giovedì 16 aprile 2015

Estgot. Capitolo 67. La prima riunione del nuovo Consiglio degli Iniziati



La prima decisione di Roman Waldemar, in qualità di Gran Maestro Venerabile della Società degli Iniziati agli Arcani Supremi, fu quella, in apparenza sorprendente, di mantenere il suo scomodo incarico di Governatore di Estgot, come copertura ufficiale delle vere attività che si sarebbero dovute svolgere in quella remota provincia.
Fu così che quell'oscuro angolo di mondo si ritrovò ad essere all'improvviso, seppure in gran segreto, il più grande centro di potere sulla faccia della Terra.
Tutte le decisioni che contavano si sarebbero prese presso il Consiglio degli Iniziati, nella Sala Rotonda di Sleepy Providence.
Il Consiglio era un organo composto da 33 membri, nominati per cooptazione, i quali eleggevano il Gran Maestro e potevano deporlo, anche se quest'ultimo aveva il potere di revocare la nomina di sedici consiglieri, nell'arco della durata del suo mandato.
Quando Waldemar aveva superato la prova di Iniziazione, sopravvivendo ad una dose di siero che avrebbe ucciso anche un toro, era stato subito chiaro a tutti che la guida degli Iniziati sarebbe passata a lui.
Era un evento atteso da secoli, per questo i componenti del Consiglio ratificarono la decadenza del Duca di Albany dal ruolo di Grande Maestro e offrirono ufficialmente a Waldemar l'incarico che lui aveva già avocato a sé alcuni giorni prima.
Saggiamente consigliato da sua madre e da Isabel Burke-Roche, Waldemar evitò altre prove di forza e mantenne la maggior parte dei consiglieri precedenti. 
Furono deposti solo alcuni membri della Fonte Sacra implicati nell'omicidio di Virginia Dracu e in quello dei genitori naturali delle gemelle Burke-Roche.
Il loro posto fu preso da lady Margaret, lady Glynis, Ivan Kaspar e lady Isabel.



La maggioranza dei voti era in mano alla nuova alleanza interna tra la Fiamma di Atar, divenuta la fazione dominante, il Serpente Rosso e l'Aristocrazia Nera, mentre la Fonte Sacra passava all'opposizione, mantenendo il diritto di veto su numerose questioni.
I membri della famiglia Dracu avevano fatto chiaramente intendere che l'opposizione aveva i suoi diritti!
Le riunioni del Consiglio non erano frequenti, per non destare sospetti, e pertanto i consiglieri non erano obbligati a risiedere nelle vicinanze.
La prima riunione si tenne il 16 aprile 2015, quando persino in quel luogo freddo e inospitale dell'Ucraina, la Bucovina, incominciavano a intravedersi i primi segni della bella stagione.

La seduta incominciò a metà pomeriggio.
Waldemar aveva preparato un ordine del giorno con i temi da trattare, ma prima volle pronunciare un discorso introduttivo e parlò a braccio:
<<Onorevoli consiglieri, quando ho appreso per la prima volta di essere il risultato di un programma di selezione genetica millenario, la prima reazione è stata l'ironia: se il risultato ero io, allora sicuramente qualcosa doveva essere andato storto>>

L'incipit umoristico era un classico dell'oratoria parlamentare, e per anni Waldemar era stato un deputato del parlamento dell'Unione Occidentale.



<<Se cercavate un supereroe avete sbagliato indirizzo. Dovevate andare al cinema, perché i supereroi esistono solo lì. Personalmente trovo che i film con i supereroi siano un po' troppo inflazionati, negli ultimi tempi, ma i miei gusti sono sempre stati piuttosto difficili. 

Se cercavate un guerriero, un uomo d'armi, un uomo d'azione, potevate trovarlo dappertutto. Ne è pieno il mondo. Se cercavate un leader, potevate sceglierlo tra di voi: vedo qui presenti persone che ne hanno la stoffa. Se cercavate un genio, potevate trovarlo in qualche università.

Se cercavate un buono, o anche solo un buonista, un ottimista, un perbenista, un tipo equilibrato e a modo, potevate cercarlo nelle favolette per bambini o nei romanzi per adolescenti.

Ma voi cercavate qualcos'altro.

Cercavate un Veggente, un Visionario, un Profeta, un Oracolo, un Messaggero degli Dei, un oratore che sapesse usare le Parole senza prostituirle, come fanno oggi certi politicanti ciarlatani!

Prima di me, nessun candidato era sopravvissuto a un dosaggio così alto di Acqua della Vita.
Molti hanno provato. Hanno provato e hanno fallito. Hanno fallito e sono morti.
Io sono, prima di ogni altra cosa, un Sopravvissuto.

Lo ero anche prima dell'Iniziazione. Già da prima la vita mi aveva messo alla prova.
La donna che amavo, Virginia Dracu, è morta. La mia carriera politica, per la quale avevo tanto lottato, era stata spezzata dal ministro Kaiserring e dalla Massoneria.

Io ero un appassionato di politica, ma a un certo punto l'avevo abbandonata, perché ritenevo che che i politicanti dell'Unione Occidentale non potessero permettersi di comprare un oratore con degli ideali.

Tenete presente che tutto questo ha a che fare con la dignità umana, con la civiltà e con la Santità della Parola!>>

Sentì di averli in pugno. Ora lo guardavano con vero interesse e persino con ammirazione.



<<Ora avrei anche le forze, in questo momento, per regolare i conti con chi è stato complice di chi mi ha fatto del male, ma non voglio diventare un tiranno come lo erano i miei nemici.
Avrei potuto prendermi qualche soddisfazione, ma c'è un detto dalle mie parti e cioè: se vuoi vendicarti devi scavare due fosse, una per il tuo nemico e una per te stesso.
Lascio la vendetta a chi non ha niente di meglio da fare.

Io sono sopravvissuto perché ho una missione da compiere. Una missione di salvezza. Qualcuno l'ha chiamato "un Nobile Scopo".

In passato, anche nelle condizioni più dolorose e disperate, il mio istinto di sopravvivenza si è fondato sulla curiosità del futuro, sulla contemplazione della bellezza del mondo in tutti i suoi aspetti, sul piacere della creatività, sul rispetto della dignità degli esseri viventi e senzienti, sull'affetto verso i cari e sul desiderio di conoscenza, gioia e amore. 

Questi ingredienti uniti assieme costituiscono un elisir naturale e di corazza in grado di proteggere da colpi durissimi, colpi dai quali i più non si rialzano. Io mi sono sempre rialzato!

Persone molto più dotate di me, sotto innumerevoli aspetti. sono cadute come mosche di fronte di fronte ad avversità molto minori. Io ho sofferto, ma sono sopravvissuto!

Ognuno reagisce al dolore a modo suo.
Io ho reagito guardando con curiosità al futuro... e forse è per questo che il futuro è stato rivelato proprio a me!

Il futuro mi ha indicato una via per la sopravvivenza.

Ma siamo sicuri che la sopravvivenza sia davvero il valore più importante? 
Cosa conta la sopravvivenza se ti trovi in una condizione di coma irreversibile?
Guardate che di fronte a queste domande tutto si blocca: la legislazione sull'eutanasia è un tabù che la gente ha persino paura di nominare, come se le malattie incurabili dovessero sempre toccare agli altri, come se insomma tutto quel discorso non ci riguardasse. Ma è ovvio che questo è un mero meccanismo di difesa: non ci pensiamo, non ci vogliamo pensare, se ci pensassimo potremmo impazzire. 
E allora torno a domandarvi: cos'è la sopravvivenza se non sopravvivi intero?>>

Fece una pausa ad effetto.
Lady Margaret era compiaciuta, come se il discorso l'avesse ispirato lei.



Sua figlia, lady Glynis, era incuriosita. Voleva capire la conclusione del ragionamento.



La figlia di Glynis, lady Isabel, era affascinata dalle doti oratorie di Waldemar.



La domanda lasciata in sospeso aleggiava tra tutti loro: "Cos'è la sopravvivenza se non sopravvivi intero?"
Lui riprese a parlare dosando con attenzione le parole:
<<La questione non riguarda solo la sopravvivenza del singolo, ma anche la sopravvivenza dell'umanità come specie. 
Cosa succederà nel 2050 quando saremo 10 miliardi e tutti reclameremo, legittimamente, un buon tenore di vita? Ci saranno le risorse per tutti? Ci saranno alloggi, spazi o ci pesteremo i piedi? Avremo scoperto tecnologie in grado di rendere più efficiente e meno inquinante la produzione di beni e servizi?
Secondo voi qual è la risposta?>>


Altra pausa ad effetto.

<<Ebbene, durante la mia Iniziazione io ho avuto una Premonizione sul futuro. Anzi, sarebbe meglio dire una lunga Visione, quasi una Visita guidata, poiché il tutto era commentato da alcune entità che fanno parte del pantheon di questa Società degli Arcani Supremi.
Ho conosciuto la gerarchia dei Signori degli Elementi, ho parlato faccia a faccia i Dominatori dell'Universo, i Quattro Immortali, nell'Anello del Destino.

Mi è stato proposto un patto. Sostanzialmente, la cosa più importante che mi è stata rivelata, è l'esistenza di una via di fuga>>








Cast

Sian Phillips - hon. lady Margaret Warfield Lake Burke-Roche, baroness Fenroy

Tilda Swinton - lady Glynis, nata Burke-Roche de Fenroy e coniugata Burke-Roche.

Jessica Brooks - lady Isabel Burke-Roche

6 commenti:

  1. Insomma sostanzialmente Waldemar ha ribadito ed affermato definitivamente la sua posizione di "unico reggente" giustificandola per il suo ruolo di salvatore del mondo...
    A me sembra che tutto questo discorso profumi di tirannia! insomma lui si schernisce affermando che ci sarebbe tanta gente migliore di lui ma in realtà usa questo confronto per far risaltare se stesso (voglio dire: gli altri saranno stati pure più forti, intelligenti e acuti, ma alla fine io sono sopravvissuto e loro no), ed in più sottoline il fatto che la sua sia una missione "divina" (cosa a cui gli altri devono credere a scatola chiusa) per il bene dell'umanità.
    Insomma si comporta proprio come facevano i faraoni, ma qui non si tratta di governare un popolo di gente ignorante e facimente suggestionabile, qui si parla del mondo moderno: quanto tempo passerà prima che qualcuno abbia voglia di prendere il suo posto piantandogli una pallottola in fronte?
    Io sarei stata di gran lunga più prudente, non mi pare furbo presentarmi così arrogantemente davanti ad un consiglio di gente assetata di potere! :)

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    1. Un'analisi molto raffinata e acuta, che esprime con grande accuratezza il concetto di sovranità per diritto divino, su cui, come hai perfettamente spiegato, Waldemar fonda la sua supremazia sulla Società degli Iniziati, giustificandola con una missione superiore: il Nobile Scopo della sopravvivenza dell'umanità attraverso la via di fuga che i Signori degli Elementi gli hanno rivelato.
      Il paragone con i faraoni è assolutamente azzeccato: è quello che in politologia storica si chiamerebbe "dispotismo idraulico", cioè il potere che deriva dal controllo totale di un bene di cui gli altri hanno bisogno.
      E dunque è più che legittima la tua domanda su una eventuale ribellione da parte di chi non gradisce questa presa di potere!
      In realtà c'è una risposta. La maggior pare degli Iniziati sapeva già cosa sarebbe diventato Waldemar dopo l'Iniziazione. Loro volevano un Profeta, volevano qualcuno che indicasse loro una via di salvezza.
      Tu dici, giustamente, che una società moderna, democratica, libera, evoluta, non può accettare un dispotismo così esibito.
      Questo varrebbe se Waldemar operasse come politico in un'arena ufficiale, ma qui siamo in una società segreta dove i valori fondanti sono quelli dell'aristocrazia del sangue blu, della tradizione antica, dei matrimoni combinati, dei titoli nobiliari accompagnati da lunghi cognomi con tanto di nomi dei feudi (onorevole lady Burke-Roche, baronessa Fenroy, sua grazia il Duca di Albany ecc ecc) e quindi l'uditorio che è di fronte a Waldemar è un uditorio "legittimista", cioè legato all'Ancien Regime precedente alla Rivoluzione Francese. In questo contesto loro cercavano un Re, e infatti Waldemar viene scelto anche perché è il Figlio dei Cento Re. Ora, io capisco benissimo che tutti questi discorsi possano suonare non solo astrusi, ma addirittura deliranti, ma qui ci troviamo di fronte ad una Società Segreta disposta a fare qualsiasi cosa per operare una sorta di Restaurazione aristocratica. Ci troviamo di fronte ad una organizzazione chiaramente reazionaria.
      Approfitto della tua cortese e graditissima attenzione per chiarire ulteriormente un punto che emergerà più avanti: se ci pensi, il collegamento tra questo romanzo e la serie di Gothian implica una cosa molto particolare e cioè il fatto che i popoli che fonderanno i nuovi regni nella Nuova Terra, saranno organizzati secondo criteri premoderni e preindustriali, dove i segreti della medicina e della tecnologia saranno appannaggio soltanto della classe sacerdotale, e infatti anche Marvin Eclionner Vorkidian sarà Iniziato agli Arcani Supremi.
      Qui c'è un discorso molto delicato, che io presento in maniera "super partes", e cioè il confronto tra i valori in cui noi crediamo (la modernità, il progresso, la democrazia, la libertà, l'industria, la tecnologia) e quelli in cui credeva la società premoderna e preindustriale che compare nei romanzi fantasy (la tradizione, la cavalleria, la monarchia, il feudalesimo, la religione, il mistero). E' un discorso che è nato dallo studio filologico e storiografico delle opere di Tolkien e delle sue fonti medievali.
      Perché il genere fantasy ci attrae tanto, pur rappresentando un mondo che ha valori nei quali noi non crediamo?
      Ecco, questa è una delle domande di fondo che questo romanzo vorrebbe riuscire a porre, tentando di fornire una risposta.
      Non pretendo naturalmente di essere convincente, ma mi piacerebbe almeno che questo tipo di lettura fosse uno spunto di riflessione, un modo per accostarsi ad alcuni grandi temi che legano la nostra civiltà sia al suo passato che al suo futuro.
      Ti ringrazio immensamente per questo tuo commento così efficace che mi ha dato l'ispirazione per esprimere nero su bianco una riflessione che è forse tra le più profonde che ho scritto sul mio blog.
      Grazie di cuore!!! *-*

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    2. Grazie della tua spiegazione, sempre molto accurata!
      Spero di non averti offeso in alcun modo con il mio commento, ti assicuro che è dettato solo dalla curiosità, la mia intenzione è semplicemente quella di cercare di capire meglio quello che sta dietro la storia (che suppongo sia piuttosto "concentrata" per motivi di tempo e spazio - anche perchè capitoli più lunghi diventerebbero difficili da seguire on line), spero non ti sia sembrata troppo critica!
      Comunque a proprosito della domanda che ti poni, perchè ci affascina tanto il genere fantasy pur vivendo in un'epoca in cui tecnologia ed informazione sono alla portata di tutti: bè io credo (e questa è naturlamente sono la mia opinione) che quello che ci affascina di questo mondo non sia il tipo di governo o la religione, quanto piuttosto un'insieme di condotte morali che oggi si sono perse: la cavalleria, la lealtà, il coraggio ed anche quel senso di andare all'avventura in un mondo ancora in parte inesplorato!
      Non dimetichiamoci che comunque il mondo fantasy è comunque frutto della fantasia, non penso proprio che si vivesse tanto bene nel XIV o XV sec. (soprattutto se eri una donna o un povero).
      Secondo me libertà e conoscenza sono le conquiste più importanti dell'essere umano e devono esser protette anche a costo di perdere un pò del fascino di miti e leggende!

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    3. Ah ah, sono assolutamente d'accordo!!!^^ Se mi togliessero la libertà e la conoscenza, sarebbe come se mi uccidessero! A dire il vero, basterebbe che mi togliessero l'adsl ed entrerei in crisi esistenziale :-D :-D :-D Per non parlare del fatto che nel passato non c'era igiene, non c'erano antibiotici, la gente moriva non solo per la povertà, la carestia e le pestilenze, ma anche per malattie che adesso si curano con un banale antibiotico: metà dei fratelli di mio nonno morì di tubercolosi perché in Italia non era ancora arrivata la penicillina... pensa a come in sole tre generazioni è cambiato (in meglio) il mondo. Solo un folle potrebbe desiderare di vivere nel passato, che come giustamente hai detto spesso la gente conosce solo attraverso opere di fantasia, mentre la storia, come insegno ai miei ragazzi tutte le mattine, è molto meno poetica e letteraria di quel che ci vorrebbero far credere :-D :-D :-D
      Quindi certamente del fantasy si ama l'avventura e si ama il codice morale cavalleresco. Io ci aggiungerei l'evasione: amo molto leggere romanzi ambientati, per citare una nota canzone "in un mondo diverso, diverso da qui": per cui anche in luoghi esotici oppure nel futuro, io, come sai, adoro la fantascienza e ho anche scritto un romanzo di fantascienza, intitolato "Alpha-Omega" e pubblicato sul sito di un collega, sei o sette anni fa. Io sono molto proiettato nel futuro, e curiosissimo di conoscerlo e forse è per questo che c'è sempre questo tema della profezia nei miei romanzi ;-)
      Ci mancherebbe altro che mi offendessi per un commento che invece ho apprezzato tantissimo, proprio perché coglie le mie reali intenzioni di far riflettere su questi temi. Io ho sempre un approccio critico e problematico di fronte a quello che leggo ed è questo il segno che distingue chi legge con attenzione da chi legge senza pensare.
      Quindi non avere il minimo timore di esprimere il tuo parere, del quale ti ringrazio non per pura cortesia, ma perché lo ritengo veramente importante!^^
      Un'altra cosa che ci tengo a ribadire è che nessuno dei miei personaggi è portavoce delle mie idee: io spesso "cedo loro la parola" e metto in bocca a loro cose che ho letto da qualche parte o che qualcuno mi ha detto realmente nella vita. Le mie idee personali le esprimo solo nei commenti e poi non sono nemmeno il tipo che ha delle convinzioni granitiche, anzi, spesso mi trovo molto confuso e perplesso ;-D :-D :-D
      Piuttosto, avrei una curiosità, e qui sentiti libera di rispondere come e quando vuoi, senza fretta: sono curioso di sapere quali sono i tuoi generi letterari preferiti^^
      Grazie ancora e scusami se in queste risposte mi dilungo come se dovessi scrivere una tesina, ma talvolta i commenti sono più illuminanti dei capitoli :-D :-D :-D

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    4. Bè meno male allora!^^
      Dato che sono parecchio impulsiva ho sempre il timore di dire qualcosa di troppo critico o di dirlo nel modo sbagliato, e purtroppo di solito me ne rendo conto solo qualdo ormai il danno è fatto!
      Se mai dovesse accadere in futuro tiprego quindi di non badarci! :)
      Per quanto riguarda i generi letterari che preferisco, diciamo che sono piuttosto vari, anche se mi sentirei di escludere saggistica, fantascienza, thriller e horror.
      Per lo più mi piace la letteratura "per ragazzi", e il genere d'avventura e fantasy diciamo tipo Harry Potter o la saga di Tutankamon.
      Recentemente mi sono piaciute molto le saghe come Hunger Games o the Divergent (anche se tutte e due sono anche un pò di fantascienza).
      Poi amo tutto il filone romantico inglese dell'800 come i romanzi della Austen, della Bronte e Shakespeare ed leggo volentieri anche i libri sul combattimento e la strategia militare orientali come L'arte della guerra e Il libro dei 5 anelli (questa del combattimento è una mia passione anomala, che puoi tranqullamente sorvolare), anche se sono difficili da trovare.
      Diciamo che sono divisa tra romanticismo e combattimento, però poi leggo praticamente tutto quello che capita, dai romanzetti tipo "I love shopping" ai libri di Dan Brown che compra mamma... diciamo che molto dipende da come è eda come è scritta la storia! ^^
      Mi sa che ti ho chiarito poco le idee, ma in realtà sono un tipo abbastana curioso quindi non mi tiro indietro nel provare un pò di tutto!
      Buon week end! :)

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    5. Vedo che hai una vasta gamma di interessi anche in fatto di generi letterari ed una notevole curiosità anche verso i generi diversi da quelli che leggi normalmente, e questa è una cosa molto bella^^ E' bellissimo anche avere delle passioni particolari a sé stanti e un testo come quello di Sun Tzu è di grandissimo interesse e di notevolissima profondità!
      I cicli di Hunger Games e Divergent sono a pieno titolo romanzi di fantascienza, anche se ambientati in un contesto "distopico", dove si vede un'umanità decaduta in condizioni peggiori delle nostre. Poi è chiaro, ogni lettore può cercare cose diverse negli stessi testi. Come avrai capito, io non sono un uomo d'azione e quindi ciò che mi interessa non è tanto il combattimento, ma l'ambientazione, la natura selvaggia, il mistero, la magia, come si vede anche dai miei post sulle fairy tales. Poi ho anch'io una fissazione ben precisa, che è l'araldica, e nei romanzi di Martin mi piace tantissimo questo aspetto, con gli stemmi, le dinastie, i lord, i cavalieri. La cavalleria implica come sistema sociale di riferimento il feudalesimo. Ora, chiaramente si sta molto meglio nelle democrazie occidentali attuali, ma bisogna tenere presente una cosa e cioè che in ogni sistema sociale, anche in quello democratico liberale contemporaneo, c'è sempre una elite che domina su una maggioranza disorganizzata. Da qui un certo mio pessimismo riguardo alle riforme. Ma il mio essere conservatore non significa essere reazionario, non vorrei mai tornare indietro! Non mi piacciono però i cambiamenti troppo veloci, o il cambiare fine a se stesso. Questi elementi possono influenzare il modo in cui rappresento un contesto, soprattutto manca l'elemento utopico, perché non ci credo, e manca l'elemento dell'eroe totalmente positivo, perché io amo di più i personaggi sfumati, controversi, con una psicologia complessa, mentre trovo che l'eroe sia un personaggio un po' piatto. E' per questo che, deliberatamente, ho scelto di non inserire eroi nelle ultime cose che ho scritto. Questa può essere una scelta discutibile, ma almeno mi sembra di fare qualcosa di diverso rispetto a ciò che altri sanno fare infinitamente meglio di me nei romanzi d'avventura, che io stesso ho letto, ma per altre motivazioni (come ti dicevo l'ambientazione, l'evasione, la struttura sociale ecc ecc). Ma insomma, il mondo è bello perché è vario ;-)))))
      Sentiti sempre libera di esprimere il tuo parere: io amo molto lo scambio di idee, per me è una cosa che arricchisce entrambi. Io ho imparato moltissime cose sia leggendo il tuo blog che leggendo i tuoi commenti o guardando i tuoi post su altri social.
      Insomma, si vede bene che sei una persona con tantissimi interessi e tantissime qualità a 360 gradi, con cui è sempre bello e piacevole avere uno scambio di idee e opinioni! ;-)
      Buon weekend!!! :-D

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