco l'ubicazione dei Varchi. Tutto il resto è irrilevante.
Il Varco che si trovava all'interno del Burg Hohenzollern conduceva in un castello identico, che il popolo dei Drow aveva costruito per ordine di Atar, sotto la guida attenta e volitiva di Edwina Ataris, l'immortale figlia del Signore del Fuoco e della sua sacerdotessa di rango segreto, Isabel Burke-Roche.
Farò ai Drow un'offerta che non si può rifiutare. Persino Edwina scenderà a patti. La Rocca di Alfarian diventerà il nostro primo avamposto sul Continente Centrale della Nuova Terra.
Un obiettivo ambizioso, certamente, ma il Gran Maestro era fiducioso nel buon esito della spedizione.
Erano facoltà notevoli, anche se c'erano dei limiti ben precisi oltre i quali nemmeno lui poteva andare.
Non gli era concesso di usare quei poteri per fini personali o per avvantaggiare le persone che amava.
Tutti i suoi tentativi per conoscere la sorte di Jessica, la donna che portava in grembo sua figlia, erano, fino a quel momento, andati a vuoto.
Mi occuperò di quella questione al mio ritorno, quando nascerà la bambina.
Il parto era previsto per settembre e la missione si doveva concludere prima della fine di agosto, per cui c'era un ampio margine di tempo per assistere personalmente al parto e garantire a Jessica e ad Igraine la sicurezza.
Ammesso che non ci siano contrattempi imprevisti nella missione o che il parto non avvenga in anticipo. Ma le premonizioni non mi hanno mostrato niente al riguardo, almeno per ora.
Era appropriato, infatti, che persino il Gran Maestro dell'ordine non potesse ottenere premonizioni a comando. Esse si presentavano da sole e spesso in maniera non chiara, tanto che vi era bisogno di interpretarle. Tutto ciò per impedire qualsiasi forma di abuso e di interferenza rispetto a questioni che facevano parte di ciò che non poteva essere cambiato.
E così, proprio colui che era chiamato Profeta e Messaggero degli Dei, brancolava nel buio riguardo al destino di coloro che amava.
La missione, però, sarà molto proficua, e tutti coloro che hanno dubitato di me, dovranno ricredersi.