Gli Estranei, anche detti ombre bianche, sono una specie di creature umanoidi che vive nell'estremo Nord del Continente Occidentale, nei territori oltre la Barriera. All'inizio de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, sembra che nessuno abbia visto un Estraneo da almeno ottomila anni.
Secondo una leggenda, gli Estranei sono apparsi per la prima volta ottomila anni prima della Guerra di Conquista, durante un inverno durato una generazione e un periodo di oscurità conosciuto come Lunga Notte. Sono stati poi sconfitti, probabilmente, dai Guardiani della Notte durante la Battaglia per l'Alba, dopodiché è stata eretta la Barriera per impedire che tornassero di nuovo verso sud.
Sembra che il Re della Notte abbia sposato una donna degli Estranei, nonostante non si abbiano notizie di queste creature da ottomila anni. A sud della Barriera, gli Estranei sono considerati niente di più che una favola per spaventare i bambini e sono spesso menzionati in maledizioni, come ad esempio "Che gli Estranei si prendano i suoi occhi"
Il trono di spade
Durante una missione di esplorazione a nord della Barriera, ser Waymar Royce viene ucciso dagli Estranei, risorge come non-morto e uccide Will. Gared, l'unico sopravvissuto del gruppo, riesce a fuggire a sud della Barriera, ma viene condannato a morte per diserzione e ucciso da lord Eddard Stark.
A Castello Nero, parlando con Tyrion Lannister, il lord comandante Jeor Mormont parla di alcuni avvistamenti di Estranei da parte dei pescatori sulla costa nei pressi del Forte Orientale, ma senza interessarsi troppo alla notizia. Non specifica se gli avvistamenti sono avvenuti a nord della Barriera o a sud. Tyrion, che non riesce a trattenersi, ribatte che i pescatori di Lannisport spesso avvistano dei tritoni. La conversazione si sposta poi sui bruti, che entrambi reputano un problema più serio.
Lo scontro dei re
Al Castello di Craster, Gilly dice a Jon Snow che Craster offre in sacrificio i suoi figli maschi agli dei del freddo e Jon deduce che la ragazza stia parlando degli Estranei.
Tempesta di spade
I confratelli dei Guardiani della Notte vengono attaccati dai non-morti durante la Battaglia del Pugno dei Primi Uomini. Durante la ritirata verso il Castello di Craster, Samwell Tarly uccide un Estraneo con un pugnale di ossidiana nella Foresta Stregata.[6] Durante l'ammutinamento, una delle mogli di Craster avverte Samwell che gli Estranei arriveranno perché attratti dal neonato figlio di Gilly.
La danza dei draghi
Il lord comandante Jon Snow e Tormund Veleno dei Giganti discutono degli Estranei, il loro nemico comune. Jon chiede se le creature hanno infastidito la marcia del Popolo Libero verso sud e Tormund risponde che non sono mai arrivati in gruppi numerosi, anche se erano sempre con loro.
Gli Estranei sono anche conosciuti come Cavalieri Bianchi, per il loro colore simile al ghiaccio.
Il loro capo è il Re della Notte.
Secondo la leggenda, il Re della Notte vive durante l’Era degli Eroi, non molto tempo dopo l’erezione della Barriera. È un guerriero che non conosce paura. Diventa il tredicesimo Lord Comandante dei Guardiani della Notte. S’innamora poi di una donna dalla pelle bianca come la luna e gli occhi come stelle azzurre, la insegue, la ama sebbene la sua pelle sia “fredda come il ghiaccio” e quando le da il suo seme, le dà anche la sua anima. (La descrizione della donna ricorda quella degli Estranei).
Porta la donna al Forte della Notte, la dichiara sua regina e s’incorona Re regnando per tredici anni. Durante il suo regno vengono portati a termine atti orribili, le cui storie si tramandano ancora oggi nel Nord. È soltanto grazie alla forza congiunta di Brandon il Distruttore, il Re del Nord e Joramun, il Re oltre la Barriera che il Re della Notte viene sconfitto e i Guardiani della Notte liberati. Dopo la sua caduta, si viene a conoscenza del fatto che facesse sacrifici agli Estranei; viene quindi distrutta ogni sua traccia a lui e il suo nome viene proibito. È probabile che questo episodio abbia portato i lord del Nord a vietare che i Guardiani della Notte costruissero mura protettive tra le fortezze, permettendo così la completa accessibilità dei castelli da sud.
Alla Cittadella, la maggioranza dei maestri rifiuta di dare credito a queste storie, spingendosi comunque a ipotizzare che, agli inizi della confraternita, possa essere in effetti esistito un lord comandante che avrebbe cercato di creare un suo regno. Questi pensano che la regina-cadavere fosse una donna della Terra delle Tombe, figlia di un Re dei Tumuli, il quale, a quell’epoca, era un personaggio di potere. Diverse sono le dicerie riguardo alle origini del Re della Notte: un Bolton, un Woodfoot, un Umber, un Flint, un Norrey o addirittura uno Stark, a seconda della zona nella quale la leggenda è narrata
Il re della notte e la sua regina usano i Guardiani della Notte come schiavi.
Tempesta di Spade
Bran Stark ricorda le storie che la Vecchia Nan gli raccontava. Secondo i suoi racconti, molte persone sostengono che il Re della Notte fosse un Bolton, o un Magnar delle Isole Skagos, un Umber, un Flint, un Norrey o un Woodfoot. Tuttavia, la Vecchia Nan crede si tratti d uno Stark di Grande Inverno chiamato Brandon e fratello del Re del Nord.
Il Grande Estraneo, Dio delle Tenebre, del Freddo e della Morte, è l'antitesi del Dio della Luce, del Calore e della Vita, R'hllor. Ci si riferisce a lui anche come "Colui il cui nome non dev'essere pronunciato"I seguaci del culto di R'hllor credono che queste due divinità siano in perenne conflitto l'uno contro l'altro, e dalla loro battaglia dipenderà il destino del mondo. Tutte le forze delle tenebre, del freddo, della morte, sono servi del Grande Estraneo. Melisandre li chiama "cold children".
Guardando nelle fiamme, Melisandre scorge un volto di legno, con il corpo bianco e migliaia di occhi rossi, accanto al quale v'è un ragazzo con la testa di lupo. Lei pensa che sia il guerriero del Grande Estraneo, proprio come Stannis è il suo. Un ulteriore elemento nel testo lega il Corvo a tre occhi, Bloodraven, gli Antichi Dei, e Bran Stark al tema dell'oscurità, ponendo il Grande Estraneo in totale contrasto con R'hllor. In particolare un passaggio, evidenzia il legame che Bran ha con le Tenebre, e il potere che ne può ricavare:
«Non temere mai le tenebre, Bran.» Le parole del lord furono accompagnate da un debole fruscio di legno e foglie, un leggero movimento della testa. «Gli alberi più forti affondano le loro radici nei luoghi oscuri della terra. Le tenebre saranno il tuo mantello, il tuo scudo, il tuo latte materno. Le tenebre ti renderanno forte.»
Sembra un paradosso, ma da un lato, la lussuriosa Melisandre e il suo Dio, utilizzano pratiche comunemente associate alla magia nera, come il sacrificio umano. Dall'altro, personaggi come Bloodraven e Bran Stark, utilizzano l'oscurità come alleato allo scopo di fondersi con la natura e collaborare con quelle che sembrano forze benevole. Tuttavia, le reali motivazioni di Bloodraven e dei Figli della Foresta non sono ancora evidenti. Non è permesso giudicare in modo affrettato, proprio perché lo schema anti-archetipico è caratteristica distintiva dei personaggi di Martin.
Il Grande Estraneo, Dio delle Tenebre, del Freddo e della Morte, è l'antitesi del Dio della Luce, del Calore e della Vita, R'hllor. Ci si riferisce a lui anche come "Colui il cui nome non dev'essere pronunciato"I seguaci del culto di R'hllor credono che queste due divinità siano in perenne conflitto l'uno contro l'altro, e dalla loro battaglia dipenderà il destino del mondo. Tutte le forze delle tenebre, del freddo, della morte, sono servi del Grande Estraneo. Melisandre li chiama "cold children".
Guardando nelle fiamme, Melisandre scorge un volto di legno, con il corpo bianco e migliaia di occhi rossi, accanto al quale v'è un ragazzo con la testa di lupo. Lei pensa che sia il guerriero del Grande Estraneo, proprio come Stannis è il suo. Un ulteriore elemento nel testo lega il Corvo a tre occhi, Bloodraven, gli Antichi Dei, e Bran Stark al tema dell'oscurità, ponendo il Grande Estraneo in totale contrasto con R'hllor. In particolare un passaggio, evidenzia il legame che Bran ha con le Tenebre, e il potere che ne può ricavare:
«Non temere mai le tenebre, Bran.» Le parole del lord furono accompagnate da un debole fruscio di legno e foglie, un leggero movimento della testa. «Gli alberi più forti affondano le loro radici nei luoghi oscuri della terra. Le tenebre saranno il tuo mantello, il tuo scudo, il tuo latte materno. Le tenebre ti renderanno forte.»
Sembra un paradosso, ma da un lato, la lussuriosa Melisandre e il suo Dio, utilizzano pratiche comunemente associate alla magia nera, come il sacrificio umano. Dall'altro, personaggi come Bloodraven e Bran Stark, utilizzano l'oscurità come alleato allo scopo di fondersi con la natura e collaborare con quelle che sembrano forze benevole. Tuttavia, le reali motivazioni di Bloodraven e dei Figli della Foresta non sono ancora evidenti. Non è permesso giudicare in modo affrettato, proprio perché lo schema anti-archetipico è caratteristica distintiva dei personaggi di Martin.
Nella serie televisiva
Un Estraneo (serie tv)
A differenza di esseri dotati di una strana bellezza, come George R.R. Martin li descrive nei libri, gli Estranei della serie televisiva Il trono di spade hanno un aspetto spaventoso ed emaciato. Non indossano neppure l'armatura che li nasconde nell'ambiente circostante, come nei libri, molti indossano poche parti di armatura e, qualunque sia il tipo di protezione, è sempre nera. Parlano inoltre una lingua particolare, lo Skroth, i cui suoni somigliano a quelli del ghiaccio che si rompe.
Nell'episodio In cerca di un colpevole vengono rivelati due informazioni importanti di cui, invece, nei romanzi non si è mai parlato:
Il destino dei figli maschi di Craster
Nella serie televisiva viene rivelato cosa succede ai figli maschi di Craster quando un Estraneo si avvicina al neonato e lo porta via con sé, verso una montagna nelle Terre dell'Eterno Inverno. Una volta entrato, l'Estraneo si avvicina a un altare di ghiaccio circondato da schegge di ghiaccio e vi pone il bambino. Viene rivelato che un gruppo di tredici Estranei vestiti di nero osservano l'evento da lontano: uno di essi si distacca dal gruppo e si avvicina all'altare, fermandosi un attimo a osservare il neonato umano prima di prenderlo gentilmente tra le braccia. Il bambino si calma immediatamente e osserva il volto dell'Estraneo. La creatura appoggia il dito indice sulla guancia del bambino, facendogli diventare gli occhi azzurro ghiaccio e la pelle pallida, trasformandolo così in un Estraneo.
Fino al romanzo La danza dei draghi, non si sa cosa succede ai figli di Craster, anche se le sue mogli credono che i bambini che l'uomo dona agli Estranei vengano trasformati a loro volta in Estranei. Nelle storie di Vecchia Nan, invece, si dice che gli Estranei nutrano i non-morti con bambini umani.
Il signore degli Estranei
Un'altra rivelazione è l'Estraneo che trasforma il bambino: il suo aspetto fisico lo distingue dagli altri Estranei, soprattutto per delle piccole corna grige in cima al teschio che sembrano formare una corona naturale, che gli altri non hanno. Che sia il loro signore o semplicemente un tipo di Estraneo diverso da quelli già apparsi non è ancora chiaro, ma è certo che occupi una posizione di rilievo nel gruppo, in quanto è l'unico tra i tredici ad avvicinarsi all'altare. Le particolarità del potere di trasformare umani in Estranei (e se è un'abilità posseduta solo da questo Estraneo) non sono ancora chiare.
Nella sinossi dell'episodio apparsa su HBO Viewer's Guide, questo personaggio specifico era indicato come Re della Notte, una figura leggendaria menzionata più volte nei romanzi, ma il suo nome è stato poi rimosso: non è chiaro se si sia trattato di un errore di identificazione oppure di una rimozione voluta in quanto si trattava di un'importante anticipazione.
Nei romanzi, per ora, non si parla di un leader o di una qualsiasi scala gerarchica all'interno del gruppo degli Estranei.
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