domenica 25 gennaio 2015

Estgot. Capitolo 11. La Setta degli Iniziati



Roman Waldemar e Jessica Baumann avevano trascorso un piacevole pomeriggio nella collina intorno al maniero di Sleepy Providence.
Per quanto fossero attratti l'uno dall'altra e avessero preso atto dei reciproci sentimenti, non erano andati oltre a qualche casto e tenero bacio.
Tra di loro infatti incombeva lo spirito dei Natali passati, per dirla alla Dickens, o, più prosaicamente, il peso delle cose non dette, dei segreti che ognuno teneva per sé, come se il pericolo ad essi legato si potesse esorcizzare col silenzio.
Waldemar si era imbattuto per la prima volta nella Setta degli Iniziati quando era studente universitario e aveva conosciuto un giovane studioso di filologia romanza, l'italiano Luca Bosco, che era stato fidanzato con una certa Virginia Dracu, una ragazza bellissima, che però era morta precocemente di una malattia sconosciuta.
Bosco gli aveva confidato che la famiglia di Virginia apparteneva ad una setta segreta, che negli esclusivi ambienti dell'esoterismo era conosciuta come Società degli Iniziati agli Arcani Supremi.
Quando aveva cercato di saperne di più, Luca Bosco gli aveva consigliato vivamente di restarne fuori:
Vedi Roman, ci sono porte che è meglio non aprire, e ci sono notti che non dovrebbero mai cominciare.
Forse avrebbe dovuto dagli ascolto, e invece la sua curiosità aveva prevalso. Negli anni in cui aveva lavorato a Londra presso l'ambasciata dell'Unione Occidentale, aveva conosciuto un altro strano personaggio, il Duca di Albany, che pareva coinvolto in misteriose cospirazioni.
Una volta il duca, infervorandosi in un discorso riguardante i "bei tempi dell'Impero Britannico", gli aveva confidato una cosa a cui nessuno avrebbe dato credito se non ci fosse stata di mezzo, ancora una volta, la Setta degli Iniziati.
"Nel 1936 gli Iniziati furono ad un passo dall'impadronirsi del trono britannico. Wallis Simpson era una di loro. Ne ho le prove, ho le lettere che scrisse a mia madre. Ma alla fine vinsero i sostenitori di Elizabeth Bowes-Lyon, che ha fatto di tutto per costringere suo cognato Edoardo VIII all'abdicazione. Un'ulteriore prova del fatto che sono sempre state le donne a muovere, più o meno segretamente, le fila della Storia".



Lizzie e Wallis, le due eterne rivali.
La futura Regina Madre e la futura Duchessa di Windosr.
"Eppure c'era un legame tra loro, oltre al fatto che erano cognate" aveva detto il Duca di Albany "E quel legame aveva un nome ben preciso: Margaret Lake, nata a Pensacola, Florida, nel 1914, da un certo Arthur Lake e una certa Bessie Warfield. Non le dirò altro, il resto lo capirà da sé..."
E Waldemar finalmente aveva capito:
<<Jessica, qual era il cognome da nubile di lady Margaret Burke-Roche?>>
Buttò là quella domanda durante la cena, che era stata servita nel salone.
Jessica gli rivolse un sorriso complice, mentre stava sorseggiando una bevanda.



<<Lake. Un cognome apparentemente insignificante, per in non Iniziati, ma la famiglia "Del Lago" è erede di un'antichissima tradizione, che gli studiosi di filologia romanza conoscono molto bene>>
Waldemar si ricordò di quello che gli avevano detto al riguardo sia Luca Bosco che il duca di Albany e capì che i suoi sospetti avevano infine trovato conferma:
<<Il duca di Albany mi disse che un certo Arthur Lake fu il Priore degli Iniziati, nella prima metà del Novecento. Ironicamente soprannominato re Artù, dai membri della setta>>
Jessica annuì:
<<Non so fino a che punto si trattasse di ironia. La famiglia Lake era molto influente nel Galles e vantava parentele con i Pendragon del Somerset, oltre che con i Tudor. A Glastonbury giravano strane voci sul loro conto, almeno così mi disse lady Margaret>>
Waldemar decise che era il momento di scoprire le carte:
<<Fu sempre il duca di Albany che mi parlò di una certa Margaret Lake, che ebbe un ruolo notevole nel gestire la faccenda dell'abdicazione di Edoardo VIII, nel 1936. Ora, correggimi se sbaglio: Lady Margaret Burke-Roche nasce come Margaret Lake in una discreta clinica per ricchi in Florida, a Pensacola, nell'estate del 1914. 
I suoi genitori non sono regolarmente sposati, almeno non secondo il rito cristiano o le leggi dello stato. Sua madre, Bessie Warfield, americana di Baltimora aveva solo 18 anni, dico bene?>>



<<Bessie Warfield, certo, ma il nome completo era Bessie Wallis Warfield, nata a Baltimora il 19 giugno 1896 e sposatasi successivamente con un certo Ernest Simpson,



 di cui portò il cognome per tutta la vita, anche dopo aver divorziato da lui e aver sposato un re, anzi un ex re, diventato un duca, ottenendo così il titolo di Sua Grazia, la Duchessa di Windsor>>



Waldemar era consapevole che l'essere a conoscenza di un simile segreto implicava conseguenze rilevanti:
<<Non volevo crederci, all'inizio... eppure tutti gli indizi mi hanno condotto fin qui. Quello che mi chiedo è se Wallis fosse sinceramente innamorata del re o se abbia eseguito gli ordini degli Iniziati>>
Jessica rispose con assoluta certezza:
<<Entrambe le cose. All'inizio eseguì gli ordini, ma poi si innamorò davvero. Un po' come sta succedendo a noi, non trovi? C'è sempre questa variabile impazzita, che nemmeno gli Iniziati riescono a tenere a bada>>
Lui le accarezzò dolcemente una mano, poi fu colto da un dubbio:
<<Ma se Margaret era figlia di Wallis, perché passò dalla parte di Elizabeth Bowes-Lyon e di Giorgio VI?>>
Jessica gli rivolse un'occhiata significativa, continuando a bere dalla cannuccia.



Quando ebbe finito rispose:
<<C'era una spaccatura all'interno degli Iniziati. Il problema erano le simpatie di Edoardo VIII  e della signora Simpson per la Germania nazista. 
Wallis riteneva che la Gran Bretagna non dovesse intromettersi nelle questioni del continente. Margaret non era d'accordo. 
Non poteva immaginare che il prezzo di quel disaccordo sarebbe stata una guerra che causò 25 milioni di morti>>
Waldemar era perplesso:
<<La Seconda Guerra Mondiale sarebbe scoppiata comunque. C'erano troppe tensioni tra le grandi potenze, per non parlare delle ideologie totalitarie e delle loro vittime>>
Jessica scosse il capo:
<<Se nel settembre 1939 ci fosse stato Edoardo VIII sul trono, con Wallis al suo fianco, forse la Gran Bretagna non avrebbe dichiarato guerra alla Germania e la Seconda Guerra Mondiale non ci sarebbe stata. In compenso al posto dell'Unione Occidentale ci sarebbe il Terzo Reich, una prospettiva non certo esaltante. 
Ma in ogni caso a comandare, oggi, nella vostra Unione, è sempre la Germania. Certo il ministro Kaiserring non è Hitler, ma il modo in cui si sono comportati qui ad Estgot ricorda maledettamente i tempi dell'Operazione Barbarossa. Sono le ironie della Storia, non è così?>>
Waldemar preferì non commentare.
Tutto quel discorso richiedeva tempo per essere assimilato;
<<Non lo so, devo rifletterci. Ma c'è qualcosa, nella tua persona, sia nell'aspetto che nel carattere, che un po' mi ricorda proprio Wallis Simpson>>
Jessica rise di gusto:
<<Ci sei arrivato finalmente! C'è una linea di sangue che collega direttamente lei a me. Wallis generò Margaret, la quale generò mia nonna materna Glynis Burke-Roche, che ora vive in America, a Long Island, con sua cognata Edith. Siamo tutti un'unica grande famiglia. 
Gli Iniziati ci chiamano "la Dinastia del Serpente Rosso">>

4 commenti:

  1. Le cose cominciano a farsi un pò più chiare finalmente! Insomma tutta la questione delle società segrete rimane ancora piuttosto oscura, ma per lo meno adesso è chiaro quel'è il rapporto che lega Jessica a Lady Margareth.
    Quello che mi chiedo è in che modo questo possa influenzare le sorti di Waldemar... Insomma se da questa parentela derivasse qualche tipo di potere perchè non l'ha utilizzato (lei, o ancor meglio, i suoi genitori) finora, rimanendo relegata in quella casa a fare la cameriera?
    E rimane da chiarire anche tutta la questione delle socità segrete, che non ho capito che ruolo possano avere nei progetti di Jessica... :)

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    1. Per il momento l'importante è capire i legami familiari che collegano Jessica Baumann con lady Margaret Burke-Roche (sua bisnonna) e con i genitori di quest'ultima e cioè Arhur Lake e (nella mia sfrenata fantasia^^) nientemeno che Wallis Simpson, quando era soltanto una diciottenne signorina americana. Tra l'altro in quel periodo Wallis si trovava realmente a Pensacola in Florida, tanto che viene il dubbio del "cosa ci sia andata a fare". Si sa che fin da ragazza era molto sveglia e, nonostante non fosse una gran bellezza, era estremamente seducente. Si sa inoltre che il motivo per cui non fu mai in grado di dare un erede ai suoi mariti fu il fatto che in precedenza aveva avuto un aborto spontaneo con gravi conseguenze. Quindi il fatto che fosse rimasta incinta da giovane è vero. Dunque perché non immaginare che in realtà la gravidanza sia stata portata a termine in segreto, durante una lunga vacanza in paesino sperduto della Florida?
      L'altra cosa che vorrei sottolineare è che la rivale di Wallis, cioè la futura Regina Madre, Elizabeth Bowes-Lyon, detta Lizzie, all'epoca Duchessa di York, ha avuto un ruolo notevole nel favorire l'abdicazione di Edoardo VIII a favore del fratello Giorgio VI, che era il marito di Lizzie e il padre di Elisabetta II.
      Per il momento basta aver chiaro questo... il resto si chiarirà da sé molto gradualmente, perché il bello dei thriller e delle spy stories è quello di tenere il lettore in sospeso fino all'ultimo.
      Mi fa molto piacere che tu ti sia posta la domanda fondamentale: perché Jessica, che tra l'altro ha ancora una nonna vivente e ricca in America, è rimasta a fare la governante in quel luogo così tetro e sgradevole? E' chiaro che questa Jessica ha un piano molto preciso ed estremamente ambizioso, di cui Waldemar non ha ancora capito quasi niente... ecco, un'altra cosa che secondo me rende intrigante un romanzo è non capire, almeno per un bel po', chi siano i "buoni" e i "cattivi", ammesso che sia possibile una distinzione così netta...
      Molte cose, comunque, risulteranno più comprensibili dopo i prossimi due capitoli... se comunque dovessero essere troppo ingarbugliati e di difficile lettura, dimmelo pure sinceramente, perché i tuoi consigli mi hanno sempre permesso di migliorare molto quello che stavo scrivendo, e di correggere il tiro se per caso alcune cose potevano lasciare perplessi. Quindi sentiti pure libera di esprimere le tue impressioni con la massima sincerità! Grazie mille!!! :-D

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    2. Guarda, te lo dico con tutta sincerità, io non sono una gran lettrice di thriller o spy story, ho letto solo qualche romanzo su Sherlock Holmes e Il Codice da Vinci, giusto perchè mia mamma è un'appassionata del genere (in famiglia abbiamo tutti gusti letterari diversissimi), quindi non so quanto il mio parere possa esser valido in materia! Finora mi è sembrato tutto abbastanza chiaro, anche se quegli intrecci familiari lì per lì mi hanno confusa un pò (soprattutto la storia dell'abdicazione di Edoardo VIII: tieni presente che molti, me compresa, non conoscono così bene la storia recente della famiglia reale inglese), ma nulla che fermandosi un'attimo e rileggendo possa esser tranquillamente compreso.
      Hai fatto bene però a non partire subito con le sette segrete, perchè credo che tutto insieme sarebbe stato un pò troppo "pesante": il fatto è che tu sai bene di ciò che parli, mentre io di queste cose non so praticamente nulla, quindi preferisco un'approccio più graduale in modo da riuscire ad aassimilarle per bene...
      Però ti ripeto, probabilmente non solo la lettrice ideale di questo genere, quindi può darsi che le mie impressioni non rispecchino quelle del lettore tipo del thriller! :)

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    3. Ti ringrazio moltissimo per quello che hai scritto e ti rassicuro sul fatto che il tuo giudizio è importantissimo anche perché non viene da un "fanatico" dei thriller (sarebbe troppo facile convincere chi è già convinto^^), né da un esperto di araldica :-D
      Oltre tutto se uno conoscesse già tutte le ipotesi genealogiche che stanno dietro ai romanzi come Il Codice da Vinci, verrebbe meno tutta la suspense, non ci sarebbe mistero, non ci sarebbe sorpresa. La storia delle famiglie reali non la conosce quasi nessuno, anche perché non è che sia un argomento così importante, però si presta bene ad essere romanzato: per esempio George Martin si è ispirato in maniera evidente alla Guerra delle Due Rose tra gli York e i Lancaster, ma non credo che siano molti i lettori che se ne sono accorti e men che meno gli spettatori televisivi, né erano tenuti ad accorgersene... l'importante è che il romanzi non diventi pesante ;-)
      Ecco, se dovessi scrivere un capitolo veramente pesante, fammelo capire :-))))) come del resto, se mai un giorno tu proponessi un outfit con i jeans stracciati, be', diciamo che io non farei i salti di gioia :-D :-D
      Ah, un'ultima cosa, importante: questo non è solo un thriller, vuole essere un romanzo completo, con un approfondimento psicologico e sentimentale che non sia banale. Ecco, qui c'è, come ti avevo scritto ieri, anche un elemento di vita vissuta che ha fornito lo spunto per il carattere di Jessica, che non doveva corrispondere né alla classica "femme fatale" che porta alla rovina, ma nemmeno alla altrettanto classica "fanciulla ingenua prigioniera nella torre". Spero di riuscire a raccontare una storia che mostri i paradossi dell'innamoramento e dell'amore. Forse è un obiettivo troppo ambizioso, ma io ci provo lo stesso ^^
      Grazie ancora e buona serata!!! ;-)

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