mercoledì 14 maggio 2014

Fantasy art: fabbricanti di universi - Game of Thrones



Uno scrittore di fantasy deve essere prima di tutto un fabbricante di universi.



Devi avere interi mondi nella tua mente, non porti limiti di spazio, né di tempo. Il potere dell'immaginazione è senza fine.




Ma poi questo mondo deve essere coerente. Ammobiliare un mondo, per usare un'espressione di Umberto Eco, è l'arte che fa di un narratore un grande autore.
Pochi ci sono riusciti così bene da veder rappresentati sul piccolo o sul grande schermo i frutti della propria fantasia.
George Martin ci è riuscito, e forse non si aspettava tanto successo. Non immaginava di dover passare la sua vecchiaia condannato a scrivere da milioni di lettori che aspettano di conosce chi vincerà il Gioco del Trono,
un Trono di Spade che tutti desiderano, ignorando l'ammonimento di colui che lo creò:

<<Nessun re deve stare comodo sul trono>> Aegon I Targaryen



Perché dunque, se si sta così scomodi sul trono di spade, tutti desiderano conquistarlo? Non è forse una maledizione?
Tutti coloro che vi si sono seduti sono morti male: Aerys II Targaryen, Robert Baratheon, Eddard Stark, Joffrey Baratheon, e... be', il resto non ve lo posso anticipare...



Ancora non sappiamo chi vincerà il gioco del trono. Martin ci ha abituato alle sorprese e l'unica cosa certa è che ci sorprenderà.



Per ora, l'unico vero vincitore è lui...



E lo sono anche i suoi attori, per quanto non sappiano ancora quale sarà la loro sorte...



And I want it all, and I want it all, and I want it now...











Chiaro?



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