giovedì 27 giugno 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 51. Helena visita Anakin in prigione.



Dopo giorni di insistenza, la principessa imperiale Helena Eclionner Vorkidian, sorella minore dell'Imperatore-Profeta, riuscì a convincere il Primo Ministro Bial a concederle una visita al fidanzato Anakin, detenuto nelle segrete della Grande Piramide per ordine della Reggente Ellis Eclionner.
E' bastato ricordare a Bial che mio fratello potrebbe ancora vincere la guerra.
La notizia della partenza di Marvin Eclionner dal suo remoto castello di Gothian, a capo di cinquanta legioni, in direzione sud, aveva reso tutti i grand'uomini di Lathena molto più malleabili.
Ma questa non è una guerra tra uomini, non più... ora è solo una partita tra demoni...
Helena era una Sacerdotessa di Rango Segreto, iniziata agli Arcani Supremi.
In quanto discendente di Eclion l'Oscuro per parte di padre e di Belenos il Luminoso per parte di madre, Helena aveva potuto scegliere con chi schierarsi.
Ho scelto Belenos, ma vedo così poca luce in questo mondo.
Questo pensava, mentre scendeva le scale con una torcia in mano, sprofondando nei meandri delle segrete.
Si diceva che Sephir I il Crudele, uno dei primi imperatori della Dinastia Eclionner, avesse fatto scavare tunnel fino al centro della Terra.
Troverò un modo per portarti via da qui, Anakin.
Anche lui aveva dovuto scegliere da che parte stare, tra Eclion e Atar lo Splendente, il signore del Fuoco, da cui Anakin discendeva tramite sua madre Marigold Ataris, contessa di Gothian.



Ma l'ombra di Eclion è sempre dietro di lui. Gli offre il potere supremo, in cambio della sua anima.
Non era forse la stessa cosa che Eclion continuava ad offrire anche a lei?
Il Potere assoluto. Ogni desiderio che diventava un ordine. Ottenere qualsiasi cosa, sperimentare tutto fino alla nausea. Cogliere il frutto del piacere fino ridurlo in poltiglia. Fino a ridurre in cenere se stessi e l'universo intero.
E' più facile chiedere il potere che l'amore. L'amore è anche un obbligo, il vero amore va dimostrato.
Il vero potere no. Si dimostrava da solo. Il vero re è quello che non ha bisogno di ricordare a nessuno chi egli sia.
Ed io ti dimostrerò il mio amore, Anakin... te ne porterò testimonianza... 



Mentre le scendeva, le guardie si scostavano e si inchinavano.
La chiamavano Altezza Imperiale.
Com'era tentante, il potere che si sprigionava quando quei guerrieri, al solo vederla crollavano in ginocchio.
La sorella dell'Imperatore-Profeta, discendente dagli Eclionner e dai Vorkidian, Sacerdotessa di Rango Segreto...
Tutto ciò emanava potere, potere supremo... così come la sua statuaria bellezza.
Sentiva solo il passo delle sue scarpe rialzate che echeggiava lungo i cunicoli delle prigioni.
Solo gli appartenenti alla Dinastia venivano rinchiusi nelle segrete della Grande Piramide, quando cadevano in disgrazia. Alcuni non avevano più rivisto il sole.
La guardia che le faceva strada, finalmente indicò una cella.
Helena guardò tra le sbarre e vide che Anakin era disteso, ma sveglio, con gli occhi cerchiati, quasi preda della follia.



Fece cenno di aprire.
Anakin non appariva meravigliato.
<<Helena... ti stavo aspettando... ho percepito la tua presenza... il mio potere di chiaroveggenza cresce... i miei sensi sono acutizzati... la mia mente vaga per gli spazi infiniti del tempo... sono i doni di Eclion...  mi mostra ciò che potrei diventare... tu lo sai meglio di me... il conflitto regna in tutti noi>>
Vederlo in quello stato, per Helena, fu più doloroso che mai.
<<E tu? Tu cosa scegli, Anakin?>>
Lui la fissò con gli occhi iniettati di sangue ed un sorriso che appariva un ringhio.
<<Scegliere? Tu credi veramente che siamo noi a scegliere?>>
Helena ricordò il giuramento, il giorno in cui si era consacrata a Belenos.
Era stata lei a scegliere?
<<Non lo so. Ma se quello che sentiamo nel nostro animo è un conflitto, allora possiamo almeno cercare di vincerlo, ritrovando noi stessi. La parte più autentica, Anakin! Almeno questo l'avrai scoperto!>>
Lui annuì.
<<Be', se metti le cose in questi termini, se per te il bene stava nella persona che rispondeva "Io", se chiamavano Anakin Eclionner Ataris... allora... allora io sto perdendo>>
Quelle parole, per Helena furono peggio di una pugnalata.



Si sedette a fianco a lui, e lo abbracciò, stringendolo forte.
<<Non ti lascerò perdere, Anakin Ataris... dimentichiamo il cognome maledetto dei nostri padri... ricordiamo quello delle nostre madri. Rinunciamo ad Eclion e a tutte le sue tentazioni>>
Le parole del Giuramento le risuonavano nella memoria.
"Rinunci ad Eclion?"
"Rinuncio!"
"E a tutte le sue opere?"
"Rinuncio!"
"E a tutte le sue seduzioni?"
"Rinuncio!"
Era stato Marvin stesso ad officiare il rito, prima di mandarla a Lathena.
Anakin non pareva intenzionato a rinunciare con altrettanta facilità.
<<Eclion mi è apparso, sai? L'ho visto, ne ho visto il carisma>>



<<Ti ha parlato?>>
Anakin annuì:
<<Mi ha detto: "La fase del lavoro svolto alle dipendenze altrui può cedere il passo a transiti più favorevoli. Lasciami entrare nella tua mente,  e ti sarà facile fare un raccolto abbondante di ciò che hai seminato in tutta la tua vita. In generale io ti offro più opportunità". Ti sembrano forse parole malvage?>>
Helena gli lanciò un'occhiata di sdegno.
<<E questo sarebbe il carisma di Eclion? Parla come un mercante! Come fai a non accorgerti di quanto sia meschino?>>
Anakin appariva divertito:
<<Oh, la nostra principessa ce l'ha con i mercanti! Eppure tuo padre era poco più di un pirata, e non vidi mai persona più attaccata di lui al denaro. Per te è più facile averla vinta su Eclion... tuo padre non era un vero Eclionner>>
Aveva ragione.
Il padre di Helena, Vyghar di Linthael, discendeva dagli Eclionner tramite sua nonna, che a sua volta portava il nome di Helena.
<<Non parliamo dei morti! De mortuis nihil nisi bonum!>>
Improvvisamente si ricordò i versi di un antico poeta, che era vissuto prima del Grande Cataclisma.
Salvatore Quasimodo.
Dimenticate i padri! Le loro tombe sprofondano nella cenere...
"Uomo del mio tempo".
Anakin percepì i pensieri di lei:
<<Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue salite dalla terra!>>



Pareva esaltato da quelle "nuvole di sangue".
Suo padre ne fece versare molto quando la sua sete di guerra lo portò ad invadere il regno degli Alfar e ad assediare Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue.
Helena rabbrividì:
<<Puoi ancora salvarti. La vera battaglia è quella che si combatte dentro di noi>>
Lui divenne serio:
<<L'errore che commettono tutti quelli che parlano come te è quello di vedere il Bene tutto da una parte e il Male tutto dall'altra. Non riuscite a rendervi conto che sono mescolati, che non è possibile separarli, perché sono diventati un'unica realtà. Solo a livello teorico sono distinguibili. Ma poi, nella vita, ci accorgiamo che il Bene e il Male hanno bisogno l'uno dell'altro. A volte bisogna compiere un male per evitarne uno peggiore>>
Lei ribatté subito:
<<Chi decide?>>
<<Cosa?>>
<<Chi decide qual è il male minore e il male peggiore?>>
Anakin scrollò le spalle:
<<Questi discorsi non ci portano da nessuna parte. Siamo solo pedine di un gioco molto più grande di noi>>
Helena chiuse gli occhi e parlò quasi sottovoce:
<<Anche una pedina può dare scacco al re. Non dimenticarlo!>>



Cast

Nathalie Portman - Helena Eclionner Vorkidian

Hayden Christensen - Anakin Eclionner Ataris

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