Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
lunedì 21 marzo 2016
Fairytales. Magic Spring
Un canto d’amore, Harry George Theaker (1873-1954)
La lettera pregustata, Harry George Theake
Parodie fantasy
Le disgrazie di Sansa e l'immobilismo di Daenerys
Cersei, the best Badass Milf of GOT
Ma che c... ci faccio io qui?
Zione, datte 'na mossa!
La leggendaria imparzialità di Silente
I cattivi non sono più quelli di una volta...
Funghi allucinogeni
In effetti...
Paggetto
Il problema delle amicizie online è che non sai mai chi c'è dall'altra parte
Tolkien politicamente scorretto. Purtroppo c'è gente che lo pensa davvero... e dimentica che i suoi romanzi sono stati scritti a metà del secolo scorso!
Dal che si arguisce che anche io odio il bigottismo "politicamente corretto".
Un'empia voce...
domenica 20 marzo 2016
Vite in prestito. Capitolo 2. L'Orma del Diavolo
La disgrazia si abbatté per la prima volta sulla famiglia Della Quercia nella notte in cui il mio trisavolo Ferdinando detto "Querciagrossa", fu disarcionato dal suo destriero (o ronzino, scegliete voi) in una località montana del modenese detta l'Orma del Diavolo, dove un tempo, migliaia di anni prima, sorgeva, guarda caso, una enorme quercia, centro del culto pagano dei Druidi, per la tribù dei sopravvissuti Galli Boi e Liguri Friniati.
Tale quercia fu poi abbattuta per ordine del pio imperatore romano Teodosio I, nell'anno Domini 389, in seguito alle devote insistenze di sant'Ambrogio, vescovo di Milano.
Poco dopo l'abbattimento dell'antica quercia celtica, incominciarono ad essere avvistati, in quel luogo già considerato maledetto, degli spiritelli notturni, folletti o elfi o fate del Piccolo Popolo, secondo la tradizione celtica.
Millenni dopo, Ferdinando Della Quercia, boscaiolo e guardacaccia dei terreni di una nobile famiglia del luogo, discendente dal generale feldmaresciallo Raimondo Montecuccoli, (comandante degli eserciti austro-ungarici contro i Turchi Ottomani), cavalcava proprio in quella zona e il suo destriero fu spaventato dai folletti che all'improvviso, almeno così raccontava il mio bisnonno, spuntarono fuori dalla selva di arbusti di rovere che circondava il sito dell'Orma del Diavolo.
La quercia celtica abbattuta reclamava a sé l'uomo che portava il suo cognome.
Da allora la magia dei folletti e l'influsso celtico, con tutte le sue misteriose e oscure implicazioni, non abbandonarono più la mia famiglia paterna.
Tale quercia fu poi abbattuta per ordine del pio imperatore romano Teodosio I, nell'anno Domini 389, in seguito alle devote insistenze di sant'Ambrogio, vescovo di Milano.
Poco dopo l'abbattimento dell'antica quercia celtica, incominciarono ad essere avvistati, in quel luogo già considerato maledetto, degli spiritelli notturni, folletti o elfi o fate del Piccolo Popolo, secondo la tradizione celtica.
Millenni dopo, Ferdinando Della Quercia, boscaiolo e guardacaccia dei terreni di una nobile famiglia del luogo, discendente dal generale feldmaresciallo Raimondo Montecuccoli, (comandante degli eserciti austro-ungarici contro i Turchi Ottomani), cavalcava proprio in quella zona e il suo destriero fu spaventato dai folletti che all'improvviso, almeno così raccontava il mio bisnonno, spuntarono fuori dalla selva di arbusti di rovere che circondava il sito dell'Orma del Diavolo.
La quercia celtica abbattuta reclamava a sé l'uomo che portava il suo cognome.
Da allora la magia dei folletti e l'influsso celtico, con tutte le sue misteriose e oscure implicazioni, non abbandonarono più la mia famiglia paterna.
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