lunedì 27 aprile 2015

Estgot. Capitolo 74. Dell'Amore e di altri demoni



Il colloquio con Jessica aveva turbato profondamente l'animo di Waldemar, già provato dalla riunione del Consiglio e dall'incompletezza della Premonizione.
In cerca di risposte, aggiunse qualche goccia di Acqua della Vita alla tisana serale e poi si coricò.

Piombò immediatamente nel sonno pesante tipico dell'Elisir, ma questa volta non c'erano i Signori degli Elementi, bensì una donna bionda e bellissima.
Ne rimase stupito,
Era quasi dorata... persino i suoi occhi erano gialli come quelli di una tigre.
Sopra i capelli portava un diadema dello stesso colore.
Waldemar non aveva la minima idea di chi potesse essere.
<<Mi aspettavo di vedere il Signore Atar>>
La Donna Gialla rise:
<<Il Signore Atar non è un cameriere che accorre ai tuoi comandi, pertanto dovrai accontentarti di me>>
Waldemar non capì:
<<Chi sei?>>
La Donna Gialla annuì:
<<Il mio nome è Edwina Ataris, figlia di Atar e di una donna mortale. Io sono a metà strada tra gli immortali e gli uomini: non invecchio, ma posso essere uccisa.
E' inutile che provi a leggermi nella mente: io sono molto più potente di te, e mi trovo in un'altra dimensione spazio-temporale, che per il momento è meglio rimanga riservata.
Sono qui per aiutarti a rispondere ai tuoi dubbi, e per scoprire insieme a te le trame del futuro.
Abbiamo molto di cui parlare e il tempo è poco, per cui non devi indugiare.
Dunque parla e domanda. Io ti risponderò>>

Waldemar allora pose subito la domanda che gli stava più a cuore:
<<Jessica Burke-Roche mi ama sinceramente? E ha detto la verità riguardo a Virginia>>

Edwina sorrise:
<<Ama in te l'uomo di potere, come spesso accade alle donne. Ed ora che hai acquisito tanti poteri e tante abilità, quale donna potrebbe resisterti?
Su Virginia ha detto cose vere, ma non tutta la verità.
Ricorda che i mentitori più abili non quelli che dicono bugie, ma quelli che dicono mezze verità>>

<<Qual è dunque l'intera verità?>>

<<I ricordi di Virginia stanno agendo su Jessica in maniera pericolosa. 
Ricorda che Virginia doveva ucciderti. Era un cresciuta nella famiglia Dracu. 



Virginia era un vampiro, seppure nella variante "psicologica". 
E i vampiri di Gothar ce l'hanno con te, per via di qualcosa che un tuo discendente farà loro patire. Sta' dunque molto attento alla famiglia Dracu: sono pronti a tutto e meditano per te la rovina>>



<<Virginia però si rifiutò di uccidermi e fu per questo che Vlad Dracu la punì con la morte! 
Jessica si rifiuterà di diventare lo strumento nelle mani della famiglia Dracu!>>

 Edwina sospirò:
<<Sei proprio un ingenuo, Roman Waldemar! Il tuo amore per lei, che poi è il riflesso del tuo amore per Virginia, ti impedisce di vedere i pericoli e persino di leggere le menti del nemico.
Del resto è cosa nota che la persona malata d'amore non vuole essere guarita!>>

Waldemar era contrariato:
<<Io credo di essermi innamorato di Jessica non solo perché rivedevo in lei Virginia, ma perché sentivo che avevamo molte cose in comune, soprattutto l'aver conosciuto la Sofferenza con la S maiuscola, quella che si prova quando muore qualcuno che ti è caro e quando stai così male da desiderare la morte. Chi non ha mai provato questo non sa niente della sofferenza. Io e Jessica invece sì, noi lo sappiamo e questo ci permette di capirci immediatamente.
Le persone che non hanno sofferto non possono capire. Il loro ostentato ottimismo si basa più che altro su un'indole giuliva e una buona salute, ma quando la ruota della fortuna gira e la vita incomincia a bersagliarle, cosa purtroppo può accadere in qualsiasi momenti, allora il pensiero positivo vacilla e all'ennesimo colpo di sfortuna, tutte le belle frasi motivazionali vanno a farsi friggere>>

Edwina scrollò le spalle:
<<Tutto questo è ovvio, ma non risolve la questione di Jessica. 
Tu vuoi sapere come morirà, perché la vorresti salvare. E proprio per questa ragione i Signori degli Elementi hanno deciso di non farti sapere altro. Se Jessica dovesse sopravvivere, il futuro che a loro sta a cuore sarebbe sovvertito>>



<<Io ho il Dono della Premonizione e il futuro mi si presenterà spontaneamente! Allora io saprò tutto ciò che mi volete tenere nascosto!>>

<<Ma sei proprio sicuro di volerlo sapere, Waldemar? 
Nella troppa sapienza c'è molto dolore e chi accresce la sua conoscenza accresce anche le sue preoccupazioni.
Guarda gli sciocchi, gli incoscienti: non sanno nulla, eppure sono i più felici sulla faccia della Terra!>>

<<Ti sbagli! I più felici sono quelli che vivono un grande amore pienamente ricambiato!>>

<<Il grande amore ricambiato è un privilegio di pochissimi: la maggior parte delle coppie non è legata da un sentimento così intenso, ma più che altro dalla paura della solitudine. 
E comunque, quasi sempre, nelle coppie, c'è uno che ama di più>>

Waldemar era esasperato:
<<Come sarebbe la vita senza l'amore? Così calma, così sicura, così serena, così noiosa...
Come un albero che frutti non ha più>>

Edwina allora cercò un diverso approccio:
<<Nella vita è più importante la libertà o la compagnia? Perché il punto è questo: la maggior parte delle persone vivono in coppia non perché sono innamorate, ma perché hanno bisogno di compagnia e in nome di questa sono disposti a sacrificare la propria libertà.
Il prezzo della vera libertà è la solitudine e solo i più forti riescono a pagarlo: per questo i single sono pochi>>

Waldemar scosse il capo:
<<E' evidente che tu non hai ancora conosciuto il vero amore, ma un giorno lo conoscerai anche tu, e allora ti ricorderai di me e del fatto che io ami Jessica, pur nella sua imperfezione>>



Edwina sorrise:
<<Tu non sai niente di me, ma un giorno lo saprai, perché i nostri destini si incroceranno in un modo tale da segnare la storia dell'umanità.
In ogni caso sei tu che devi ancora apprendere un'importante lezione e cioè che il Male può nascere anche dall'eccessiva Bontà, così come l'odio dall'eccessivo amore. 
Ogni forma di eccesso è di per se stessa un male: questa è la convinzione che sta alla base della Via Aurea che tu dovrai indicare ai prescelti che vedranno la Nuova Terra>>

Waldemar annuì:
<<Su questo posso anche essere d'accordo, ma ho molte domande da porti riguardo a chi saranno i prescelti e a quando incomincerà l'esodo>>

3 commenti:

  1. Lì per lì ho pensato che avessi tirato fuori di nuovo Marigold!^^
    Ma sbaglio o la donna che gli appare in sogno dovrebbe essere sua nipote? Però com'è possibile che lei non conosca il nonno?
    Comunque Waldemar nonostante tutti i poteri mi sembra sia rimasto tale e quele a prima: si fa scudo ogni due per tre della sua sofferenza dando per scontato che solo lui (e Jessica in questo caso, ma credo solo perchè vuol convincersi che siano spiriti affini) abbiano sofferto nella vita e che questo per chissà quale motivo lo renda "speciale"!
    Tutti soffrono, ed una visione ottimistica della vita secondo me viene proprio dalla sofferenza: sai quanto puoi perdere e cerchi di dar il massimo valore ad ogni momento,tanto hai la consapevolezza che le cose vadano bene o meno dipende solo in parte da noi.
    Personalmente le persone più pessimiste e petulanti che conosco sono per la maggior parte "figli di papà", che pure loro avranno sicuramente i loro problemi, ma sembra si debbano lamentare di tutto per sport senza rendersi conto di quanto sembrino stupidi!
    Pure il discorso sull'amore è fin troppo negativo: è vero che molte persone cercano solo compagnia (anzi, più che altro un supporto, secondo me), ma non è che se uno ama la libertà debba per forza rimanere single! Se no sarei nei guai (fermo restando che da sola sto magnificamente)!^^
    Oltretutto la maggior parte dei single non è che lo sia perchè ami la libertà ma perchè di solito è gente talmente noiosa e rompiscatole che non trova nessuno che sia disposto a sopportarla! ;P
    Diciamo che bisognerebbe trovare qualcuno che "ti corra accanto", stando al passo in modo naturale e ciascuno mantenendo la propria indipendenza (scusa l'analogia da runner). Certo dovrebbero esser due personalità ugualmente forti, ma è per questo che si dice trovare l'anima gemella, no?
    Sono tutti parecchio pessimisti in questo romanzo... Negli altri che hai pubblicato i personaggi erano più risoluti! :)
    Comunque ora vogli vedere che ti sei inventato per decidere come selezionare i prescelti! :)

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    1. Infatti è proprio Marigold, è lei in persona!!!^^ :-D
      Solo che il nome Marigold lo assumerà molto più avanti, quando sposerà in segreto il Conte di Gothian, quindi avevi indovinato!!! ;-)
      Ti ringrazio per questo commento così ben argomentato e approfondito, devo dire che scrivi molto bene e sei molto convincente, per cui ti faccio i miei complimenti!!!^^
      Hai colto perfettamente il legame tra Waldemar e Jessica e cioè la pretesa che la loro sofferenza sia sta maggiore di quella degli altri e che ciò autorizzi entrambi ad assumere un atteggiamento cinico e sprezzante nei confronti degli altri.
      E in effetti Waldemar e Jessica possono rientrare nella categoria dei "figli di papà" perché appartengono a due famiglie molto privilegiate, a due vere e proprie "dinastie".
      E' giusto quello che tu dici sul fatto che la sofferenza dovrebbe insegnarci ad apprezzare più quello che abbiamo: è un indice di maturità questo elemento, ed è molto importante, perché i guai nascono proprio dal dare per scontato quello che si ha e dall'accorgersi che è prezioso soltanto quando lo si perde. E' un concetto fondamentale e mi fa molto piacere che sia emerso dalla lettura di questo capitolo apparentemente astruso, ma in realtà intenzionato a sollevare la questione di ciò che è importante nella vita.
      E sono d'accordo anche sul discorso riguardo al binomio libertà/amore e alla bellissima metafora della persona amata come "qualcuno che ti corra accanto": molto efficace e direi che rende perfettamente l'idea di come deve essere un rapporto di coppia sano e adulto.
      Questo romanzo è un "noir", tipo film con Humphrey Bogert che dice alla donna fatale: "E' la stampa, bellezza!" :-D :-D :-D
      Ho scelto un "noir" perché volevo descrivere un'atmosfera particolare: Estgot è un "non luogo", una specie di ultimo avamposto di un'umanità che ha perso la sua innocenza e quel che è peggio, ha perso la sua speranza.
      Waldemar è come un investigatore che indaga su delitti a cui si è troppo abituato e Jessica è la donna fatale che può rovinarlo, la Laureen Bacall della situazione, senza offesa per la "divina" e compianta Laureen.
      Perché ho fatto questa scelta?
      Volevo scrivere una storia diversa. Affrontare un genere diverso, un tipo diverso di personaggi e situazioni, magari proprio per suscitare un dibattito in cui il lettore reagisce dicendo che c'è ancora del buono da salvare.
      Ecco, emergeranno anche i personaggi positivi e Waldemar avrà la possibilità di superare questa fase di disincanto, però se lo deve guadagnare, deve passare attraverso un percorso formativo diverso da quello standard dell'eroe che impara a usare le armi, a guidare gli eserciti o ad agire sempre in maniera altruistica e ineccepibile.
      Vorrei, in sintesi, uscire dal luogo comune del cavaliere senza macchia e senza paura: ho voluto un personaggio che di macchie e di paure ne ha tante e che deve farci i conti.
      L'eroe risoluto è diventato troppo ripetitivo come personaggio, cioè mi sembra che sia sempre la stessa storia e mi annoiava un po'.
      Però può essere che invece sia io ad annoiare gli altri con questa storia così "noir": se così fosse, mi raccomando, sentiti assolutamente libera di dirmelo, perché leggere un romanzo di un genere che si sente distante è una impresa ardua. Quindi non sentire alcun obbligo, alcun vincolo.
      Anche nel capitolo successivo troverai un criterio di selezione apparentemente assurdo, da parte di Atar ed Eclion, mentre il sistema di selezione di Belenos sarà quello forse almeno vagamente accettabile. Ma quel criterio, in realtà, vuole essere, almeno nelle mie intenzioni, una sorta di satira implicita nei confronti della società attuale e dei criteri con cui a volte seleziona (malamente) coloro che entrano a far parte dei Vip.
      Ti ringrazio ancora per il tuo contributo: hai scritto parole di grande saggezza e se non altro il mio capitolo ha avuto il merito di far sì che queste parole fossero scritte nero su bianco. *-*

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    2. P.s. Edwina Ataris, futura Marigold di Gothian, è figlia di Atar e di... be', lo si scoprirà nel prossimo capitolo...

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