Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
sabato 27 luglio 2013
Mistero ad Hollow Beach. Capitolo 1.
La ventunenne Barbara Fitzherbert arrivò a Hollow Beach, presso Westhampton, Long Island, alla guida della sua Porsche Boxter, il 27 luglio 2013. Aveva preso in affitto una villetta vittoriana ad Antler Street, una strada dalla forma molto particolare e frastagliata, che ricordava il corno di un cervo.Ci si arrivava curvando a destra, poco prima che la Dune Road diventasse l'unica strada tra il mare e le lagune interne. La villetta aveva nome India's House, pare in onore del nome della defunta madre del proprietario.
In realtà non tutta la villetta era stata affittata, ma solo i due appartamenti principali, uno per Barbara e uno per la sua domestica e "sorvegliante", miss Dorothy.
La mansarda e un bilocale al piano terra, sulla sinistra, erano rimasti al custode della villa.
Quando Barbie arrivò al cancello, mandò Dorothy a suonare al citofono.
Un giovane moro sui trent'anni con in mano una gomma per innaffiare il prato si fece avanti, prese dalla tasca un telecomando e il cancello si aprì.
Barbara entrò con la macchina nel vialetto e chiese:
<<Scusa, dove posso parcheggiarla?>>
Il giovane indicò un posto all'ombra della siepe e dei pini.
La ragazza parcheggiò ed estrasse un telo di plastica grigia:
<<Dorothy, non dimenticare di mettere il telo sopra la macchina, quando hai finito di scaricare le valigie>>
La domestica, una robusta signora di mezza età, dall'aria molto severa, eseguì gli ordini con pronta sollecitudine.
Barbara si rivolse al giovane:
<<Sei il giardiniere?>>
Lui la guardò con aria torva:
<<Sono il custode>>
Lei inarcò le sopracciglia.
<<Ah, chissà perché mi aspettavo un anziano signore con una faccia da maggiordomo. Come hai fatto a farti assumere?>>
Lui le lanciò un'occhiata piena di sdegno:
<<Sono il figlio dei proprietari>>
Barbie sgranò gli occhi.
Si accorse di avere in qualche modo offeso il giovane e quindi decise di rimediare presentandosi:
<<Io sono Barbara Fitzherbert, di Manhattan, ma tutti mi chiamano Barbie, forse perché assomiglio alla bambola!>>
Aveva parlato in un tono che oscillava tra ironia e fierezza.
Lui la squadrò da capo a piedi:
<<Robert Oakwood Junior>> e le strinse la mano vigorosamente, aggiungendo: <<Per qualsiasi problema, puoi rivolgerti a me>>
A Barbie venne da ridere.
<<Scusa, ma tutti i Junior che io conosco non si sognerebbero mai di fare da custodi della casa al mare dei genitori!>>
Lui la fissò con gli occhi scuri dalle pupille dilatate:
<<Infatti nessuno mi chiama Junior>>
Lei rise di nuovo:
<<Ok, va bene se ti chiamo Robbie?>>
Lui scrollò le spalle:
<<Fa' un po' come vuoi>>
Barbie annuì:
<<Ok, quella è Dorothy, ma mia domestica>>
Robert diede la mano all'anziana signora, che rispose con una stretta insolitamente robusta.
<<Vuole una mano, signora?>>
<<No, grazie!>>
Lui allora si rivolse di nuovo alla ragazza:
<<Senti, Barbie, dal contratto risulta che i due appartamenti sono affittati per te e per Dorothy, ma ci deve essere un errore: due appartamenti grandi per sole due persone? Non ci era mai capitato!>>
A quel punto intervenne Dorothy:
<<Robbie, ti posso garantire che nessun'altra persona metterà piede in questa casa!>>
Lui sgranò gli occhi e si rivolse a Barbie:
<<Ma io non ho nulla in contrario al fatto che possiate ricevere ospiti. Chiedevo così, solo per curiosità>>
Barbie arrossì:
<<Dorothy è una specie di cane da guardia. I miei le hanno fatto promettere che non ci saranno festini o cose del genere. Sai, sono in un punizione. Diciamo che con l'università le cose non stanno andando troppo bene>>
Finalmente Robert sorrise:
<<Ah, davvero? E cosa studi?>>
<<Marketing della moda. Ma pensavo fosse più facile. Io di moda me ne intendo!>>
Lui la osservò da capo a piedi con aria ironica:
<<Capisco. Beh, se non ti dispiace, io ora devo tornare a lavorare>>
Barbie notò l'ironia e si predispose a rispondere a tono:
<<E lei che cosa hai fatto tu, Robbie, per finire in punizione a fare il custode nella villa dei tuoi?>>
Robert si mise a ridere:
<<E' una lunga storia. Molto noiosa. E' meglio che io torni ai miei lavori, e tu ti goda la vacanza. Questo è un posto bellissimo. Il giardino di questa casa è tenuto con cura e come vedi, là c'è la piscina. Il mare si raggiunge a piedi in cinque minuti. I divertimenti non mancano. Nello stesso tempo, però, questa zona è appartata e poco rumorosa, adatta per chi vuole rilassarsi e rigenerarsi. E' uno dei posti migliori di Long Island!>>
Hollow Beach era situata nella zona orientale dell'isola, più ad est decrepita mansion di Grey Gardens, dove fino al 2002 era vissuta Edith Bouvier, cugina di Jackie Kennedy e di Lee Radzwill, che lì erano nate negli anni Trenta.
Ma questo Barbara Fiztherbert non lo poteva sapere, mentre Robert Oakwood Junior lo sapeva fin troppo bene.
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