mercoledì 19 febbraio 2014

La salute si legge in faccia



Ti sei mai chiesto/a perché ti rimangono le occhiaie anche se dormi 10 ore a notte? O perché quando sei stressato/a ti vengono dei brufoletti sempre nello stesso punto del volto? E quelle macchieeczemi o rossore che proprio non si spiegano? Hai provato mille creme e trucchi della nonna? Finalmente hai trovato la spiegazione… continua a leggere!



Sono tutti segni che il tuo corpo ti sta dando… e se sai come decifrarli puoiagire dove serve! E capire cosa c’è veramente che non va. L’analisi del volto di solito ci viene chiesta dal punto di vista dell’espressione dell’emozioni, di come si manifestano nella relazione con le persone per svelare chi mente, quali argomenti veramente interessano, che reazione stiamo suscitando negli altri; faremo prossimamente un articolo sul tema, sappiamo dai feedback dei nostri corsisti quanto sia interessante e utile! In questo caso parliamo, invece, di come il corpo si alteri a causa di ‘sofferenze’ prolungate. Si può trattare di organi interni affaticati da una cattiva alimentazione, dallo stress, dal fare le cose contro voglia, ecc.



La lettura dei segnali del volto è una scienza poco nota ma dilunga tradizione: la medicina greca, quella ayurvedica, la medicina cinese prima di tutti l’hanno studiata. Oggi leneuroscienze hanno dimostrato la validità di quasi tutte le indicazioni fornite da queste discipline e qui vi forniremo la sintesi per noi più efficace.
Ogni area del viso ha un preciso significato, è collegata neurologicamente, vascolarmente ed energeticamente con organi specifici e soggetta a determinati neurotrasmettitori, ormoni e altri “messaggeri” interni. Vi proponiamo due letture, attraverso altrettante rappresentazioni grafiche: la prima riguarda la connessione tra zone della faccia e “organi affaticati”, la seconda è relativa al tipo di emozione di cui “stiamo abusando”.
Facciamo un esempio per capire come funziona: riscontriamo di avere sempre le occhiaie troppo marcate nonostante stiamo dormendo abbastanza; la prima mappa del volto ci dice che è l’area dei reni, quindi possiamo domandarci se stiamo bevendo troppo poco o mangiando troppa carne ad esempio. La seconda mappa ci dice che è l’area dello stress, allora forse dobbiamo ridurre il carico di lavoro, le pressioni con cui viviamo o qualunque altro fattore ci stia logorando in modo continuativo. Una mappa non esclude l’altra: è possibile sia che siamo disidratati sia che siamo stressati. Facciamo allora qualche modifica e vediamo nei giorni successivi cosa succede.
Mi raccomando, concedete al vostro corpo dei tempi di recupero adeguati! Se siete stressati al lavoro da due giorni recupererete in fretta e già in due giorni vedrete il vostro viso cambiare; se il vostro fegato è sovraccarico da un anno di cibi fritti ci vorranno almeno 3-6 mesi per vedere i primi risultati… ma ne vale sempre la pena!
Facciamo un altro esempio: vi capita che compaiano dei brufoli o delle escoriazioni ai lati della bocca e, in particolare tra i lati della bocca e il mento. Dalla prima mappa capiamo che è la zona in cui esprime il suo disagio il colon, quindi potremmo avere un’infiammazione tipo colite o la disbiosi. In entrambi i casi possiamo provare a ridurre tutti i cibi che irritano il colon: caffè, carne rossa, zucchero bianco, alcool e lieviti. Dal punto di vista emotivo è l’area della preoccupazione, che mostra segnali che da troppo tempo siamo in pena per qualcosa o qualcuno. Possiamo allora concentrarci per trovare nuove modalità di controllo o soluzioni per questa situazione che ci sta logorando, senza più procrastinare.

Il palazzo reale di Madrid



Palazzo Reale di Madrid (Palacio Real de Madrid, in spagnolo), è stata la residenza ufficiale dei re spagnoli fino al 1931.
Tuttavia è ancora usato per le cerimonie di stato. Si trova a MadridSpagna, e fu costruito nello stesso luogo dove si trovava un altro palazzo, chiamato Alcázar, distrutto nel secolo XVIII da un incendio.
La ricostruzione risale al 1735 ed è durata 26 anni, quando il re di Spagna Filippo V affidò il progetto a Filippo Juvara che, morto l'anno successivo, venne portato a termine, con numerose modifiche, dal suo assistente Giovanni Battista Sacchetti.
Il Palazzo Reale di Madrid è ancora oggi la residenza ufficiale del re di Spagna, nel quale si tengono tutte le manifestazioni ufficiali e le cerimonie di Stato. Il re ha la sua residenza privata in un palazzo più modesto, il Palazzo della Zarzuela.
L'edificio, costituito da 3418 stanze che insistono su un'area di 135.000 m², è "il palazzo funzionante più grande d'Europa". È amministrato dal Patrimonio Nazionale di Spagna.

File:Palacio Real de Madrid - 03.jpg

È Chanel il fashion brand più coinvolgente del Web



Burberry e Dior i marchi più seguiti su Facebook e Twitter. La classifica di Reputation Manager

Il Web ama i grandi marchi della moda e i grandi marchi della moda amano il Web. A certificarlo “Top 10 Fashion Brand on Social Network”, la classifica di Reputation Manager che misura la presenza, e il successo, dei fashion brand nel mondo della Rete. Secondo le rilevazioni del leader in reputazione on line sono Burberry Dior i fashion brand più seguiti rispettivamente suFacebook e Twitter, ma il più “social engaging”, quello che registra il maggiore coinvolgimento effettivo degli utenti, su entrambe le piattaforme social, è Chanel.
Esaminando il dettaglio della classifica si nota che la fan page di Facebook più seguita è quella diBurberry (16.899.276 fan totali), che precede Louis Vuitton (16.246.094) e Dior (12.867.208). Seguono Gucci (12.285.563), Chanel (11.086.390) e Calvin Klein (8.200.626).
Invece su Twitter Dior è l’account con il maggior numero di follower (4.348.041). Il marchio francese precede Chanel con 4.163.681 seguaci e Burberry con 2.661.308 follower. Quindi Louis Vuitton (2.534.788), Dolce&Gabbana con (1.969.938) e Yves Saint Laurent (1.848.273).
Per quanto riguarda invece il social engagement Facebook la fan page di Chanel registra infatti una media di 19.588 reazioni degli utenti ad ogni post pubblicato dall’amministratore della pagina. Seguono Dior (18.710 reazioni per post) e Louis Vuitton (16.550 reazioni per post). Burberry è al quarto posto (11.372 reazioni per post) e precede Gucci (7.944 reazioni/post), Calvin Klein(5.956 reazioni/post) e Ralph Lauren (5.880 reazioni/post).
Passando a Twitter l’account di Chanel è ancora il più “engaging” con 327 reazioni medie tra retweet e mentions da parte degli utenti su ogni tweet del brand, seguito da Dior (149 reazioni/tweet) e Yves Saint Laurent (144 reazioni/tweet). Fuori dal podio Versace (90 reazioni/tweet), Louis Vuitton (61 reazioni/tweet), Ralph Lauren (47 reazioni/tweet) e Prada(33 reazioni/tweet).
«Come mostra la distribuzione dei volumi di audience e interazione- spiega Andrea Barchiesi Ceo di Reputation Manager - anche quest’anno Facebook si conferma il canale web privilegiato di comunicazione tra fashion brand e i fan. Ma rispetto all’anno scorso registriamo anche una considerevole crescita del coinvolgimento su Twitter, con un livello di engagement che è in media tre volte superiore».

Moda, l’asse Milano-Firenze passa per Londra


Gaetano Marzotto svela i piani di Pitti Immagine per la settimana della moda italiana. Intanto a Milano prende il via Super, il salone degli accessori

«Dobbiamo essere uniti tra Firenze e Milano per portare nuovi compratori e fare una vera settimana della moda, proficua e con le migliori competenze. Con fiere belle e stimolanti». Ci crede Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine, alla possibilità di una settimana della moda italiana che affianchi le sfilate all’ombra della Madonnina a fiere sparse tra Milano e Firenze. La dichiarazione in occasione della presentazione alla stampa della terza edizione diSuper, il salone dedicata agli accessori e al prêt-à-porter donna, di scena a Milano dal 22 al 24 febbraio, in concomitanza con Milano Moda Donna. Una manifestazione, questa organizzata da Pitti Immagine, lo stesso ente che a Firenze mette in scena Pitti Uomo, che testimonia la volontà della realtà fiorentina di fare sistema con Milano.

Milano moda © Getty Images

Secondo Marzotto l’ideale sarebbe fare approdare i compratori a Firenze con Pitti e poi traslarli a Milano per la settimana delle moda e per i saloni collaterali. Un bel progetto certo, ma che deve fare i conti con un calendario internazionale che al momento vede Firenze fuori dai giochi. Il problema principale è infatti rappresentato dal fatto che la kermesse di scena nella città del Gigliosi sovrappone con i defilé di Londra che, interpellata dall’Italia a proposito di una modifica del calendario, ha più volte risposto picche.
Chissà se adesso l’inglesissima numero uno della Camera nazionale della moda, Jane Reeve, potrà spostare il progetto di Pitti e convincere i suoi connazionali a mettere mano ai calendari.

Manaus: la confluenza del Rio delle Amazzoni con Rio Negro



Straordinario l'effetto visivo delle acque gialle e torbide del Rio delle Amazzoni che si incontrano con le acque scure del Rio Negro, mantenendosi separate per un lungo corso, nei pressi del porto fluviale di Manaus, in Brasile.



Ecco la confluenza vista via satellite:

I gatti odiano l'acqua?

gatti odiano acqua amano

Quando si tratta di comportamento animale, spesso incomprensibile alla logica umana, nascono veri e propri pregiudizi o preconcetti molto lontani da quella che è la realtà.
Uno dei pregiudizi che accompagna il mondo felino è il credere che i gatti odino l’acqua. Contrariamente a quanto si possa pensare, non è assolutamente così, i gatti si comportano in maniera strana quando si trovano dei pressi dell’acqua semplicemente perchè ne hanno paura.
I gatti nati, generalmente, in luoghi asciutti, aridi e lontani dai corsi d’acqua non hanno proprio l’abitudine a approcciarvisi e, come nella loro natura, quando si imbattono in qualcosa di cui hanno terrore fuggono cercando di mettersi al riparo da essa.
Questa è la regola generale, certamente esistono numerose eccezioni, si pensi che a seconda degli ambienti in cui il gatto nasce e cresce cambia il suo modo di percepire i pericoli, le sensazioni e le avversioni. I gattini nati in contesti che li mettono in continuo contatto con l’acqua imparano a conoscerla e ad amarla, non avendo problemi a giorcarci o a tuffarsi.
La conoscenza elimina le paure e ciò vale anche per i gatti che, se abituati sin da piccoli a frequentare luoghi in cui è presente l’acqua, imparano a conoscerla e ad apprezzarla, senza averne paura.
Il gatto è un animale molto pulito, si lava infatti autonomamente attraverso la propria saliva e non necessita, a differenza del cane, di fare il bagno periodicamente ma è sufficiente spazzolarlo bene per eliminare i peli in eccesso.
Esistono però delle razze, come ad esempio il Persiano che, per avere un pelo lucido e pulito devono obbligatoriamente essere lavate in acqua mediante prodotti delicati che possano lavare il manto senza danneggiarlo. Pertanto, un gatto sottoposto a tali trattamenti di bellezza sin dai primi mesi è più propenso a nutrire simpatia verso l’acqua. Addirittura, esistono filmati che ritraggono gatti giocare nelle pozzanghere o tuffarsi in fontane o corsi d’acqua.
Da studi scientifici è emerso che il gatto è attratto maggiormente all’acqua sporca e non trattata con agenti chimici volti a purificarla, ecco perchè ad esempio preferiscono bere acqua in strada piuttosto che quella pulita che i padroni versano loro nelle ciotole accanto al loro cibo preferito.