giovedì 19 marzo 2015

Esgot. Capitolo 50. Il Grande Cataclisma




<<Ora basta parlare delle vostre faccende personali!>> tuonò una figura che emanava luce gialla e rossa <<Ben altro è sulla Terra!>>
L'immagine di Virginia allora si ritrasse fino a svanire, lasciando in Waldemar un senso di perdita irrecuperabile.

<<Sono la Madre dei Giorni Presenti e il mio compito non è farti vedere ciò che già sai, Figlio dei Cento Re, ma fornirtene un'interpretazione complessiva.

Il ritmo con cui l'Entropia avanza è in rapida accelerazione. Questa rapidità è la vera anomalia. Il progresso tecnologico corre veloce, ma impone alla natura un ritmo che non le appartiene. 
Ciò contribuisce all'estremizzazione delle variabili in gioco>>

Gli indicò una serie di immagini che scorrevano in rapida sequenza: tutte le guerre, le crisi e le grandi calamità che stavano accadendo proprio in quell'istante.



Waldemar le conosceva già, anche se viste tutte insieme facevano un effetto diverso.
<<Il progresso ha dei costi, ma saprà trovare anche delle soluzioni>>

Il turbinio di luce che circondava la Madre del Tempo Presente assunse un colore quasi arancione:
<<Sono stati innescati meccanismi irreversibili. E' il prezzo che paga quando si preme troppo il pedale dell'acceleratore>>

<<Frenare potrebbe essere ancora più pericoloso>> obiettò Waldemar.

<<Nessuno vi chiede di frenare, ma è evidente che state correndo troppo. Le conseguenze sono sotto i vostri occhi, ma voi ne distogliete lo sguardo. La vostra tipica reazione è quella di mettere la testa sotto la sabbia>>

<<Ma cosa ci possiamo fare? E soprattutto, cosa ci posso fare io? Non intendo recitare il ruolo della Cassandra della situazione. E' un gioco a cui non mi presterò>>

<<Sono passati millenni dall'Iliade, ma a quanto pare non avete imparato niente. Vi ho visti, tu e Virginia, prima. Sembravate Ettore e Andromaca che disquisiscono sui vaticini della patria:
"Giorno verrà, presago il cor mel dice, verrà giorno, che il sacro iliaco muro perisca, e Priamo, e tutta la gente di Priamo" Sì, d'accordo, e poi? Farete entrare anche un cavallo pieno di nemici? O forse l'avete già fatto entrare? Riflettici, Waldemar! Tu conosci la risposta!>>

<<Timeo Danaos, et dona ferentis. Ma io non voglio fare nemmeno la fine di Laocoonte>>

La Madre parve compiaciuta:
<<Potrai ingannare gli altri con la tua finta remissività, ma io ti conosco. 
Un understatement che mescola ironia e fatalismo non basta a nascondere la tua vera natura di ribelle.

Il Fuoco Segreto cova sotto la cenere.

La ragazza, il terzo clone, ti ha donato l'Anello del Fuoco. E' stata una decisione saggia. 
Forse ti salverai proprio grazie a questo. Essere sotto la protezione della Fiamma di Atar ti pone al di sopra dell'eterno scontro tra Eclion e Belenos. Tutto ti sarà chiaro quando comparirai al cospetto dei Grandi Antichi e dei Signori degli Elementi>>



<<E questo farà di me un eroe?>> domando Waldemar, scettico.

La Madre dei Giorni Presenti liquidò l'obiezione con un gesto distratto:
<<Non c'è bisogno di eroi, c'è bisogno di gente che sappia pensare.
C'è bisogno di sentinelle, mentre l'accampamento dorme. 
Perché qualcuno deve vegliare. Qualcuno deve informarsi. 
Qualcuno deve avere il coraggio di gridare che il re è nudo!>>



<<Gridare "al lupo" non è una grande strategia>>

<<Il lupo è già qui. Il Grande Cataclisma è già iniziato. Nessuno è al sicuro. Siete tutti sulla stessa nave, in un'oceano in tempesta. 
L'orchestra suona, i camerieri lucidano le maniglie delle porte. 
Ma questa volta non ci saranno scialuppe di salvataggio!>>

Waldemar non gradiva l'analogia:
<<E quale sarebbe l'iceberg da evitare?>>

La Madre dei Giorni Presenti rispose con voce grave:
<<L'impatto è già avvenuto. Lo sanno tutti. Ora l'acqua è nella stiva e tutto sembra lontano. Ma quando vi lambirà i piedi? Il futuro non è di mia pertinenza, ma la vera domanda ora è:
chi si salverà?>>

Senza aggiungere altro, la Madre dei Giorni Presenti svanì in un turbinio di luce gialla, lasciando il campo libero ad una nuova luce verde.

Aveva il colore della speranza e forse il suo messaggio era quello destinato a chi doveva sopravvivere:

<<Sono la Madre dei Giorni Futuri.

Come ben sai, il futuro non è un'unica strada, bensì un fascio di linee, contrassegnate da diverse probabilità, in continuo mutamento.

In questo consiste il Dono della premonizione, che stai per ricevere dalle mani dei Grandi Antichi.
Non sarà una visione onnicomprensiva del futuro, ma ti sarà indicata una via di salvezza, la Via Aurea. Ti piace questo nome? Ti ci dovrai abituare, perché è la tua unica speranza. 
E' tutto quello che che c'è per voi umani, e tutto quello che sempre ci sarà.

Ti chiameranno con molti nomi: Figlio dei Cento Re, Principe Promesso, Profeta, ti aduleranno se vincerai, ma se fallirai ti chiameranno Shaitan, Imperatore della Gehenna, e ti malediranno. In ogni caso tu non ti arrenderai, perché la ruota dovrà girare e girare e girare intorno alla Via Aurea>>

Waldemar vide e ne fu inorridito:
<<Tu mi comandi di reggere un grave peso. Virginia non ce l'ha fatta, ed io so perché. Ha guardato troppo nel futuro ed ha visto la fine di tutto ciò che amava. Quel dolore l'ha condotta alla rovina>>

La Madre dei Giorni Futuri cercò di mostrarsi comprensiva:
<<Il dolore non appartiene ai morti, ma ai sopravvissuti. 
Dunque non angustiarti per coloro che sono morti, poiché essi sono in pace.
Preoccupati per coloro che sopravviveranno, perché grandi saranno le loro fatiche per ricostruire un nuovo mondo, e in esse tu li dovrai sostenere, perché non cedano alla stanchezza.
Allora terre nuove e cieli nuovi ridisegneranno il volto della Terra.
Guarda tu stesso!>>




Waldemar vide che la forma delle terre emerse era molto cambiata:
<<Com'è possibile che una tale trasformazione possa prodursi in arco di tempo così relativamente breve?>>

La Madre dei Giorni Futuri indicò la mappa:
<<Questo lo decideranno i Grandi Antichi, sulla base di un nuovo Patto che verrà siglato tra i Signori degli Elementi, al cui cospetto è giunto il momento che tu ti debba presentare>>

5 commenti:

  1. Certo che questi spiriti sono "leggermente" catastofici!
    Quel poveretto di Waldemar già si trova in una situazione pericolosa, e questi invece di dargli un pò di speranza, gli mettono addosso una pressione tale per cui si vede costretto ad indossare i panni del "salvatore" del mondo, ma senza sapere come fare per salvarlo!
    Non mi sembra che si comportino in modo tanto leale...
    Che poi guerre, malattie e distruzioni ci sono sempre state, nemmeno fosse una novità questo tipo di comportamento dell'essere umano, hanno scoperto l'acqua calda!
    Fossi stata in Waldemar gli avrei chiesto chiaro e tondo di parlare chiaro: visto che insistono tanto perchè lui si esponga in prima persona, avrà pure il diritto ad avere qualche informazione precisa, no?
    Se no altro che re, non diventerebbe altro che il loro schiavetto, anche se rinchiuso in una gabbia dorata!
    Sono molto curiosa di vedere come deciderà di agire Waldemar! ^^

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    1. Stavolta posso darti una risposta spero più convincente alle tue osservazioni, poi mi dirai, eventualmente, se ti ho convinto^^
      Allora: è vero che le calamità ci sono sempre state, ma quello che la Madre dei Giorni Presenti fa notare è l'accelerazione del ritmo con cui si manifestano, cioè l'estremizzazione dei fenomeni, che è legata all'elevato potenziale della tecnologia, la quale ha fatto passi da gigante in questi ultimi anni, sia nel bene che nel male. Ecco, è l'accelerazione la vera novità, quello che rende il discorso non banale, almeno spero ;-)
      Waldemar ha chiesto due volte di parlare chiaro, dicendo: "Io cosa ci posso fare?": la madre del presente non può rispondere perché non ha la visione del futuro e la Madre dei Giorni Futuri gli ha fatto capire che saranno i Grandi Antichi a conferirgli il Dono della premonizione e quindi anche gli strumenti per capire come operare le sue scelte.
      Ecco, io spero che questa risposta possa avere ridato un senso al capitolo, ma se per caso ti sembra che non emerga chiaramente dal testo, puoi comunque dirmelo, perché se la cosa non dovesse risultare chiara a una lettrice attenta e precisa come te, allora il capitolo dovrebbe essere subito revisionato :-D
      Scusa se approfitto della tua gentilezza e disponibilità nel farmi da "editor", cosa per la quale non ti sarò mai sufficientemente riconoscente!!! *-*

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    2. P.s Mi è venuta in mente in un'altra risposta che potrebbe essere interessante e cioè che le tre Madri del Tempo accentuano l'aspetto di rimprovero e di "apocalisse" perché Waldemar deve superare una prova, in quanto comunque l'Iniziazione consiste anche in una prova di coraggio. Waldemar, dunque, dovrà mostrare di non essersi perso d'animo nonostante la pressione a cui lo sottopongono le apparizioni con cui si deve confrontare. E' una chiave di lettura a cui in un primo momento non avevo pensato, ma che potrebbe essere convincente, proprio per dimostrare che Waldemar è più coraggioso di quanto lui stesso creda... ;-)

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  2. Figurati, sono felice di poterti dare una mano per quanto possibile!
    Sei sempre così gentile a passare tutti i giorni sul mio blog e lasci sempre commenti bellissimi e molto lusinghieri, mi sembra il minimo! ;)
    In effetti avevo trascurato il fatto che tutto il discorso fosse basato sull'accelerazione del ritmo delle calamità dovuto al progresso tecnologico, forse perchè ne parlano solo all'inizio del capitolo e l'attenzione (almeno per quanto mi riguarda) viene molto più catturata dalla seconda parte in cui si figurano delle possibilità di intevento concreto di Waldemar e del dono della premonizione.
    In effetti sotto quest'ottica tutto quel discorso acquista un'altro spessore...
    Forse sono le citazioni dell'Iliade e degli altri testi che tendono a rendere meno lineare il discorso: sono certamente molto pertinenti ed evocano figure che aiuterebbero anche il lettore a figurarsi quelle ipotesi, però tieni presente che il collegamento non è così immediato, ed il latino non aiuta di certo!
    Io ho fatto il liceo classico quindi di solito riesco a comprenderle abbastanza facilmente , ma immagino che ad un lettore standard confondano un pò le idee, anche se mi rendo conto che aggiungono misticità alle parole degli spiriti e rendono il capitolo più "colorito".
    In ogni caso tieni sempre presente che non so quanto il mio parere possa esser valido dato che non sono un'esperta di letteratura in generale e di questo genere di romanzi in particolare!

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    1. Eh sì, le citazioni in effetti distolgono l'attenzione dal discorso principale e sicuramente lo appesantiscono: sono un mio vizio, nonostante, pensa, io non abbia fatto il classico, ma lo scientifico e non conosca il greco (al contrario dell'ispiratrice del personaggio di Jessica che era una classicista d'acciaio, che credo sognasse anche in greco e che mi considerava alla stregua di un barbaro :-D). Comunque sì, il fine è proprio quello di aggiungere misticità, anche perché il latino è la lingua della magia, come ben sanno i lettori di Harry Potter^^
      Grazie ancora e sappi che la lettura del tuo blog è un piacere di cui non mi priverei per nulla al mondo *-*

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