Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
mercoledì 29 gennaio 2014
Presagi infausti: dai fulmini alla fine della colomba bianca. L'Apocalisse è vicina?
Mettiamo insieme i fatti, cioè i segni che per gli scettici non sono che manifestazioni meteorologiche o delinquenziali. Il giorno in cui vennero annunciate le dimissioni di Ratzinger, un fulmine colpì la cupola di San Pietro, per la precisione quella che in architettura si chiama lanterna, la sommità, dov’è la sfera sormontata dalla croce. La foto è oltremodo suggestiva perché dall’interno delle finestre della basilica emana un bagliore sinistro, come se vi divampasse un incendio.
Poi, un violento nubifragio si abbatte su Rio de Janeiro e un fulmine colpisce la statua del Cristo Redentore sul Corcovado, il monte antistante la baia di Rio, danneggiando la testa e due dita. La foto della saetta che colpisce il Cristo sembra ispirata alle pagine dell’Apocalisse di Giovanni: «Le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi. Il cielo si ritirò come un rotolo che si involge e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto».
Questa domenica, al termine dell’Angelus, la colomba fatta librare da papa Francesco è finita preda di una cornacchia e un gabbiano. E poi, ieri, la scoperta che qualche notte fa ignoti hanno rubato l’ampolla con il sangue di Giovanni Paolo II, custodita in un piccolo santuario di montagna, San Pietro della Ienca, ai piedi del Gran Sasso. Con la reliquia, un pezzo di stoffa imbevuto del sangue di Wojtyla sprizzato durante l’attentato del killer turco Ali Agca nel 1981, i ladri hanno sottratto anche un crocifisso di nessun valore, il che fa pensare che non avessero in mente di far soldi, ma di realizzare qualche disegno blasfemo.
Il calendario suggerisce alcune piste: giusto ieri, quando è stato scoperto il furto, era il giorno della memoria per le vittime della Shoah, il che ha fatto pensare all’azione di satanisti che volessero infangare col loro gesto la raccolta meditazione su quell’innominabile catastrofe. I sostenitori di questa tesi ricordano anche che dal 25 al 29 gennaio gli adepti del principe di questo mondo evocano il demone Volac, per prepararsi alla data del 2 febbraio, la Candelora dei cattolici, che al contrario nell’anno liturgico satanico corrisponde al giorno dell’iniziazione dei nuovi adepti, e non è da escludersi che in qualcuno di questi riti iniziatici possa essere impiegato il sangue trafugato proprio a quello scopo. Va ricordato anche che l’Angelo caduto, Lucifero, ha nel suo nome il significato di “portatore di luce”, e nella Candelora si benedicono le luci delle candele, simbolo del Cristo-Luce.
Nelle mitologie come nei racconti dell’orrore e del soprannaturale, da H.P. Lovecraft a King, si apre sempre un varco alle forze del Male, nasce un’evocazione, che fatalmente si richiude e sancisce la sconfitta del principio distruttore. Nemmeno la fisica contemporanea crede più a un universo destinato alla morte per entropia, parla di infiniti cicli di infiniti universi che muoiono e rinascono. Forse, questi che abbiamo descritti, noi li crediamo segni malvagi, ma in realtà non sono che la visione confusa, incerta, di ciò che un giorno vedremo chiaramente, faccia a faccia.
di Giordano Tedoldi
Gli Arcani Supremi. Capitolo 77. La Golden Dawn - Alba Dorata
La Golden Dawn o più precisamente Hermetic Order of the Golden Dawn ("Ordine Ermetico dell'Alba Dorata") fu un ordine della fine del XIX secolo e dell'inizio del XX secolo, che praticava una forma di teurgia e sviluppo spirituale e che ebbe una grande influenza sull'occultismo occidentale del XX secolo.
I tre fondatori, William Robert Woodman, William Wynn Westcott e Samuel Liddell MacGregor Mathers furono massoni e membri della Societas Rosicruciana in Anglia (S.R.I.A.).
Società iniziatica fondata sulla tradizione della Qabbalah ed orientata al recupero della più autentica tradizione d'Occidente, adottò l'immagine dell'Alba come simbolo del risveglio spirituale, dell'illuminazione alla consapevolezza.
Le radici del mistero
I dati e le testimonianze datano al 1888 la costituzione di questa fratellanza a Londra, ad opera di Wynn Westcott, Samuel Liddell McGregor-Mathers e Robert William Woodman, che rispettivamente assunsero le tre cariche fondamentali dell'Ordine: Cancellarius, Praemonstrator, Imperator. Notoriamente R.W. Woodman apparteneva agli alti gradi della Massoneria; era infatti membro della Societas Rosicruciana in Anglia, a sua volta fondata nel 1866 da Robert Wentworth Little, un alto funzionario della Gran Loggia d'Inghilterra; tuttavia ciò non vale a configurare la Golden Dawn come circolo massonico, in quanto essa ha sempre conservato una propria autonomia organizzativa e sostanziali differenze ritualistiche rispetto alla Massoneria cosiddetta "regolare".
Tra i documenti fondamentali dell'Ordine Ermetico dell'Alba Dorata c'è un manoscritto cifrato chiamato Cipher Manuscript, rispetto alla cui acquisizione è noto uno scambio di lettere fra i tre fondatori della Golden Dawn e un'adepta di una fratellanza tedesca omologa, denominata Order der Goldenen Dammerung. Non si ha certezza dell'identità storica di questa adepta, poiché ella viene chiamata con l'appellativo iniziatico V.H. Soror S.D.A. Mathers la identificò con una certa Fraulein Sprengel, sostenendo che sia stata la fonte diretta del manoscritto.
Si tentò anche di collegare i manoscritti inviati dalla Sprengel alla collezione del defunto occultista e massoneKenneth Mackenzie (1833-1886), ma la cosa è sempre rimasta dubbia. Tuttavia, ancor oggi, molti adepti della Golden Dawn ritengono che l'Ordine tedesco sia un Ordine di "secondo livello", dal quale la Golden Dawn di Londra sarebbe dipesa. I più addentro le vicende storiche di questa fratellanza, perfettamente delineate da adepti coscienziosi come R. A. Gilbert, l'Ordine Ermetico ebbe origini proprie, indipendenti da qualsiasi altra organizzazione benché affine ad altre per organizzazione e ritualità. Il tentativo di collegare la Golden Dawn ad un fantomatico Ordine tedesco, servì a collegare la stessa Golden Dawn alla tradizione della Rosa Croce, la fratellanza seicentesca straordinariamente famosa soprattutto per i documenti chiamati Manifesti, leggendariamente attribuiti a Christian Rosenkreutz. Dopo la decifrazione - compiuta da Westcott con l'aiuto di McGregor-Mathers - il Cipher si dimostrò non essere antico; tuttavia si presentava, in apparenza, come comunicazione di entità spiritiche, attraverso il rituale mistico di una sconosciuta e preesistente "Golden Dawn".
Fascino e carisma della Golden Dawn
Questi aspetti contribuirono ad accrescere il fascino e l'attrazione magnetica verso le ricerche spirituali della Golden Dawn, avvicinando altri artisti del calibro di William Butler Yeats, Arthur Machen, Edward Waite. William Butler Yeats, che aderì all'Ordine il 7 marzo 1890, è il noto poeta che conseguì per le sue opere il premio Nobel per la letteratura e che utilizzò le sue conoscenze esoteriche anche per sostenere l'identità culturale dell'Irlanda e la sua indipendenza politica dall'Inghilterra. Irlandese di terza generazione e discendente da un Rettore Ortodosso della Chiesa d'Inghilterra, Yeats ebbe vastissimi interessi, dettati proprio dalla sua difficoltà di aderire al dogma. Fu in contatto con la Società Teosofica, fondata da Helena Petrovna Blavatsky, che si proponeva di rivelare le radici orientali del pensiero ed estenderle e parteciparle al mondo occidentale.
Yeats importò nella Golden Dawn questa sensibilità eclettica per la ricerca, cercando l'indipendenza da ogni controllo esterno di natura massonica e cercando di rimanere al riparo dagli effimeri intrighi di potere che all'interno dell'Ordine stavano per cominciare, un teatrino che gli avrebbe anche fruttato minacce di morte. Alla morte di Woodman, che era stato Imperator dell'Ordine, Samuel Liddell McGregor-Mathers assunse un ruolo estremamente attivo nell'Ordine, strutturando concretamente il Secondo livello. La Golden Dawn di Londra, sin dalla sua fondazione nel 1887, aveva sempre operato iniziazioni, secondo il progredire delle Dieci Sephirot dell'Albero Cabalistico che ne costituisce l'asse portante. Tuttavia, nella prima fase, il livello iniziatico si fermava al quarto grado. Adesso, McGregor Mathers realizzava la struttura del Secondo Ordine (gradi quinto, sesto e settimo), collocando al di sopra di questo un Terzo Ordine. Non si hanno tracce certe né altre evidenze per documentare se a questa struttura teorica sia conseguita una effettiva realizzazione con attribuzione piena di cariche e ruoli. L'affermazione che viene ripetuta nei rituali di iniziazione è tale per cui, comunque, chi viene iniziato all'Ordine entra in una relazione con la spada karmica del Magus Ipsissimus, il Vertice dell'Ordine, e con quella dei Fondatori.
Yeats importò nella Golden Dawn questa sensibilità eclettica per la ricerca, cercando l'indipendenza da ogni controllo esterno di natura massonica e cercando di rimanere al riparo dagli effimeri intrighi di potere che all'interno dell'Ordine stavano per cominciare, un teatrino che gli avrebbe anche fruttato minacce di morte. Alla morte di Woodman, che era stato Imperator dell'Ordine, Samuel Liddell McGregor-Mathers assunse un ruolo estremamente attivo nell'Ordine, strutturando concretamente il Secondo livello. La Golden Dawn di Londra, sin dalla sua fondazione nel 1887, aveva sempre operato iniziazioni, secondo il progredire delle Dieci Sephirot dell'Albero Cabalistico che ne costituisce l'asse portante. Tuttavia, nella prima fase, il livello iniziatico si fermava al quarto grado. Adesso, McGregor Mathers realizzava la struttura del Secondo Ordine (gradi quinto, sesto e settimo), collocando al di sopra di questo un Terzo Ordine. Non si hanno tracce certe né altre evidenze per documentare se a questa struttura teorica sia conseguita una effettiva realizzazione con attribuzione piena di cariche e ruoli. L'affermazione che viene ripetuta nei rituali di iniziazione è tale per cui, comunque, chi viene iniziato all'Ordine entra in una relazione con la spada karmica del Magus Ipsissimus, il Vertice dell'Ordine, e con quella dei Fondatori.
Apogeo e fermenti della dissoluzione
Mathers e Westcott entrarono presto in disaccordo per via dell'esuberanza del primo, al punto che il secondo decise di ritrarsi dall'Ordine. Non si trattò tuttavia di un dissidio lacerante sul piano personale, poiché lettere e documenti attestano di un prestito in danaro che Westcott avrebbe fatto a Mathers anni dopo queste vicende. L'asserito egocentrismo di Mathers, questo ego ipertrofico che assorbiva tutto, che tutto voleva possedere, comprendere, decidere, finì con il condizionare molto le attività dell'Ordine. Gli stessi adepti, piuttosto che privilegiare la ricerca, apparivano impegnati in una corsa al conseguimento del grado iniziatico. Membri come Felkin e Crowley, ciascuno per proprio conto e secondo propri criteri, avevano iniziato una corrente in cui convergevano aspetti delle dottrine di Anton Mesmer (1734-1815) e di Allan Kardec (1804-1869), in base a cui ritenevano di poter ottenere insegnamenti e istruzioni (e attribuzioni di grado) direttamente da entità astrali. Ebbe luogo una progressiva delegittimazione dell'Ordine, che condusse ad una pluralità di scismi interni. Mathers trasferì da Londra a Parigi la sede principale dell'Ordine, ne cambiò il nome in Golden Dawn to the Alpha et Omega, mentre l'ala di Robert William Felkin prese il nome di Stella Matutina. La linea che continuò a fare riferimento a Mathers si sviluppò negli Stati Uniti, con i Templi di Thoth-Hermes (Chicago); Ihme (Boston); Themis (Philadelphia). Al tempio di Alfa e Omega rimase Mina che, a partire dal momento della morte di Mathers (1918), avrebbe assunto d'essere in contatto diretto e in comunicazione operativa con la sua anima.
L'ascesa di Aleister Crowley
Se l'Alfa e Omega aveva adesso l'egemonia a Parigi, la corrente di Felkin, la Stella Mattutina, si sviluppò soprattutto in Nuova Zelanda, mantenendo comunque una presenza significativa a Londra. La piazza di Londra fu presto tuttavia egemonizzata dall'ascesa di Aleister Crowley. Iniziato all'Ordine il 18 novembre 1898, Crowley fu molto vicino a McGregor-Mathers durante il periodo di Parigi.
La diffusione della notorietà delle vicende della Golden Dawn, piuttosto che per il tramite di questi gruppi di ricerca esoterica è soprattutto dovuta all'eclatante impatto dell'opera di Aleister Crowley che - sia pure in modo occulto e sotterraneo - ha segnato in maniera profondissima il Novecento. Crowley definì la magia come «la Scienza e l'Arte di causare cambiamenti in conformità con la Volontà» e, nel corso della sua vita, divulgò progressivamente tutti i rituali e gli insegnamenti della Golden Dawn, di cui egli era a conoscenza, pubblicandoli sul suo giornale The Equinox. Fu, probabilmente, la prima volta che apparvero in stampa i genuini insegnamenti operativi d'una società ermetica, e non soltanto semplici testi cerimoniali o traduzioni in un linguaggio simbolico esoterico, incomprensibile ai "profani".
Nel 1904, Crowley fondò l'Ordo Templis Orientis, che influenzò profondamente il misticismo contemporaneo.
Il nome "Golden Dawn", in italiano Alba Dorata, evoca la nascita dell'omonimo movimento politico greco di destra identitaria. Il nesso tra le due realtà apparentemente così distanti sta nel fatto che buona parte del misticismo della Golden Dawn e dell'Ordo Templis Orientis fu alla base della nascita di società come il Germanenorden e della Thule Gesellschaft, che contribuirono alla nascita del nazismo.
Un'altra traduzione di "Golden Dawn" è Rosa Rossa. Ne fecero parte Thomas Eliot, Bram Stoker, William Butler Yeats e alcuni membri della famiglia reale inglese, tra cui il principe George, Duca di Kent, che per molto tempo tentò una pacificazione tra Gran Bretagna e Germania. Pare che la vicenda del volo di Rudolf Hess, conclusosi in Scozia, avesse a che fare con questa trattativa fra l'aristocrazia britannica e il nazionalsocialismo, che miravano ad una alleanza in funzione antibolscevica contro Stalin.
La diffusione della notorietà delle vicende della Golden Dawn, piuttosto che per il tramite di questi gruppi di ricerca esoterica è soprattutto dovuta all'eclatante impatto dell'opera di Aleister Crowley che - sia pure in modo occulto e sotterraneo - ha segnato in maniera profondissima il Novecento. Crowley definì la magia come «la Scienza e l'Arte di causare cambiamenti in conformità con la Volontà» e, nel corso della sua vita, divulgò progressivamente tutti i rituali e gli insegnamenti della Golden Dawn, di cui egli era a conoscenza, pubblicandoli sul suo giornale The Equinox. Fu, probabilmente, la prima volta che apparvero in stampa i genuini insegnamenti operativi d'una società ermetica, e non soltanto semplici testi cerimoniali o traduzioni in un linguaggio simbolico esoterico, incomprensibile ai "profani".
Nel 1904, Crowley fondò l'Ordo Templis Orientis, che influenzò profondamente il misticismo contemporaneo.
Il nome "Golden Dawn", in italiano Alba Dorata, evoca la nascita dell'omonimo movimento politico greco di destra identitaria. Il nesso tra le due realtà apparentemente così distanti sta nel fatto che buona parte del misticismo della Golden Dawn e dell'Ordo Templis Orientis fu alla base della nascita di società come il Germanenorden e della Thule Gesellschaft, che contribuirono alla nascita del nazismo.
Un'altra traduzione di "Golden Dawn" è Rosa Rossa. Ne fecero parte Thomas Eliot, Bram Stoker, William Butler Yeats e alcuni membri della famiglia reale inglese, tra cui il principe George, Duca di Kent, che per molto tempo tentò una pacificazione tra Gran Bretagna e Germania. Pare che la vicenda del volo di Rudolf Hess, conclusosi in Scozia, avesse a che fare con questa trattativa fra l'aristocrazia britannica e il nazionalsocialismo, che miravano ad una alleanza in funzione antibolscevica contro Stalin.
Sondaggi: intenzioni di voto (29-1-14)
Centrosinistra e Centrodestra sopra il 35% e quasi alla pari, stabile il Movimento 5 stelle, in calo i piccoli partiti. (Fonte Ipsos / Bidimedia)
Diversi i dati di Euromedia Reasearch
I numeri - Ecco tutti i dati partito per partito: Forza Italia 22,3%, Nuovo Centrodestra 3,6%, Lega Nord-3L 4,1%, Fratelli d'Italia-Centrodestra Nazionale 2,2%, Movimento per Alleanza Nazionale ( La Destra+Io Sud+Fiamma Tricolore) 1,0%, Grande Sud+MPA+altri centrodestra 0,5%. Totale Centrodestra: 33,7%. Partito democratico 28,5%, Sinistra Ecologia Libertà 3,2%, altri centrosinistra 0,8%. Totale Centrosinistra: 32,5. Udc-Unione di Centro 2,6%, Scelta Civica-Con Monti per l'Italia 1,6%. Totale Centro: 4,2%. Verdi-Il Sole che ride 1,3%. Movimento 5 stelle-Beppe Grillo.it 22,1%, altri 6,2%
Ecco invece i dati di Scenarieconomici.it
Ecco poi il sondaggio Lorien:
In tutti i casi emerge un dato comune: se fosse in vigore la legge elettorale proposta da Renzi a Berlusconi, il cosiddetto Italicum, le coalizioni di Centrodestra e Centrosinistra andrebbero al ballottaggio al secondo turno e si rivelerebbero determinanti le scelte degli elettori e del Movimento 5 Stelle, oltre che quelle degli indecisi e degli astenuti al primo turno.
Ecco invece i dati di Scenarieconomici.it
Ecco poi il sondaggio Lorien:
In tutti i casi emerge un dato comune: se fosse in vigore la legge elettorale proposta da Renzi a Berlusconi, il cosiddetto Italicum, le coalizioni di Centrodestra e Centrosinistra andrebbero al ballottaggio al secondo turno e si rivelerebbero determinanti le scelte degli elettori e del Movimento 5 Stelle, oltre che quelle degli indecisi e degli astenuti al primo turno.
martedì 28 gennaio 2014
Geopolitica mondiale ieri e oggi
Questa immagine Gif mostra l'evoluzione delle alleanze geopolitiche mondiali dai tempi della guerra fredda ad ad oggi. Gli USA, come vincitori della Guerra Fredda, hanno visto una notevole espansione della loro sfera di influenza. La Russia, tuttavia, è riuscita a sopravvivere al crollo dell'Impero sovietico e a rilanciarsi nel suo ruolo di superpotenza, tanto che quest'anno è riuscita a evitare che la Siria, sua alleata storica, fosse attaccata dagli Stati Uniti.
Le capacità di autoguarigione del corpo umano.
Ciò che in alcuni casi viene classificato come guarigione spontanea potrebbe essere un fenomeno di risposta immunitaria che si attiva anche per azione di enzimi e sostanze chimiche, quali per esempio i neurotrasmettitori. A sostenerlo è la PNEI o psiconeuroendocrinoimmunologia, disciplina che studia le interrelazioni tra psiche, sistema immunitario, endocrino e nervoso, nonché come questi si influenzino vicendevolmente. Grazie alla PNEI, alla sua scientificità, sono cadute molte teorie tendenti alla frammentazione del essere umano, teorie che hanno trovato spazio, considerazione e protezione da parte della medicina convenzionale. La liberazione dei neurotrasmettitori avviene continuamente ed è influenzata da innumerevoli fattori: il nostro stato mentale in primis, la tendenza ad essere positivi anche nelle condizioni critiche, lo stile di vita ed il vissuto emotivo. Cosicché ad esempio, essere diffidenti sulle proprie capacità, possedere uno scarso grado di autostima e di risorse interiori, provoca allo stesso modo dell’ uso indiscriminato di farmaci e/o abuso di sostanze nocive un indebolimento del fenomeno dell’autoguarigione. Da segnalare uno studio effettuato presso L’Harvard Medical School di Boston, pubblicato nel 2002, secondo cui la preghiera ed in particolare la recitazione del rosario ed anche di un mantra ripetuto, avrebbe la capacità di regolarizzare la pressione arteriosa ed il battito cardiaco. In effetti, è dimostrato che queste pratiche tendono ad abbassare il tono del sistema simpatico a favore di una attivazione di quello parasimpatico, predisponendo al rilascio di ormoni quali serotonina, (l’ormone del benessere) dopamina, endorfine, citochine. Le sostanze neurotrasmettoriali come lecitochine, la serotonina attivano le indispensabili difese immunitarie dell’organismo. Accanto alle preghiere o ai mantra, la produzione di dette molecole è incrementata dalla capacità reattiva che il nostro corpo è in grado di porre in atto nonché dalla creatività, l’amore, lo sport, il sesso e la pratica di un’arte. Processo che verrebbe da dire origina dall’organo più nobile e sconosciuto del corpo umano, il cervello, ed è da esso quindi che deriva la nostra capacità di non ammalarsi. Mi viene da pensare come sia errato il life style assunto da noi occidentali e l’errata direzione alla quale viene spinta la nostra vita, lontana dall’interiorità, dall’ascolto dei bisogni primari in favore di una esistenza che dire superficiale è un eufemismo. Viene allora naturale considerare il sintomo fisico come un cialtrone da debellare ed il corpo che lo manifesta come uno sciocco strumento meccanico da riparare al più presto, veicolo di disservizio e di rallentamento dei ritmi quotidiani. Quanta cecità! Basti pensare che in presenza di sintomi come la febbre o un banale raffreddore, questi sono stroncati immediatamente, assumendo il primo farmaco a portata di mano ed in più attraverso l’ automedicazione.
Il substrato anatomo – fisiologico dell’autoguarigione
Il potenziale di auto guarigione, sembra si verifichi specificatamente attraverso la mediazione dell’asse ipotalamo-ipofisi – sistema immunitario. Georg Groddeck, medico e psicoanalista, padre della moderna psicosomatica, all’inizio del ‘900 descrisse le capacità del corpo umano di ripararsi da sé in seguito a malattia. Groddeck riteneva che i nodi da sciogliere per sconfiggere la malattia si trovassero nella parte razionale del cervello, la quale doveva essere ridimensionata per permettere all’energia vitale (ES)di emergere e guarirci. Nel suo bellissimo libro, NASAMECU, acronimo ippocratico di natura sanat medico curat, Groddeck fornisce tutte le indicazioni tendenti a tale scopo. L’autore dunque rileva che l’autoguarigione sia possibile attraverso il ridimensionamento dell’IO a favore dell’ES, ovvero dell’energia vitale che è presente dentro ognuno di noi e che fa funzionare insieme tutte le cellule, ricostruisce il corpo rinnovandolo continuamente, ci difende dagli attacchi e ci cura. Questo principio, in netto anticipo sui tempi, è una prima forma di lettura “scientifica” la quale propone anche una visione unitaria o come diremmo oggi, olistica dell’uomo. L’Es, definibile anche come forza totipotente, viene ostacolata dunque dall’IO. L’IO è figlio di una cultura dominante di superficie, di un’educazione cieca di fronte alle diversità e che ci vuole omologati ed in tendenza con il sistema. L’ IO è rafforzato dai luoghi comuni, dalla routine quotidiana e da tutte quelle condizioni che ci spingono verso direzioni innaturali, le quali porteranno, prima o poi verso la malattia. Ogni malattia rappresenta non solo una lacerazione della propria trama di vita, ma rappresenta un forte appello della nostra intelligenza interiore che altro non chiede di ripristinare l’omeostasi e dunque la salute. Spesso il disagio è già in sé la soluzione: basterebbe riportare in primo piano i segnali che il corpo invia, ascoltare le sue sensazioni ed esserne maggiormente consapevoli. Tanti segnali vengono ignorati o addirittura soppressi ma, questi sono segnali di denuncia di una disarmonia che va ben oltre il corpo stesso. La PNEI dimostra scientificamente, ciò che Groddeck teorizzava. La psiche con i suoi processi, il pensiero, la coscienza, le emozioni sono elementi compresenti in ogni processo nervoso, endocrino ed immunitario. Tutto dunque nasce dalla mente, in particolare dall’ area limbica, sede delle emozioni e dei comportamenti istintuali. All’interno dell’area limbica giungono continuamente afferenze da tutti gli organi. David Servan – Schereiber dell’ Università di Pittsburgh, Pennsylvania, afferma che il “ il cervello emotivo” possiede due meccanismi naturali di autoriparazione. Si tratta di capacità innate di ritrovare l’equilibrio ed il benessere…paragonabile alla cicatrizzazione di una ferita. Inoltre l’area limbica è la centralina di funzioni vitali come la respirazione, il battito cardiaco, la libido, il sonno, la pressione arteriosa, la secrezione ormonale e la risposta immunitaria.
1. Cosa ostacola il processo di autoguarigione?
2. Cosa invece lo favorisce?
3. Alla base dell’effetto placebo, vi è questa risposta?
2. Cosa invece lo favorisce?
3. Alla base dell’effetto placebo, vi è questa risposta?
Sicuramente alla prima domanda si poterebbe rispondere che primo fra tutti, l’ ostacolo primario per il nostro guaritore interno è il cervello razionale. L’IO, ovverosia le convinzioni, gli schemi mentali e la cerebralità, il ruminìo mentale, il modo di pensare, i falsi obiettivi e/o progetti che ci imponiamo, le credenze e il modo di agire nella realtà ci orientano verso un’operatività rigida, legata a contingenze quotidiane. Ciò promuove un disallineamento tra i due cervelli, generando uno stato di caos e disarmonia del biochimismo corporeo. Un IO che è incapace di accogliere le sensazioni ed i bisogni reali. Il prevalere del cervello razionale sul limbico crea le condizioni per l’instaurarsi di un assetto neurochimico tipico dell’ansia o degli attacchi di panico.
Quante depressioni, attacchi di panico o stati ansiogeni potrebbero trovare soluzione se soltanto ci si orientasse all’ascolto dei propri bisogni. Queste comuni manifestazioni psicosomatiche, sono supportate da un’iperattività del sistema nervoso autonomo, in particolare dalla sezione simpatico. Non solo ansia e attacchi di panico! Stress, forte autocontrollo, producono le stesse molecole le quali indeboliscono il nostro sistema salute. Cortisolo, (l’ormone dello stress)adrenalina, radicali liberi sono le molecole responsabili, quando prodotte in eccesso e per molto tempo, dell’ indebolimento del sistema immunitario, cardiovascolare, gastrointestinale. Esse provocano tra l’altro, una riduzione dei globuli bianchi ed anche l’innalzamento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, predisponendo l’uomo ad un aumentato rischio di incappare in frequenti malattie (virali, batteriche)e di innalzare i fattori di rischio di ictus o infarto del miocardio. E’ possibile allontanarsi da questi pericoli, attraverso la “riprogrammazione” della propria attività mentale: essere in sintonia con i propri bisogni e quindi con se stessi, essere liberi di esprimere emozioni, ridere, meditare, vivere una sessualità appagante, coltivare interessi e passioni, essere creativi, dedicarsi allo sport preferito favoriscono la salute, promuovono la crescita dell’autostima del buonumore, dell’empatia. Tre condizioni che il nostro cervello plastico adora e che gli fanno produrre le sostanze della felicità e della salute: endorfine, serotonina,dopamina, citochine, linfochine. La seconda domanda può trovare risposta dalla teoria esposta dal ricercatore Enzo Soresi. Il ricercatore, autore de il “cervello anarchico” (UTET) propone la tesi dello “shock carismatico”. Con detta tesi, Soresi teorizza sulle remissioni spontanee che alcuni individui hanno comportato durante patologie serissime e conclamate. Definiamo cosa è lo shock carismatico; esso è secondo l’autore “un cambiamento profondo dello stato mentale della persona quando incontra un soggetto molto carismatico”. All’interno del libro viene segnalato un caso di un contadino afflitto da melanoma che guarisce dopo un incontro con Madre Teresa di Calcutta. E’ indubbio che l’uomo abbia questa risorsa e la stessa trova testimonianza in questa come in tante altre guarigioni inspiegabili. Lo stesso effetto placebo, è ipotizzabile che esso sia riconducibile ad una modificazione biochimica del cervello, generata dalla fiducia riposta nel farmaco da parte del paziente. Evidenze chiare circa l’effetto placebo non ve ne sono, però in letteratura scientifica l’esempio maggiormente significativo è dato dal confronto tra l’attività antidolorifica prodotto dalla morfina con quella prodotta dall’acqua, somministrata in pazienti ignori dello scambio. I dati ci dicono che la scomparsa del dolore nel campione placebo è del 60%. Mentre la medicina ufficiale etichetta l’effetto placebo come un processo di autosuggestione, l’auspicio è quello di poter approfondire, conoscere in fondo questo promettente ambito di ricerca e svelare gli intimi e meravigliosi segreti dell’autoguarigione.
Quante depressioni, attacchi di panico o stati ansiogeni potrebbero trovare soluzione se soltanto ci si orientasse all’ascolto dei propri bisogni. Queste comuni manifestazioni psicosomatiche, sono supportate da un’iperattività del sistema nervoso autonomo, in particolare dalla sezione simpatico. Non solo ansia e attacchi di panico! Stress, forte autocontrollo, producono le stesse molecole le quali indeboliscono il nostro sistema salute. Cortisolo, (l’ormone dello stress)adrenalina, radicali liberi sono le molecole responsabili, quando prodotte in eccesso e per molto tempo, dell’ indebolimento del sistema immunitario, cardiovascolare, gastrointestinale. Esse provocano tra l’altro, una riduzione dei globuli bianchi ed anche l’innalzamento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, predisponendo l’uomo ad un aumentato rischio di incappare in frequenti malattie (virali, batteriche)e di innalzare i fattori di rischio di ictus o infarto del miocardio. E’ possibile allontanarsi da questi pericoli, attraverso la “riprogrammazione” della propria attività mentale: essere in sintonia con i propri bisogni e quindi con se stessi, essere liberi di esprimere emozioni, ridere, meditare, vivere una sessualità appagante, coltivare interessi e passioni, essere creativi, dedicarsi allo sport preferito favoriscono la salute, promuovono la crescita dell’autostima del buonumore, dell’empatia. Tre condizioni che il nostro cervello plastico adora e che gli fanno produrre le sostanze della felicità e della salute: endorfine, serotonina,dopamina, citochine, linfochine. La seconda domanda può trovare risposta dalla teoria esposta dal ricercatore Enzo Soresi. Il ricercatore, autore de il “cervello anarchico” (UTET) propone la tesi dello “shock carismatico”. Con detta tesi, Soresi teorizza sulle remissioni spontanee che alcuni individui hanno comportato durante patologie serissime e conclamate. Definiamo cosa è lo shock carismatico; esso è secondo l’autore “un cambiamento profondo dello stato mentale della persona quando incontra un soggetto molto carismatico”. All’interno del libro viene segnalato un caso di un contadino afflitto da melanoma che guarisce dopo un incontro con Madre Teresa di Calcutta. E’ indubbio che l’uomo abbia questa risorsa e la stessa trova testimonianza in questa come in tante altre guarigioni inspiegabili. Lo stesso effetto placebo, è ipotizzabile che esso sia riconducibile ad una modificazione biochimica del cervello, generata dalla fiducia riposta nel farmaco da parte del paziente. Evidenze chiare circa l’effetto placebo non ve ne sono, però in letteratura scientifica l’esempio maggiormente significativo è dato dal confronto tra l’attività antidolorifica prodotto dalla morfina con quella prodotta dall’acqua, somministrata in pazienti ignori dello scambio. I dati ci dicono che la scomparsa del dolore nel campione placebo è del 60%. Mentre la medicina ufficiale etichetta l’effetto placebo come un processo di autosuggestione, l’auspicio è quello di poter approfondire, conoscere in fondo questo promettente ambito di ricerca e svelare gli intimi e meravigliosi segreti dell’autoguarigione.
Il mentolo stimola il metabolismo e brucia i grassi.
Il principio è sempre quello: costringere il corpo a bruciare più calorie. I meccanismi molecolari che regolano la trasformazione del tessuto adiposo bianco in tessuto con caratteristiche simili a quelle del tessuto adiposo bruno, in grado di bruciare i grassi immagazzinati al suo interno producendo calore.
Lo studio è italiano, del Dipartimento di Medicina dell'Università di Padova, ed è appena pubblicato sulla rivista inglese Molecular and Cellular Endocrinology.
"Una delle molecole in grado di indurre questa trasformazione è il mentolo" ha spiegato all'Ansa Marco Rossato, coordinatore del gruppo di ricercatori. "Il mentolo è noto a tutti per la capacità di evocare una sensazione di freddo una volta a contatto con cute e mucose. Questa sostanza di derivazione vegetale e nota da migliaia di anni, stimola le cellule del tessuto adiposo bianco a consumare i grassi producendo calore".
Il mentolo, ricorda Rossato, è utilizzato diffusamente nell'industria alimentare, cosmetica e farmaceutica e sembra privo di effetti collaterali nell'uomo e rappresenta pertanto una possibile nuova strategia per la cura dell'obesità. Lo studio padovano ha dimostrato come il tessuto adiposo bianco abbia dei sensori in grado di "sentire" direttamente il freddo senza la mediazione del sistema nervoso. Questi sensori, attivabili dal mentolo e da altre molecole simili, sono in grado di aumentare il metabolismo del tessuto adiposo bianco portando al consumo dei grassi depositati al suo interno e alla produzione di calore. (ANSA).
da Panorama
Geopolitica dell'Ucraina
L'Ucraina è sull'orlo di una guerra civile che potrebbe terminare con una scissione del paese in due nazioni distinte, una filo-europea e una filo-russa.
Conclusioni: il punto e’ semplice; in Ucraina convivono 2 nazioni, una con una storia intrecciata a quella della Polonia e della Lituania, che guarda Mosca con sospetto, e che vuole agganciarsi all’europa, l’altra abitata da molti Russi e Russofoni, che vuole sostanzialmente agganciarsi a Mosca. Il tutto in un quadro demografico ed economico terrificante. Per ora le 2 fazioni si sono alternate alla guida della nazione, senza pero’ risolvere questo dualismo. Prima o poi, i nodi verranno al pettine, e le 2 Ucraine probabilmente divorzieranno.
By GPG Imperatrice (Scenarieconomici.it) / Laura Canali (Limes)
Gli Arcani Supremi. Capitolo 76. India e Robert
India Stoker e Robert Oakwood si sentivano in perfetta simbiosi, come se fossero una persona sola.
L'aver affrontato insieme un'esperienza così destabilizzante come l'iniziazione agli Arcani Supremi e il contatto con i mondi al di là del Varco li aveva avvicinati a tal punto che riuscivano a comunicare senza parole: bastava uno sguardo, anche un minimo cenno.
Sentivano il bisogno di tenersi stretti l'una con l'altro, di stare abbracciati.
Non era soltanto un'attrazione sessuale, era un bisogno di trovare un sostegno, un calore umano, una sicurezza che alleviasse la paura, una dolcezza che facesse sentire meno la solitudine.
In fondo la paura e la solitudine erano due fardelli compresi nell'eredità che Vivien aveva lasciato a loro.
"Vi lascio la mia paura e la mia solitudine"
Nel testamento morale di Vivien c'era anche questo, e loro lo avevano accettato.
Trascorsero molto tempo abbracciati sull'erba, vicino al lago, senza dire una parola.
Dopo un periodo indefinito, alla fine fu India a parlare:
<<Robert, io e te dobbiamo fare un patto>>
Da come lo aveva detto, si capiva che non era un semplice accordo, quello che cercava, ma una promessa vincolante, duratura e onnicomprensiva.
Qualcosa che avrebbe dovuto trascendere le loro stesse persone, che erano solo veicoli di una realtà più grande e complessa.
<<Dobbiamo concordare una versione comune su cosa raccontare alle nostre famiglie e agli stessi Iniziati. Se si spargesse la voce del Grande Cataclisma o dell'invasione dei Grandi Anziani, sarebbe il caos totale. Dobbiamo invece preparare sin d'ora le strategie per la sopravvivenza dei gruppi che rifonderanno la nuova umanità, in particolare gli Alfar, i Keltar e i Lathear. C'è un enorme lavoro da fare, ma non possiamo fidarci di nessuno tranne che di noi due. Io e te soltanto dovremo avere la completa visione d'insieme e il potere di evocare i Signori dell'Universo alle cui cure siamo stati affidati: io a Viviane, Signora delle Acque, e tu ad Atar, Signore del Fuoco, ed entrambi ad Eiren, Signora della Pace. Ci avvarremo del loro potere per contrastare l'avidità delle famiglie che ci hanno manovrato, comprese le nostre! D'ora in avanti tu sarai la mia unica famiglia ed io la tua>>
Robert annuì:
<<C'è una cosa che tu devi sapere. Lady Edith Burke-Roche sostiene che sua nipote Maggie è incinta di mio figlio. Può essere vero, ma potrebbe mentire. Non so come comportarmi di fronte a questa situazione>>
India gli accarezzò i capelli:
<<Era destino che ciò accadesse. Il figlio che Maggie darà alla luce sarà il continuatore della stirpe del Sangue Reale. Sarà un Pendràgon e da lui discenderà la dinastia dei Vorkidian, i futuri re dei Keltar. Anche questo rientra nel Grande Disegno>>
Lui sentì che una parte dell'affetto premuroso di India nei suoi confronti era dovuto alle memorie di Vivien, ma era chiaro che la ragazza, comunque, provava qualcosa per lui:
<<E gli Stoker non avranno discendenza? Noi non potremmo...>>
Lei sorrise:
<<Il mio bisnonno, Bram Stoker, era membro della Golden Dawn, una società esoterica di estrema destra, che successivamente fece da punto di contatto tra il Regno Unito e il nazismo. I Duchi di Windsor e i Duchi di Kent la appoggiarono più o meno indirettamente. I Burke-Roche fecero da tramite tra la Golden Dawn e la Società degli Iniziati. La carriera di mio padre nella Società incominciò così...
Quello che sto cercando di dirti è che lady Edith Burke-Roche e mio padre sono legati da un unico patto, che riguarda anche il controllo della Corona britannica. La tua unione con Maggie era stata messa in conto, così come la mia ascesa al vertice degli Iniziati. Ma non hanno fatto i conti con altre variabili. Uno dei loro alleati, un certo Fitzherbert, li vuole tradire. Discende da re Giorgio IV e da Maria Fitzherbert e questo legittima la sua pretesa al trono. Ha una figlia, Barbara, una ragazza frivola e viziata, che l'estate prossima verrà qui ad Hollow Beach per conoscerti. Suo padre spera che lei diventi tua moglie, la Duchessa di Albany, e che dalla vostra unione nasca un erede che unifichi le linee primogenite del Sangue Reale. In tutti questi intrighi dinastici, che valore potrebbe avere un'unione tra me e te?>>
Robert la guardò dritto negli occhi:
<<Il valore dell'amore. Io vorrei che fossi tu la mia Duchessa>>
Barba = pigrizia + doppio mento
Il principe Harry è solo l'ultimo caso dei neobarbuti all'arrembaggio.
Personalmente non amo la barba... i peli sul viso mi danno l'idea di qualcosa di animalesco.
Credo che all'origine del ritorno di moda della barba ci siano due fattori insospettabili:
1) La pigrizia. Farsi la barba è una vera seccatura, che costa tempo, denaro ed energie, tutte cose che al giorno d'oggi scarseggiano (certo non nel caso di Harry, ma di lui abbiamo già trattato in un post precedente, raccontando come sua nonna, la regina, non abbia per nulla gradito il nuovo look del pestifero nipote).
2) Il doppio mento. Quando la pelle sotto il mento inizia a cedere, i maschi hanno la possibilità di nascondere l'incipiente doppio mento facendosi crescere la barba, che copre anche le rughe, le macchie e tutte le fastidiose imperfezioni che dopo i 30 anni incominciano a segnare il viso maschile.
Voi avete altri suggerimenti?
Outfit donna: camicia bianca, pantaloni a palazzo larghi a vita alta, tacchi alti.
Dite quel che volete, ma a me questo look piace troppo. Non saprei dire esattamente il perché, ma lo trovo estremamente attraente, oltre che elegante e classico.
(nella foto qui sopra, Annagrazia Calabria)
(white shirt, wide leg slacks pants)
Il colletto della camicia bianca abbottonato e impreziosito da un gioiello è uno dei trend più significativi della stagione e si sposa perfettamente con questo tipo di outfit di straordinaria eleganza.
Confederazione elvetico-lombarda: una delle mappe più stravaganti del web
Ogni tanto si trovano proposte geopolitiche alquanto bizzarre ;-)
lunedì 27 gennaio 2014
La biologia di Alien
Le uova dell'alieno sono deposte dalla grande Regina Xenomorfa. Da esse nasce un parassita che, installandosi nel corpo di un altro essere vivente dà vita all'alieno xenomorfo così come si è visto in "Alien" e nei suoi sequel.
Le regole per una vita efficiente
di Massimo Morici, da Panorama
Un imprenditore che passa 150 giorni su 365 via di casa impara di sicuro a non sprecare tempo.
È il caso di Joseph Grenny, guru statunitense della "performance aziendale" e autore di numerosi libri, tra cui alcuni best seller allegati al New York Times.
Ecco sei strategie che ha raccontato al sito BusinessInsider.com, per rendere ogni lavoratore iper - efficiente.
Pensa ai tempi morti
Prendetevi cinque minuti ogni mattina per pensare alle ore che vi attendono e soprattutto ai tempi morti che vi si presenteranno (le due ore in attesa in aeroporto, il trasferimento in taxi, i dieci minuti prima di un appuntamento con un cliente ecc.).
Prendetevi cinque minuti ogni mattina per pensare alle ore che vi attendono e soprattutto ai tempi morti che vi si presenteranno (le due ore in attesa in aeroporto, il trasferimento in taxi, i dieci minuti prima di un appuntamento con un cliente ecc.).
Che si tratti di una manciata di minuti o di qualche ora, poco importa: trovate il modo di sfruttare questi momenti che altrimenti andrebbero persi.
Essere preparati
Un modo per sfruttare i tempi morti è essere sempre preparati.
Un modo per sfruttare i tempi morti è essere sempre preparati.
Come? Provate a pensare a cosa potreste fare in questi momenti e che strumenti dovreste portare con voi per portarvi avanti in alcune attività, come smartphone, tablet e app cloud.
Prima di dire sì, pensateci
Bisogna sempre considerare le conseguenze di un “sì”. Prima di accettare una commessa, un imprenditore o un professionista dovrebbe prendere cinque minuti per pensare a ciò a cui dovrà rinunciare per portare a termine il nuovo incarico.
Bisogna sempre considerare le conseguenze di un “sì”. Prima di accettare una commessa, un imprenditore o un professionista dovrebbe prendere cinque minuti per pensare a ciò a cui dovrà rinunciare per portare a termine il nuovo incarico.
Ad esempio, se si accetta di partecipare a una conferenza, si rischiano di perdere ore per la pianificazione di attività programmate in precedenza. Quale delle due cose conviene fare?
Fate liste
È un modo per mettere nero su bianco gli obiettivi che dovrete raggiungere in giornata.
È un modo per mettere nero su bianco gli obiettivi che dovrete raggiungere in giornata.
Anche se si tratta solo di un’ora libera, scrivete un elenco di tutte le cose che potreste fare in quell'arco di tempo. Vi abituerà a capire le priorità e dare un senso alle urgenze.
Premiatevi
È importante non solo porsi degli obiettivi, ma anche darsi dei piccoli premi (una piccola passeggiata per andare a fare un regalo come pausa, un caffè con i colleghi ecc.) se riuscite poi a raggiungerli.
È importante non solo porsi degli obiettivi, ma anche darsi dei piccoli premi (una piccola passeggiata per andare a fare un regalo come pausa, un caffè con i colleghi ecc.) se riuscite poi a raggiungerli.
Delegare
Troppi imprenditori pensano che la cosa più facile sia fare tutto da soli, anche se il più delle volte è impossibile.
Troppi imprenditori pensano che la cosa più facile sia fare tutto da soli, anche se il più delle volte è impossibile.
Ecco perché è importante affidare sempre maggiori responsabilità ai propri collaboratori, per utilizzare così al meglio il proprio tempo.
I gioielli dei Celti
La civilità celtica era molto più sviluppata di quanto comunemente si pensi. Il fatto che siano rimaste poche fonti scritte non deve trarci in inganno sui livelli di civilizzazione raggiunti dai Celti in tutte le terre della loro espansione.
La raffinatezza dei loro gioielli, così come la bellezza della loro mitologia, da cui è nata la saga arturiana, ne sono una prova.
Le tre diete che funzionano.
LA DIETA OMG
“Tante diete promettono perdite di peso più rapide. E mantengono la promessa: ma si tratta di peso, non di grasso”: parola di Venice Fulton (autore di La dieta OMG, Sperling & Kupfer)
I 3 principi base
-Proteine più carboidrati: fifty-fifty Riempite metà del piatto con proteine (fanno bruciare più calorie) e nell’altra metà mettete carboidrati ad assorbimento lento (cereali integrali) e verdure.
-Vita sana: tanto sonno (accelera il metabolismo), niente sigarette né alcolici, tè verde in abbondanza.
-Sport: con misura. Sì al movimento, ma senza esagerare (30 minuti al giorno): troppo, fa male.
I 3 principi base
-Proteine più carboidrati: fifty-fifty Riempite metà del piatto con proteine (fanno bruciare più calorie) e nell’altra metà mettete carboidrati ad assorbimento lento (cereali integrali) e verdure.
-Vita sana: tanto sonno (accelera il metabolismo), niente sigarette né alcolici, tè verde in abbondanza.
-Sport: con misura. Sì al movimento, ma senza esagerare (30 minuti al giorno): troppo, fa male.
LA DIETA DUKAN
Ovvero, quella che avrebbe permesso a Kate (e Pippa) Middleton di arrivare in splendida forma alle nozze con William d'Inghilterra. La dieta del controverso Pierre Dukan si basa su una lista di circa 100 alimenti concessi (per saperne di più, La dieta Dukan: i 100 alimenti a volontà, Sperling & Kupfer) e alternati sulla base di quattro fasi specifiche. Eccole.
L’attacco. Si mangiano solo proteine (72 cibi concessi), ma a volontà. Dura da 3 a 10 giorni a seconda dei chili da perdere.
La fase crociera. Continua fino al raggiungimento del peso forma. Si alternano giornate di sole proteine a giornate in cui ai 72 cibi proteici vengono aggiunte 28 verdure specifiche. Si perde, in media, un chilogrammo a settimana.
Consolidamento. Dura 10 giorni per ogni chilo perso nelle prime due fasi. Reintegra quasi tutti gli alimenti in due pasti “di gala”.
Stabilizzazione. È un regime definitivo. Si può mangiare qualsiasi alimento a condizione che un giorno alla settimana si consumino solo proteine, che si mangi crusca d’avena ogni giorno e che si faccia attività fisica.
Per approfondimenti è utile il sito www.dietadukan.it, dove ci si può registrare per avere un programma dimagrante personalizzato e dove si può partecipare a chat chiedendo chiarimenti agli specialisti dello staff.
L’attacco. Si mangiano solo proteine (72 cibi concessi), ma a volontà. Dura da 3 a 10 giorni a seconda dei chili da perdere.
La fase crociera. Continua fino al raggiungimento del peso forma. Si alternano giornate di sole proteine a giornate in cui ai 72 cibi proteici vengono aggiunte 28 verdure specifiche. Si perde, in media, un chilogrammo a settimana.
Consolidamento. Dura 10 giorni per ogni chilo perso nelle prime due fasi. Reintegra quasi tutti gli alimenti in due pasti “di gala”.
Stabilizzazione. È un regime definitivo. Si può mangiare qualsiasi alimento a condizione che un giorno alla settimana si consumino solo proteine, che si mangi crusca d’avena ogni giorno e che si faccia attività fisica.
Per approfondimenti è utile il sito www.dietadukan.it, dove ci si può registrare per avere un programma dimagrante personalizzato e dove si può partecipare a chat chiedendo chiarimenti agli specialisti dello staff.
LA DIETA ZONA
Ecco lo schema che permette di perdere dai 500 ai 700 grammi a settimana. È utile anche come regime di mantenimento
Prima settimana
Colazione 60 g di affettato magro (prosciutto cotto, arrosto di tacchino o di pollo) o 70 g di mozzarella magra; 2 fette di pane integrale (40 g) o 2 fette biscottate integrali (30 g) o un frutto grande o 2 piccoli; 6 mandorle o nocciole
o anacardi o 15 pinoli; una tazza di tè, meglio se verde, o cappuccino o caffè amari o con pochissimo fruttosio o miele di acacia o di castagno.
Spuntino 2 yogurt bianchi magri.
Pranzo Un piatto di verdure, 100 g di carne o 120 g di pesce; un frutto grande o 2 piccoli o un frutto piccolo e 20 g di pane integrale; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino 20 g di Parmigiano, un frutto piccolo.
Cena Un piatto di verdure o di ortaggi o un piatto di minestra o di passato di verdure miste; 100 g di carne o 120 g di pesce; un frutto grande o 2 frutti piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino Serale Un bicchiere di latte parzialmente scremato da 200 g.
Seconda settimana
Fuori casa, per costruirsi un pasto bilanciato su misura: la quota di proteine deve corrispondere al volume del proprio palmo, senza le dita. La quota di grassi deve essere valutata a occhio secondo la propria necessità. Quanto ai carboidrati: la quota delle verdure non si conteggia; se sono favorevoli (frutta) devono corrispondere al volume di 2 propri pugni, se invece sono sfavorevoli (pane, pasta, riso, patate) devono corrispondere a un proprio pugno. Se si sceglie il dolce, non si devono mangiare altri carboidrati e la porzione deve corrispondere a circa metà del proprio pugno. Se si beve un bicchiere di vino o una birra piccola, bisogna ridurre i carboidrati del pasto tenendo presente che ognuna di queste bevande corrisponde a un piccolo frutto.
Colazione 150 g di ricotta magra con un cucchiaino di marmellata; una fetta biscottata integrale (15 g); 6 mandorle o nocciole o anacardi o 2 noci; una tazza di tè verde o cappuccino o caffè amari o con pochissimo fruttosio (o miele di acacia o di castagno).
Spuntino Una barretta 40-30-30 (40 per cento di carboidrati, 30 per cento di proteine e 30 per cento di grassi).
Pranzo al bar. Un piatto unico: proteine quanto il volume del palmo e verdure; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva; macedonia oppure un frutto grande e uno piccolo, oppure 3 frutti piccoli oppure una fettina (15-20 g) di pane integrale e un frutto grande oppure un pacchettino di grissini da bar (15 g) e un frutto grande.
Spuntino 20 g di bresaola; un frutto piccolo; 8 pinoli.
Cena Un piatto di verdure o di ortaggi o un piatto di minestra o di passato; 100 g di salmone in salamoia o 100 g di arrosto di tacchino o 250 g di ricotta magra; un frutto grande o 2 frutti piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino Un bicchiere di latte parzialmente scremato da 200 g.
Terza settimana
Colazione Un toast con 2 fette di pane integrale (40 g) e 60 g di ripieno tra prosciutto e formaggio; una tazza di tè verde, oppure cappuccino o caffè amari o con pochissimo fruttosio oppure miele di acacia o di castagno.
Spuntino 250 ml di Soya Drink 40-30-30.
Pranzo al bar Un piatto unico di proteine quanto il volume del palmo e verdure; macedonia oppure un frutto grande e uno piccolo, oppure 3 frutti piccoli oppure una fettina (15-20 g) di pane integrale e un frutto grande oppure un pacchettino di grissini da bar (15 g) e un frutto grande; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino Un panino integrale (20 g); 30 g di tonno o affettati magri (prosciutto cotto, arrosto di tacchino o di pollo); 3 olive snocciolate. Oppure mini happy hour prima di cena: una noce di Parmigiano; un aperitivo in un bicchiere piccolo.
Cena Un piatto di verdure o di ortaggi oppure un piatto di minestra o di passato di verdure miste; 90 g di salmone affumicato o una scatoletta di tonno sott’olio (80 g) ben sgocciolato o 3 formaggini cremosi light da 80 g l’uno; un frutto grande o 2 piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Quarta settimana
Colazione 200 g di spremuta d’arancia; 40 g di Parmigiano; una tazza di tè amaro o con pochissimo fruttosio o miele di acacia o di castagno.
Spuntino Una confezione di cracker 40-30-30.
Pranzo al bar Un piatto unico, proteine quanto il volume del palmo e verdure; un frutto grande e uno piccolo, oppure 3 frutti piccoli oppure una fettina (15-20 g) di pane integrale e un frutto grande oppure un pacchettino di grissini da bar (15 g) e un frutto grande; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino 2 albumi sodi; un frutto piccolo; 6 pistacchi.
Cena Un piatto di verdure; 75 g di speck sgrassato o 200 g di fiocchi di latte o 3 hot dog di soia o un hamburger e mezzo di soia; un frutto grande oppure 2 frutti piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Colazione 60 g di affettato magro (prosciutto cotto, arrosto di tacchino o di pollo) o 70 g di mozzarella magra; 2 fette di pane integrale (40 g) o 2 fette biscottate integrali (30 g) o un frutto grande o 2 piccoli; 6 mandorle o nocciole
o anacardi o 15 pinoli; una tazza di tè, meglio se verde, o cappuccino o caffè amari o con pochissimo fruttosio o miele di acacia o di castagno.
Spuntino 2 yogurt bianchi magri.
Pranzo Un piatto di verdure, 100 g di carne o 120 g di pesce; un frutto grande o 2 piccoli o un frutto piccolo e 20 g di pane integrale; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino 20 g di Parmigiano, un frutto piccolo.
Cena Un piatto di verdure o di ortaggi o un piatto di minestra o di passato di verdure miste; 100 g di carne o 120 g di pesce; un frutto grande o 2 frutti piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino Serale Un bicchiere di latte parzialmente scremato da 200 g.
Seconda settimana
Fuori casa, per costruirsi un pasto bilanciato su misura: la quota di proteine deve corrispondere al volume del proprio palmo, senza le dita. La quota di grassi deve essere valutata a occhio secondo la propria necessità. Quanto ai carboidrati: la quota delle verdure non si conteggia; se sono favorevoli (frutta) devono corrispondere al volume di 2 propri pugni, se invece sono sfavorevoli (pane, pasta, riso, patate) devono corrispondere a un proprio pugno. Se si sceglie il dolce, non si devono mangiare altri carboidrati e la porzione deve corrispondere a circa metà del proprio pugno. Se si beve un bicchiere di vino o una birra piccola, bisogna ridurre i carboidrati del pasto tenendo presente che ognuna di queste bevande corrisponde a un piccolo frutto.
Colazione 150 g di ricotta magra con un cucchiaino di marmellata; una fetta biscottata integrale (15 g); 6 mandorle o nocciole o anacardi o 2 noci; una tazza di tè verde o cappuccino o caffè amari o con pochissimo fruttosio (o miele di acacia o di castagno).
Spuntino Una barretta 40-30-30 (40 per cento di carboidrati, 30 per cento di proteine e 30 per cento di grassi).
Pranzo al bar. Un piatto unico: proteine quanto il volume del palmo e verdure; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva; macedonia oppure un frutto grande e uno piccolo, oppure 3 frutti piccoli oppure una fettina (15-20 g) di pane integrale e un frutto grande oppure un pacchettino di grissini da bar (15 g) e un frutto grande.
Spuntino 20 g di bresaola; un frutto piccolo; 8 pinoli.
Cena Un piatto di verdure o di ortaggi o un piatto di minestra o di passato; 100 g di salmone in salamoia o 100 g di arrosto di tacchino o 250 g di ricotta magra; un frutto grande o 2 frutti piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino Un bicchiere di latte parzialmente scremato da 200 g.
Terza settimana
Colazione Un toast con 2 fette di pane integrale (40 g) e 60 g di ripieno tra prosciutto e formaggio; una tazza di tè verde, oppure cappuccino o caffè amari o con pochissimo fruttosio oppure miele di acacia o di castagno.
Spuntino 250 ml di Soya Drink 40-30-30.
Pranzo al bar Un piatto unico di proteine quanto il volume del palmo e verdure; macedonia oppure un frutto grande e uno piccolo, oppure 3 frutti piccoli oppure una fettina (15-20 g) di pane integrale e un frutto grande oppure un pacchettino di grissini da bar (15 g) e un frutto grande; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino Un panino integrale (20 g); 30 g di tonno o affettati magri (prosciutto cotto, arrosto di tacchino o di pollo); 3 olive snocciolate. Oppure mini happy hour prima di cena: una noce di Parmigiano; un aperitivo in un bicchiere piccolo.
Cena Un piatto di verdure o di ortaggi oppure un piatto di minestra o di passato di verdure miste; 90 g di salmone affumicato o una scatoletta di tonno sott’olio (80 g) ben sgocciolato o 3 formaggini cremosi light da 80 g l’uno; un frutto grande o 2 piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Quarta settimana
Colazione 200 g di spremuta d’arancia; 40 g di Parmigiano; una tazza di tè amaro o con pochissimo fruttosio o miele di acacia o di castagno.
Spuntino Una confezione di cracker 40-30-30.
Pranzo al bar Un piatto unico, proteine quanto il volume del palmo e verdure; un frutto grande e uno piccolo, oppure 3 frutti piccoli oppure una fettina (15-20 g) di pane integrale e un frutto grande oppure un pacchettino di grissini da bar (15 g) e un frutto grande; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino 2 albumi sodi; un frutto piccolo; 6 pistacchi.
Cena Un piatto di verdure; 75 g di speck sgrassato o 200 g di fiocchi di latte o 3 hot dog di soia o un hamburger e mezzo di soia; un frutto grande oppure 2 frutti piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Le regole del perfetto selfie
(da Linkiesta)
1 Decidi qual è il tuo profilo migliore
Destro? Sinistro? Frontale (molto raro). Scegline uno, facendo varie prove a casa di fronte a uno specchio. E se siete indecisi, per eccessiva e uniforme bruttezza/bellezza, restano alcune regole. Posizionate il vostro smarphone a 45 gradi dal viso. Da quella prospettiva la vostra testa sembrerà più piccola, il mento più acuto e gli occhi più grandi. Magnifico.
2 Cattura la luce giusta
Trovato il profilo/angolatura perfetto? Bene. Ora tocca alla luce. Anche qui è tutto un gioco di angoli e prospettive. Se si prende quello giusto si può stendere un leggero bagliore sul volto di qualcuno, aggiungendo un tratto emotivo all'immagine in generale. L'unica regola universale è di non farlo controluce, e di evitare il giorno pieno. Troppo forte, anche se illumina tutto il viso. Qui la ricerca dell'angolo e del momento, è un lavoro che tocca a ognuno di voi.
3 Scegli gli accessori che fanno al caso tuo
Se ci sono delle imperfezioni che rischiano di rovinare tutto il quadro (es. occhiaie), è bene mettere in opera una strategia di distrazione di massa, cioè indossare occhiali da sole. In generale, la presenza di oggetti di grandi dimensioni funziona, come orecchini o fiocchi o, appunto occhiali.
4 Non essere te stesso
Chissà quante volte vi avranno detto il contrario. Nel selfie si assume sempre una posa, ma esiste un genere che vuol sembrare “naturale”, cioè senza posa. Per farlo occorre, manco a dirlo, assumere una posa specifica (che non è quella allo specchio, ad esempio). Si deve spostare lo sguardo, dirigerlo con più o meno intensità verso un oggetto che non si vede, esterno all'immagine. Poi, scatta. E sarete affascinanti, in pensieri profondi.
5 Presta attenzione allo sfondo: dev'essere all’altezza
Potrebbe essere l’arma vincente, se in armonia con il tuo volto. Se troppo particolare, rischia di prevalere, nel bene (splendide spiagge e mare) o nel male (discariche cittadine senza speranza).
Gli Arcani Supremi. Capitolo 75. Il risveglio.
India e Robert si risvegliarono nel luogo dove il Varco si era appena richiuso.
Non era passato molto tempo da quando erano entrati in contatto con le altre dimensioni, dove tutto scorreva più lentamente.
Si guardarono negli occhi e bastò quello sguardo per capire che avevano entrambi visto le stesse cose, e che la loro iniziazione agli Arcani Supremi era compiuta.
India aveva scritta sul volto una consapevolezza nuova.
Erano le memorie di Vivien Oakwood e di tutte le Somme Sacerdotesse di Avalon.
Le "altre memorie".
E quello era il momento in cui la personalità di India doveva imporsi su di esse, per evitare che la travolgessero.
Robert ne era consapevole e rimase in silenzio, a contemplare il bel viso di lei, che rifletteva quel conflitto interiore.
E in me cos'ha prodotto l'Iniziazione? Cosa sono adesso "in più" rispetto a ciò che ero prima?
C'era una consapevolezza profonda che riguardava non soltanto le conoscenze apprese, ma anche le abilità.
E' come se fossi in grado di saper fare molte più cose. Come se mi avessero infuso delle attitudini e delle esperienze.
Si fermò a contemplare India e la trovò bellissima.
Ma il fatto che ora lei abbia le memorie di Vivien impedirà che tra noi possa esserci qualcosa di più che un profondo affetto. Forse la tenerezza basterà, forse la dolcezza potrà essere qualcosa di più appagante della passione.
Non erano pensieri così assurdi, o almeno, non gli apparivano più tali.
Gli sarebbe bastato rimanere abbracciato a lei.
L'abbraccio può essere qualcosa che comunica più amore di un amplesso.
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