Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
venerdì 3 giugno 2016
L'ultimo eroe (il racconto interrotto della vecchia Nan)
L’Ultimo Eroe dei Primi Uomini visse durante la Lunga Notte. La leggenda nasce nel Continente Occidentale ed è in linea con quella di Azor Ahai: un eroe che salva il mondo dalle tenebre.
La Leggenda
La Vecchia Nan conosce tutta la storia. Mentre la racconta a Bran, viene interrotta da Maestro Luwin. Di conseguenza, noi ne conosciamo solo metà:
“ Oh, mio piccolo bambino dell'estate... Che cosa sai tu della paura? La paura viene con l'inverno, mio piccolo lord, quando la neve cade e si ammucchia fino a cento piedi di altezza, quando i venti gelidi ululano dal Nord. La paura appartiene alla Lunga Notte, quando il sole nasconde il proprio viso per anni e anni. La Lunga Notte nella quale i bambini nascono e vivono e muoiono in tenebre senza fine, e i meta-lupi diventano simili a scheletri per la fame, e ombre bianche camminano nelle foreste. (...) Gli Estranei, sì. Migliaia e migliaia di anni fa, ci fu un inverno così freddo e così eterno come mai se ne erano visti a memoria d'uomo. Ci fu una notte che durò un'intera generazione. Nei castelli, i re tremavano e morivano, come gli animali nelle stalle. Piuttosto che guardarli morire, le donne soffocavano. Erano i tempi prima della venuta degli Andali, molto prima che le donne, attraverso il mare Stretto, fuggissero dalle città della Rhoyne. E le centinaia di regni di quei giorni erano i regni dei Primi Uomini, che avevano preso le terre appartenenti ai Figli della foresta. Eppure qua e là, nel fitto dei boschi, i Figli della foresta continuavano a vivere nelle loro città di legno, nelle loro colline percorse da gallerie, e i volti negli alberi continuavano a montare la guardia. Così, mentre il freddo e la morte dilagavano sulla terra, l'ultimo degli eroi intraprese un viaggio alla loro ricerca. Sperava che l'antica magia dei Figli della foresta potesse restituirgli le armate che aveva perduto. Con una spada, un cavallo, un cane e una dozzina di compagni si avventurò nelle terre morte. Per anni andò avanti a cercare, l'ultimo degli eroi. Cercò e cercò, fino a quando cominciò a disperare di riuscire mai a trovare i Figli della foresta e le loro città segrete. Uno dopo l'altro, i suoi compagni morirono. Poi toccò al suo cavallo, al suo cane. La lama della sua spada si congelò al punto da spezzarsi quando cercò di usarla. Gli Estranei sentirono l'odore del suo sangue caldo. Silenziosamente, si misero sulle sue tracce, dandogli la caccia con branchi di pallidi ragni, grossi come mastini... ”
La Spada dell’Ultimo Eroe
Al Castello Nero, Samwell Tarly informa Jon Snow di aver trovato un resoconto della Lunga Notte, in cui si dice che l'ultimo degli eroi sterminava gli Estranei con una lama di acciaio di drago, che non lasciava loro scampo. I due amici ipotizzano si tratti di Acciaio di Valyria.
Fonti e Note
↑ Il gioco del trono, Capitolo 24, Bran.
↑ Il banchetto dei corvi, Capitolo 5, Samwell.
Categoria: Eroi Leggendari
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