Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
martedì 3 maggio 2016
Gli Oggetti (Poesia sull'illusione che il tempo non passi e che la morte non ci sottragga i nostri cari)
Gli oggetti sono ancora al loro posto,
a custodire muti la quiete polverosa
delle stanze, nell'oppiaceo incantesimo
che inutilmente finge un'illusione,
come se i decenni non fossero sfumati
nell'inconcludenza di un tempo nascosto
già negli interstizi e sotto i tappeti.
E non serve a nulla fare l'inventario
delle cose perdute per poi soffocare
l'urlo dei ricordi nella rassicurazione
di un presente uguale, e appoggiarsi
a questi arredi solidi come fossero
pilastri, mentre tutto frana intorno,
e i volti a poco a poco si congedano.
di Riccardo Querciagrossa
(scritta il 1° dicembre 2011, il giorno della morte della mia amatissima nonna materna Diana)
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Sai, me lo immaginavo che prima o poi sarebbe saltata fuori qualche poesia sulla tua nonna tanto amata, però non credevo che avresti deciso di mettere in versi proprio il dolore per la sua perdita!
RispondiEliminaComunque l'ho trovata una bellissima poesia (per quanto poi il mio giudizio possa aver qualche valore, considerando che le poesie mi piacciono o meno "a pelle"), classica e in qualche modo delicata anche se chiaramente è molto triste...
Eh sì, nonostante fosse già molto anziana, quasi centenaria, la sua morte è stata per me un durissimo colpo, perché con lei è venuto a mancare tutto un mondo, il mondo della mia infanzia e della mia prima giovinezza, cioè il periodo in cui sono stato veramente felice.
EliminaLei è stata "la prima cosa bella che ho avuto dalla vita" e credo che pochi abbiano la fortuna di avere avuto una nonna così, molto diversa dalle nonne tradizionali: Diana era una donna anticonformista, molto elegante, molto forte, molto carismatica, amante della bellezza e della natura, come si può vedere anche dalla foto che ho postato e che la ritrae nel giardino della sua casa di campagna, a Casemurate, il luogo dove io sono cresciuto nei primissimi anni, insieme alla grande famiglia allargata che eravamo, e di cui Diana era il centro assoluto attorno a cui tutto e tutti gravitavano.
Venuta meno lei, quel luogo ha perso la sua anima... nessuno di noi riusciva più a tornare in quella casa senza sentire la mancanza fortissima di lei e delle sue battute, della sua arguzia sempre pronta a metterti di buon umore e a comunicarti forza e orgoglio di far parte della sua grande famiglia.
Dunque gli oggetti erano ancora al loro posto, ma l'illusione non poteva funzionare.
E' anche per questo che alla fine abbiamo deciso di vendere la casa e il "feudo" che era appartenuto alla famiglia Orsini di Casemurate da innumerevoli generazioni, da quando Bernardo Orsini, terzo nipote di papa Niccolò III fu nominato Conte di Casemurate.
Mia nonna è stata l'ultima a portare il cognome e il titolo.
Credo che sia stata, sotto moltissimi aspetti, l'ultima dama dell'Ancien Regime.
Dopo la sua morte io ho perso un punto di riferimento fondamentale e se consideri che anche i miei genitori erano già avanti con gli anni e già malati pure loro, potrai capire come mai tutto questo, sommato alle delusioni d'amore e alla fatica di un lavoro durissimo, abbiano fatto precipitare la qualità della mia vita.
La più grande differenza delle foto di quando ero più giovane e quelle di adesso è che nelle foto non rido più, accenno al massimo un lieve sorriso. Forse è anche per questo che ti sono sembrato tanto cambiato rispetto alle foto della mia adolescenza. Mi è venuto in mente adesso: in quelle foto io ridevo, nelle foto di adesso al massimo sorrido.
La vita ci dà e la vita ci toglie... è l'andare delle cose...
Mi fa un grandissimo piacere sentire che questa poesia ti è piaciuta "a pelle": è molto importante per me, perché vuol dire che sei riuscita a comprendere bene il mio spirito e il mio stile.
Hai perfettamente ragione nel dire che è classica e delicata: sono le parole perfette per rendere l'idea, e lo stile doveva essere così perché Diana era così come persona.
Ti ringrazio davvero di tutto cuore!!!
Grazie mille!!! *_*