domenica 30 aprile 2017

L'Occhio di Horus

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L'Occhio di Horus[1] è nella religione egizia il simbolo della prosperità, del potere regale e della buona salute, ed è personificato dalla dea Wadjet (o Wedjat,[2][3][4] UadjetWedjoyetEdjo o Uto). In seguito al sincretismo tra Horus e Ra nella divinità di Ra-Harakhti, l'Occhio di Horus viene associato all'Occhio di Ra[5], di cui diventa sinonimo[6], nonostante in origine i due occhi facessero riferimento a rappresentazioni grafiche ben distinte.

Lingua egizia

wU28AtD10
wḏȝ - udjat ha il significato di "preservare"[7] o "protezione".[8]

Mito

Secondo la mitologia egizia, Horus volle vendicare l'uccisione del padre Osiride, perpetrata dal fratello di quest'ultimo, Seth, ma nello scontro con lo zio perse l'occhio sinistro, che si divise in sei parti.[9]
In una forma più recente del mito, l'occhio di Ra, smarrito per una ragione non nota, sarebbe stato lo scopo di una ricerca affidata a Shu e Tefnet[10]. A causa del protrarsi nel tempo di tale ricerca il dio del sole si sarebbe provvisto di un nuovo occhio che al ritorno del rivale non volle cedergli il suo precedente ruolo. Allora Ra avrebbe trasformato l'occhio in un serpente posto sulla sua fronte, l'ureo.[11]

Amuleto

Amuleto udjat.
L'amuleto ebbe grande importanza e diffusione nella civiltà e venne posto, di regola, all'interno dei bendaggi che avvolgevano il corpo del defunto, oltre che su rilievi, incisioni e papiri, in quanto simbolo di rigenerazione. Graficamente è costituito da un occhio sovrastato dal sopracciglio e sotto da una spirale, per alcuni il tratto residuo del piumaggio del falco, animale del quale Horus prende le sembianze, ma anche evoluzione dei segni di lacrime.
L'amuleto era portato da uomini, divinità o animali sacri[12]; poteva essere dipinto sulle navi come segno apotropaico, sui fianchi dei sarcofagi affinché il defunto potesse vedere nell'aldilà[12] o sui muri come difesa dai ladri[13].

Aritmetica

Nella matematica egizia le parti costituenti l'udjat servivano a scrivere le frazioni, aventi il numero 64 come denominatore comune[14]. Nella vita quotidiana, era usato come "traduzione grafica delle unità di misura dei cereali"[15]: ciascuna parte aveva un valore di frazione dell'intero, così come di rappresentazione dei sensi umani. Nello specifico:
  • la parte verso il naso rappresentava la frazione 12 e l'olfatto (il naso);
  • la pupilla rappresentava la frazione 14 e la vista (la luce);
  • il sopracciglio rappresentava la frazione 18 e il pensiero (la mente);
  • la parte verso l'orecchio rappresentava la frazione 116 e l'udito (l'orecchio);
  • la coda curva rappresentava la frazione 132 e il gusto (il germoglio del frumento);
  • il piede rappresentava la frazione 164 e il tatto (il piede che tocca terra).
Sommando le varie parti si ha un totale di 6364: si riteneva che il restante 164 fosse stato aggiunto dal dio Thot, sotto forma di poteri magici[15].
L'occhio di Horo come unità di misura.
D11
D12
D13
D14
D15
D16

Note

  1. ^ Alan Gardiner, Egyptian Grammar, Oxford 1927-1994, pag. 451; Maria Carmela Betrò, Geroglifici, Milano 1995, pag. 55.
  2. ^ Pommerening, Tanja, Die altägyptischen Hohlmaße (Studien zur Altägyptischen Kultur, Beiheft 10), Hamburg, Helmut Buske Verlag, 2005.
  3. ^ M. Stokstad, "Art History".
  4. ^ Chapter 14, Egyptian Art in David P. Silverman, Ancient Egypt, Duncan Baird Publishers, 1997, p. 228.
  5. ^ Alessandro Bongioanni & Maria Croce (ed.), The Treasures of Ancient Egypt: From the Egyptian Museum in Cairo, Universe Publishing, a division of Rizzoli Publications Inc., 2003. p.622. Secondo gli autori, 'Udjat' era il termine che indicava gli amuleti con il disegno dell'occhio di Horo.
  6. ^ Wörterbuch der ägyptischen Sprache 1, 268.13.
  7. ^ Papyrus de Kahun, 29, 41-42 : Griffith, The Petrie Papyri, Hieratic Papyrus from Kahun and Gurob, Londres, 1897-1898.
  8. ^ Coffin Texts IV, 246/247a-250/251b, B9Cb.
  9. ^ Piergiorgio OdifreddiIl museo dei numeri, Milano, Rizzoli, 2015 [2014], p. 38, ISBN 978-88-17-08217-4.
  10. ^ Eye of Ra su Ancient Egypt Online
  11. ^ Miti dell'antico Egitto, Giunti Editore, 2003 ISBN 8844027380
  12. ^ a b Lázló Kákosi, La magia in Egitto ai tempi dei Faraoni, Milano 1991, pag. 83
  13. ^ Lázló Kákosi, La magia in Egitto ai tempi dei Faraoni, Milano 1991, pag. 86
  14. ^ James P. AllenMiddle Egyptian, Cambridge University Press (2004), p. 102
  15. ^ a b Maria Carmela Betrò, Geroglifici, Milano 1995, pag. 55.

Bibliografia


  • Mario Tosi, Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto. Torino, Ananke, 2004. ISBN 88-7325-064-5

Teogonia e Diagramma della Creazione secondo gli Antichi Egizi

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Origine delle popolazioni da Lemuria

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Il Movimento Raeliano

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Il Movimento raeliano è un nuovo movimento religioso[1][2] basato sulla credenza secondo cui alcuni extraterrestri scientificamente avanzati, chiamati elohim, avrebbero creato la vita sulla Terra attraverso l'ingegneria genetica. Il movimento crede inoltre che, grazie ad un'opportuna combinazione di clonazione e trasferimento della mente, sia possibile raggiungere l'immortalità.


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Origini e fondazione

Il Movimento raeliano viene fondato da Claude Vorilhon, rinominatosi Raël nel 1973. Secondo il suo stesso racconto, Vorilhon sarebbe stato contattato da un rappresentante di una civiltà extraterrestre, gli elohim, il 13 dicembre 1973, nel cratere di un vulcano spento vicino a Clermont-Ferrand, nella Francia centrale. Seguendo quelle che lui afferma essere istruzioni rivelate ha fondato il Movimento raeliano, che dichiara di possedere circa novantamila membri sparsi in almeno ottantaquattro diversi stati. Il numero maggiore di affiliati si riscontra in FranciaGiapponeCanada (specialmente Quebec) e Stati Uniti (specialmente Florida). Il Movimento diffonde il suo messaggio attraverso i libri di Rael, le assemblee raeliane, e il suo sito internet.

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Per religione ufologica si intende una religione che crede nell'esistenza di entità extraterrestri che visitano la Terra mediante gli UFO e sono capaci di intervenire nella storia dell'umanità. In genere gli aderenti a queste religioni credono che gli extraterrestri siano evoluti, benevoli ed interessati al benessere della specie umana e ritengono che la cultura, la tecnologia e la spiritualità degli extraterrestri permetteranno all'umanità di superare i problemi ecologicisociali e spirituali che la affliggono. Essi pensano anche che problemi come la povertà, l'odio, la guerra e il fanatismo potranno essere risolti con l'aiuto degli extraterrestri.
Questi sistemi di credenze sono stati descritti nelle loro prospettiva come millenaristi[1]. In genere queste religioni hanno un carattere settario. Le radici delle religioni ufologiche sono costituite dalla fantascienza, dall'ufologia e da alcuni aspetti della sottocultura ufologica come le storie sui rapimenti alieni. Alcune di queste religioni condividono credenze del cristianesimo dandone una nuova interpretazione (come l'idea che gli angeli e Gesù Cristo sono di origine extraterrestre), altre si rifanno a concetti e tecniche di certe religioni orientali come il buddismo o di correnti esoteriche come la teosofia.
Le religioni ufologiche si sono sviluppate soprattutto in alcune nazioni come USACanadaRegno UnitoFrancia e Giappone, dove la società è tecnologicamente avanzata,ma anche in Italia si sta diffondendo questo tipo di religione. Alcune di queste religioni sono nate negli anni cinquanta ad opera di sedicenti contattati dagli extraterrestri, altre sono nate negli anni settanta.
Tra le più note religioni urologiche vi è il Movimento raeliano.

Il raelismo


Donna raëliana al "Seoul Korea Love Hug Festival"

Donna su un letto, adornata con simboli raëliani.
I raeliani credono che la vita sulla Terra abbia avuto origine per mezzo di una panspermia diretta ad opera di una civiltà extraterrestre. Secondo la storia del raelismo, una spiegazione sulle origini ed il futuro dell'umanità fu trasmessa a Rael da un extraterrestre di 25.000 anni di nome Yahweh, che venne sulla Terra all'interno di un tipico vascello spaziale ed atterrò in un vulcano della regione dell'Alvernia, in Francia, chiamato Puy de Lassolas. Questi messaggi furono poi pubblicati da Rael nel libro Il Messaggio degli Extraterrestri (ora nella nuova versione dal titolo “Intelligent Design: Message from the Designers” 2006 ISBN 2-940252-20-3).
I raeliani credono che il nome Elohim, presente nelle antiche versioni della Bibbia ebraica, si riferisca a “coloro che vennero dal cielo”, o più precisamente a degli extraterrestri umanoidi. Il raelismo sposa la credenza che attraverso la padronanza dell'astronomia solare, dei processi di terraforming, della nanotecnologia e dell'ingegneria genetica, gli elohim furono in grado di realizzare sul nostro pianeta un nuovo sistema ecologico, con degli organismi adattati alla composizione chimica e termale della Terra.
Nel messaggio che sarebbe stato trasmesso a Rael, si legge che gli elohim contattarono circa 40 persone perché agissero come loro messaggeri sulla Terra, inclusi MosèEliaEzechieleMahaviraBuddhaGiovanni BattistaGesùMaomettoJoseph Smith e Bahá'u'lláh. I raeliani credono che le seguenti religioni abbiano avuto origine dagli Elohim: Induismo – Ebraismo - Giainismo - Buddhismo - Taoismo - Cristianesimo - Islam - Mormonismo – Fede Bahá'í.
I raeliani credono inoltre che gli elohim torneranno ufficialmente sulla Terra quando la maggior parte della sua popolazione sarà pacifica e desiderosa d'incontrarli. Essi credono che questo sia predetto in tutti i testi religiosi – l'annunciata Era dell'apocalisse o rivelazione (la verità svelata). Essi dicono che incontreremo questi esseri umani provenienti dal cielo in un'ambasciata che hanno chiesto a Rael di costruire loro, nella quale condivideranno le loro avanzate conoscenze scientifiche con noi, la loro creazione. Per questo motivo, uno dei loro obiettivi dichiarati è quello d'informare più persone possibili circa l'esistenza di questa civiltà extraterrestre.

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Scopi e dettami del movimento


Alcuni raëliani chiedono di fermare la proibizione del culto di Raël in Corea
A dicembre 2002 fece il giro del mondo la notizia data a Hollywood che in un laboratorio di una società collegata al gruppo (la Clonaid) sarebbe andato a buon fine un esperimento di clonazione, con la nascita di una bambina a cui era stato dato il nome di Eve; successivamente venne annunciata la nascita di un'altra bambina clonata, voluta da due donne olandesi. L'identità dei codici genetici delle bambine con quelli delle madri non è mai stata dimostrata, e questi proclami vengono considerati infondati.I raeliani promuovono idee sociali come la autodeterminazione sessuale, e uno spirito di responsabilità e condivisione che a loro dire, condurrà verso una nuova era di pace e benessere; affermano la necessità del progresso scientifico e della geniocrazia, una forma di governo proposta per la prima volta da Rael nel 1977 che vede nelle capacità di problem-solving, creatività e intelligenza i criteri per l'attribuzione dei diritti elettorali attivi e passivi ai cittadini. Le soglie proposte sono: un QI del 50% al di sopra della media per un potenziale candidato e un QI del 10% al di sopra della media per un elettore.[3]. Rael non specifica che tipo di test andrebbero effettuati per stabilire i QI.
La filosofia raeliana è basata su valori umanistici, tra cui la libertà e i diritti umani: il movimento ha elaborato una propria versione della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Il movimento è uno tra i più attivi sostenitori delle tecniche eugenetiche per quanto riguarda la riproduzione umana, e ritiene gli organismi geneticamente modificati uno strumento fondamentale per la lotta alla fame. I raeliani sostengono l'abolizione della pena di morte in tutto il mondo.[4]

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Critiche

Rael ha fin dal principio affermato che gli elohim (singolare eloha) usano per comunicare tra di loro una lingua affine all'ebraico biblico, dunque appartenente al ceppo cananeo delle lingue semitiche. Ora, il vocalismo delle lingue di questo tipo ha subito a partire dall'epoca dell'Esodo un processo di trasformazione delle vocali chiamato rotazione vocalica cananea, che ha trasformato ad esempio la /ā/ lunga in /ō/. Così, ad esempio, all'arabo salām 'pace', corrisponde l'ebraico shālōm. Possibile che questo sia avvenuto indipendentemente sulla Terra e sul pianeta di origine degli elohim? I critici inoltre fanno notare come l'ebraico sia ricchissimo di prestiti da altre lingue non semitiche, come shīr 'canto', che è prestato dal sumerico (una lingua isolata, di cui nessuno ha saputo finora rilevare parentele attendibili).
Alcuni ritengono che la spiegazione dei raeliani a queste contraddizioni stia nel fatto che la matrice di tutte le lingue semitiche è l'accadico che ha sostituito il sumerico, lingua con cui non ha tuttavia alcuna parentela sul piano linguistico e che era scritta in caratteri cuneiformi; sarebbe anch'essa di origine divina stando alla mitologia sumerica e, nell'ottica raeliana, anch'essa di origine aliena; quindi non esisterebbe nessun prestito dal sumerico all'idioma extraterrestre (vedi Vimanika Shastra e gli scritti di Zecharia Sitchin). Il Movimento raeliano afferma a tal proposito di non aver mai reso simili spiegazioni, che non trovano riscontro alcuno all'interno dei loro testi ufficiali.
Secondo alcune fonti non meglio precisate, l'affermazione cardine dei raeliani sarebbe che il genere umano (e solo esso) sia stato artificialmente creato 25 mila anni fa da esseri provenienti da un altro mondo; in linea puramente teorica, una tecnologia sufficientemente sviluppata potrebbe essere in grado di compiere una tale attività di ingegneria genetica, ma questa affermazione si scontra ed è smentita dal fatto che l'essere umano è geneticamente imparentato con tutti gli altri esseri viventi terrestri, e che prove fossili stabiliscono che la linea evolutiva da cui discende l'Homo Sapiens Sapiens è misurabile non in migliaia, ma in milioni di anni.
Il Movimento raeliano ha replicato dichiarando di aver sempre sostenuto che la civiltà extraterrestre responsabile della creazione umana ha in realtà creato ogni forma di vita esistente sulla Terracome confermano i loro testi ufficiali[. La datazione fossile che farebbe risalire le forme di vita più antiche a milioni di anni fa, è per loro da attribuire alla fallibilità degli attuali sistemi di datazione che si basano sul decadimento degli isotopi radioattivi e, al contempo, alla possibile effettiva datazione di reperti fossili antecedenti alla creazione realizzata da questi extraterrestri, e frutto di creazioni precedenti realizzate da altre civiltà.
Va infine fatto notare che il concetto di Q.I. dei raeliani è in antitesi con le moderne teorie psicologiche riguardo allo sviluppo dell'intelligenza, specialmente per ciò che concerne il concetto di intelligenza multipla.

Teorie simili

Diversi altri autori hanno teorizzato la presenza aliena nei testi sacri. Tra questi Erich von DänikenZecharia SitchinMario Pincherle, Padre Barry Downing, Padre Salvador Freixedo, Padre Enrique Lopez GuerreroMauro Biglino, Corrado Malanga e Biagio Russo. In particolare il primo, uno dei principali sostenitori della Teoria degli antichi astronauti, traduce principalmente dal greco e dal latino ma non dall'ebraico, mentre il secondo attinge a fonti sumere.

Note

  1. ^ E. Barker, I nuovi movimenti religiosi, Mondadori, 1992 pag. 310
  2. ^ Raelismo, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 2011.
  3. ^ Raël, GeniocraziaNova Distribution, 2008.
  4. ^ Rael, Il messaggio degli extraterrestri

Voci correlate

Thuban e la Costellazione del Drago

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Thuban, la Costellazione del Drago e i Miti

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Thuban o Draconis Alpha è una delle stelle della Costellazione del Drago, nemmeno la più brillante per dire la verità, si può ammirare nel cielo notturno dell’emisfero settentrionale ed è storicamente significativa per essere stata la “Stella Polare” del “Nord” al tempo degli Egizi. A causa della precessione dell’asse di rotazione della Terra, Thuban era la stella visibile a occhio nudo più vicina al Polo Nord nel 3942 a.C. e rimase tale fino al 1900 a.C., quando la stella Kocheb molto più luminosa prese il suo posto come stella polare…..rivedremo Thuban in questa veste solo nel 20346 d.C. Thuban deve anche la sua grande importanza al fatto che chi costruì le Piramidi puntò su di lei il condotto Nord della camera del Re, mentre quello sud era puntato su Zeta Orionis (costellazione di Orione), confermando il mito di Osiride il re che dopo morto rinasce su Orione.
cattura
Ma cosa ci racconta ancora il mito? Ci racconta che anche i suoi successori una volta morti, venivano sottoposti agli stessi riti, per garantire loro la rinascita sulla stessa costellazione. In quell’epoca remotissima (età del rame) chi poteva scolpire blocchi di granito enormi di circa due metri, trasportandoli per circa 700 Km., assemblarli senza nessun tipo di cemento, creando una struttura gigantesca di oltre 230 metri per lato, orientata ai 4 punti cardinali? Senza attrezzi e bussole? Quanti uomini sono occorsi per una impresa del genere? Bella domanda…ma in nostro aiuto viene una stele, chiamata la Stele dell’Inventario, che ci racconta di esseri divini che, in un tempo remoto, costruirono la Grande Piramide.5dx5kft Quindi gli Egizi ereditarono le piramidi, ma in quel tempo remotissimo esisteva anche una religione stellare, ancora prima di Ra ed Osiride, nata molto prima dei Faraoni, religione che aveva individuato nel cielo l’origine degli influssi divini, dando loro dei nomi , Thot (in egizio Djehuty ottenne dalla Luna 5 giorni in più per allungare l’anno), Hathor (successivamente poi chiamata dai greci Venere),  Horo (Divinità solare antichissima identificata successivamente dai Greci in Apollo)…….Ma una su tutte primeggia la stella Sirio, che il 19 di Luglio di ogni anno, dopo essere stata nascosta per ben settanta giorni, ricompare all’orizzonte verso est assieme al Sole, per annunciare la piena del Nilo.   Sirio=Iside stella della grande madre universale? I testi funebri dell’antico regno ripetono incessantemente che la vita ha avuto origine dalla stella polare Thuban, nella costellazione del Drago all’epoca delle Piramidi.  Mentre nel “Libro dei morti” nel nuovo regno è precisato che le “anime entrano in cielo sotto forma di una stella nera”. Solo miti???
imagesMa lasciamo un attimo gli antichi Egizi e vediamo questa costellazione del Drago in chiave ufologica.
Alex Collier, famoso contattista, ha scritto molto sulle razze aliene che dovrebbero avere visitato il nostro pianeta durante tutta la sua storia galattica, ci parla dei Rettiliani che guarda caso, sarebbero arrivati da un pianeta orbitante attorno ad Alpha Draconis (Thuban), stella principale della Costellazione del Drago. Coincidenza???
Questa razza aliena vivrebbe tra la quarta dimensione e la nostra dimensione, fin dall’inizio dei tempi. Se andiamo indietro nella storia delle civiltà terrestri, ci sono molti miti che parlano di questi esseri. Gli Hopi ci tramandano un mito di una razza di uomini rettili, di nome “Sheti”, che vivrebbero sotto terra. Nelle leggende indiane si parla dei Naga, esseri a forma di serpente, che vivrebbero anch’essi sotto terra. La culture orientali (cinesi, vietnamiti, giapponesi) ci raccontano delle leggende sui Long o Dragoni, forme di vita che si trovano a metà tra il piano fisico e quello astrale.
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In altre parti del mondo altri miti ci raccontano di uomini serpente o dragoni.
Zecharia Sitchin, conosciutissimo per i suoi libri, ci dice che in alcune tavolette sumere c’è il riferimento ad una razza aliena (gli Anunnaki) che avrebbe creato la razza umana (mischiando i propri geni con quelli dell’Homo Erectus) per avere a disposizione gli uomini come schiavi nelle miniere in Africa, per l’estrazione dell’oro.
Gli Anunnaki, verrebbero dal pianeta Nibiru, e l’oro sarebbe servito per migliorare l’atmosfera, ormai compromessa, di questo pianeta che sarebbe stato trasformato in una specie di “nave spaziale” mista (su cui convivevano con  altre razze tra cui i quella dei Rettiliani) al servizio della Confederazione Galattica.
Secondo Sitchin le tavolette ci raccontano una storia ed esattamente quella che il popolo Sumero dalla “testa nera” sarebbe stato creato in laboratorio da questi esseri mescolando “l’essenza di vita” di “uomini e bestie”.
Secondo David Icke, invece, nel suo libro The Biggest Secret: The Book That Will Change the World (in italiano: Il più grande segreto: Il libro che cambierà il mondo), gli umanoidi rettiliani sarebbero presenti occultamente in mezzo a noi per controllarci. Gli esseri appartenenti a questa  razza sono  alti più di 2 metri e sono bevitori di sangue, proveniente dal sistema stellare Alpha Draconis.
Ad essa apparterrebbero molti dei leader mondiali che ci governano, tra cui la famiglia reale inglese, Bill Clinton, Hillary Rodham Clinton, George W. Bush, Barack Obama e molti altri più o meno famosi….  L’esistenza di uomini serpente, sempre secondo Zecharia Sitchin, sarebbe provata dalla concezione di regalità e dal suo collegamento alla figura del drago, “”definita in Babilonia come ‘Sir’ o dragoni (ossia “grande serpente”, dal sanscrito sarpa, parola che originariamente descriveva il grande “Dio-Dragone”, creatore e governatore della antichissima cultura dravidica).””
17155912_584231438453528_1717946994920554_n17202972_584231141786891_7335831893229018375_nCi sono tantissime testimonianze che costellano tutta la storia dell’umanità e ci sono anche reperti archeologici, unici nel loro genere, che non si sa cosa rappresentino, e ai quali non si è trovata ancora una spiegazione. Rappresentano enigmatici umanoidi con chiari lineamenti rettiloidi. Realtà o fantasia???…….. Nel sito archeologico di Al Ubaid sono stati ritrovati numerosi manufatti pre-sumeri che risalgono a circa 7 mila anni fa, molti dei quali  rappresentano enigmatici umanoidi con chiari lineamenti rettili.  Ma non serve andare in giro per il mondo per incontrare altre coincidenze misteriose,  infatti anche qui in Italia, nel 1986, sulle rive del Po, ci sono state numerose segnalazioni della presenza di una creatura sconosciuta. Le testimonianze raccontano di una creatura non umana, con la pelle ricoperta di squame, simile ad un RETTILE, che si presentava con muso allungato, occhi color giallo o rosso, fosforescenti, bipede e alta più di 2 metri. Con zampe artigliate e palmate, probabilmente per poter nuotare, per cui si pensa che  sia anfibia. Un tipico rettiliano… Questa creatura è stata ribattezzata Homo Saurus, il nome gli è stato dato dal professore italiano Sebastiano Di Gennaro, che lo ha ampiamente studiato (pubblicando anche un libro sull’argomento).
articolo_fiumi_italiani_fiume_po_homo_saurushomo_saurus_ferraraUna fantasia??? No, assolutamente! Nel 1989 a Cologna  nei pressi del fiume Po , fu ritrovata una strana sostanza carnosa solida sparsa sul suolo. All’epoca, chi esaminò questa sostanza, pensò si trattasse di un rettile in decomposizione. Un campione di questa strana sostanza fu analizzato in laboratorio e si giunse alla conclusione che si trattava di una sostanza che, quando veniva sottoposta ad alte temperature si disidratava e diventava di colore verdastro. Se invece veniva sottoposta alla fiamma azzurra esalava un forte odore di cheratina bruciata.La sostanza misteriosa quindi era composta da polimeri e una proteina, cosa impossibile per la scienza moderna perché contro le proprietà conosciute degli elementi. Quindi? Tornando ai miti, io mi chiedo se non sia possibile, che le civiltà antiche e tutte le loro raffinatissime conoscenze che vanno dai fenomeni astrologici, alla precessione degli equinozi (spostamento dell’asse attorno al quale la Terra compie la rotazione giornaliera), alla meccanica celeste, non possano essere state influenzate da civiltà più progredite venute dalle stelle?
Già gli Egizi, nei testi funebri dell’antico regno ci hanno ripetuto che la vita è arrivata dalla stella Thuban (Draconis),  stella della Costellazione del DRAGO, ma loro come facevano ad affermare ciò? E come sono diventati quella bellissima e potentissima civiltà che noi oggi conosciamo ed ammiriamo?
Lunatica (10-03-2017)
Articolo revisionato dalla Redazione de IL SAPERE http://www.ilsapere.org/thuban-la-costellazione-del-drago-miti/

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L'orbita di Nibiru

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Nibiru è un presunto pianeta descritto, sulla base di una personale interpretazione delle scritture sumere, dallo scrittore Zecharia Sitchin nell'ambito della sua teoria che vorrebbe che all'origine della vita sulla Terra ci sia una presunta civiltà extraterrestre.

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La teoria di Sitchin

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Zecharia Sitchin.
Sitchin afferma di aver scoperto, tramite le sue traduzioni dei testi Sumeri, evidenze che la razza umana sia stata in passato visitata da gruppi di extraterrestri provenienti da un pianeta distante del nostro sistema solare. Le tesi sono state smentite in diverse occasioni dalla comunità scientifica. Negli anni recenti, il lavoro di Zecharia Sitchin ha generato molta attenzione da parte di ufologi e vari cospirazionisti.
Sitchin, sulla base di un'interpretazione personale delle scritture sumeriche, giunse alla convinzione che Nibiru sia un diverso e sconosciuto pianeta. Nella sua costruzione teorica egli affianca al pianeta Nibiru il pianeta Tiamat. Quest'ultimo sarebbe esistito collocandosi tra Marte e Giove. Egli suppone che fosse un fiorente mondo con giungle e oceani la cui orbita fu distrutta dall'arrivo di un grande pianeta e di una piccola stella che attraversò il sistema solare tra i 65 milioni e i 4 miliardi di anni fa. La nuova orbita assunta da Tiamat avrebbe fatto sì che collidesse con Nibiru. I detriti di questa collisione avrebbero dato vita alla fascia principale, alla Luna e alla Terra.

Significati di Nibiru nei testi mesopotamici

Il nome deriva dalla lingua accadica e significa punto di attraversamento o di transizioneNibiru per gli antichi popoli mesopotamici era il corpo celeste associato al dio Marduk. Secondo un recente studio dell'assiriologo Immanuel Freedman, i testi cuneiformi a noi pervenuti mostrano che il nome Nebiru poteva essere assegnato ad ogni oggetto astronomico visibile che contrassegnasse la posizione dell'equinozio. [5] [6] Le traduzioni di Nibiru non sono sempre state coerenti e alcune di esse possono aver contribuito a indurre in errore Sitchin.
Altre interpretazioni sono le seguenti. Nella maggior parte dei testi babilonesi è identificato col pianeta Giove (nella tavoletta n. 5 dell'Enûma Eliš potrebbe essere la Stella Polare, che a quel tempo non era quella di oggi a causa della precessione degli equinozi e degli altri movimenti come la nutazione, ma Thuban o forse Kochab).
Per misurare la precessione degli equinozi, tra gli antichi Sumeri e in Babilonia, il cielo sarebbe stato diviso in 7 spicchi, ciascuno dedicato a uno dei 7 maggiori Anunnaki, ogni spicchio misurante circa 50 gradi sull'equatore celeste. Con la precessione l'equinozio di primavera si sposta nel corso dei secoli lungo l'eclittica, attraversando via via i vari spicchi in cui era diviso il cielo. Il passaggio del punto equinoziale da uno spicchio all'altro determinava l'attraversamento di una fascia di confine di circa 1,5 gradi, corrispondente a circa 3 volte il diametro apparente della Terra proiettata sulla Luna durante un'eclissi. Tale fascia di attraversamento era Nibiru, nella quale la sovranità del cielo non apparteneva ad alcun Anunnaki particolare, e dunque gli dei potevano scendere sulla Terra. Ogni 3600 anni si ripete il passaggio tra uno spicchio di cielo e l'altro, e si ha il ritorno di Nibiru.