sabato 5 maggio 2012

Gothian. Capitolo 52. Alienor, Lilieth e il Pirata: riprende il viaggio


Davanti a lei si stagliavano in tutta la loro imponenza e maestà la Grande Muraglia e la Sublime Porta.


Alienor non aveva mai visto niente di simile.
La Grande Muraglia che segnava il confine sud della Federazione Keltar con l'impero Lathear era stata costruita con blocchi di pietra grigia durante l’ultimo secolo della Repubblica dei Lathear, ed era stata portata a termine dal primo Imperatore, Arexatan, che però aveva esteso il dominio imperiale lungo tutta la valle dell’Amnis.


Arexatan diceva: l’Amnis è la mia prima barriera contro i barbari e la Muraglia è la seconda.
Vari manipoli di legionari Lathear sostavano nei pressi.
Sono fedeli a Sephir Eclionner, questa adesso è la sua zona di influenza.
La loro corazza e armatura di metallo era luccicante, il rosso del mantello splendeva così come quello del cimiero sopra l’elmo.
Erano tanti e facevano paura. Portavano numerose armi, tra cui una spada corta, il gladio, e una lunga, l’ense.
Una fila di persone sostava davanti alla porta, aspettando il suo turno per essere ispezionata dalle guardie. Per lo più erano pellegrini diretti a Lathena.
Davanti a tutto questo assembramento c’era una grande piazza affollata da venditori ambulanti e da compratori.
Vyghar e i suoi uomini si erano camuffati da legionari, con tanto di salvacondotto firmato da Sephir Eclionner in persona.
I guardiani presso la Sublime Porta lessero con qualche difficoltà il rotolo:
«Va bene, potete passare, ma sappiate che, oltre un certo limite, l'influenza di Sephir cede di fronte a quella di Elner XI»
Ad Alienor veniva da ridere.
Credete che non lo sappiamo? Che Sephir non ci abbia avvertito?
Non dissero altro, e le fecero passare sotto la volta nera della Sublime Porta.
Alienor provò una strana sensazione, come se avesse varcato nella sua vita l’ennesimo punto di non ritorno.


Buio e freddo come un portale verso le tenebre, eppure andiamo al Sud.
Guardò verso l'altro, e vide la Volta Nera.
Ricordò un poema scritto da Wechtigar I Eclionner poco prima della morte:
"Dormirò sol, nel manto mio regale / quando la vita mia giunta sarà a sera / dormirò sol sotto la Volta Nera / sotto la Volta Nera, giù nell'avello dell'Escorial"
E se morirò lontano dalla mia terra, chi si ricorderà più di me. Almeno ad Alfarian, scavata nel sottosuolo ghiacciato, c’era la cripta, e l’avello…
Perché quei pensieri tristi? Aveva sempre avuto paura di quella cripta, e di quella tomba di granito che avrebbe dovuto ospitare il suo corpo congelato.
Niente di buono è mai venuto fuori dall’usanza di congelare i cadaveri per mantenerli intatti. Secondo alcuni è da quei corpi che sono nati i vampiri.
Ma erano tutte storie che le vecchie nonne raccontavano per insegnare ai bambini ad essere prudenti e a non fidarsi degli sconosciuti.
In fondo alla volta si vedeva la luce.
Man mano che si avvicinavano, al buio si sostituì un chiarore limpido, candido, come non avevano mai visto.
Varcata la Sublime Porta, a Sud della Grande Muraglia, la via Orientale proseguiva verso Meridione, in direzione di Tavisia e poi sempre più in giù, fino ad una biforcazione, verso Lathena.


Il clima era leggermente diverso, più asciutto, meno umido.
E il sole brillava più forte, i colori erano più intensi e definiti.
Arrivarono alla fine della volta ed uscirono dalla porta interna delle mira, che era meno fastosa.
Ciò che le colpì fu la razionalità con cui il paesaggio era stato modificato dall’uomo.
Campi coltivati ovunque, fattorie, poderi, strade lastricate e pulite, parchi, ville con giardini ben curati, negozi e locande ai lati della via Orientale che si perdeva all’orizzonte.
«Che effetto mi fece la prima volta che vidi questo spettacolo! I Lathear sanno razionalizzare l'utilizzo del territorio. Eppure io preferisco le mie lande selvagge e brumose» disse Lilieth, ed i suoi occhi parevano guardare un altro paesaggio, quello della sua infanzia.



«Anch’io» risposte Alienor «Non cambierei le mie foreste e le mie brughiere per nulla al mondo»
Eppure un giorno le ho maledette...
Si sentiva in colpa per non aver apprezzato quello che aveva avuto in sorte alla nascita. Si era sentita così isolata, così lontana da tutto nella fortezza di Alfarian, tra le montagne del nord. 
E adesso che sto scendendo verso questo meridione assolato e dai colori accesi, mi torna in mente il profumo di resina dei boschi della mia patria.
A distrarla dai suoi pensieri fu Vyghar il Pirata:
«Questa è la civilizzazione!» e indicò la via Orientale, larga e perfettamente lastricata: «Certo, la natura selvaggia è molto romantica, ma terribilmente scomoda. I Lathear non sopravviverebbero mezza giornata nei nostri pantani!»
Era strano vedere Vyghar senza i panni di pirata: doveva viaggiare in incognito e quindi si era dovuto "civilizzare" persino lui.




E la sua "trasformazione" non era finita. Si era portato dietro i panni da nobile Lathear, per riuscire ancora più convincente man mano che si addentravano verso sud.
La prima tappa era prevista presso la cittadina di Tavisia.
Lilieth aveva detto che prima di proseguire verso sud, bisognava fare visita ad un importante Oracolo, una veggente che si trovava alle pendici del Monte Konar, poco distante da lì, e raggiungibile attraverso un canale che partiva dalla darsena di Tavisia.



Un tempo quello era stato il confine naturale tra i Keltar e i Lathear. Lo si sentiva anche dall'inflessione della voce e dai dialetti. Inoltre il clima a sud del Konar era decisamente molto più caldo e secco di quello che vi era a nord.
Alienor non era mai stata tanto a sud in vita sua, e doveva ammettere che quel clima mite era molto dolce.
Ma perché Lilieth vuole che andiamo dall'Oracolo?
La Veggente del Konar era molto rinomata, ma per Alienor sembrava qualcosa di superstizioso fare un pellegrinaggio fin laggù.
Eppure non dovrei meravigliarmi, dopo che la mia vita è rimasta impigliata tra cospirazioni e demoni...
Questi erano i suoi pensieri mentre cavalcava lungo la via Orientale.
Verso sera giunsero a Tavisia.
La cittadina aveva la tipica forma delle città latheariche: quadrata, con vie perpendicolari, una via centrale verticale, la Versa, ed una orizzontale, la Recta, che si incontravano in una Piazza centrale, la Quadra. 




Era circondata da mura in mattoni, e pattugliata da un manipolo di soldati fedeli all’eunuco Bial, che risiedeva a poche miglia di distanza, nella Vedetta Lathearica.
La cittadina era pulita e ordinata: c’erano acquedotti, fontane, strade di pietra, edifici in mattoni, statue, ginnasi, terme, persino un piccolo anfiteatro.
Alienor era meravigliata.
«Non immaginavo che i Lathear fossero così sviluppati» 
Lilieth sorrise: 
«Lo erano già ai tempi della Repubblica, quando questa città fu fondata,  proprio un anno prima del colpo di stato con cui Arexatan Eclionner,  dopo aver conquistato il Regno dei Keltar, si proclamò Imperatore dei Lathear»
La principessa sorrise amaramente:
«Già… sempre qui ritorniamo, qualunque discorso si faccia… sempre agli Eclionner» non c’era ironia nelle parole di Alienor, ma solo tristezza, per il fatto che la dinastia imperiale le aveva rovinato l’esistenza.
«E’ il tuo destino, Alienor. La storia degli Eclionner è strettamente legata a quella che sarà la tua storia, anche se ancora non sappiamo quale sarà esattamente il tuo ruolo in questa missione, ed è per questo che ci dobbiamo recare dall'Oracolo»
La principessa degli Alfar non nutriva molta fiducia in quelle profezie:
«Lilieth, io ancora non credo agli oracoli. Forse è vero quello che dici a proposito di un mio ruolo riguardo agli Eclionner, ma per il resto io alle veggenti proprio non ci credo!»
Lilieth scrollò le spalle:
«Cambierai presto idea! Domattina ci recheremo subito alla darsena e ci faremo traghettare lungo il fiume Tavis fino al Monte Konar, dove troveremo l’antro della Veggente. Lei ti dirà qual è il tuo ruolo in questa missione e ti spiegherà cosa ti riserva il futuro»


N.d.A.

La Sublime Porta si trova ad Istanbul. Fu costruita nel periodo dell'impero ottomano e per metonimia stava ad indicare il governo turco fino al 1918.
La muraglia cinese si addice al celeste impero dei Lathear e alla sua egemonia sul Contintente centrale, da intendersi anche come Terra di Mezzo o come terra centrale, nel modo con cui i cinesi indicano il loro paese: Zhongguo.
Il fiume Amnis è il Po.
Alienor di Alfarian è intepretata da Jessica Brooks nel ruolo di Ghanima Atreides ne "I figli di Dune" (Children of Dune) di Frank Herbert.
La citazione "Dormirò sol..." è tratta dal Don Carlos di Giuseppe Verdi.
La mappa è ispirata ad una zona ben precisa e cioè le Marche settentrionali (l'antico Ager Gallicus, molto diverso dalle Marche meridionali, al di sotto del fiume Esino, che rappresentavano l'antica regione del Piceno). Tavisia è Tavullia (patria di Valentino Rossi), il Tavis è il Tavollo, Esia è Jesi, il fiume Esia è l'Esino, il monte Konar è il Conero, presso cui sorge Ancona, e a sud-est del quale si trovano le meravigliose spiagge sassose di Sirolo, dove il mare ha lo stesso colore azzurro limpido delle Cinque Terre.
Lilieth Vorkidian è interpretata da Claire Forlani, nel ruolo di Igraine Pendragon in "Camelot".
Vyghar di Linthael è interpretato da Johnny Depp nel ruolo di Jack Sparrow nella serie "Pirati dei caraibi".



17 commenti:

  1. Buongiorno riccardo, come semore mi appassiona leggere ogni nuovo capitolo del tuo bellissimo romanzo, mi sto affezionando ai vari personaggi e oggi vorrei rinnovarti i complimenti per l'accuratezza con cui decrivi tutto!

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    1. Grazie!!! Mi fa veramente tanto piacere quello che hai scritto! Affezionarsi ai personaggi è per me la cosa più bella, quando leggo un romanzo, e lo è ancora di più quando lo scrivo.
      Ancora grazie e buon weekend!
      ;-)

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  2. anche il nuovo capitolo é appassionante,buon week end! elena www.tuttepazzeperibijoux.com

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  3. Un commento che non centra nulla scusa...ma ho riaggiornato anche io il link ai "lettori fissi" e in effetti non risultavo più. Boh speriamo sia solo quello, mi dispiace sempre perdrmi i tuoi aggiornamenti.
    Buon We carissimo!

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    1. Speriamo!!! Anche a me dispiacerebbe perdere i tuoi aggiornamenti!
      Buon weekend!!!
      ;-)

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  4. Bravo Riccardo! Un inizio grandioso per la seconda parte del romanzo

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  5. Bè, mi sembra proprio un bell'inizio per la seconda parte del tuo romanzo!
    Personalemnte una delle cose preferisco del tuo modo di scrivere sono le descrizioni dei luoghi e dei paesaggi, che riesci a far immaginare facilmente in modo molto verosimile!
    Bellissimo capitolo, è davvero interessante seguire il cambiamento del modo di pensare Alienor nel corso della storia! :D

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    1. Ti ringrazio moltissimo!!! L'arte delle descrizioni dei luoghi l'ho imparata da Tolkien, e poi la geografia e l'ecologia sono tra le mie passioni. Per esempio qui ho mescolato alcune cose orientali (La Sublime Porta si trova a Istambul) con un ambiente che conosco bene: la zona delle province di Pesaro e di Ancona. Il monte Konar è chiaramente il Conero, uno dei luoghi più belli della costa adriatica, un paradiso ancora intatto, con delle coste sassose dall'acqua cristallina, specie presso Sirolo. Quindi alla fine ho descritto cose che ho visto, e ho immaginato come doveva essere questa zona ai tempi della colonizzazione romana, quando ancora si chiamava Ager Gallicus (da cui la colonia di Sena Gallica, nell'ex territorio dei Galli Senoni, che nel romanzo io chiamo Keltar Senia) ed era separata dal Piceno, che iniziava a sud del Conero e del fiume Esino (dove c'è un forte confine linguistico tra parlate gallo-romaze e dialetti italo-romanzi).
      Alienor deve capire qual è il suo ruolo, e questo avverrà quando parlerà con l'Oracolo del monte Konar.
      Grazie ancora e buon weekend!!!
      ;-)

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  6. E' molto avvincente e scorrevole da leggere. Pensi di pubblicarlo?

    www.psicologicamenteinrete.blogspot.com

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    1. Eh eh, questa domanda prima o poi me la fanno tutti... diciamo che questo romanzo viene pubblicato qui, nella speranza che ci sia un passaparola e che prima o poi qualcuno "scopra" che forse scrivo bene... ;-) e mi chieda se ho altri romanzi nel cassetto, ed infatti ne ho...
      La vera notorietà però la raggiungerei se scrivessi in inglese: allora il mio pubblico si moltiplicherebbe enormemente... ma dove lo trovo il tempo di tradurre il romanzo in inglese? se qualcuno si offre volontario per farlo, prometto che dividerò con lui/lei i diritti d'autore ;-)))

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  7. Ciao Riccardo, ma che meraviglia questo romanzo e poi come descrivi accuratamente...mi sta appassionando...buona serata
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    1. Ciao Vale!!! Ti ringrazio molto per l'apprezzamento!!!
      Buona serata
      ;-)

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  8. Un po' come Marvin viene aiutato dal Druido nello scoprire la sua strada e il suo futuro, così anche Alienor con la veggente?
    Mi ha messo un po' di tristezza leggere di Alienor che si rende conto solo ora di quanto le manca casa, sfortunatamente è spesso così, ci si accorge di quanto è bello ciò che abbiamo solo quando non ce l'abbiamo più!
    Inquietantissima invece la pratica di congelare i cadaveri...brr....
    E siamo già al secondo libro! Spero che tu possa avere sempre più lettori, li meriti!

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    1. Sì, esatto! Se ci pensi ogni epoca ha sempre avuto bisogno di un mediatore che aiutasse le persone a trovare se stesse e quindi anche il proprio ruolo. Prima c'erano gli sciamani, poi i preti, adesso ci sono gli psicoterapeuti ;-)))
      Il ricordo di Alienor mi è stato suggerito da un passo dell'Aida di Verdi, in cui lei ricorda le sue "foreste imbalsamate" (cioè profumate, anche se poi il pensiero dell'imbalsamazione mi ha dato anche l'idea del modo in cui gli Alfar conservavano i cadaveri... quel congelamento nei ghiacci li rendeva vulnerabili alla potenza di Fenrik).
      Il discorso del saper apprezzare le cose che abbiamo quando le abbiamo, e non dopo averle perse, è un importante indizio riguardo al processo di maturazione di una persona: la persona matura impara ad apprezzare quello che ha, a conoscerne il valore, e a difenderlo, prima che il tempo se lo porti via. Non ricordo bene chi abbia detto la frase: "Temo il futuro, perché in esso c'è la fine di ogni cosa che amo"... bisognerebbe ripetersi questa frase tutti i giorni, per apprezzare di più il presente!
      E siamo al secondo libro... ed io ti ringrazio immensamente per aver letto tutti i capitoli del primo e per continuare a seguirmi e a commentarmi. Le tue osservazioni sono sempre molto preziose!
      ;-)

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    2. Bellissima frase, non l'ho mai sentita..bisognerebbe davvero ripetersela ogni giorno, ci aiuterebbe a vivere meglio!
      E' sempre un piacere leggere questo romanzo, sono davvero curiosa di scoprire come si evolverà e mi auguro che possa un giorno essere stampato e proposto nelle librerie, se lo meriterebbe più di moooolti altri!

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