mercoledì 6 novembre 2013

Partito Nazionale Conservatore: la Tradizione delle origini e le differenziazioni culturali regionali.



Per Tradizione non intendiamo in primo luogo quella greco-romana, quella celtica e quella germanica.
L'Italia infatti nasce nell'antichità, ai tempi dei Romani, come federazione di popoli aventi una base mediterranea (Etruschi, Liguri, Villanoviani, Appenninici, Sicani), una indoeuropea arcaica (Veneti, Piceni, Umbri, Latini, Sanniti, Lucani, Bruzi, Illiri, Calabri, Siculi), una indoeuropea classica ( Latini, Romani, Greci della Magna Grecia), una celtica (Galli, nella pianura padana e nelle zone circostanti) e infine una germanica (Visigoti, Ostrogoti, Longobardi, Franchi, Tedeschi del Sacro Romano Impero).
Queste tradizioni si sono fuse in un'unica nazione, che presenta tuttavia profonde differenze nelle varie regioni.
Le istanze Nazionali non sono in contraddizione con quelle Federali: siamo Italiani, ma ognuno con una sua particolare storia e tradizione da difendere e da valorizzare.
Per questa ragione il Partito Nazionale Conservatore auspica una coalizione di centro-destra in cui una destra nazional-conservatrice sia alleata con una destra federalista.
Torneremo su questo punto quando si tratterà di passare dalle questioni di principio e dalla strategie fondamentali agli aspetti più tattici e pragmatici.
Non possiamo certo negare che esista una tradizione cattolica, ma riteniamo che essa porti avanti idee e principi molto più vicini alla sinistra che allo schieramento di centro-destra.
La Chiesa moderna, infatti, sostiene l'immigrazione clandestina e il pauperismo, cioè vorrebbe che diventassimo tutti poveri, coerentemente con la predicazione di Cristo. Il Papa fa dunque il suo mestiere, ma le idee che porta avanti non hanno nulla a che vedere con il tipo di Tradizione che porta avanti il Partito Nazionale Conservatore italiano.

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