lunedì 9 maggio 2016

Crepuscolo (poesia)






Il tramonto sanguinava lento poco fa,
ora sfumano i contorni nel cobalto,
nell’oltremare concavo, nell’indaco,
nei passi freddi delle tenebre, e in alto
occhieggiano gli arcani irraggiungibili.
Meglio infine svanire così. Si spegnerà
la luce e poi più nulla, buio tutto,
come adesso, in una notte tacita,
dopo un giorno elettrico. Non resterà
una traccia dei desideri oggi appagati
alla rincorsa di non ricordo più che cosa.
E già le tenebre ci avvolgono: obliato
ora nel sonno, tutto l'assenzio del mondo
nell'aroma soave del laudano s’addolcirà.


di Riccardo Querciagrossa