Helena Waldemar aveva invitato Glynis Burke-Roche nella nursery dove si trovava la piccola Igraine.
Quando la signora Burke-Roche arrivò, lady Helena le mostrò subito la bambina, che dormiva tranquillamente nella culla.
Helena:
<<Guarda, Glynis, non è un angelo? Ed è sempre così tranquilla, non piange mai, è molto affettuosa. Non si direbbe proprio che sia figlia di Jessica!>>
Glynis:
<<E' l'Acqua della Vita. Le ha conferito una grande salute e presto si vedranno altre doti precoci, in lei. Ma c'è un prezzo da pagare>>
Helena:
<<Un prezzo troppo alto! E' intollerabile il fatto che sia già dipendente da quella sostanza.
Anche se gli effetti sono positivi, resta comunque una cosa inaccettabile l'idea che qualcuno l'abbia resta dipendente dall'Acqua della Vita fin dalla nascita. I rapitori di Jessica hanno anche questo crimine sulla coscienza>>
Glynis:
<<Anche se non la conoscevo bene, Jessica era comunque mia nipote, e mi ha reso bisnonna>>
Helena:
<<Sono convinta che Jessica sia ancora viva, nascosta da qualche parte dai suoi rapitori. Sono stati i Dracu, senza dubbio>>
Glynis:
<<Sappi che mi dispiace per quel che è successo a Jessica: non meritava di soffrire ancora>>
Helena:
<<Riusciremo a trovarla, ma prima dovremo trovare un accordo tra le nostre due famiglie.
Io penso che i Burke-Roche e i Waldemar-Richmond dovrebbero essere uniti per far fronte alla minaccia dei Dracu.
La piccola Igraine è il simbolo del fatto che ora siamo un'unica famiglia>>
Glynis si sciolse, nel vedere la bambina:
<<Ah, se il mio povero marito potesse vederla! Sai, eravamo cugini di primo grado e portavamo lo stesso cognome. Io sono nata Burke-Roche e coniugata Burke-Roche>>
Helena lo sapeva benissimo:
<<Sono eventualità frequenti nel Programma Genetico>>
Glynis continuava a fissare la bambina:
<<Mio figlio e mio marito, tuttavia, hanno avanzato molte critiche al Programma.
Erano entrambi cattolici, come confessione religiosa, e la loro fiducia nella Divina Provvidenza era così grande da rasentare l'idiozia!>>
Helena sapeva molto bene anche questo:
<<Cattolici? Non erano anglicani! Ora capisco perché Lilibeth aveva delle riserve ad invitarli a Windsor!>>
Glynis rise:
<<Sì sì, ma siamo caduti in disgrazia per un'altra ragione. Conoscevi Frances Burke Roche?>>
Helena:
<<La madre di Diana Spencer? Oh, sì... lady Frances era una cara amica, una donna di grande generosità>>
Glynis:
<<Frances era anche mia cugina e suo fratello era mio marito>>
Helena:
<<Ho sentito dire che avevate litigato, per qualche ragione...>>
Glynis:
<<Frances non approvava le scelte dell'Ordine degli Iniziati. All'epoca tutti avevano fatto pressioni per l'alleanza tra i Windsor e gli Spencer, ma lady Frances era contraria; riteneva che sua figlia non fosse innamorata del principe. In effetti Diana aveva subito molte pressioni in quegli anni. Fu soprattutto mia madre, lady Margaret, a convincere Diana a sposare il Principe di Galles.
Lady Frances aveva divorziato dal marito, Edward Spencer, il Conte di Althorp, anche per le divergenze sulla "politica matrimoniale"
Tu sai perché mia madre insistette tanto?>>
Helena:
<<Certo che lo so! Gli Spencer fanno parte della Dinastia del Serpente Rosso, così come i Windsor fanno parte dell'Aristocrazia Nera. Molti hanno ritenuto, per anni, che il Principe Promesso fosse William. Che assurdità!>>
Glynis:
<<Sembra assurdo adesso, ma all'epoca si dissero tante cose...>>
Helena:
<<Frances era giustamente inorridita da certi discorsi su suo nipote. Arrivarono persino a tirare in ballo l'Anticristo!>>
Glynis:
<<Ci fu un equivoco. Io non usai mai quel termine! Però venni incolpata...
Fu allora che i Windsor e gli Spencer chiesero il mio allontanamento da Londra.
Oh, intendiamoci, per me è stata una liberazione andare a vivere in America.
Ma tu, Helena, non so come hai fatto, per tutti questi anni, a sopportare Lilibeth e i suoi maledetti corgi!>>
Helena:
<<Lilibeth ha sempre avuto le sue ragioni per preferire i cani agli uomini!
Suo marito e i suoi figli sono stati per lei una delusione insopportabile. Come vedi, nemmeno i re sono padroni dei propri sentimenti.
Credo che Lilibeth mi abbia presa in simpatia perché io comprendevo i motivi della sua delusione familiare senza bisogno che venisse detta una parola.
E lei, dal canto suo, sapeva che la mia necessità era difendere i Waldemar dagli attacchi della Massoneria. Mio marito e mio figlio sono sempre stati critici verso i massoni e questo non piaceva al Duca di Kent, cugino di Sua Maestà e Grande Maestro della Loggia d'Inghilterra>>
Glynis:
<<E adesso che non sei più a corte, cosa succederà?>>
Helena:
<<Ciò che conta, adesso, è realizzare una nuova alleanza: l'unione dei Burke-Roche con i Waldemar-Richmond, la fusione del Serpente Rosso con l'Aristocrazia Nera.
Joelle mi ha chiesto un'alleanza alla pari, e io sono disposta ad accontentarla.
Ma se vogliamo aiutare Joelle, dobbiamo allontanarla dall'abbraccio mortale di Vlad Dracu e di sua sorella Valeria>>
Glynis:
<<Sei certa che Joelle abbia qualcosa a che fare con Vlad? Dopo quello che ha fatto a Virginia!
Il solo nominarlo mi mette i brividi!>>
Helena:
<<La paura di un nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa.
Io credo che Vlad abbia su Joelle la stessa influenza che un tempo ebbe su Virginia.
Mi puoi aiutare a capire come mai Virginia volle farsi adottare dai Dracu...>>
Glynis sospirò:
<<Tutto il Male è incominciato da lì>>
Helena:
<<Spiegami...>>
Glynis:
<<La famiglia Dracu è composta per lo più da persone che sono state adottate sulla base di criteri molto selettivi.
I bambini dovevano appartenere alla Dinastia del Serpente Rosso o all'Aristocrazia Nera, cioè al Programma Genetico, ma questo era solo il requisito di base.
La vera selezione avveniva sulla base delle capacità spontanee mostrate da questi bambini in termini di telepatia, telecinesi e premonizione, prima di essere Iniziati.
Ma il vero requisito essenziale era il vampirismo psichico, la capacità di nutrirsi delle energie altrui attraverso una forma di condizionamento mentale.
Più precisamente si tratta del trasferimento di energia chimica ed elettrica dagli organi di un corpo umano vivente a quelli dei corrispondenti organi del corpo di colui, o colei, che beneficerà di questo scambio, anche involontariamente.
Virginia aveva manifestato questa dote molto precocemente, creando non poco scompiglio nella nostra famiglia: i Dracu ne erano venuti a conoscenza e all'epoca erano molto forti nel Consiglio dell'Ordine, così come la loro fazione: la setta della Fonte Sacra>>
Helena:
<<Parlami della Fonte Sacra e di come riuscì a portare Virginia dalla sua parte>>
Glynis:
<<Il potere decisionale, nell'ambito della famiglia Dracu, è detenuto da coloro che hanno superato l'Iniziazione agli Arcani Supremi, aderendo alla setta della Fonte Sacra.
Costoro sono gli unici a conoscere la verità.
E si tratta di una verità molto difficile da credere. Vlad Dracu e i suoi congiunti sono molto più longevi di tutti gli altri Iniziati, perché hanno accettato un ulteriore aspetto del vampirismo, quello che nella letteratura e nel folklore viene chiamato Non-Morte.
E' una condizione che si sviluppa per contagio, tramite il Patto di Sangue.
Questo comporta lo scambio di un virus che conduce a uno stato di coma, apparentemente irreversibile, e poi di morte apparente, da cui tuttavia ci si risveglia nel giro di tre giorni.
Il Non-Morto non è più completamente vivo nel senso che alcune funzioni vitali vengono meno, in quanto non sono più necessarie. Il nutrimento, per esempio, avviene sottraendo energia psichica ai vivi. Niente di sanguinolento, in questi casi. Non necessariamente, infatti, il Non-Morto (o Nosferatu) si comporta come un vampiro e di certo non al giorno d'oggi, e soprattutto non nei luoghi civilizzati. Il Non-Morto è potenzialmente immortale, anche se può essere eliminato per mezzo di armi che distruggano il virus che mantiene integro il loro corpo.
Ma è estremamente difficile eliminare un Non-Morto.
Vlad Dracu, Principe di Valacchia, ha più di cinquecento anni!
E' lo stesso Vlad Tzepesh l'Impalatore, le cui famigerate gesta sono a tutti ben note>>
Helena:
<<E' proprio il Dracula delle leggende e dei romanzi?>>
Glynis:
<<La letteratura, come tutta l'arte, è la confessione che la vita non basta. Tutto ciò che è stato scritto su Dracula ci dice molto sull'idea che il principe Vlad ha voluto dare di sé>>
<<Ma come è potuto succedere che Virginia si sia lasciata convincere da Vlad?>>
Glynis: <<Vlad, per conto del Signore Gothar, della famiglia Dracu e della Fonte Sacra, offre agli Iniziati qualcosa di più della longevità. Offre una forma di Immortalità, di Eterna Giovinezza, di Forza Superiore, di Energia Inesauribile. E' una caratteristica tipica del lato oscuro, quella di offrire illimitato potere.
Virginia desiderava tutto questo, ma la Prova di Ammissione alla Fonte Sacra richiedeva di prosciugare totalmente, fino alla morte, le energie dell'uomo che lei amava: tuo figlio!>>
Helena:
<<Lo amava? Forse, ma mai quanto lui ha amato lei!
Se non avesse disperso tutte le sue energie dietro quella donna, mio figlio sarebbe diventato come minimo Imperatore della Galassia!
Lei lo ha prosciugato.
Se ripenso a come iniziò la loro storia, quando si incontrarono in Italia, dove mio figlio stava facendo il dottorato di ricerca in filologia classica, mi torna alla mente il detto secondo cui l'amore arriva inaspettato, furtivo e terribile, come un ladro nella notte...>>
Glynis:
<<Virginia aveva tanti difetti e tante colpe, ma il suo innamoramento era sincero. Lei sapeva che Vlad l'avrebbe punita per quella disobbedienza, eppure ha preferito che fosse tuo figlio a salvarsi. Ha dato la propria vita per lui: se questa non è una prova d'amore...>>
Helena:
<<Era stata lei a metterlo in pericolo: il suo gesto ha riparato un errore e l'ha riscattata, ma i danni provocati dalla sua voracità di energie sulla psiche di mio figlio hanno lasciato il segno.
Il vampirismo psichico lascia le sue cicatrici, non sul collo, ma sul cuore.
Ecco perché considero la famiglia Dracu come la più grande delle minacce.
E qui mi ricollego al discorso iniziale.
Joelle conosce bene la sorte di Virginia, e allora perché ha voluto seguirne le orme, alleandosi con Vlad Dracu?>>
Glynis:
<<Joelle fa parte di un progetto più grande. Quando Virginia decise di farsi clonare, il Consiglio degli Iniziati deliberò che i tre cloni sarebbero stati assegnati, rispettivamente, Jessica a Belenos, Jennifer ad Atar e Joelle ad Eclion.
Ora, come ben sai, Eclion è il Signore delle Tenebre, per cui Joelle è nata, fin dal principio, con una inclinazione verso il Lato Oscuro.
Io e mio figlio abbiamo voluto che fosse lei a crescere in famiglia, proprio per mitigare quella tendenza, ma purtroppo mio figlio e sua moglie vennero uccisi.
Joelle ha sempre dato la colpa alla Massoneria e quindi ai Rettiliani, e si è sempre rifiutata di credere che la famiglia Dracu abbia qualche colpa al riguardo>>
Helena socchiuse gli occhi con sguardo indagatore:
<<E se avesse ragione? Non sono stati uccisi nella notte del 31 agosto 1997, proprio mentre la loro cugina, Diana, moriva nel tunnel dell'Alma, a Parigi? Ricordo quella notte come se fosse ieri: io ero a Balmoral con la Famiglia Reale. La mia stanza era adiacente a quella della Regina. Ho sentito tutto, anche quello che non è mai stato reso pubblico. I Rettiliani ritenevano che l'affermazione di Diana sui "rettili" fosse stata suggerita dai suoi parenti Burke-Roche, che, secondo loro, meritavano una punizione>>
Glynis: <<Mio figlio e sua moglie non c'entravano niente! Tu li hai conosciuti bene, Helena! Sai che non hanno mai fatto dichiarazioni avventate. No, la loro colpa era un'altra: era quella di voler far crescere Joelle secondo i principi del Lato Luminoso>>
Helena:
<<E allora perché colpire soltanto loro e non anche te e Isabel?>>
Glynis: <<Alla fine, sono sempre gli Immortali ad avere l'ultima parola.
Belenos garantì per me ed Atar per Isabel.
E per quel che riguarda Joelle, gli Immortali avevano deciso che lei poteva essere l'unica a realizzare un'alleanza tra Eclion e Gothar, in modo da convincere quest'ultimo a non sabotare il Grande Disegno>>
Helena annuì: <<Uhm... messa così potrebbe anche essere stata una cosa buona>>
Glynis: <<In teoria sì, ma nella pratica c'è una cosa su cui dobbiamo riflettere, Helena, e cioè che Gothar, nella maggior parte dei casi, non mantiene le sue promesse>>
Helena:
<<Cerca di farlo capire a Joelle, allora. Non le chiederò più di attaccare Vlad frontalmente, ma è necessario che si renda conto dei rischi che sta correndo>>
Glynis:
<<Joelle pensa ai poteri dei Dracu come a qualcosa di magico. Ma non è così. Esiste una spiegazione scientifica per ogni cosa, compreso il vampirismo. Nemmeno Vlad lo comprende fino in fondo. A nessuno interessa sapere come funziona una cosa finché funziona. In fondo, ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia>>
Helena:
<<E tu come fai a sapere queste cose?>>
Glynis:
<<Sono figlia di lady Margaret. Anche lei è una Veggente, ma a differenza di tuo figlio lei non vede ciò che accadrà, ma le cause degli eventi.
Nel caso di Joelle, c'è una volontà di opporre il proprio attivismo all'intellettualismo di tuo figlio>>
Helena:
<<Mio figlio ha visto qualcosa che va oltre ogni altra profezia.
Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma un giorno vedremo la Verità, faccia a faccia>>
Glynis:
<<Certo, ma nel frattempo, dall'unione tra mia nipote e tuo figlio nascerà la Dinastia Eclionner
E Vlad Dracu vuole impedirlo, ma non ci riuscirà.
Noi non glielo permetteremo!>>
Helena:
<<E come?>>
Glynis:
<<Ci rivolgeremo ad alcune persone molto esperte sull'argomento. Parenti di mia cognata Edith, la moglie di mio fratello. Il suo cognome da nubile era Van Garrett>>
Che capitolo complicato!^^ Stavolta hai messo proprio un sacco di carne al fuoco!
RispondiEliminaPerò hai fatto luce su molti aspetti che fonora erano rimasti oscuri o poco chiari ed hai reso più agevole capire la posizione dei vari personaggi.
Te lo dico con sincerità, e spero di non offenderti, ma la parte su tutte quelle parentele l'ho trovata un pò "pesante": ormai ho capito bene che tu hai questa passione per le discendenze e l'aristocrazia inglese, però forse avresti potuto introdurre quelle indìformazioni un pò per volta, così tutte insieme risultano un pò macchinose e soprattutto rendono più difficile capire il fine per cui le metti in piazza...
A parte questo però il resto è molto interessante, anche se non ho capito perchè se Waldemar e Virginia erano tanto potenti ed importanti non si sono messi insieme contro chi li voleva dividere anzichè lasciarsi travolgere dagli eventi! In fondo con una buona strategia e gli alleati giusti, secondo me ce l'avrebbero potuta fare abbastanza tranquillamente!
Comunque ora sono curiosa sia di vedere cosa farà Joelle (che mi pare che qui tutti facciano i conti senza l'oste, pretendendo di prevedere le mosse di quella che secondo me è la persona più imprevedibile lì in mezzo), sia di capire meglio chi sia e che intenzioni abbia Greta, visto che ora è uscito fuori che è pure lei imparentata con le famiglie in gioco! :)
Hai ragione, questo capitolo mi è venuto davvero troppo lungo e troppo complicato, me ne rendevo conto già mentre scrivevo. Diciamo che è servito più che altro a me per mettere un punto fermo su alcune questioni che facevano da sfondo alla trama, ma in una seconda rilettura bisogna assolutamente separare queste informazioni perché c'è davvero troppa carne al fuoco^^ ;-)
EliminaGiuste anche le domande che hai posto!
Quando Waldemar e Virginia erano assieme, lei sapeva tutto, ma lui non sapeva niente, per cui la responsabilità del fallimento ricade tutta su di lei che ha cambiato idea troppo tardi, ma anche su questo punto occorre far luce nelle occasioni che verranno, perché ci sono molte cose da mettere a punto.
Joelle agirà in autonomia, non è certo un personaggio manovrabile ;-)
La parentela tra i Van Garrett e i Burke-Roche era stata accennata nel dialogo tra Waldemar e Greta, in cui lei stessa aveva detto di aver conosciuto Virginia e Joelle nella villa di Hollow Beach.
Tutti questi dati sottintesi derivano dal fatto che in realtà questi romanzi di Estgoth sono un seguito di altre cose che avevo scritto, ma con notevoli differenze nei nomi e nella trama. C'era una storia su Virginia e un'altra che riguardava vari personaggi, compresi i Van Garrett. Risultato, ho fatto più confusione di Tolkien nel Silmarillion: diciamo che mi consolo così, pensando che anche il mio idolo aveva questa debolezza :-D :-D :-D
Grazie mille per queste osservazioni che mi aiutano a gestire il materiale ancora grezzo di questi capitoli :-D