martedì 5 luglio 2016

Chi ha vinto e chi vincerà secondo un'analisi dell'Economist







Articolo pubblicato su The Econimist il 22 giugno 2016, versione originale
Sebbene Martin abbia ancora due libri da completare, la serie TV si avvia verso la fine del gioco. Daenerys Nata-dalla-tempesta, erede della dinastia Targayen, reclama il trono di spade per diritto di nascita, ma ha vissuto in esilio nel vicino continente di Essos per quasi tutta la sua vita. Ciononostante, il tempo potrebbe essere maturo per cercare di far suo il trono: regina della spaventosa orda Dothraki e degli Immacolati, l’esercito di schiavi eunuchi con cui ha conquistato le città della Baia degli Schiavi, dispone di una vasta armata e ha appena ottenuto un utilissima flotta. Allo stato attuale Daenerys e il suo principale consigliere, il nano Tyron Lannister, stanno pianificando nel dettaglio l’invasione. Di seguito potete trovare un analisi geopolitica di suoi punti di forza e di debolezza – e ovviamente, le sue possibilità di vittoria.
Gli asset strategici di DaenerysI Dothraki. Un largo contingente di cavalieri nomadi (quantificabili in almeno 40.000)con provata esperienza di combattimento a cavallo. Dotati di armature leggere, manovrabili e in possesso di una diffusa reputazione di ferocia, i Dothraki sono anche emotivamente coinvolti nell’obiettivo della regina: la restaurazione dei sette regni di Westeros (Daenerys è la vedova del loro supremo leader, Khal Drogo).
Ad ogni modo per arrivare ad Approdo del Re, la capitale dei sette regni, le forze di Daenerys devono attraversare il Mare stretto. La volontà dell’orda di imbarcarsi sui “cavalli di legno sul nero mare salato” va ancora messa alla prova. Precedenti esperienze non fanno sperare bene: il mare aveva terrificato la piccolo Khalasar di Daenerys nel viaggio da Qarth fino alla Baia degl schiavi (il mar di mare non aiuta in questi casi). In più le comunicazioni sul campo di battaglia sono state severamente compromesse: bruciando i leader Dothraki poco disposti a collaborare, la regina ha perso i generali che avrebbero potuto guidare i cavalieri in guerra.
Gli Immacolati. Un vasto esercito di circa 8.000 eunuchi addestrati. Gli Immacolati e i Dothraki sono nemici leggendari – nella battaglia di Qohor, 400 anni prima, 3.000 Immacolati massacrarono 50.000 Dothraki. Integrare le due armate potrebbe essere problematico; non sappiamo ancora come le diverse qualità degli eserciti potranno combinarsi tra loro. Ad ogni modo, dato che gli Immacolati non cavalcano, la loro capacità di fornire supporti ai cavalieri Dothraki resterà comunque limitata; sebbene gli immacolati siano instancabili marciatori non potranno tenere il passo di truppe a cavallo. Un impegno separato è forse auspicabile.
I tre draghi. Provvedono a fornire la supremazia aerea; Westeros non ha sviluppato una reale tecnologia bellica per contrastarli. Potrebbero però sorgere problemi per la mancanza di esperti “piloti”. Solo Daenerys ha una lunga esperienza di volo e rimangono dubbi sulla sua capacità di controllarli sul campo di battaglia. Il suo consigliere nano ha mostrato affinità con due dei draghi, Rhaegal e Viserion, che gli devono la liberazione dalla prigionia. Un terzo domatore di draghi dovrà presto essere reclutato. La talentuosa interprete di Daenerys, Missandei, potrebbe ottimizzare le sue capacità comunicative sviluppando e accelerando un piano di addestramento che dovrà essere messo a punto una volta che saranno individuati i candidati adatti.
Consiglieri qualificati. Lord Varys, detto il “Ragno tessitore”, ha un’ottima esperienza nel mantenere una rete informale di intelligence ed è stato una delle guide del Consiglio ristretto di Approdo del Re. Ma anche lo stesso Tyron Lannster, che prima di aderire alla causa dei Targaryen aveva difeso con successo Approdo del Re contro la flotta di Stannis Baratheon (altro pretendente al trono) nella battaglia delle Acque nere (benché il successo della sua strategia sia stato pagato con la distruzione della flotta reale). Sarebbe però auspicabile un rapido ritorno di Ser Jorah Mormont (attualmente malato per aver contratto il Morbo di pietra); è il solo generale che, insieme a Daenerys, parla correttamente la lingua Dothraki. La sua promozione a capo dell’ufficio di collegamento con i cavalieri barbari è quindi più che raccomandata.
Movimentazione delle forze di invasione. Mentre le risorse logistiche marittime di Daenerys sono state fortemente danneggiate da ignoti (presumibilmente gli insorti sostenuti dai governanti dei vicini stati schiavisti della città di Yunkai e Astapor), una flotta consistente di 100 navi vichinghe di alta qualità degli Ironborn è stato appena posta sotto il comando della regina. Questi navi potranno garantire il trasporto delle truppe dalla Baia degli Schiavi a Westeros. Parte della marina dei padroni degli schiavi è stato catturato e potrà essere utilizzato per il trasporto navale. Se questo offrirà una capacità sufficiente sia per il trasporto degli Immacolati e dei Dothraki rimane ancora da scoprire. Una possibile strategia alternativa prevede l’invio delle forze Dothraki via terra al porto di Pentos, dove il lealista di Daenerys, Illyrio Mopatis, dispone delle le risorse necessarie per effettuare il trasferimento di uomini e cavalli a Westeros. Questa opzione garantisce la traversata marittima più breve possibile per il contingente di cavalleria, riducendo al minimo la nausea e le eventuali occasioni di ammutinamento.
Fattori locali a WesterosLe condizioni a Westeros sono rapidamente peggiorate in seguito alla guerra dei Cinque re. La capitale è in preda a una situazione di stallo tra una setta fanatica religiosa e la fazione dei Lannister, guidata dalla regina Cersei. Le forniture alimentari sono scarse, data la distruzione del settore agricolo delle Riverlands e l’alienazione della famiglia Tyrell – In precedenza principali esportatori dei prodotti alimentari per la capitale. Una rivolta dei cittadini per protestare contro le carenze di cibo sembra molto probabile. Inoltre, il fallimento della regina Cersei per accelerare un programma di riarmo navale, dopo la distruzione della sua flotta nella battaglia di Blackwater Bay, ha lasciato la capitale vulnerabile agli attacchi via mare.
Più a nord, una insurrezione armata ha determinato un cambio di leadership a Winterfell, mentre una minaccia soprannaturale non specificata è stata segnalata a nord del muro, collegato con una crisi dei rifugiati che si sta determinando nella zona di confine a nord dei Sette Regni. Mentre la politica di Westeros è caratterizzata da instabilità a lungo termine, le attuali condizioni caotiche sono suscettibili di favorire il ripristino della dinastia Targaryen.
Ragione e sentimento La campagna di affiliazione di una rete di Sacerdoti e Sacerdotesse Rossi, che proclamano Daenerys come la leggendaria figura messianica Azor Ahai, è in corso. Tuttavia, questo culto – con sede nel vicino continente di Essos – ha importanza limitata a Westeros. Pertanto, un’iniziativa di propaganda pre-invasione dovrebbe essere guidata da Lord Varys, consigliere di Daenerys nei Sette Regni. Il suo breve resoconto sottolinea i benefici di occupazione di Daenerys del Trono di Spade: una leadership forte e visionaria, la superiorità militare, e una politica relativamente liberale.
In un recente discorso, Daenerys ha sostenuto la distruzione totale delle grandi case di Westeros:
Lannister. Baratheon. Stark. Tyrell: sono tutti solo raggi sulla ruota. Questo è in cima, allora questo è in cima, e così via gira, schiacciando quelli a terra. Io non ho intenzione di fermare la ruota. Ho intenzione di rompere la ruota.
Questa dottrina dei “raggi della ruota”, ammirevole nella sua ambizione, potrebbe alienare sacche di popolazione che ancora giurano fedeltà ai loro vecchi signori. Daenerys dovrebbe minimizzare  questa dottrina a favore di una realpolitik orientata della giustizia sociale per il popolo e la fine della tirannia della screditata coalizione Lannister-Baratheon-Tyrell.
Realizzazione degli obiettivi Con la promessa delle navi degli Ironborn e la cattura della marina degli schiavisti, una soluzione praticabile per la situazione di stallo del trasporto navale è stato raggiunta e, soprattutto, un efficace strategia di uso dei dragoni è stata testata nella battaglia mare appena concluso al porto di Meereen, roccaforte di Daenerys nella Baia degli Schiavi. Così una vittoria della Targaryen, anche se in nessun modo garantita, secondo le nostre previsioni ha ottime possibilità di successo. In termini di stabilità globale, una soluzione della crisi di governo che sta interessando l’intero continente di Westeros resta l’obiettivo prioritario. Nel frattempo, nella Baia degli schiavi ci aspettiamo un ritorno allo status quo ante come risultato primario del suo ritiro, portando maggiori opportunità per un mercato rivitalizzato nel lavoro umano non retribuito.

Cersei Lannister:

ArtStation - Concepts for HBO's Game of Thrones season 4 Cover, Gabriel Yeganyan:

Aegon VI Targaryen-Stark alias Jon Snow, the White Wolf, the Resurrect, King in the North, Heir of the Iron Throne


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Juego de Tronos #targaryen #gameofthrones:


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lunedì 4 luglio 2016

Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 55. Waldemar presidia le frontiere contro le infiltrazioni dei vampiri di Gothian



Le truppe di Waldemar, che arrivavano sempre più numerose dal Varco di Alfarian, avevano incominciato un pattugliamento dei territori circostanti alle grandi mura del Vallo di Nordgoth, al confine della Contea di Gothian.

Ogni volta che arrivavano nuovi battaglioni, lord Roman Waldemar, Gran Maestro dell'Ordine degli Iniziati agli Arcani Supremi, mentre passava in rassegna le reclute, teneva loro sempre lo stesso discorso:
<<Io credo nelle frontiere ben difese e nei muri che le proteggono. 
Chi ha intenzioni ostili nei nostri confronti sta tentando di infiltrarsi tra noi.
Questa è la loro strategia: non l'invasione militare, che violerebbe apertamente il Patto, ma l'infiltrazione sotto mentite spoglie.
Il nostro compito è impedire questa infiltrazione. Le difese devono reggere!
Le fosse sono piene di utopisti che credevano che fossimo tutti cittadini del Villaggio Globale.
Un tempo nessuno avrebbe dato molto peso a scempiaggini del tipo: "Bisogna costruire ponti e non muri". Oggi purtroppo la gente fa la fila dietro a quelle scempiaggini, e questo accade perché l'Oligarchia ha la sua convenienza ad alimentare la mobilità per ridurre il costo del lavoro e trasformarci tutti in schiavi.
Ma c'è un'altra cosa da sapere, e cioè che dietro all'Oligarchia politico-finanziaria, dietro all'Intellighenzia che la sostiene, dietro alle chiese e alle religioni che predicano l' "accoglienza e l'integrazione", dietro a tutto questo c'è un disegno unitario alieno volto alla rovina dell'umanità.
E questo disegno è riassumibile con un unico nome: Gothian.
Vampiri e altre cose più oscure ci scrutano al di là di quelle mura, valutando, ponderando nell'ombra.
Le pecore grigie che seguono l'Oligarchia hanno chiuso gli occhi di fronte alla verità, ma io vi dico: attenti, perché le Antiche Forze si risvegliano, e Nuove Forze si affiancano ad esse.
Un'Era di Meraviglie e di Terrori incombe su di noi!
Per questo dobbiamo essere pronti! Per questo dobbiamo essere vigili.
Chiunque tenterà di forzare le nostre difese dovrà essere fermato, disarmato e condotto dalla dottoressa Van Garrett per l'identificazione e la neutralizzazione>>




Il nome della dottoressa Greta Van Garrett, Ufficiale Medico di Rango Segreto, Iniziata agli Arcani Supremi, Sacerdotessa di Atar e Cacciatrice di Vampiri, era assai temuto da tutti.

Persino Waldemar ne aveva una certa soggezione.
Si ricordò di un dialogo che avevano avuto proprio la sera prima.

Greta gli aveva riferito alcune cose che aveva sentito in giro:
<<Ti accusano di essere un reazionario>>

Waldemar aveva sollevato le spalle.
<<Solo perché credo che alcune cose del passato fossero meglio di adesso? Come si può negare che, in certi aspetti, ci sia stata una decadenza?
A chi non capita di ripensare a qualcosa del passato e di dire: "Quelli sì che erano tempi!".
Ma più che reazione si tratta di una nostalgica consapevolezza che certe cose non tornano più.
E' l'eterno interrogativo dell' "ubi sunt".
Dove sono le nevi di un anno fa? Ou sont les neiges d'antan?
A volte vorrei riuscire a dimenticare. Altre volte mi dico che forse un giorno sarà piacevole ricordare persino le cose peggiori.
Et haec olim memnisse iuvabit.
Ecco, è tutta qui la mia presunta reazione. 
Non mi fido del cambiamento fine a se stesso: il più delle volte quando si cambia si peggiora.
Io lo so, ho visto il futuro, so di cosa sto parlando.
Se adesso cediamo anche solo di un millimetro rispetto a questa frontiera, è la fine di tutto.
Nel futuro di chi vuole abbattere i muri c'è la fine della nostra civiltà, la fine di tutto ciò che amiamo, ed io questo non posso consentirlo.
La chiave di una persona sta in quel che vuole credere, ed io voglio credere che sarà possibile salvare almeno le basi essenziali della nostra civiltà>>

Greta sembrava sostanzialmente d'accordo, ma sembrava preoccupata dalla possibilità che quel messaggio non fosse recepito dai benpensanti:
<<Sarà dura far accettare una cosa del genere a chi sogna il villaggio globale e si ritiene cittadino del mondo>>

<<Io credo che sia il momento in cui tutti debbano cercare di guardare la realtà per quella che è, non per quella che dovrebbe essere. Ci sono alcune cose, nel mondo, che non possono essere cambiate. Chi conosce gli Arcani Supremi sa che il meglio che si può sperare è una situazione di equilibrio tra le diverse istante. Ma questo equilibrio va custodito, e a noi è stata data questa responsabilità>>

<<Non approveranno mai il Programma Genetico>>

<<Il Programma mira a offrire a tutti una valida ed equa dotazione iniziale. Non è forse più giusto questo piuttosto che affidarsi all'attuale "Lotteria genetica" che favorisce alcuni e penalizza altri?>>

Greta annuì:
<<Io sono d'accordo, ma non è me che devi convincere. Sulla Terra sono in tanti ad essere prevenuti...>>

<<Se non vogliono essere salvati, allora niente li salverà! Io ho visto tutti gli scenari possibili. Chi rifiuterà la nostra scialuppa di salvataggio dovrà nuotare per conto suo.
Nel caso questo rifiuto si estenda alla maggioranza, noi ricostruiremo qui la nostra civiltà.
I primi coloni si stanzieranno in due zone a sud.
Una è la valle del fiume chiamato Amnis, lì ci sarà una colonia di Iniziati dell'Europa Centrale e di altre zone che saranno definite più avanti.
Un'altra è ancora più a sud, in una zona semitropicale. Lì ci andranno i coloni provenienti dall'Europa Mediterranea.
Se questi due esperimenti funzioneranno come ho previsto, allora molto presto seguiranno altre colonie>>



<<E qui nel Nord?>>

<<Qui nel Nord, per ora, c'è una guerra da combattere e da vincere. Gli Alfar hanno visto che stiamo mantenendo le nostre promesse: li stiamo proteggendo senza chiedere nulla in cambio. Stanno imparando la nostra lingua e noi la loro. La collaborazione è buona. 
Ma se vogliamo che tutta questa faccenda vada a buon fine, dobbiamo vincere la guerra contro i Vampiri di Gothian, e non sarà facile. Loro sono estremamente astuti e imprevedibili, e hanno qualcosa che noi abbiamo perso, ossia il rispetto delle tradizioni. Chi non coltiva la propria memoria, perde la propria identità. L'errore della classe dirigente occidentale è quella di aver rinnegato i padri in nome di modelli astratti e asettici, guardando solo al lato affaristico della questione, e nascondendolo dietro un profluvio dolciastro di belle parole>>

<<Quante probabilità di vittoria abbiamo?>> chiese Greta

<<Qui o sulla Terra?>>

<<Tutte e e due>>

<<Qui abbiamo un 50% di probabilità. Possiamo farcela. Sulla Terra... be', per come si stanno mettendo le cose, per come stanno procedendo... hai sentito anche tu le notizie che ha portato il Consigliere Albedo. La situazione sta degenerando con una rapidità superiore al previsto. 
Non ti nascondo la mia preoccupazione. Le cose stanno andando peggio delle mie peggiori previsioni. Certo, non c'era mai stata molta speranza, ma rimaneva uno spiraglio.
Adesso invece... >>

<<Adesso cosa, Waldemar?>>

<<Il Grande Cataclisma è in atto. Ogni giorno è un giorno di guerra. Chi non lo vede, chi non lo sente, chi fa finta di non saperlo, non fa che rendere ancora più grave la situazione. Chi non vede il pericolo, chi non riconosce il nemico, chi non ha una visione d'insieme, tutti costoro hanno già perso.
Ma noi, noi pochi, noi felici pochi, noi, manipolo di fratelli, noi rifonderemo qui un'umanità più giusta e più grande>>

domenica 3 luglio 2016

"The Winds of Winter" parody recap





"Al Gioco del Trono o si vince o si muore"
Cersei Lannister



La Friendzone colpisce ancora



Ditocorto: l'unico che riesce a farsi friendzonare prima dalla madre e poi dalla figlia





Il proverbiale senso della famiglia degli Stark



Prometti, Ned


Prometti!|


Il Gran Maestro





"Bruci la città e crolli il grattacielo, rimani tu da solo, nudo sul mio letto"
Baustelle, Irene Grandi featuring Cersei Lannister

Cersei FInale - Bruci la città e crolli il grattacielo irene grandi featuring cersei lannister


50 sfumature di Clegane



Il Dominio dei Lupi



Il Grande Inverno

La fine dei Lannister



Il parallelismo Bran Stark / Tommen Baratheon











Il Dominio della Regina



Jaime, il Valonqar



La regina Cersei e lo Sterminatore di Re (e anche di regine?)



I bei tempi di re Aerys II il Folle. In fondo anche Cersei ha qualcosa dei Targaryen



"I choose violence"
Cersei Lannister, Queen of the Andals and the First Men, Protector of the Seven Kingdoms and Warden of the Realm









Sei alcolista, piromane e sex addicted, allora sei un Lannister


Tommen campione di tuffi



R+L=J


No One






Lothar and Black Walder Frey



Il nemico del Pesce Nero









God Save The Queen



L'Ombra della Profezia



La Regina dei Draghi



La rivincita di Ser Jorah Mormont



Un'altra vittima eccellente della Friendzone












The White Wolf