Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
sabato 2 agosto 2014
venerdì 1 agosto 2014
2014: l'Anno della Falsa Estate
Il 2014 verrà ricordato come l'Anno della Falsa Estate, e non solo per motivi meteorologici, o per riminiscenze martiniane legate all'anno della falsa primavera e del torneo di Harrenal. Magari Maria Elena Boschi poteva anche avere il fascino di Lyanna Stark, ma si fa un po' fatica a vedere in Matteo Renzi il Rhaegar Targaryen della situazione. Lo vedrei meglio come un incrocio tra Robert Baratheon e Tywin Lannister, pace all'anima loro.
E certamente il governo Renzi non è nemmeno la Tavola Rotonda, lui non è Artù, la Boschi non è Ginevra, Alfano non è Lancillotto. Del Santo Graal, poi, non si vede nemmeno l'ombra.
E allora perché parliamo di Falsa Estate?
Forse perché il 40% di coloro che a fine maggio hanno votato per Renzi (non per il PD, attenzione, ma per Renzi!) stanno incominciando a rendersi conto che le cose non sono così facili come il loro paladino le presentava?
Diciamoci la verità: quasi la metà degli Italiani credeva che Renzi e la Boschi potessero, non si sa bene come, risolvere nel giro di 100 giorni (poi diventati, quasi subito, 1000) tutti i problemi che la Repubblica Italiana non era stata in grado di risolvere in quasi 70 anni.
Si era creduto, sbagliando, che fosse giunto il Regno dell'Estate.
Nel libro dei sogni del renzismo, rispetto al quale Camelot o la Terra di Mezzo o Il Trono di Spade sono esempi di neorealismo sobrio e concreto, entro ieri l'Italia avrebbe magicamente riformato la burocrazia, la costituzione, la legge elettorale, il mercato del lavoro, la giustizia, il fisco, la scuola e via andare e nel contempo avrebbe risanato il bilancio dello stato, ridotto il debito pubblico, la disoccupazione, le tasse ecc. ecc.
Non si capiva bene su cosa fosse fondato tutto questo ottimismo.
Voglio dire, concretamente, per quale ragione Renzi e la Boschi e Alfano e la Madia avrebbero dovuto avere successo laddove Enrico Letta ( #enricostaisereno , ricordate?) aveva fallito?
Cosa avrebbe dovuto avere Renzi in più di Letta?
Certo, Letta non ha fatto quasi niente, ma la maggioranza che lo sosteneva era la stessa identica maggioranza che ora sostiene Renzi. Per quale ragione quella stessa maggioranza, che non aveva fatto niente prima, avrebbe dovuto fare qualcosa adesso?
Che poi, a dire il vero, non è mica detto che fare qualcosa sia meglio che non fare niente, perché, credetemi, in Italia, quasi sempre, quando si cambia si peggiora.
Nonostante ciò, persino uno scettico come me aveva voluto attendere la fine di luglio per fare il punto della situazione.
Ebbene, io ero pessimista, e preparato al peggio, ma non pensavo che le cose sarebbero state ancora peggiori delle mie più nere previsioni.
Il PIL segna una flessione negativa dello 0,5%, l'export crolla di un -4,3%, i consumi dello 0,7%, la spesa alimentare e la produzione industriale di un allarmante 12%. Il rapporto debito pubblico/pil è al 135%, il massimo di sempre, un livello insostenibile. La disoccupazione è al 12,3% e quella giovanile sale all'incredibile soglia del 43,7%.
Questi sono i dati. Poi ci sono le belle parole, gli 80 euro e un'inutile riforma del Senato che ha paralizzato il parlamento e non piace a nessuno.
E il Regno dell'Estate dov'è andato a finire? Il grande cambiamento che doveva verificarsi entro luglio dov'è? La speranza che Renzi aveva infuso in coloro che, in buona fede, hanno creduto alle sue smargiassate, dov'è andata a finire?
Una scritta su un muro, qualche mese fa, recitava "Non accettate sogni dagli sconosciuti".
Ecco, credo che, se vogliamo trovare una morale a questa tristissima storia, è proprio in quelle parole.
Ci ricorderemo a lungo dell'Anno della Falsa Estate, l'anno in cui anche la speranza, ultima dea, è stata uccisa da un ciarlatano spaccone con modi da bullo di periferia e da un harem di belle fanciulle del tutto inadeguate al ruolo di madri della nuova repubblica che sarebbe dovuta nascere dal Patto del Nazareno tra i due piazzisti più famosi della storia.
Ci si chiedeva: "Cosa succederà al Re Cervo quando il Cervo Giovane sarà cresciuto?". Ora abbiamo la risposta: niente. Niente di niente. I due si sono messi d'accordo e hanno continuato a perseguire il loro disegno di potere. Del resto la politica è fatta così.
Quali saranno le conseguenze della Falsa Estate?
Temo che a settembre lo sapremo. Ci attende una manovra di 24 miliardi di euro, solo per far rientrare i conti del 2014, e solo il Cielo sa dove Renzi e Padoan troveranno gli altri miliardi per il fantomatico pareggio di bilancio del 2015, impostoci da una scellerata legge fatta approvare da Mario Monti Dracula due anni fa, emendando persino la Costituzione.
E riprendendo la metafora letteraria, ricordatevi che chi credette che Lyanna Stark fosse la regina della bellezza e dell'amore, si ritrovò poi come regina Cersei Lannister.
Così va sempre a finire, negli anni della Falsa Primavera o della Falsa Estate...
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- It's always summer, under the sea
- I know, I know, oh, oh, oh
- The birds have scales, and the fish take wing
- I know, I know, oh, oh, oh
- The rain is dry, and the snow falls up
- I know, I know, oh, oh, oh
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- The stones crack open, the water burns
- The shadows come to dance, my lord
- The shadows come to play
- The shadows come to dance, my lord
- The shadows come to stay...
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Edifici e monumenti della Spagna
Parador de Plasencia, Extremadura; sotto Palacio Ducal de Lerma, Burgos.
Las Covachas. Palace of the Dukes of Medina Sidonia. Sanlúcar de Barrameda, Cádiz.
Santa María de Oseira, Galicia.
Palacio de Camposagrado, Aviles, Asturias.
Arco de Santa María en Burgos.
Viana Palace, Córdoba.
Courtyard of the Provincial Council of Palencia, Castilla y León.
Parador de Carmona, Sevilla.
Cloister of the Cathedral of Santa Maria la Real, Pamplona, (Iruña), Navarra.
Catedral de Ourense, Galicia.
Catedral de Santa María de Lugo, Galicia.
Acueducto de Teruel, Aragón.
Sevilla City Hall. Ayuntamiento de Sevilla.
Parador de Artiés, Cataluña.
Alhambra, Granada, Spain.
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