martedì 15 aprile 2014

Virginia D. Capitolo 25. Studentessa modello.



Io ero bravo nello studio, ma Virginia era molto più brava di me.
Aveva una capacità di attenzione e di concentrazione, durante le lezioni, in università, che le permetteva di memorizzare immediatamente tutti i concetti, per cui, nel momento del ripasso, riusciva a procedere veloce.
La invidiavo, lo ammetto. Mentre lei andava avanti spedita, io arrancavo.
Al liceo ero stato il più bravo della classe e avevo dato per scontata la mia abilità nello studio, ma Virginia mi dimostro che ero solo un dilettante, e fu così che per la prima volta in vita mia, capii le ragioni di chi aveva difficoltà negli studi.
Non riuscivo ad organizzarmi bene, ero distratto, certe questioni mi annoiavano, altre mi parevano incomprensibili, altre ancora non riuscivo a tenerle a mente.
In particolare la mia debacle, il mio Vietnam, fu il latino, la materia dove invece Virginia eccelleva in maniera spudorata.



<<Ma come fai, Virginia? A volte mi sembra che sia il latino la tua lingua madre. La capisci troppo bene! Io non ci sto dietro. E non è solo per la grammatica, ma anche in letteratura, dove pensavo che nessuno potesse battermi, adesso mi trovo impantanato nella questione della metrica. Non mi va in testa>>
Lei non appariva meravigliata:
<<Sono cresciuta in un famiglia dove il latino era tenuto in grande considerazione>>
Era rarissimo che lei parlasse della sua famiglia, per cui presi la palla al balzo:
<<Come mai?>>
<<Credo per motivi... come dire... religiosi>>
<<Ma la messa in latino è stata abolita prima che i tuoi nascessero!>>
Virginia sospirò:
<<Non stavo parlando della messa. La loro religiosità si potrebbe definire, anche se impropriamente, "eretica">>
Quella sì che era una sorpresa.
Eppure facevo fatica a collegare quella ragazza così perfetta con una famiglia di origine così strana.



<<Eretica in che se senso?>>
<<Non è facile da spiegare, Luca, e non so se ti piacerebbe>>
<<Ho promesso che, qualsiasi cosa tu possa dirmi, il mio amore per te non cambierà. Anzi, se sarai sincera, ti amerò ancora di più>>
Lei rimase pensierosa per un po', poi mi disse, abbassando la voce e con un certo timore:
<<Tu sai cosa sono le religioni misteriche?>>
Una fitta di paura mi chiuse lo stomaco:
<<Erano le religioni riservate ai solo iniziati ai sacri misteri. Ma esistevano solo nell'antichità, mi ricordo per esempio i misteri dionisiaci o bacchici, oppure i misteri del culto di Iside, i misteri orfici e anche quelli di Mitra, il Sol Invictus. Si tratta di culti che si sono estinti migliaia di anni fa>>
Lei mi guardò con aria solenne:
<<Non si sono estinti. Si sono solo nascosti. Il Silentium è il loro giuramento più vincolante. Ora capisci perché non ne voglio parlare?>>
Ero sconvolto. Improvvisamente capii che tutte le paure e tutti i sospetti che avevo avuto fin dall'inizio non erano poi così campati in aria come io credevo.
<<Anche tu hai giurato di rispettare il Silentium?>>
Lei scosse il capo:
<<No, io non sono stata iniziata. Non ho voluto. Voglio una vita normale e la voglio con te, con la tua famiglia, che diventerà la nostra famiglia. Io mi sento più simile a voi>>



<<Con me avrai la vita che desideri. Spero che loro non si opporranno>>
Confesso che incominciavo ad avere paura.
Virginia mi sembrò improvvisamente solo una ragazza spaventata. E tra le cose che la spaventavano c'era anche la sua stessa, apparente, perfezione.
Si rivolse a me con dolcezza:
<<Lo so, con te non mi mancherà niente. Loro non si opporranno, se rispetterò alcune condizioni, tra le quali c'è il divieto di parlare di alcuni argomenti, come per esempio il mio cognome>>




Tutti i miei sospetti si stavano rivelando più che fondati. Sentivo di essermi cacciato in un mare di guai. Si trattava di pericoli terribili. Ecco perché Virginia era così diversa dalle altre ragazze: perfetta da un lato, ma riservatissima dall'altro. 
La famiglia D. in cui era cresciuta le aveva trasmesso molte cose preziose, ma ad un prezzo troppo alto, molto più alto di quanto potessi nnche solo lontanamente immaginare. 



Starring

Emmy Rossum - Virginia D.

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