1. Il lettore non è un avversario o uno spettatore, ma un amico.
2. Se un romanzo non racconta l'avventura personale dell'autore in una dimensione spaventosa o sconosciuta, allora non vale la pena di scriverlo – se non per soldi.
3. Cedete la parola ai vostri personaggi, lasciateli parlare.
4. Scrivi in terza persona, a meno che una voce in prima persona non ti si imponga con forza irresistibile.
5. Quando l’informazione diventa libera e universalmente accessibile, una ricerca ampia per scrivere un romanzo viene svalutata, e così anche il romanzo stesso. Scrivete dunque su cose meno note.
6. Il rischio dell'autobiografismo non esiste, in quanto la vita a cui noi ci ispiriamo non è quella che abbiamo vissuto, ma quella che ricordiamo e come la ricordiamo per raccontarla. La narrativa autobiografica più pura richiede invenzione pura. Nessuno ha mai scritto una storia più autobiografica di Cent'anni di solitudine.
7. Puoi osservare più cose stando seduto immobile che rincorrendole.
8. Evitare le distrazioni. È improbabile che chiunque abbia il cellulare acceso quando lavora stia scrivendo delle buone storie.
9. Di rado i verbi interessanti sono davvero interessanti.
10. Devi amare i personaggi prima di essere implacabile con loro.
(Jonathan Franzen, intervista su Panorama)
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