Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
sabato 29 giugno 2013
Le regole dell'Eleganza
L'eleganza non è un concetto relativo, non è una questione di gusti e nemmeno una questione di mode, di tendenze.
Ci sono delle regole al di fuori delle quali non può esistere l'eleganza.
Sono poche, chiare, accessibili a tutti coloro per i quali la parola eleganza conti qualcosa.
Ecco un decalogo per chi vuol essere elegante.
1) Avere cura del proprio aspetto.
Può sembrare banale, ma questo primo punto è molto controverso. Molti credono che avere cura del proprio aspetto sia una cosa frivola, indegna delle persone profonde, intelligenti. No. La sciatteria, che è il contrario della cura di sé, non è segno di intelligenza: è sciatteria, e basta.
2) Non esagerare.
La sproporzione è nemica dell'eleganza. Se qualcosa ci piace, nel vestiario o negli accessori o in ogni altra manifestazione dell'estetica personale, dobbiamo evitare di sovraccaricarci di questo qualcosa. Non occorre nessuna fatica nel rendersi conto, onestamente, se qualcosa, superando un certo limite, diventa eccessivo, pacchiano, ridicolo. La maggior parte degli stilisti non ha mai capito questa regola.
3) Non appiattirsi sulle mode.
Le mode hanno la tendenza ad estremizzarsi. E chi le segue pedissequamente si autoesclude dall'eleganza. La persona elegante è consapevole delle tendenze, ne tiene conto, ma ne rifiuta gli aspetti eccessivi, quelli che, due o tre anni dopo, riguardando le fotografie dell'epoca, ci fanno ridere a crepapelle.
4) Mantenere l'equilibrio tra originalità e sobrietà
La persona troppo sobria rischia di essere invisibile nel migliore dei casi, nel peggiore risulta grigia, noiosa. Ma la persona troppo originale diventa bersaglio dell'irrisione. Bisogna cercare di mantenere in equilibrio i due piatti della bilancia.
5) Saper fare gli abbinamenti.
In inglese si parla di "outfit", quando si intende un look dove si sono studiati abbinamenti particolari. Ci sono colori che fanno a pugni con altri colori. Non ci vuole il genio di Leonardo da Vinci per capire che in genere una tonalità calda non va accostata in maniera troppo disinvolta ad una tonalità fredda, tanto per fare un esempio. O che non si possono mettere, che ne so, i blue jeans insieme alla cravatta, o le scarpe da ginnastica insieme a un vestito a giacca. Eppure ci sono stilisti che fanno questo ed altro, e credono di essere eleganti.
6) Adattare le scelte alla propria fisionomia ed età.
Si può essere eleganti senza essere fisicamente perfetti. L'importante è adattare il proprio look a ciò che, del nostro fisico, non possiamo cambiare. Una donna con delle gambe non proprio perfette dovrebbe evitare i leggins, così come un uomo che non ha un fisico atletico dovrebbe cercare di coprire con capi scuri e con strategici gilet quello che una camicia chiara, magari messa pure sotto i pantaloni, mostrerebbe come un inequivocabile pancione. Insomma, tutto ciò che può accentuare un difetto, va evitato. Anche questo consiglio mi pare ovvio, ma poi mi guardo in giro e vedo che evidentemente non è così ovvio.
Si prenda esempio da Wallis Simpson, che non era né giovane, né bella, eppure era una donna estremamente attraente, e fece innamorare un re grazie alla propria eleganza.
7) Evitare l'ostentazione di elementi costosi e "firmati".
Chi crede che per essere eleganti si debba essere ricchi si è sbagliato di grosso. Si possono trovare al mercato e nei grandi magazzini dei capi perfetti, mentre non c'è nulla di più volgare di chi ostenta il capo firmato, o la copia taroccata del capo firmato. La firma può essere una garanzia di qualità, a volte, ma non così spesso come la pubblicità vorrebbe farci credere. Un capo firmato non ci rende "fighi", se non lo siamo già per conto nostro, anzi, accentua la nostra goffaggine.
8) Tenere conto del contesto.
Ci sono persone che vanno al lavoro come se andassero in spiaggia o in discoteca o a un matrimonio. Ecco, io non dico che si debba essere troppo rigidi e indossare uniformi (anche se a scuola, secondo me, andrebbero reintrodotte, per riportare un minimo di decenza, ma forse questo dipende dal fatto che sono un insegnante!), però una attenzione al contesto permette al proprio stile di risultare più facilmente accettato. Bastano piccoli accorgimenti.
9) Non cercare di imitare dei modelli, ma crearne di nuovi.
"Per essere insostituibili bisogna essere diversi", diceva giustamente Coco Chanel. Per cui non dovete mai dire: "Vorrei essere come quella persona". No! Voi dovete trovare il vostro stile!
10) Non fate ricorso alla chirurgia plastica.
Lo dico alle donne in particolare, perché è un fenomeno prevalentemente femminile: non sfigurate il vostro viso e il vostro corpo con qualcosa che lo priva della sua naturalezza. Una cosa rifatta si vede subito e fa dire a tutti: "Stava molto meglio prima". Ogni età ha la sua eleganza, ed una donna può persino acquistare bellezza con l'età. Ci sono donne che hanno acquisito un grande carisma con l'età. L'invecchiamento lo si combatte con abitudini sane.
Guardate com'era bella Audrey Hepburn a sessant'anni!
O anche Jackie Kennedy, bellissima fino all'ultimo, persino negli anni nella malattia.
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