sabato 19 gennaio 2019

I piani di lettura e le interpretazioni de Il Nome della Rosa di Umberto Eco

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Fin dalla pubblicazione del romanzo, nel 1980, la casa editrice Bompiani suggeriva la possibilità di almeno tre categorie di lettori de Il Nome della Rosa: <<La prima categoria di lettori sarà affascinata dalla trama e dai colpi di scena. La seconda categoria si appassionerà al dibattito di idee e cercherà di attualizzarle. L’ultima categoria si renderà conto che questo racconto è “un libro nel libro">>
Ad un'analisi più attenta si può riscontrare un numero ancora maggiore di piani / livelli di lettura, che qui vogliamo proporre

1) Letterale di primo livello: romanzo giallo storico con elementi neogotici.

2) Letterale di secondo livello: romanzo didattico di approfondimento su argomenti storici, filosofici, teologici e religiosi riguardanti il Tardo Medioevo

3) Letterale di terzo livello: catalogo di testi medievali e antichi, collage di riferimenti e citazioni che solo un lettore molto colto può riconoscere e quindi catalogo di una ideale biblioteca.
I riferimenti più espliciti, solo per fare qualche esempio, sono La Biblioteca di Babele di Borges, L'Autunno del Medioevo di Huizinga (da cui è tratta, tra le altre cose, la famosa citazione "stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus), Medioevo latino e letterature euroeee di Curtius e Il Mastino dei Baskerville di Arthur Conan-Doyle (che ha ispirato la figura di Guglielmo da Baskerville, come una specie di Sherlock Holmes medievale, oltre che l'atmosfera da giallo "gotico").

5) Allegorico/politico: allegoria della politica italiana, europea e mondiale negli anni compresi tra il 1968 e il 1980, con parallelismi ben precisi e facilmente intuibili:

Ordine Francescano = Partito Comunista
Movimenti Ereticali = Sinistra Extraparlamentare e Gruppi Terroristici Rossi
Ordine Benedettino = Democrazia Cristiana, specie nel periodo del Compromesso Storico
Ordine Domenicano = Movimento Sociale Italiano e Destra Nazionale
Impero = Unione Sovietica
Regno di Francia = Stati Uniti d'America
Papato Avignonese = Città del Vaticano e Chiesa Cattolica novecentesca
Tentativo di mediazione tra Papato e Impero, e tra alto clero e basso clero: Compromesso Storico tra Dc e Pci, naufragato dopo la tragica morte di Aldo Moro

6) Allegorico/culturale/esistenziale: allegoria della condizione dell'intellettuale alla fine del XX secolo, con riferimento alla personale vicenda dello stesso Eco tramite il suo "alter ego" anagogico Guglielmo da Baskerville

7) Allegorico/filosofico: allegoria sul dibattito gnoseologico ed epistemologico attuale tra nominalisti (scettici, relativisti) e realisti (che credono esista una verità di fede e una verità di ragione)

8) Allegorico/semiologico: allegoria di un trattato di semiotica

9) Morale: rappresentazione dei vizi tramite personaggi che li simboleggiano

Abate Abbone, Papa Giovanni XXII: avidità, vanità e ambizione
Jorge: ira e superbia
Malachia: sete di potere e servilismo
Berengario, Adso giovane: lussuria
Remigio: gola
Guglielmo: superbia intellettuale ed eccessiva fede nella ragione
Cardinale Bertrando del Poggetto: accidia, avarizia

10) Anagogico: alcuni personaggi sono prefigurazione di personaggi attuali

Gugliemo da Baskerville : Umberto Eco
Jorge da Burgos: Jorge Luis Borges
Imperatore Ludovico IV: Leonid Breznev
Re di Francia Filippo il Bello e figli: Richard Nixon e successori fino a Ronald Reagan
Michele da Cesena: Enrico Berlinguer
Ubertino da Casale: Pier Paolo Pasolini
Abate Abbone: Giulio Andreotti
Abate di Montecassino : Aldo Moro
Bertrando del Poggetto: Giovanni Leone
Bernardo Gui: Giorgio Almirante

11) Esoterico: individuazione di parole, formule, numeri, immagini che alludono a culti misterici od organizzazioni segrete anche successive ai tempi della narrazione (per esempio i Rosacroce e la Massoneria)

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giovedì 17 gennaio 2019

Vite quasi parallele. Capitolo 138. Il Cigno Nero, ossia Il Male è la regola, il Bene è l'eccezione

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L'Iniziato aprì gli occhi e seppe che il rito si era concluso con successo.
Era vivo, era cosciente ed era il prediletto di Belenos, il che lo rendeva più potente di molti dei suoi confratelli, forse persino dei Maestri che sedevano nel Consiglio.
Vide Joanna, che aveva presieduto la cerimonia d'Iniziazione.
<<Ce l'ho fatta dunque, sono uno di voi, adesso, non è così?>>
La ragazza annuì, con un accenno di sorriso, immerse l'indice della mano destra in un'ampolla contenente sette oli sacri e gli tracciò un segno sulla fronte.
Gli prese poi le mani, aiutandolo a sollevarsi e gli disse:
<<Alzati, Sir Richard, Cavaliere della Luce, Iniziato agli Arcani Supremi, e scegli la Confraternita a cui apparterrai, all'interno dell'Ordine>>
Aveva inglesizzato il suo nome, precedendolo dall'appellativo tipico dei cavalieri.
Se l'aveva chiamato Cavaliere della Luce, Joanna conosceva già la sua scelta:
<<Ho visto Belenos. Mi ha onorato della sua presenza e della sua fiducia. Mi ha scelto ed io ho accettato. Farò parte della sua Confraternita, l'Aristocrazia Bianca>>
Joanna l'aveva previsto. Quante altre cose sapeva?
<<Così sia. Ti sarà concesso comunque un periodo di tempo di un mese per confermare la scelta, oppure cambiarla. Gli altri Signori degli Elementi ti faranno visita. Atar, Gothar e soprattutto Eclion, il Signore Oscuro>>

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L'Iniziato non ne era sorpreso:
<<Belenos me l'ha detto. E io ho già compiuto la mia scelta>>
Joanna scosse il capo:
<<Non è così semplice. C'è una verità che Belenos preferisce non dire, ma che fa comunque parte degli Arcani Supremi.
In questo mondo il Male è la regola, mentre il Bene è l'eccezione.
Per salvarsi dal Male non basta distoglierne lo sguardo, perché il Male è dappertutto, anche se riesce a nascondersi molto bene, nello spazio e nel tempo.
Il Male è connaturato alla Vita stessa: basta osservare una catena alimentare. Ogni forma di vita si nutre di altre forme di vita: già questo punto di partenza contiene in sé il seme della distruzione.
Chi sceglie di non vedere questo mente a se stesso e tradisce una delle prime regole etiche, e cioè quella di non mentire>>

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Aveva parlato con severità, ma anche con una punta di sarcastico cinismo.
Riccardo era rimasto colpito dalle sue parole.
<<Può essere, ma questo non cambia la mia decisione>>
Stava albeggiando e il risveglio della natura, nel bosco, aveva portato con sé un'allegria triste nell'aria.
Lo stesso volto di Joanna Burke-Roche, trasfigurato dall'aurora, sembrava in armonia con quell'atmosfera paradossale.
<<Non hai la forza sufficiente per contrastare Atar, Gothar o Eclion. 
Forse potrai nasconderlo ad altri, ma io riesco a leggere nella tua mente e conosco i conflitti che la agitano. I Signori degli Elementi faranno leva su tali conflitti e sarà un facile gioco scardinare ogni tuo buon proposito.
Lo so per esperienza>>
L'Iniziato le credette. Percepiva sincerità e sintonia nelle sue parole.
Fin da bambino, Riccardo aveva percepito se stesso come una persona fragile e problematica, il che lo aveva spinto a creare legami con altre persone fragili problematiche, nella speranza che queste avrebbero mostrato una maggiore comprensione nei suoi confronti.
Ma era uno sbaglio: ognuno ha "i suoi problemi" e si mostra comprensivo soltanto verso sé stesso.
Per questo sapeva di non potersi fidare di Joanna.
Allo stesso tempo, tuttavia, poteva apprendere da lei qualcosa di utile.
Lui era uno che ascoltava e imparava. Mentre gli altri pensavano solo a vantarsi o a pontificare, lui cercava di discernere, in quella cacofonia di vanità, i dettagli che potevano essere utili o addirittura importanti, poiché anche la persona più vacua può avere, senza nemmeno rendersene conto, qualcosa da insegnarci.
Persino le persone più granitiche potevano nascondere un'incrinatura.
C'è una crepa in ogni cosa. E' così che entra la luce.
Chi l'aveva scritto? Forse Leonard Cohen?
<<Tu l'hai visto, allora? Eclion, intendo...>>
Joanna apparve turbata, poiché non doveva essere certo per lei un ricordo piacevole.
I suoi capelli biondi parevano imprigionare i primi raggi dell'alba ed i suoi occhi azzurri luccicavano di una commozione a stento dominata.
Ma la bocca aveva assunto una piega amara, che sembrava esprimere tutto il suo rincrescimento di fronte ai mali del mondo.

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<<Sì, purtroppo. Fu una visione non voluta, come quelle che inevitabilmente accadono agli Iniziati di Rango Segreto, quelli che, come me e te, posseggono il dono della Vista.
 E sai cosa mi ha detto? "Anche il troppo Bene è un Male. E' qui che falliscono i buoni: quando esagerano. In quel momento entrano nel mio territorio, senza nemmeno essere stati invitati". 
Non credere che ci sia così tanta differenza tra gli eccessi dei santi e quelli dei malvagi.
E' un cerchio  che si chiude: gli estremi si toccano e finiscono col saldarsi.
Il vero nemico è l'estremismo, di qualsiasi tipo, e tu lo sai meglio di me.
Uno dei tuoi talenti è la capacità di riconoscere immediatamente un'ingiustizia, e l'eccesso di Bene, come ogni eccesso, è un'ingiustizia. 
Ma questo è un concetto di cui Belenos non ama parlare>>
Lui si sentiva molto stanco:
<<Belenos mi ha messo in guardia da te. Ha detto di non fidarmi>>
Joanna non ne era sorpresa:
<<Il Signore della Luce mi accusa, ma io dico che troppa luce può anche rendere ciechi.
Belenos è un'entità solare, e il sole non può essere guardato fissamente.
Ci sono delle sfumature che Belenos, in tutta la sua gloria sfolgorante, non può cogliere, ed è proprio in quelle sfumature che si trova il significato dell'agire umano, in tutta la sua complessità.
Sono nata in seno ad una famiglia di adepti del Serpente Rosso, devoto ad Atar, Signore del Fuoco e del Calore, e sono stata adottata, in età adulta, dalla dinastia che controlla la Fraternitas Draconis, devota a Gothar, Signore del Ghiaccio e del Freddo. 

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Ciò rispecchia la mia duplice natura, perché mia è la Canzone del Ghiaccio e del Fuoco.
Ma non sono mai stata, né sarò mai, una serva del Signore Oscuro, Eclion, Principe delle Tenebre. Le Arti Oscure non mi riguardano, così come non mi riguarda il tradimento.
Dimostrerò con i fatti che Belenos si sbaglia sul mio conto.
Io sarò al tuo fianco, anche se riconosco che per te sia più importante chi ti porti dentro piuttosto di chi ti cammina accanto>>
Riccardo percepiva sincerità in quelle parole.
Non avrebbe saputo dire il perché: certe cose non si apprendono per via razionale, ma si sentono nel profondo del cuore.
Eppure c'erano punti oscuri da chiarire.
<<Io vorrei crederti, ma prima vorrei anche capire se tu hai tradito la fiducia del tuo ex-fidanzato Waldemar Richmond e quella dell'uomo che ora ti ama, ossia il dottor Luca Bosco>>
Joanna annuì:
<<Te ne avrei parlato comunque: è giusto che tu conosca la verità.
Quando mi fidanzai con Waldemar, io l'amavo veramente, e quando ci siamo lasciati, è stato perché mi sono resa conto di non amarlo più.

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E' molto triste la fine di un amore, ma è qualcosa che può succedere.
Come dice un cinico, ma sincero proverbio, l'amore è eterno finché dura.
Quando lasciai Waldemar, la mia famiglia, che voleva a tutti i costi quel matrimonio, mi ripudiò, e così io trovai sostegno soltanto in Vlad Dracu, che mi adottò come figlia, senza chiedermi nulla in cambio, se non sincerità verso la Fraternitas Draconis, di cui egli è Priore.
Riguardo a Luca Bosco, nutro un profondo affetto nei suoi confronti, che potrebbe anche diventare amore, non lo posso escludere.
L'altra sera io e Luca ci siamo ritrovati dopo molto tempo e ci siamo baciati.
Come vedi non ti nascondo nulla.
Ora anche lui è un Iniziato. 
Tuo zio Lorenzo ha presieduto alla sua Iniziazione, e al risveglio Luca ha scelto di appartenere alla confraternita del Serpente Rosso, il che lo rende molto vicino al Consigliere Albedo, che è il Priore di tale confraternita.
Non ci sarà conflitto tra voi, anzi, troverete molti motivi validi per cui collaborare.
Tu hai scelto l'Aristocrazia Bianca, il cui Priore è il Duca di Albany, Gran Maestro dell'Ordine degli Iniziati, anche se ormai il suo mandato sta scadendo.
Avrai modo di conoscerlo molto presto.
Come vedi, nessuno di noi ha scelto l'Aristocrazia Nera, il cui Priore è "di rango segreto", anche se io sospetto che sia il Duca di Kent.
In ogni caso, nessuno di noi, neppure il Consigliere Albedo, oserebbe mai attaccare il Prescelto di Belenos>>
L'Iniziato rise:
<<Il Prescelto? Mi stai prendendo in giro? Sono forse una specie di Harry Potter della situazione? O di Anakin Skywalker, o Paul Atreides?>>
Lei sorrise:
<<Non esageriamo! Per il momento ti autorizzo solo a essere una specie di Mr Banks in difficoltà, che ha bisogno di una Mary Poppins che introduca un po' di magia nella sua vita, e gli insegni un paio di cose, prima che cambi il vento.
Scherzi a parte: il tuo ruolo è quello di contribuire a risanare l'antica frattura tra l'Aristocrazia Bianca e quella Nera, col sostegno delle altre due confraternite dell'Ordine degli Iniziati.
C'è bisogno di pace, ora più che mai, perché ci attendono sfide terribili, e le nostre fatiche saranno gravi per preservare la civiltà dalla barbarie che ci sta assediando.
Abbiamo bisogno del tuo contributo, poiché sono rare ormai, nella nostra generazione, le persone con una cultura ampia come la tua, e una profonda consapevolezza dei Misteri>>
Lui scosse il capo:
<<L'unica cosa di cui sono consapevole è la mia incertezza su qualsiasi cosa, la mia debolezza e la mia fuga dal mondo. In omnibus requiem quaesivi, et nusquam inveni nisi in angulo cum libro. Il che mi porta persino a chiedermi se la mia cultura non sia stata un ripiego per mascherare il fallimento in tutti gli altri aspetti della vita.
Dovete essere davvero disperati se riponete le vostre speranze su di me.
In ogni caso, continuo a dubitare di tutto, persino della veridicità della mia visione. In fondo potrebbe essere stato soltanto un sogno indotto da sostanze allucinogene>>
Joanna gli puntò contro l'indice unghiato:
<<Un sogno di cui io conoscevo tutti i dettagli prima che tu me li dicessi? Dubitare è lecito, ma tu stai negando l'evidenza>>
Lo scetticismo di Riccardo pareva inscalfibile:
<<E' che continuo a non vedere il senso di tutto questo, ciò che voi chiamate "il Grande Disegno"... io non lo vedo.
Non ho mai visto una trama prima d'ora e anche adesso mi pare di averla scoperta per sbaglio, perché non vi è un ordine nell’universo e le uniche verità che servono sono strumenti da buttare.
Belenos parla di equilibrio, non di giustizia, e come se non bastasse tu rincari la dose dicendo che il Male è la regola e il Bene è l'eccezione.
Se questa è la verità, allora era meglio non conoscerla>>
Era un'argomentazione emotiva e lei seppe smontarla con poche parole:
<<Tu hai cercato la verità per tutta la vita. Hai scelto di cercarla! Non è stato un ripiego! 
Lo sai benissimo: tu hai rifiutato tutto il resto, perché ti pareva tempo perso, rispetto all'unica vita autentica, quella contemplativa. 
Tu hai scelto la parte migliore, quella che non ti sarà tolta.
Puoi fingere di rinnegare il tuo destino, ma io non ti credo: tu sai benissimo qual era la tua predisposizione, la tua missione nella vita. La conoscenza. 
Ed ora che ti sei abbeverato alla Fonte Sacra, non puoi più tornare indietro.
Conosci te stesso, assumiti le responsabilità del tuo ruolo, compi il tuo dovere e accetta il tuo destino>>
Lui non voleva sentir nominare quella parola:
<<Tu mi parli di destino, ma l'unica cosa che so è che i principi fondamentali dell'universo restano pur sempre l'Errore e il Caso.

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Non ho intenzione di seguirti lungo questa strada.
Cercherò altre terre e altri mari da esplorare. Terre incognite, forse irraggiungibili, forse inesistenti, ma che importa? In fin dei conti, cos'è che desideriamo di più? Ciò che non abbiamo, e soprattutto ciò che non possiamo avere>>
Joanna assunse un tono minaccioso:
<<Se pensi di fuggire ti illudi. Te l'ha già detto Belenos e io te lo ripeto.
Non troverai altra terra, non troverai altro mare. 
La città ti verrà dietro, andrai vagando per le stesse strade...>>
Riccardo era esasperato:
<<Lo so! So come va a finire! Ma non lo accetterò mai... andatevi a cercare un altro "prescelto", uno molto più giovane e molto più potente>>
Lei sorrise:
<<Più vecchio è il violino, più dolce è la melodia. Antico proverbio di Hibernia, terra di alcuni miei antenati. 
I loro ricordi sono vivi nella mia memoria, come in quella di ogni Iniziato.
Non percepisci un senso di déjà vu?
Sono "gli Altri Ricordi", i ricordi ancestrali, la "Memoria Filogenetica" che è stata risvegliata attraverso l'Iniziazione.
Tu non sei più un individuo: sei un'intera legione, un'orda immensa che chiede soltanto di avere anche solo per un istante l'attenzione della tua coscienza.
Questi ricordi si insinueranno come flash nei tuoi pensieri e nelle tue emozioni, quando meno te lo aspetterai.
Alcuni potrebbero chiamarla "possessione", ma noi Iniziati preferiamo chiamarla "coscienza superiore".
E la coscienza, indotta dalla memoria,  è già di per sé una delle forme più implacabili del destino>>

sabato 5 gennaio 2019

Differenza tra Etnia e Nazione

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Predominant ethnic groups in Europe

Con il termine "etnia", secondo le scienze umane contemporanee,  si intende un raggruppamento umano che presenta una similarità di caratteri culturali, linguistici e a volte anche religiosi o somatici. 
Spesso usato, nel linguaggio giornalistico, il termine è usato con il significato di minoranza nazionale, gruppo minoritario.
Ma qual è, allora, la differenza tra etnia e nazione?
La nazione si distingue dall'etnia per il fatto di avere piena coscienza di esserlo (cioè di essere consapevole di queste similarità culturali, linguistiche, religiose o somatiche), di essere stabilmente radicata in un territorio,  e di rivendicare (più o meno fondatamente) un'identità, un'origine e una tradizione comune, che spesso (anche se non sempre), si accompagna con la rivendicazione di una autonomia o indipendenza politica (costituendosi in regione autonoma o stato nazionale).
Non va confuso col termine nazionalità, che sta ad indicare lo stato d'origine di una famiglia che è migrata in un altro stato, anche se nel linguaggio giornalistico viene usato come sinonimo di etnia.

martedì 1 gennaio 2019

I gioielli della Corona del Regno di Gondor

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1) Corona Alata di Elendil con rappresentazione dell'Albero Sacro di Minas Tirith
2) Anello di Barahir, capostipite della stirpe degli Edain
3) Gioiello dell'Elessar, di smeraldo su argento, donato da Galadriel ad Aragorn
4) Gioiello elfico della Stella del Vespro

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

sabato 29 dicembre 2018

Vite quasi parallele. Capitolo 137. La Luce è la Mano Sinistra delle Tenebre

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<<Io sono un potente alleato>> disse Belenos alla fine del suo discorso <<ma non sono onnipotente. Posso aiutare chi crede in me, ma il mio sostegno è efficace solo se si rinuncia ad Eclion e ai suoi alleati. Non puoi chiedere favori a due entità opposte tra loro>>

<<Ma tu stesso hai detto che il Bene e il Male sono mescolati tra loro, sono complementari, e che l'universo si regge sul loro equilibrio, tanto che il bene di qualcuno comporta inevitabilmente il male di qualcun altro>>

<<L'Ipotesi del Male è soltanto un'ipotesi. Può verificarsi spesso, ma io credo che non sia inevitabile. Ciò che conta è che non è consentito provocare ad altri un danno ingiusto al fine di ottenere un proprio vantaggio. 
Il danno è ingiusto quando viola i principi etici basilari e le loro implicazioni.
Per questo chi chiede il mio aiuto non è autorizzato ad avvalersi delle Arti Oscure>>

<<Intendi dire che la magia nera esiste davvero?>>

<<Esiste Eclion, e si compiace di essere chiamato "il Signore Oscuro", ma a differenza dei malvagi di cui si parla nelle grandi narrazioni, egli ha un aspetto raffinato, modi eleganti e discorsi suadenti.
E' in un certo senso il mio gemello tenebroso. 

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Il fatto che ci assomigliamo è innegabile ed egli lo sfrutta per ingannare chi crede in me.
Vorrebbe far credere di essere come me, ma più potente.
Non a caso la sua più famosa affermazione è che "la Luce è la Mano Sinistra delle Tenebre".
Essa, pur nascendo dalla teoria della complementarietà tra bene e male, contiene un elemento sottilmente diffamatorio, in quanto riduce il lato luminoso ad una mera appendice di quello oscuro, arrivando persino ad alludere ad una appartenenza di tutti gli Iniziati alla cosiddetta Via della Mano Sinistra, quella delle Arti Oscure. 
Non a caso gli Iniziati che si rivolgono ad Eclion, recitano la formula: "Salute a te o Padre, ti porto carne incorrotta, con la mano sinistra te la porgo".

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Chi invece segue me, imbocca la Via della Mano Destra, che si caratterizza per alcuni punti essenziali:

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Queste entità non sono trascendenti, ma sono sovrumane.
Si trovano lontano, ma rimangono sempre in contatto con chi le ha invocate.
Il luogo dove tutti ci riuniamo è l'Anello del Destino.
Un giorno saprai di cosa si tratta, ma per ora è essenziale che tu abbia fiducia in ciò che ti ho detto.
Non abbandonare mai la retta via: non cedere ad Eclion!>>

<<Perché Eclion dovrebbe interessarsi a me?>>

<<Tu sei un mio discendente, ma sei anche discendente di Eclion, ed è per questo che hai sempre provato un grande conflitto interiore. 
Un giorno anche Eclion ti si manifesterà, e allora dovrai prendere una decisione definitiva.
In quel momento dovrai ricordare che non solo il tuo destino dipenderà da quella scelta, ma anche il destino di moltissimi altri. 

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Eclion farà leva sulla rabbia che c'è in te, nata dalle ingiustizie che tu vedi nel mondo e nella tua vita, e si offrirà di vendicare i torti e di punire coloro che tu indicherai, ma in cambio si prenderà tutto il buono che alberga nel tuo cuore, e in quello di coloro che ti amano e che tu ami.
In quel momento dovrai ricordare che tutte quelle ingiustizie in realtà sono state volute dallo stesso Eclion per suscitare in te quella rabbia con cui egli vuole renderti suo schiavo>>

<<Perché proprio io? Perché vi rivolgete a me, che sono così debole?>>

<<Perché su una cosa Albedo aveva ragione: quelle che tu vedi come debolezze, sono in realtà i segni della sensitività, che ora si sta risvegliando, nella duplice forma della Memoria Ancestrale e della Precognizione. Unite insieme, queste due doti di chiaroveggenza formano quella che noi chiamiamo "la Vista". Ci vorrà molto tempo affinché tu apprenda come usarla e come interpretarla, ma la cosa più importante sarà la scelta di colui che ti dovrà istruire. 
Ecco perché io ed Eclion ci contendiamo la tua lealtà, e anche altri lo faranno: Atar e persino Gothar.
Ma io credo in te, e confido non abbandonerai mai la Retta Via, l'Antica Via, il Sentiero Dorato...>>

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<<Ma al di sopra di voi non c'è nulla? Non esistono entità più potenti? Non esiste un demiurgo?>>

<<Non c'è stata nessuna Creazione. Esistono solo le trasformazioni. E' paradossale, ma la vostra scienza ha compreso che è assurdo parlare di un tempo "zero". Ci sono però delle costanti, in questo universo, ed una delle più importanti è la velocità della luce. Nessuno fino ad ora è riuscito a superarla. Per questo non ci sono entità più potenti di me o di Eclion, anche se ce ne sono molte che hanno un potere quasi pari al nostro. 
Ma a proposito di tempo: il nostro è scaduto. Presto ti risveglierai e sarai a tutti gli effetti un Iniziato agli Arcani Supremi. 
Da questo momento le tue scelte dovranno essere guidate da una consapevolezza superiore.
La conoscenza impone una condotta adeguata.
Io ti aiuterò a riconoscere la Retta Via, che ora chiamano l'Antica Via, poiché era quella dei druidi sacerdoti di Belenos che vivevano qui, in questo remoto angolo di mondo, e dai quali tu discendi.
Ora è tempo che ognuno di noi torni a quell'opaca trafila delle cose che sono i doveri quotidiani, nella speranza di renderli più lucidi.
Non cercare scorciatoie altrove, non fuggire dalle tue radici, perché come disse un saggio:
Non troverai altro luogo, non troverai altro mare, perché se sciuperai la tua vita in questo discreto angolo di mondo, l'avrai sciupata su tutta la terra>>





"Non troverai altro luogo, non troverai altro mare. / La città ti verrà dietro, andrai vagando per le stesse strade, / perché sciupando la tua vita in questo angolo discreto / tu l'hai sciupata su tutta la terra"

Constantinos Kavafis, La città