sabato 22 ottobre 2016

L'assedio di Mosul










Nei prossimi giorni si scatenerà a Mosul la più grande battaglia contro lo Stato islamico mai avvenuta fino ad oggi. Almeno 30mila le truppe irachene sul terreno impegnate nella prima fase, supportate dalla forza aerea della coalizione e dai reparti speciali americani ed inglesi, nel tentativo di ricacciare i jihadisti dalla loro principale roccaforte irachena. Il Pentagono ribadisce l’esclusivo ruolo di supporto agli iracheni.
I reparti speciali Usa non agiranno di concerto con le truppe sciite supportate dagli iraniani. Sebbene siano stati schierati venti elicotteri Apache, il Pentagono smentisce il loro utilizzo, almeno nelle primissime fasi del conflitto. Per cercare di ridurre al minimo le perdite, il Pentagono ha fornito svariati tipi di asset alle truppe irachene, come ad esempio Horizon, che consente agli utenti di tracciare le informazioni IED su una mappa interattiva. Un’altra applicazione di mapping, BOOM o Blast Origin Overpressure Modeler, è in grado di fornire ilraggio di detonazione di un ordigno su un’immagine elaborata da Google Maps. BOOM fornisce un modello di esplosione secondo vari parametri.
Operativo anche il Real Time Regional Gateway, una sorta di motore di ricerca in grado di collegare tutte le informazioni disponibili dalle reti di intelligence del pianeta da un singolo dato immesso.Il Real Time Regional Gateway combina le informazioni pertinenti condividendole in rete. Mosul, 250 miglia a nord di Baghdad, è la capitale de facto in Iraq dell’Isis: è anche la città più popolosa sotto il controllo dei terroristi.Nella Grande Moschea di Mosul, due anni fa, il leader Abu Bakr al-Baghdadi ha annunciato il suo califfato. Non sarà una battaglia breve: ci vorranno dei mesi. Mesi. L’intera operazione, così come affermato da Bruno Geddo, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha il potenziale per trasformarsi nel più grande disastro causato dall’uomo per molti, molti anni.
Mosul potrebbe diventare la Stalingrado del Medio Oriente, città devastata dalla sanguinosa battaglia tra le forze tedesche e russe durante la Seconda Guerra mondiale. Mosul intanto. Negli ultimi mesi la città è stata plasmata per la guerriglia urbana.
La periferia della città è quasi disabitata poiché l’Isis ha costretto i residenti a trasferirsi nelle zone centrali della città. Proprio i civili sono visti dai terroristi come la loro migliore difesa ed alla base della loro strategia di logoramento. Ecco perché la missione di “liberazione” potrebbe tramutarsi in strage.
Le nuove immagini satellitari confermano che Mosul è stata strutturata su diverse linee difensive.A decine le trincee scavate e riempite con l’olio: è una contromisura pensata per arginare l’avanzata della fanteria ed inficiare la precisione della forza aerea CAS.
Diverse le barriere di cemento edificati così come sono stati identificati terrapieni di sabbia e strutture  difensive. I ponti che collegano le due aree di Mosul su entrambi i lati del fiume Tigri sono stati demoliti, mentre donne e bambini sono stati trasferiti nelle strutture sensibili così da scoraggiare i raid aerei.

Il cambio di strategia dell’Isis

La popolazione è il game changer dell’Isis. Il loro obiettivo è mantenere civili innocenti a Mosul ad ogni costo. Perse le prime posizioni, assisteremo ad un cambio di strategia. La coalizione prevede che alcuni guerriglieri dello Stato islamico si consegneranno alle forze irachene, mimetizzandosi tra i civili. Raggiunte le retrovie, tenteranno di colpire le truppe governative. Entro la fine di ottobre, ci saranno cinque nuovi campi permanenti istituiti alla periferia di Mosul per garantire un riparo ai civili in fuga: dovranno essere in grado di fornire cibo, assistenza medica ed un riparo sicuro per 700 mila persone. Numeri che spaventano ed il pensiero ritorna ancora alla Seconda Guerra mondiale. Mosul, una città quasi con le stesse dimensioni di Glasgow, ospita 1,2/1,8 milioni di civili trattenuti in ostaggio dai terroristi. Lo stesso al Baghdadi potrebbe essere intrappolato a Mosul.

Tra 4.000 (stima irachena) e 8.000 (stima del Pentagono) jihadisti sono ritenuti attivi a Mosul. L’assedio di Fallujah durò cinque settimana: le forze Isis erano poche centinaia. La strategia dello Stato islamico sarà quella di evitare gli scontri aperti, sfruttando tattiche asimmetriche e rallentando l’avanzata con trappole esplosive improvvisate. La Città Vecchia poi. Una volta raggiunta, la supremazia fornita dai blindati iracheni sarà annullata: le truppe regolari saranno costrette a combattere di casa in casa. È proprio in queste fasi che la coalizione prevede di subire perdite massicce a causa della minaccia IED. L’idea alla base adottata dall’Isis è stata quella di trasformare la città in un enorme campo minato improvvisato.

Le auto Mad Max dell’Isis

C’è poi la minaccia rappresentata dal “parco auto” dell’Isis. A migliaia i blindati sequestrati dalle forze irachene in questi anni, parte dei quali riconvertiti per missioni suicide. Sebbene le truppe regolari saranno supportate dalla coalizione, sarà sempre presente la possibilità che un’intera brigata possa essere sbriciolata dopo essere stata colpita dai mezzi kamikaze dell’Isis. Da rilevare che i veicoli riconvertiti (molti dei quali consegnati senza colpo ferire dalla truppe irachene in fuga) per tali compiti sono custoditi in tunnel sotterranei realizzati in città.
Quando, tra qualche mese, le forze jihadiste saranno ormai allo stremo, è possibile ipotizzare che possano fare ricorso al gas mostarda . Il timore che lo Stato islamico possieda armi chimiche fatte in casa è reale, motivo per cui decine di migliaia di maschere antigas sono state consegnate per precauzione. C’è poi da capire la percezione dei residenti, poiché il successo e la velocità dell’operazione dipenderà in larga misura anche dallo stato d’animo dei residenti sunniti. La popolazione dovrà essere certa che l’offensiva su Mosul rappresenterà una credibile e migliore alternativa allo status quo: senza tale convincimento, il sostegno alle forze di sicurezza irachene potrebbe venire meno. Lo Stato islamico sfruttò proprio l’odio secolare tra sunniti e sciiti per conquistare Mosul. La popolazione, a stragrande maggioranza sunnita della città, odiava il governo di Baghdad, dominato dagli sciiti.

Gli sciiti dell’esercito iracheno potrebbero essere percepiti come una forza di occupazione settaria, odiata alla stregua dell’attuale presenza Isis. Il punto delle milizie sciite è ancora poco chiaro. Già noti come gli squadroni della morte anti-sunniti, secondo il primo ministro iracheno, Haider al-Abadi, non dovrebbero entrare in città. Diverso il punto di vista delle milizie sciite, pronte ad entrare in città. L’area a nord della città è controllata dalle milizie del Kurdistan. Sarebbe assurdo, però, sperare che la semplice liberazione della città possa risolvere le divisioni settarie in Iraq, molte delle quali sfruttate dello Stato islamico per catturare e mantenere la città.
Le divisioni settarie e le rivendicazioni politiche dovranno essere necessariamente affrontate, pena una semplice evoluzione nella regione, senza alcun tipo di progresso. Il trionfo dello Stato islamico in Iraq simboleggia il caos generato dall’invasione militare occidentale guidata da George W. Bush e Tony Blair a cui non è seguita quella coerente e necessaria ricostruzione post-bellica del paese. E sarebbe fin troppo presuntuoso sperare che con l’epurazione dello Stato islamico dall’Iraq, possa per magia dare il via a quell’agognato processo di guarigione nazionale, con forze irachene viste come liberatori piuttosto che oppressori del proprio popolo. E’ proprio il domani che preoccupa. Sconfitta l’Isis a Mosul, ci sarà un pericoloso vuoto di potere, con le fazioni rivali in lizza per la supremazia. Prima, però, si dovrann sconfiggere i jihadisti che controllano la città.
La pubblicizzata unità d’elite Golden Brigade, presentata al pubblico iracheno come la migliore unità speciale dell’esercito lealista, guiderà l’attacco su Mosul, supportata nelle retrovie dai Seal e dalla SAS britannica. Quelle chiamate truppe speciali irachene, hanno abbandonato in precedenti occasioni (come avvenuto a Ramadi il 17 maggio dello scorso anno) le loro attrezzature di ultima generazione di produzione USA ai terroristi, fuggendo ed abbandonando le truppe regolari. Addestrati dagli Stati Uniti, le forze anti-terrorismo irachene sono state successivamente determinanti, anche grazie al pesante supporto Usa, nel riprendere le città di Falluja e la stessa Ramadi. Sono considerate dagli Stati Uniti come le truppe più affidabili sul terreno, sia dal punto di vista militare che settario.

Mappa dell'Isis il 20 ottobre 2016




Syrian, Iraqi, and Lebanese insurgencies.png

Legenda

   Controlled by the Islamic State of Iraq and the Levant (ISIL, ISIS, IS, Daesh) 

   Controlled by the Syrian opposition 

   Controlled by the Syrian government 

   Controlled by the Iraqi government

   Controlled by the Lebanese Government

   Controlled by Hezbollah 

   Controlled by al-Nusra 

   Controlled by Syrian Kurdistan 

   Controlled by Iraqi Kurdistan 

   Controlled by the Turkish Government/Turkish Army

Situazione della guerra civile in Iraq



Military situation in Iraq as of 24 September 2016.
  Controlled by the Iraqi Government and/or Shi'ite militias
  Controlled by the Islamic State in Iraq and the Levant
  Controlled by the Kurdistan Regional Government
For a map of the current military situation of Iraqi insurgency, see here.

venerdì 21 ottobre 2016

Villa Malfoy. Malfoy Manor

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Villa Malfoy (Malfoy Manor) è la ricca residenza dalla famiglia Malfoy, composta da LuciusNarcissa e il figlio Draco.
La residenza viene menzionata più volte nei romanzi creati da J. K. Rowling, ed ispezionata da Arthur Weasley al termine del secondo episodio, Harry Potter e la camera dei segreti. La descrizione effettiva della villa e della sua sfarzosità viene data nel settimo libro, Harry Potter e i Doni della Morte. Nello stesso viene utilizzata come quartier generale da Lord Voldemort, divenendo il luogo dove egli tiene segregati i suoi prigionieri, tra cui Olivander eLuna Lovegood, e per un breve periodo anche Harry, RonHermioneDean Thomas e il folletto Unci-Unci; è inoltre il luogo in cui Hermione viene torturata (mentre i suoi compagni sono prigionieri) dalla mangiamorte Bellatrix Lestrange per estorcerle informazioni riguardanti la spada di Godric Grifondoro, di cui i ragazzi sono in possesso. Tutti i prigionieri sono poi salvati dall'elfo domestico Dobby (inviato da Aberforth Silente attraverso lo specchio magico di Sirius Black), che viene poi ucciso da un pugnale d'argento lanciato da Bellatrix Lestrange.
La villa è recintata da alte siepi ben curate e da un cancello che si tramuta in fumo al passaggio dei Mangiamorte. Presenta un grande giardino, dove vi sono anche una fontana e un pavone.

giovedì 20 ottobre 2016

La battaglia di Hogwarts: immagini e mappe

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La seconda battaglia si svolge alla fine del libro Harry Potter e i Doni della Morte. La battaglia vede contrapposti l'Ordine della Fenice, l'Esercito di Silente e molti studenti di Hogwarts ai Mangiamorte guidati da Lord Voldemort in persona, si svolge il 2 maggio 1998.
La battaglia ha inizio quando Voldemort scopre che Harry Potter si trova nuovamente nella scuola, avvertito da Alecto Carrow tramite il Marchio Nero. Harry, recatosi nella scuola per trovare e distruggere il diadema di Priscilla Corvonero, chiede alla McGranitt di trattenere Voldemort per dargli il tempo di cercarlo. I professori dispongono quindi tutte le protezioni possibili attorno alla scuola:
Prima dell'attacco i professori provvedono ad evacuare tutti gli studenti, concedendo però agli studenti maggiorenni che lo desiderino di fermarsi a combattere. Molti studenti decidono di rimanere, compreso tutto l'Esercito di Silente ad eccezione di Zacharias Smith, che fugge. Nessuno studente di Serpeverde si ferma a combattere, e Pansy Parkinson propone di consegnare Harry a Voldemort, ma è costretta a desistere quando gli studenti di tutte e tre le altre case si schierano in sua difesa. La McGranitt avverte il professor Lumacorno che se gli studenti della sua casa si schiereranno con il signore oscuro verranno uccisi. Lumacorno provvede quindi personalmente a scortare i suoi studenti fuori dalla scuola. L'evacuazione avviene tramite il passaggio segreto creato da Neville Paciock nella stanza delle necessità. Tramite questo passaggio la scuola viene raggiunta da tutti i membri superstiti dell'Ordine della Fenice e dai membri dell'Esercito di Silente non presenti nella scuola, perché in fuga o perché già diplomati. Hagrid, che si era dato alla macchia, torna per combattere insieme al suo fratellastro Grop.
La difese della scuola vengono così disposte:
Mentre Hermione e Ron si recano nella Camera dei Segreti per procurarsi le zanne del basilisco e distruggere la coppa di Tosca Tassorosso, e successivamente con Harry nella Stanza delle necessità per cercare il diadema, l'attacco ha inizio. Le difese vengono rapidamente superate dai mangiamorte e la battaglia si sposta quindi nei corridoi. I mangiamorte sono accompagnati dai dissennatori, da sei giganti (fra cui quattro uccisi in precedenza dalle statue) e dalle Acromantule della foresta proibita, che riescono a penetrare nell'ingresso della scuola e far prigioniero Hagrid. Harry Ron ed Hermione sono costretti a combattere nella stanza delle cose nascoste contro Draco,Tiger e Goyle, che si sono fermati di nascosto nella scuola allo scopo di consegnare Harry a Voldemort: infatti, Draco è convinto che in questo modo la sua famiglia sarà perdonata per i passati fallimenti. Tiger rimane ucciso dal proprio incantesimo Ardemonio, ma Harry e Ron riescono a salvare la vita a Draco e Goyle. L'incantesimo distrugge anche il Diadema di Priscilla Corvonero.
Dopo aver ucciso Piton allo scopo di diventare il vero possessore della Bacchetta di Sambuco, Voldemort decide di concedere una tregua di un'ora durante la quale Harry si dovrà consegnare in cambio della sopravvivenza di tutti gli altri, e si ritira nella foresta proibita. Harry, durante questa tregua, scopre dai ricordi di Piton di essere il settimo Horcrux e che quindi è necessario che lui muoia per rendere mortale anche Voldemort. Decide quindi di consegnarsi e, all'insaputa di tutti, si reca nella foresta, dopo aver avvertito Neville della necessità di uccidere il serpente Nagini. Qui raggiunge Voldemort e lascia che questi lo colpisca con l'Avada Kedavra. Tuttavia Harry non muore (questo a causa del fatto che Voldemort per riavere un corpo aveva utilizzato il sangue di Harry stesso, convinto di rendersi più potente, ma così facendo aveva esteso la protezione che la madre di Harry gli aveva dato), pur perdendo i sensi, ma attraversa una fase di pre-morte, nella quale incontra Albus Silente che gli rivela tutto ciò che non gli aveva rivelato in passato e che lo informa che può scegliere tra tornare in vita e affrontare Voldemort oppure andare avanti.
In seguito all'apparente morte di Harry, Voldemort si reca al castello con i Mangiamorte per intimare agli occupanti, che avevano già subito moltissime perdite, di arrendersi e promettendo il perdono per loro e per le loro famiglie, affermando che Harry è stato ucciso mentre tentava di fuggire. Tuttavia Neville si rifiuta di arrendersi e attacca Voldemort. Apparentemente sconfitto, riesce ad estrarre dal Cappello Parlante la spada di Godric Grifondoro ed uccidere Nagini, distruggendo così l'ultimo Horcrux ed eliminando quindi l'immortalità di Voldemort. In quel momento il castello viene raggiunto dai rinforzi, guidati da Lumacorno. Questi infatti ha radunato i familiari degli studenti e gli abitanti di Hogsmeade e li ha portati a combattere. Allo scontro si uniscono anche i centauri, gli elfi, i thestral e Fierobecco, e in breve i mangiamorte, ora in netta inferiorità numerica, vengono sopraffatti.

Il duello tra Harry Potter e Lord Voldemort

Inizialmente in questa fase della battaglia Harry si limita a lanciare sortilegi scudo sui suoi compagni per proteggerli da Voldemort, lasciando che a duellare con lui siano due professori (McGranitt e Lumacorno) e un Auror (Shaklebolt), rimanendo nascosto sotto il mantello dell'invisibilità. Nel frattempo i mangiamorte vengono abbattuti, e l'ultima a cadere è Bellatrix Lestrange per mano di Molly Weasley . Vedendo sconfitta anche la sua serva più fedele, Voldemort si infuria e, liberatosi facilmente dei suoi avversari, si prepara a fare una strage. Harry decide allora di rivelarsi e affrontare Voldemort in un duello uno contro uno, avvertendo gli altri di non intervenire. Per un certo tempo i due si studiano e dialogano. Harry rivela a Voldemort che, essendosi consegnato a lui per salvare la vita dei suoi amici, questi hanno ora la massima protezione e non possono essere toccati dalle maledizioni del signore oscuro (come nel caso di Harry all'età di un anno, per il quale la protezione era data dal sacrificio della madre Lily). Gli rivela inoltre di essere il vero proprietario della Bacchetta di Sambuco, che in questo momento è in mano a Voldemort. Infatti una bacchetta cambia proprietario solo se questo viene disarmato, e concede la propria completa obbedienza solo a colui che l'ha sottratta al proprietario precedente. Draco Malfoy aveva disarmatoAlbus Silente nella prima battaglia di Hogwarts, e in seguito Harry aveva sottratto la bacchetta a Draco. L'omicidio di Piton, che adesso Harry sa non essere un traditore, è stato quindi inutile. Harry suggerisce inoltre a Voldemort di cercare di provare un po' di rimorso, per poter riunire la sua anima. Harry infatti, nel suo periodo di morte apparente, ha visto il frammento dell'anima di Voldemort, sotto forma di un essere grottesco e sofferente, e sa che questo sarà il destino del signore oscuro una volta morto.
Voldemort, furioso, scaglia l'anatema che uccide contro Harry, che risponde con l'Expelliarmus. La bacchetta di sambuco si rifiuta di uccidere il suo proprietario, quindi l'incantesimo di Harry ha effetto e la bacchetta salta via dalla mano di Voldemort per finire in quella di Harry. In questo modo la maledizione lanciata da Voldemort è ora puntata contro lui stesso, che ne viene ucciso.

Conseguenze

La morte di Voldemort segna il raggiungimento degli scopi del protagonista, e quindi la fine della saga. La scomparsa del potente mago oscuro fa sì che tutti possano tornare alla vita normale, privi finalmente di preoccupazioni. Le persone a cui era stata imposta la maledizione imperius riprendono il controllo della loro volontà, i maghi che hanno collaborato con Voldemort vengono interrogati ed arrestati. Il nuovo Ministro della Magia è Kingsley Shaklebolt. La Umbridge, che durante il controllo del Ministero da parte dei mangiamorte si era rivelata molto collaboratrice, è stata arrestata e rinchiusa ad Azkaban per Crimini contro i Babbani. La scuola di Hogwarts potrà riprendere le sue attività.

Partecipanti alla seconda battaglia

Esercito di Silente

Ordine della Fenice

  • Remus Lupin: Accorso a combattere pur essendo da poco diventato padre, guida una delle squadre all'esterno del castello. Viene ucciso da Antonin Dolohov.
  • Ninfadora Tonks: Scende in battaglia nonostante sia diventata madre da poco per seguire suo marito Remus. Anche lei rimane uccisa negli scontri da Bellatrix Lestrange.
  • Molly Weasley: Nelle fasi finali della battaglia duella con Bellatrix Lestrange per proteggere sua figlia Ginny e per vendicare suo figlio Fred ucciso da poco, riuscendo ad abbattere la mangiamorte.
  • Arthur Weasley: Guida una delle squadre all'esterno del castello. Poco prima della fine della battaglia sconfigge Pius O'Tusoe insieme a Fred e Percy
  • Minerva McGranitt: Inizialmente si pone su una delle torri con una squadra per lanciare incantesimi dall'alto. Successivamente dà vita a molti oggetti (prima statue e armature, poi anche oggetti come i banchi) e li manda contro gli aggressori. Duella contro Voldemort ma ne viene sconfitta.
  • Rubeus Hagrid: Entra nella scuola grazie al fratellastro gigante Grop che lo lancia attraverso una finestra. Quando le acromantule irrompono nell'ingresso viene fatto prigioniero e trascinato nella foresta. SuccessivamenteVoldemort lo costringe a trasportare il corpo apparentemente morto di Harry fino al castello. Nelle fasi finali della battaglia rende inoffensivo Walden Macnair scagliandolo attraverso la sala grande contro la parete e facendogli perdere i sensi.
  • Kingsley Shacklebolt: Guida la terza squadra all'esterno del castello. Nello scontro finale duella con Voldemort ma ne esce sconfitto.
  • Charlie Weasley: Raggiunge la battaglia insieme ai rinforzi da Hogsmeade.
  • Bill Weasley.
  • Fleur Delacour.

Altri

  • Filius Vitious: Piazza gli incantesimi di protezione intorno alla scuola e con una squadra si piazza su una torre per colpire dall'alto. Affronta e sconfigge Antonin Dolohov.
  • Pomona Sprite: Piazza molte piante magiche a difesa della scuola. Con Neville usa le mandragole contro i mangiamorte.
  • Sibilla Cooman: La si vede usare le sue sfere di cristallo come armi da lancio.
  • Horace Lumacorno: Non partecipa alla prima fase della battaglia perché sta accompagnando gli studenti da evacuare. In seguito torna alla testa dei rinforzi che ha radunato ad Hogsmeade. Duella con Voldemort ma viene sconfitto.
  • Aberforth Silente: Raggiunge Hogwarts tramite il passaggio segreto quando gli studenti vengono evacuati passando dal suo pub. Dopo l'arrivo dei rinforzi riesce a schiantare il mangiamorte Augustus Rookwood.
  • Percy Weasley: Riconciliatosi finalmente con la sua famiglia, raggiunge la battaglia. Insieme a Fred sconfigge Pius O'Tusoe, ma non può nulla per impedire la morte del fratello. Nelle fasi finali sconfigge nuovamente Pius O'Tusoe, stavolta insieme al padre Arthur.
  • Augusta Paciock: Raggiunge la scuola quando la battaglia è già iniziata, ma si affretta ad unirsi ai combattimenti.
  • Fiorenzo: Viene ferito gravemente al fianco nella prima parte della battaglia. È inizialmente l'unico centauro a combattere. Solo dopo l'apparente morte di Harry allo scontro si aggiungeranno gli altri centauri.
  • Kreacher: Guida gli elfi domestici nell'attacco finale contro i mangiamorte.
  • Fierobecco: Insieme ai thestral, attacca i giganti alleati dei mangiamorte cavando loro gli occhi mentre questi si scontrano con Grop.
  • Pix: Aiuta gli studenti lanciando sui mangiamorte baccelli di Pugnacio.

Mangiamorte

  • Anche se non sono mangiamorte, Tiger e Goyle combattono per tentare di consegnare Harry a Voldemort. Tiger rimane ucciso dal suo stesso incantesimo, non si conosce il destino di Goyle.
  • Tutti i mangiamorte superstiti partecipano alla battaglia, ad eccezione di Lucius e Narcissa Malfoy, che si preoccupano soltanto di ritrovare il figlio Draco. I mangiamorte al termine della battaglia saranno quasi tutti uccisi o catturati. I superstiti fuggiranno, sempre con l'eccezione della famiglia Malfoy.

Bibliografia