Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
lunedì 15 luglio 2013
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 61. Ellis evoca Eclion.
La Reggente imperiale dei Lathear, Ellis Eclionner, si era nuovamente recata al Tempio di Eclion, davanti alla Grande Piramide, con un pensiero ben preciso.
Senza l'intervento diretto di Eclion, il mio esercito non riuscirà a fermare le cinquanta legioni che Marvin sta guidando contro Lathena.
Ad accoglierla c'era il Sommo Sacerdote Rudo Ulume.
Non è molto felice di vedermi... deve aver indovinato cosa ho in mente...
Mentre attraversava il colonnato centrale, in direzione del Sancta Sanctorum, Ellis espose ad Ulume i suoi progetti.
<<Non possiamo correre il rischio di regalare Lathena a Marvin. E' necessario evocare Eclion, subito, senza perdere altro tempo!>>
Ulume esitò:
<<Ma, venerabile Ellis, è dai tempi di Wechtigar IV che nessuno osa più...>>
Lei lo interruppe:
<<Sicuramente noi abbiamo un motivo ben più valido di quello di Wechtigar IV! O forse devo ricordarvi che nel gioco del trono o si vince o si muore?>>
Il Sommo Sacerdote si limitò a fissarla.
Ellis gli ordinò di aprire il Sancta Sanctorum.
<<Abbiamo ricostruito la statua di Eclion tale e quale era prima dell'incendio>>
Ellis annuì:
<<E' proprio come la ricordavo. Così bella, e così terribile!>>
Un tempo anche lei era stata bellissima e terribile.
Non sarei mai dovuta tornare a Lathena. Marvin mi ha messa alla prova, ed io sono caduta nella trappola. Questa è una guerra tra demoni, ormai. Noi umani possiamo fare ben poco.
Nel frattempo Ulume aveva estratto da uno scrigno l'antichissima copia del Necronomicon.
<<Qui sta scritta l'intera formula di evocazione. Vuoi che inizi a leggerla?>>
Ellis gli tolse il libro di mano:
<<Sono una discendente di Eclion, una Principessa del Sangue! Leggerò io la formula e presiederò alla cerimonia. Tu mi assisterai con la tua esperienza, ma non dovrai interferire, perché gli esorcisti spaventano anche il Principe dei Demoni>>
Ulume annuì, mostrando di condividere quell'osservazione.
A quel punto si fece silenzio.
Ellis consultò l'indice e trovò la pagina. La rappresentazione grafica, da sola, incuteva timore.
Eclion potrebbe rimproverarmi di essere stata troppo indulgente con i suoi nemici.
In quel caso, avrebbe dovuto affrontare la sua ira.
Trovò il punto e incominciò a leggere:
<<In principio erano le Tenebre, e la luce era soltanto la mano sinistra delle Tenebre>>
Un brivido la percorse.
<<Il supremo Ahriman allora generò Eclion come suo primogenito e gli disse: "Ecco, tu sei il Custode delle Tenebre, e all'Oscurità io non pongo limiti. La luce ha limiti, le Tenebre non ne hanno, ma pongono esse stesse il limite alla luce. Per questo io ti do la certezza che l'Oscurità sovrasta tutto, racchiude tutto e sarà alla fine di tutto">>
Mentre pronunciava queste frasi, la statua di Eclion incominciò a cambiare colore, diventando sempre più scura.
<<O Signore Eclion, noi ti invochiamo. O Signore Oscuro, noi ti offriamo carne incorrotta>>
A questo punto Ellis si rese conto che quella frase significava il sacrificio di una vergine.
<<Se ci darai la vittoria, ti offriremo in sacrificio Helena Vorkidian, figlia di Lilieth e discendente di Belenos>>
Ulume sgranò gli occhi:
<<Ma Helena è anche una Eclionner per discendenza paterna!>>
Ellis lo fulminò:
<<Una Eclionner traditrice! Come tutti coloro che hanno voltato le spalle ad Eclion per servire Belenos!>>
A queste parole, la statua divenne ancora più scura.
Ulume fece cenno ad Ellis di continuare a leggere.
La Reggente proseguì:
<<Come la notte porta ristoro alle fatiche del giorno, come la morte porta sollievo al malato sofferente, così l'Oscurità è amica delle anime aristocratiche, che rifuggono la volgarità del giorno, la banalità dei suoi adoratori. Consapevoli questo, noi ti adoriamo, Eclion, con tutte le nostre forze, e ti supplichiamo di aiutarci contro coloro che vogliono imporre al mondo una dittatura della luce, . Per questo, Signore, ascoltaci, e accogli la nostra supplica>>
La statua era divenuta completamente nera.
Ellis ed Ulume caddero in ginocchio.
Lentamente la statua prese vita e si incominciarono a distinguere i tratti del volto.
Era imponente e terribile. Aveva enormi ali nere, braccia possenti e mani artigliate, incrociate sul petto. Indossava un'armatura e un mantello anch'essi neri come tutto il resto. Solo il viso era pallido come quello di un morto. Gli occhi cerchiati di bistro. Il volto quasi tutto coperto dai capelli nerazzurri, dello stesso colore di quelli che aveva Ellis da giovane, prima che ingrigissero e fosse necessaria la tintura.
<<Come osate disturbarmi, voi che mi avete tradito?>>
La voce di Eclion era baritonale ed esprimeva un profondo sdegno.
Ulume si prosternò a terra, terrorizzato.
Ellis sostenne lo sguardo del suo antenato:
<<Mio Signore, io non ti ho tradito. Ho generato un figlio di puro sangue Eclionner, ed ora lui è al tuo servizio. Io non ho mai smesso di essere la tua ancella. Io e mio figlio vendicheremo tutti i torti che ti sono stati fatti. Condanneremo tutti coloro che ti hanno offeso. Ti offriamo la sottomissione di tutte le genti di questa Terra>>
Eclion mantenne la stessa espressione sdegnata e la sua voce divenne ancor più minacciosa:
<<Ellis, tu menti anche a te stessa. Il concepimento di Mordred fu voluto da Marvin per ordine di Belenos, affinché si compisse la Profezia. Il puro sangue Eclionner è stato offerto in sacrificio a Belenos, non a me! Tu hai desiderato solo due cose nella tua vita: potere e piacere. Li hai avuti entrambi, cambiando padrone ogni volta che ti faceva comodo. Non so che farmene di gente come te>>
La Reggente imperiale sapeva che avrebbe dovuto rispondere di tutto questo ad Eclion:
<<Mio Signore, quando Marvin è salito al Trono, fu siglato un Patto. Io mi sono adeguata a quel Patto>>
Eclion sorrise:
<<La furbizia degli Eclionner. Se non mi somigliaste tanto, vi avrei fatti sterminare già da molto tempo. E tu, Ellis, sei stata nel contempo la più furba e la più ribelle di tutti i miei discendenti. Tu mi avevi tradito prima che il Nuovo Patto fosse siglato. Ora che Atar ha tradito il nuovo Patto, sei tornata da me nella speranza che ti rimettessi sul Trono e dimenticassi la tua ribellione, durata più di trent'anni. Pensavi che io non ti vedessi? Che io fossi una leggenda, una cosa remota, come il dio di certe religioni, che non si fa mai vedere? Ah! Io invece esisto, e sono molto attento a tutto quello che succede. Se qualcuno prega, io ascolto. Se qualcuno mi evoca, io, come vedi, appaio. Ma se qualcuno mi tradisce, io non dimentico>>
Ellis capì che le restava un'unica cosa da fare.
Si prosternò a terra come Ulume e disse soltanto:
<<Imploro il tuo perdono.>>
Eclion rimase impassibile per molto tempo.
Poi, lentamente, il suo viso si trasformò, come se ringiovanisse. E le sue dimensioni diminuirono.
Divenne qualcosa di simile ad una forma umana.
<<Ellis, il mio perdono ha un prezzo. Innanzi tutto devi sapere che il Male, una volta evocato, non può più essere richiamato indietro, e sempre finisce per ritorcersi contro coloro che lo hanno scatenato>>
La reggente annuì:
<<L'ho sempre saputo. So che alla fine pagherò personalmente. Ho vissuto molto a lungo, non temo né la morte, né la dannazione, poiché in verità la mia anima ti appartiene. Ma ora dimmi, o Sommo Signore, qual è il tuo prezzo>>
Eclion non poté fare a meno di ammirare il coraggio della sua discendente, tornata nelle sue grazie:
<<Oltre ad Helena Vorkidian, esigo la testa di tutti gli Eclionner che mi hanno tradito. Marvin per primo. E poi Anakin e Valyria, perché sono passati dalla parte di Atar. Ma anche tua nipote Eleanor, perché si è schierata con Marvin. Dovrai accogliere come fosse tua figlia la Divoratrice di Cuori, Daenerys di Gothian. Lei porterà in grembo tuo nipote, il figlio di Mordred. Chiamerai tuo nipote Arexatan II, affinché da lui possa rinascere la Dinastia>>
Ellis si sollevò da terra e, rimanendo in ginocchio annuì:
<<Come tu desideri, mio signore. Ma permettimi un'ultima domanda. Per mio figlio Mordred c'è speranza?>>
Eclion scosse il capo:
<<Per Mordred non ce n'è mai stata, come Arthur II. Si uccideranno a vicenda, per ripristinare l'equilibrio tra Tenebra e Luce, secondo il primo degli Arcani Supremi>>
Il pensiero di perdere un altro figlio, risultò il più grave prezzo da pagare, per Ellis:
<<Quale aiuto ci donerai, mio Signore?>>
Eclion sorrise:
<<Le schiere di demoni che dipendono da me, combatteranno fino alla totale distruzione delle legioni di Marvin. A quel punto tutto sarà compiuto e Faykan Eclionner potrà ripristinare l'autorità della Dinastia. Così è deciso, mia dolce e sventurata Ellis. La prossima volta che ci rivedremo, sarà nel regno degli Inferi!>>
Detto questo, scomparve improvvisamente nel nulla.
Ulume era ancora a terra, sconvolto.
Ellis era sfinita.
Sentiva di aver gettato alle ortiche trent'anni di espiazione, per tornare tra le braccia strangolatrici del Male, e si sentì in trappola.
Ho venduto la mia anima al diavolo, ho tradito mio figlio e mio nipote e tutto per portare Faykan sul trono. Non era così che doveva andare. Ora lo so... sono vissuta troppo a lungo...
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