mercoledì 6 aprile 2016

Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 41. Bellezze e segreti di Alfheim




#Fantasy http://images.4chan.org/tg/src/1362754659855.jpg:

Fantasy:


<<Parlatemi delle città del vostro pianeta, lord Waldemar. Sono più grandi di questa? E più belle?>> chiese Yliena mentre passeggiavano per la Città Vecchia di Alfheim, all'interno della seconda cerchia di mura, ove scorreva limpida l'acqua del fiume, convogliata in tanti piccoli canali perfettamente mantenuti.
I ponti e i camminamenti tra i canali erano in marmo lucido e scolpito con precisione e sapienza ornamentale.

<<Più grandi, alcune, ma non più belle. Non c'è niente di più bello di questo luogo e di coloro che lo abitano>> rispose lui, e lo pensava davvero <<Da noi è diverso: la gente va sempre di fretta, eppure non va da nessuna parte. Molti pericoli ci minacciano, ma i governanti si rifiutano persino di dare un nome preciso a questa minaccia. Ma non voglio incupirvi con discorsi funesti. Quei pensieri toccano a me, e a me soltanto. Sono parte della missione a cui ho consacrato la mia vita>>

<<Parlatemi di voi allora, ma non del Profeta, di cui molto già si è detto, bensì dell'uomo! Chi è veramente Roman Waldemar, come persona?>>

<<Sono un uomo di pace, amo la quiete, la tranquillità, la riflessione. Detesto il rumore, l'affollamento, lo schiamazzo, il disordine, la banalità.
Mi diverto a problematizzare l'ovvio e ad oppormi all'idolatria del fatto compiuto.
Per mia sfortuna ho un forte senso del dovere, per cui, se mi viene richiesto di sacrificare la mia esigenza di tranquillità e riservatezza in nome di un nobile scopo e di un'alta missione, non mi tiro indietro.
Questo è il paradosso della mia vita: ho rinunciato a ciò che amo in nome del dovere che mi è stato assegnato: contribuire a portare in salvo l'umanità, pur non avendone un'eccessiva stima.
Confido nel Programma Genetico affinché l'umanità possa essere migliorata, ma non mi faccio troppe illusioni. Ciononostante, ho sacrificato tutto in nome della missione assegnatami.
Ho fatto dono della mia vita agli altri, ma gli altri non mi ringrazieranno, perché gli uomini non amano le persone serie, preferiscono i buffoni e gli spettacoli da stadio.
E' la natura degli uomini, e dispero sul fatto di poterla cambiare.
Mi odieranno, forse arriveranno a maledirmi, per i miei valori, così diversi dai loro.
Del resto, come è scritto nei vangeli, nessuno è profeta in patria>>

Lei ne fu turbata:
<<Non vi è un qualche rimedio? Non vi è più consentito mitigare questo destino?>>

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Lui la guardò negli occhi col lilla e all'improvviso vide un'ipotesi di speranza che fino ad allora era rimasta celata alla sua vista.
Un qualcosa legato ad Yliena,

<<Sono il Luogotenente del Signore Atar. Perciò ho camminato e perciò adesso sono qui. 
Molti poteri mi sono stati conferiti, molte libertà mi sono state sottratte: Atar ha dato, Atar ha tolto. Sia fatta la sua volontà>>

<<Atar è mio padre. Se ci ha fatti incontrare e ha favorito la nostra reciproca comprensione facendo sì che entrambi fossimo Veggenti, tutto questo non può essere avvenuto per caso>>

Waldemar capì che anche lei aveva visto quella possibilità:
<<Sono d'accordo. Ma sempre mutevole è la Visione del Futuro, così come mutevoli sono i sentimenti, persino i più profondi>>

<<Eppure in questa Visione, dove tutto passa, dove tutto cambia, noi siamo ancora qua>>

Una frase piena di sottintesi.
Waldemar glielo leggeva nel pensiero.
Percepiva sentimenti sinceri.
Quella frase aveva rievocato nella sua mente le note di un canto.
E non abbiam bisogno di parole.
Eppure qualcosa andava detto, se non altro per porre un argine alla sfera emotiva:
<<Forse la vostra Visione è più completa>>

Lei allora disse una frase destinata a rimanere impressa nella memoria di entrambi:
<<Vi darei i miei occhi per permettervi di vedere ciò che non riuscite a vedere...>>

Era una frase forte.
Ed anche una deviazione rispetto al Disegno originario.
Le conseguenze potrebbero essere devastanti.

<<Forse qualcosa ho già visto. Le vostre parole riecheggiano dentro di me, come se le avessi già udite in sogno, durante una delle mie Visioni>>



Daniel Merriam~ Built on Dreams Alone:

<<Allora potete ricordare i sogni in cui c'ero anch'io?>>

<<C'era un sogno ricorrente... fin da bambino... una fanciulla, simile a una fata, che si appoggiava a una colonna, in un palazzo, in mezzo a un fiume... e il sole le accarezzava le vesti...>>

Era tutto così perfetto.
Sembrava di essere dentro una favola.
Il sole ti accarezza e ti accarezzo anch'io...
Troppo bello per essere vero.

Yliena sorrise:
<<Seguitemi>>

Lo condusse lungo alcuni portici, fino a un colonnato che si affacciava direttamente sul fiume.
Vieni più vicino.
Il sole illuminava quel luogo con uno splendore quasi irreale.
Lei si appoggiò ad una colonna, ed appoggiò anche la testa.

Lovely Fantasy Waterfall Gif:

Waldemar fu percorso da un brivido:
<<E' la stessa immagine, identica in ogni particolare. Se dunque anche voi avete sognato tutto questo, vi prego di raccontarmi, Yliena, come proseguiva il vostro sogno>>

<<La fanciulla vi diceva: "E' il segno di un'altra orbita, tu seguila. Puoi scegliere. Riprendi in mano il tuo destino">>

Lui annuì, perché erano le stesse parole:
<<Ed io chiedevo: "Come puoi saperlo?">>

<<Lei rispondeva: "Perché qui la Luce è più intensa, e i contorni delle cose sono prossimi a rivelare il loro ultimo segreto">>

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Gorgeous fantasy art. #Fantasy:

Waldemar era ormai pienamente immerso nel senso di deja vù di quella situazione.

<<Per lungo tempo ho cercato di ricordare il seguito. Ora lo sto vivendo. Qual è il segreto che mi è stato nascosto? Come è stato possibile? Perché il Signore Atar lo ha permesso?>>

Yliena sorrise:
<<Al Signore Atar non interessano i mezzi, ma soltanto i risultati. 
Sono a conoscenza del fatto che l'incrocio tra umani e Alfar è stato reso possibile dal vostro Programma Genetico.
Lo scopo principale del Programma era questo: rendere compatibili le nostre due razze per la riproduzione e la creazione di una sintesi.
Una dinastia Ataris che abbia il vostro sangue, quello dell'Aristocrazia Nera e del Serpente Rosso, il Sangue dei Re: ad Atar importa questo>>

Waldemar annuì:
<<E a voi, invece, Yliena? A voi cosa importa?>>

<<Mi importa il presente, ciò che ho davanti.
Chi ho davanti.
Io non vi giudicherò per il vostro sangue e nemmeno per le vostre parole. 
Ciò che mi importa sono le vostre scelte, le vostre decisioni, le vostre azioni, che spero saranno coerenti con ciò che dite e ciò che pensate>>

<<La coerenza è una grande dote, alla quale ho sempre aspirato, ma senza riuscire a raggiungerla. 
Voi parlate del presente, ma io ritengo illusorio pensare che il passato non influisca in maniera determinante sulle scelte del presente. Già una volta, in sogno, mi chiedeste di dimenticare i padri, eppure vedo qui ergersi colossali le statue dei vostri antenati>>

#Fantasy:


Lei indicò quei colossi, che brandivano spada e asce:
<<Quelle statue sono l'unica cosa tetra di questa città. Per me non solo non hanno importanza, ma mi infastidiscono. La mia famiglia si è quasi estinta perché gli ultimi re davano più importanza ai loro antenati che ai loro stessi figli. Ho visto mia madre appassire all'ombra di questi colossi e ho capito che per me c'erano solo due strade: o innalzarmi al di sopra di tutti loro, o sparire insieme a loro, nell'ombra. Come vedete, io ho fatto la mia scelta e adesso, ancora una volta, ripeto a voi: dimenticate i padri, le loro tombe sprofondano nella cenere!>>




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<<Io non sono un adoratore di ceneri, Yliena. Io sono colui che mantiene viva la Fiamma...>>

<<Bene! Allora accendi questo Fuoco!>>

Non terminò la frase.
Non era necessario. Se l'erano detta in sogno molte volte.
Accendi questo fuoco, amore mio, e bruceranno tutte le paure.
Non c'era bisogno di dirlo. Alcune cose esistevano senza parole, persino senza un nome.

Waldemar lo sapeva bene, ma non si lasciò andare, perché c'erano implicazioni morali che dovevano essere discusse e soppesate:
<<Come ho già detto, i sentimenti sono qualcosa di troppo mutevole per poter costituire le basi del futuro.
Inoltre, altre persone sono coinvolte. Tuo fratello Baldur potrebbe vedere in me una minaccia al suo diritto di successione. E poi ci sono... be', tu sai a chi mi riferisco...>>

Yiliena annuì:
<<Lo so. Le sorelle di Virginia. E conosco qualcosa, sul loro conto, che tu non sai, anche se forse l'hai capito. Esiste un velo, una specie di magia, che ti impedisce di vedere il loro futuro e quello delle figlie che hai avuto o potresti avere da loro. Gothar e i suoi Vampiri hanno tessuto quell'incantesimo, che tu ti porti dietro. Ma io posso vedere sia il presente che il futuro di tutte le sorelle, e anche di tua figlia>>

Waldemar aveva intuito da tempo tutto questo e prima di chiedere qualsiasi rivelazione, doveva chiarire un dubbio:
<<Perché Atar non mi ha avvertito di questo?>>

<<Lo ha fatto per il tuo bene. Ti ha donato questo margine di libertà. Io so cosa vuol dire il peso della Preveggenza. Conoscere il futuro senza riuscire a modificarlo. Cosa c'è di più terribile? Ma tu hai questo dono: una parte di quel futuro ti è nascosta, ed è proprio in quella parte che tu puoi esercitare il tuo libero arbitrio.
Per questo io ti chiedo: vuoi veramente conoscere il segreto? Io posso rivelartelo, se vuoi, ma a volte è meglio non sapere>>

【情報】介面/場景/人物立繪 等等 各類原圖素材(2015.02.15更新) @碧藍幻想 哈啦板 - 巴哈姆特:

【情報】介面/場景/人物立繪 等等 各類原圖素材(2015.02.15更新) @碧藍幻想 哈啦板 - 巴哈姆特:

<<Tu dici che devo dimenticare il passato e ignorare il futuro. Come consiglio può forse valere per un uomo comune, ma io sono tutto tranne che un uomo comune>>

Lei sorrise:
<<Mi piaci quando tiri fuori un po' di spavalderia! Ma ti invito comunque a riflettere su questi consigli. Perché voltarsi indietro, se il vecchio mondo non c'è più?>>

Waldemar rimase serio:
<<Bisogna voltarsi indietro per guardarsi le spalle. Chi ignora il passato è destinato a ripeterne gli errori. Tutt'altra cosa invece è il futuro. Su questo forse hai ragione.
Ma almeno una cosa devi dirmela: come sta mia figlia? Ho motivo di preoccuparmi per lei?>>

<<Igraine sta bene. E' con la tua famiglia. Ed è forte. Saprà affrontare con successo tutte le sfide del futuro. In verità, tua figlia è molto più forte dei suoi genitori, così come era nelle intenzioni di chi ha auspicato la sua nascita. 
Altre due figlie nasceranno, come richiesto dagli Immortali, ma il quando, e soprattutto il come, dipendono da te, dalla tua decisione>>

Ancora una volta ciò che era più importante rimaneva implicito.
E ti solleverò tutte le volte che cadrai, e raccoglierò i tuoi fiori che per strada perderai, e seguirò il tuo volo senza interferire mai...
Ma questa era la voce del cuore, non quella della mente.
Non riusciva a togliersi dalla testa la visione di lei con in braccio una bambina.
Mia figlia, la secondogenita... e la madre è così bella: un'eterea creatura fatata...



Waldemar cercò di mantenere la consueta nonchalance:
<<Può essere. Eppure ho le mie perplessità, sull'argomento.
Se veramente mi è stata concessa la facoltà di scegliere, allora non dovrà essere una scelta avventata. Non ripeterò l'errore commesso con Jessica: se anche era destino che ci unissimo, tutto avvenne troppo in fretta>>

<<Concordo, ma ti avverto. Sii sempre vigile, perché questa è la patria degli unicorni, ed è qui che è nata la leggenda delle vergini che li riescono a incantare>>

<<E pensi che, dopo tutto quello che mi è successo, io possa lasciarmi incantare un'altra volta?>>

<<Io non penso niente, ma immagino tutto...>> dichiarò con aria maliziosa.

Waldemar sentì un brivido lungo la schiena, e tuttavia mantenne la propria compostezza:
<<Sarà meglio che tutto ciò rimanga limitato alla sfera della fantasia, almeno finché non sarà stata fatta chiarezza su quanto ancora è incerto>>

Lei ribatté con una domanda retorica:
<<Dunque non mi credi quando ti dico che alcune di queste cose sono certe?>>

<<In verità. mia dolce Yliena, io non vorrei sembrare la persona che gioca con i sentimenti degli altri quando non è sicura dei propri. 
Per dirla tutta, io non so più cosa credere. Non so più a chi credere. Non so più se credere... >>

<<Devi credere in te stesso, nei tuoi valori, nelle tue qualità, nei tuoi obiettivi. Sii fedele a te stesso, e il resto verrà di conseguenza>>

Forse aveva ragione.
Vedrai che la tristezza passerà.
Waldemar annuì:
<<Parole di grande saggezza, alle quali intendo dare credito. Il resto, poi, chissà, verrà domani...>>

4 commenti:

  1. Adesso pure la principessa elfica si è infatuata di Waldemar!^^
    Non vorrei sembrarti scortese, arrogante o meno ancora interferire con il tuo romanzo (se hai deciso una strada continua pure a seguirla tranquillamente, le mie sono osservazioni pour-parlè, sia chiaro), ma non ti pare che siano un pò troppe tutte queste donne?
    Cioè, suppongo che dal punto di vista di un'uomo possa anche sembrare una cosa fighissima che tutte gli cadano ai piedi, ma dal punto di vista femminile il personaggio ne risulta parecchio svilito e sminuito...
    Insomma uno che prima dichiara Virginia l'amore della sua vita, poi in due secondi va con la gemella e la mette pure incinta, ha la prospettiva di fare altre due figlie con le altre due gemelle (e la cosa bra fargli tanto schifo) e adesso trova pure un'elfa bellissima che non solo si innamora di lui in mezzo minuto, ma accetta tutto questo senza battere ciglio! E non mi pare che lui abbia intenzione di rifiutarla... non è che appaia proprio come l'uomo ideale(nonostante tutti i principi che sbandiera)nè come compagno nè come padre!
    E comunque (te lo dico sempre dal punto di vista di donna), che le varie J abbiano accettato di stare con lui per il programma genetico è pure in qualche modo comprensibile, ma io dubito seriamente che esista una donna (pure elfa) che possa accettare di stare con uno che va a fare figli a destra e sinistra con tutti i cloni del suo primo amore! e non credo possa esserci programma genetico o ragione che tenga!
    Oltretutto questo stride parecchio con tutti i discorsi altisonanti che fa Waldemar sulla sua integrità, sui suoi principi e soprattutto sul suo "disprezzo" per il genere umano, insomma sembra uno che (se permetti) "predica bene e razzola male"...
    Ora non vorrei averti offeso o in qualche modo messo in difficoltà (non era assolutamente mia intezione), però dopo aver letto il capitolo ho pensato che forse un punto di vista femminile ti fosse necessario, quantomeno per darti la possibilià, se vuoi, di "raddrizzare il tiro" nei prossimi capitoli, o magari correggere qualcosa nella stesura finale, non so...
    Stavi andando così bene con la caratterizzazione di personaggi negli ultimi capitoli, con questo sembra tu abbia quasi fatto un passo indietro... spero che non ti abbia offeso in nessun modo con il mio comento e che possa risultarti utile! :)

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    1. Ah ah, mi aspettavo questa obiezione! :-D :-D :-D
      E' la giusta reazione di una ragazza seria, con una personalità integra e giusti principi e valori, che io condivido.
      Purtroppo nella realtà ci sono molte persone, sia uomini che donne, meno seri, meno integri, diciamo, che sono attratti da chi detiene il potere.
      Ho avuto modo di osservare numerose donne che erano attratte da uomini di potere, anche donne intelligenti e interessanti, che però mostravano questa debolezza.
      Mi sono chiesto se questa attrazione avesse qualcosa che poteva vagamente assomigliare all'amore, ma non sono riuscito a darmi una risposta. Certamente, come osservatore esterno, questo fenomeno mi ha colpito e ho deciso di rappresentarlo in questo romanzo.
      Il personaggio di Yliena è caratterizzato da questo aspetto: lei sa che Waldemar è in grado di assumere la supremazia su Alfheim, sia grazie alle tecnologie umane, sia grazie ai suoi poteri telecinetici, sia grazie al favore di Atar. Questo stimola le ambizioni di Yliena, che è vissuta coltivando le premonizioni e i sogni di gloria.
      Allo stesso modo ho deciso di rappresentare, tramite Waldemar, l'uomo che è sotto assedio non per qualità intrinseche, ma per il potere che ha conseguito, e che quindi vive una tentazione costante, alla quale inizialmente ha ceduto, ma a cui ora sta cercando di resistere, poiché sa che questa attrazione non è un sentimento d'amore.
      Ora tu ti chiederai se in questo romanzo, dominato da logiche di potere e di tentazione, ci sarà mai spazio per l'amore romantico...
      La risposta è sì, ma sarà una sorpresa, nel senso che i personaggi, vivendo esperienze forti, cambieranno, e matureranno, e forse avranno la forza di sovvertire le Visioni e persino il Programma Genetico.
      E' un'anticipazione piuttosto importante, che però ho sempre avuto ben chiara fin dall'inizio.
      Il mio desiderio è quello di scrivere una storia diversa e controversa, in cui non ci sono buoni e cattivi, ma ogni personaggio ha qualcosa di buono e qualcosa di cattivo, con una predisposizione all'uno o all'altro aspetto.
      E quando si arriverà all'amore romantico, ci si arriverà in maniera diversa dal solito, in un modo del tutto inaspettato, al di fuori delle previsioni e della stessa volontà dei personaggi in questione.
      Questi personaggi stanno per affrontare esperienze che cambieranno la loro identità e la loro prospettiva.
      Spero che questa risposta abbia attutito le più che giustificate perplessità che hai fatto bene ad esprimere e abbia indicato una prospettiva nella cui ottica vedere questo capitolo.
      Ti ringrazio molto per l'accuratezza del commento e ti garantisco che non sono affatto offeso, anzi, mi fanno piacere i commenti così ampi e precisi, che indicano una lettura molto partecipata!^^ ;-)


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    2. Meno male che non ho combinato un pasticcio, allora! ^^
      Sinceramente sono stata un pò indecisa se esprimere o meno le mie perplessità riguardo a questo capitolo sia perchè non avrei voluto offenderti (magari travisando le tue intenzioni), sia perchè non sono certo un'esperta nelle dinamiche che stanno dietro la stesura di un romanzo, quindi sarei potuta apparire arrogante nel giudicare in modo così deciso la trama... :)
      Fortunatamente i miei timori si sono rivelati infondati, dato che alla fine sarebbe bastato che aspettassi lo svolgimento del romanzo per comprendere il significato di questo capitolo, ma come sai la pazienza non è il mio forte! ^^
      E per dirla tutta mi sono abbastanza estranei anche questo tipo di comportamenti: cioè se io stessi al posto di Waldemar con tutte quelle donne che mi vengono dietro solo perchè sono potente (e con la piena consapevolezza di ciò) col cavolo che gliela darei vinta! Ma suppongo che nell'ottica maschile la prospettiva della situazione sia piuttosto diversa! ;)
      Quanto alle donne che vanno con gli uomini potenti solo per il loro potere, io non lo posso certo dire con sicurezza, ma dubito fortemente che ci possa mai esser posto per l'amore in un rapporto che nasce su queste basi: bene che va si potrà sviluppare una certa simpatia, affetto al massimo, ma niente di più! Insomma è come abituarsi a magiare qualcosa che non ti piace, la potrai tollerare, magari non ti disgusta, ma non sarà mai come mangiare il tuo piatto preferito, no?
      Questa tu la definisci una debolezza, io lo chiamerei opportunismo bello e buono altro che!
      Comunque sono contenta che all fine ci sarà posto anche per l'amore romantico, insomma tra tutti queste manipolazioni un pò di sentimento ci vuole! :)

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    3. Sono d'accordo con te e anch'io, come osservatore esterno di queste dinamiche, tendo a pensare che le relazioni che nascono avendo come base un interesse personale siano qualcosa di molto squallido, ma è una realtà molto più frequente di quel che si pensi, e io ho voluto descriverla.
      Waldemar avrà la forza di resistere alle tentazioni, perché nonostante l'indole maschile sia più propensa ad approfittare delle situazioni di potere, lui è comunque un personaggio con un codice etico abbastanza sviluppato.
      Certo, come dice la canzone, "il cuore è uno zingaro e va", anche se in questo caso, più che il cuore è un altro organo a spingere i maschi ad essere più esposti alle tentazioni^^ ;-))))
      Quanto alle donne opportuniste, se si guardano i matrimoni di molte donne famose, e si vede la bruttezza di certi mariti, be' la conclusione è che l'uomo di potere, specie se di sangue reale, attrae molto... io non vorrei dissacrare un tuo mito, ma ho sempre avuto l'impressione che se Ranieri Grimaldi non fosse stato il Principe di Monaco, col cavolo che Grace Kelly l'avrebbe sposato! :-D :-D :-D
      In ogni caso, tornando al romanzo, assicuro che il romanticismo ci sarà e avverrà in una maniera non scontata, nel senso che spesso il sentimento del vero amore è qualcosa che nasce dopo una gestazione lunga e non sempre lineare.
      Waldemar cambierà lentamente, ma cambierà.
      E alla fine si innamorerà veramente, di una sola tra le protagoniste di questo romanzo... chi sarà è un segreto più segreto di chi vincerà il Gioco del Trono di GOT!!! :-D :-D :-D

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