martedì 8 ottobre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 28. La famiglia Van Garrett.



Come la mattina precedente, anche quel giorno Robert decise di recarsi prima di tutto a parlare con l'architetto Richard Stoker, che però era assente. Fu la moglie a spiegare che andato a caccia con la figlia.
<<Non ho mai capito che cosa ci trovino nella caccia, mio marito e mia figlia, ma a quanto pare è una loro passione. A Nashville hanno tappezzato la casa di fagiani impagliati. Che inutile spreco di vite!>>



Evelyn Stoker aveva parlato con rabbia e disprezzo ed il suo volto era cupo, nonostante fosse una bellissima donna bionda e dagli occhi azzurri.
Robert non sapeva cosa dire:
<<E quindi non ha idea di quando potrò parlare con suo marito?>>
Lei scosse il capo:
<<Di solito stanno fuori un'intera giornata. La riserva di caccia è lontana da qui, e se fosse per me, in questo luogo non ci dovrebbe essere alcuna riserva, anzi, tutta Long Island dovrebbe essere un'oasi naturalistica>>
Robert si dichiarò d'accordo:
<<Pensavo che ormai la caccia avesse un qualche significato solo per qualche vecchio aristocratico tradizionalista>>
Evelyn sorrise:
<<Gli Stoker non sono certamente aristocratici: il loro unico antenato importante è lo scrittore, Bram Stoker, quello che ha scritto "Dracula". Era il trisavolo di mio marito. Forse è da lui che deriva questa passione morbosa per il sangue. Ma se vuole cercare il sangue blu, allora deve rivolgersi a me. La famiglia Van Garrett appartiene alla nobiltà di origine olandese. Peter Van Garrett era un grande aristocratico, emigrato negli Stati Uniti per sfuggire alle truppe napoleoniche...



...Immagino che sua madre gliel'abbia detto, signor Oakwood>>
Lui scosse il capo:
<<Né mia madre né mio padre hanno mai accennato a tutto ciò che sto scoprendo in questi giorni. Sembra quasi che abbiano avuto sempre paura di mettersi in mostra>>
Lei gli rivolse uno sguardo vagamente divertito:
<<E dovremmo dargli torto? Chi si mette in mostra è rovinato! Diventa il bersaglio di tutta la cattiveria umana! Guardi i Burke-Roche col loro castello. Non solo sono stati rovinati economicamente, ma stanno per estinguersi anche come famiglia>>



Robert annuì:
<<In effetti avrebbero avuto bisogno della saggezza dei Van Garrett>>
Evelyn si mise a ridere:
<<Ma guardi che lady Edith è una Van Garrett per nascita. E' mia zia! E probabilmente è zia anche di sua madre, signor Oakwood>>
Lui strabuzzò gli occhi:
<<Sta scherzando? Lady Edith ha un accento inglese che si sente lontano un chilometro!>>
Lei assunse un'espressione a metà strada tra la dolcezza e la compassione:
<<Fu mandata a studiare in un collegio di Londra quando era ancora una bambina. Lì fece corsi di dizione estenuanti per riuscire a parlare come la regina Elisabetta, che all'epoca, a dire il vero era solo una bambina... l'inutile figlia femmina del balbuziente duca di York>>



<<Non c'era simpatia tra i Burke-Roche e i Windsor?>>
Evelyn sorrise di nuovo:
<<I Burke-Roche erano vicinissimi ad Edoardo VIII e furono l'unica famiglia nobile che lo appoggiò anche dopo il matrimonio con Wallis Simpson. Per loro i duchi di York erano dei veri e propri usurpatori>>
Robert capì che non c'era bisogno di nascondere la verità con questa cugina Van Garrett.
<<Ho scoperto una cosa incredibile: stando ai documenti che ho trovato ieri sera, mia nonna Vivien era nata da una relazione che suo padre Arthur Lake ebbe proprio con Wallis Simpson, a Baltimora, quando lei aveva solo diciassette anni. La cosa fu mantenuta segretissima per evitare uno scandalo. Evidentemente la futura Duchessa di York era molto portata per gli scandali.Devo però ammettere che Wallis scrisse molte lettere a sua figlia. Lettere affettuose e simpatiche>>
Evelyn non si mostrò per nulla stupita:
<<Sia Edith Van Garrett Burke-Roche che Vivien Lake Oakwood erano intime amiche della duchessa di Windsor, ma tra Vivien e Wallis i rapporti peggiorarono durante la seconda guerra mondiale e si deteriorarono irrimediabilmente nel dopoguerra. Non ne conosco la ragione, ma mio marito sì, solo che è vincolato al "silentium">>
Robert era ancora sconvolto dall'idea che anche lady Edith fosse sua parente, forse una sua prozia.
<<Quindi, anche se abbiamo cognomi diversi, siamo tutti parenti? Gli Stoker, gli Oakwood e i Burke-Roche sono tutti ramificazioni dei Van Garrett!>>



Evelyn annuì:
<<La fortuna dei Van Garrett è nata quando hanno scoperto il Varco di Sleepy Hollow.  Io non so cosa vi abbiano trovato, perché anche questo è coperto dal "silentium", ma è chiaro che da quel momento sono diventati una famiglia molto potente, con ramificazioni ovunque. Nessun matrimonio di un membro della famiglia Van Garrett è mai avvenuto per caso>>
Robert pensò ai suoi genitori e al fatto che aveva sempre sospettato che il loro fosse un matrimonio d'interesse, come del resto lo era stato quello di sua nonna Vivien con Henry Oakwood, duca di Albany.
<<Il Varco deve nascondere poteri davvero straordinari se i Van Garrett ne hanno fatto una specie di vocazione dinastica>>
<<E' esattamente così. Trovo molto appropriato l'uso di quei termini. Ma si ricordi, Robert, la punta di diamante dei Van Garrett ora è lei! Tutti noi aspettiamo che lei scopra il Varco di Hollow Beach e ci permetta di svelarne tutti i segreti>>


Cast

Nicole Kidman - Evelyn Van Garrett Stoker

Mia Vasikowska - India Stoker

Elizabeth Bowes-Lyon  - se stessa

Giorgio VI Wndsor - se stesso

Elisabetta II Windsor - se stessa

Johnny Depp - Robert Oakwood

NON SONO CASE DI LUSSO QUELLE CON RENDITA CATASTALE SUPERIORE A 750 EURO.



Gli immobili con rendite catastali superiori a 750 euro NON SONO DI LUSSO, E CHI LI POSSIEDE NON E' RICCO: non ci sto a fare da capro espiatorio di una crociata ideologica contro i proprietari di immobili, quando invece I PATRIMONI FINANZIARI NON PAGANO ALCUNA TASSA. 

Svegliatevi: il PD è il PARTITO DELLE BANCHE, come il suo alleato Monti, che ha mandato in rovina il mercato immobiliare, FAVORENDO COSì I DEPOSITI BANCARI. Da oggi io mi difenderò da questo accanimento fiscale contro chi ha scelto di destinare i propri risparmi a un immobile. Da questo momento il PD è un nemico politico, che non mi tutela né come aspirante insegnante, né come proprietario di immobili. Ne prendo atto e d'ora in avanti il mio voto andrà a chiunque possa maggiormente tutelare i miei diritti.





Monti e Bersani hanno mandato in rovina chi aveva investito i propri risparmi in immobili e con i soldi delle tasse hanno salvato le banche, in particolare quelle tedesche, attraverso un uso vergognoso dei fondi europei finanziati col denaro del contribuente.





Saccomanni è l'ennesimo banchiere che ci ritroviamo come ministro dell'economia. Le banche vogliono sempre un loro uomo come garante del fatto che gli unici patrimoni che non pagano le tasse siano quelli finanziari, mentre i patrimoni immobiliari vengono distrutti e chi ha degli immobili finisce per trovarsi costretto a venderli perché le tasse sono talmente alte che non si hanno i fondi per riuscire a pagarle.

lunedì 7 ottobre 2013

Lady Diana Spencer da bambina, con i genitori, Lord Edward e lady Frances Roche.



Lady Diana Spencer, principessa del Galles, fu battezzata a Sandringham, poco dopo la nascita, nel 1961. 
La madre Frances Roche Shand Kydd apparteneva alla famiglia dei baroni Fermoy.
Il padre, Lord Edward Spencer, era visconte di Althorp e discendente dalla famiglia reale degli Stuart.
I genitori di Diana divorziarono quando lei aveva solo sei anni.

domenica 6 ottobre 2013

6 ottobre 1789: Maria Antonietta placa la folla a Versailles




6 ottobre 1789. Maria Antonietta si affaccia al balcone di Versailles e riesce a placare la folla inferocita sotto le finestre della Reggia contro i sovrani per il continuo aumento del prezzo del pane.

Passato alla Storia come il momento dell'inchino davanti al popolo (improbabile per un sovrano) di Maria Antonietta. In realtà pare che si affacciò ma non fece l'inchino.
E come per la frase sulle brioches ("il popolo ha fame manca il pane"- "che mangino brioches"), si tratterebbe solo di leggenda...

Gli Arcani Supremi. Capitolo 27. La Luna.



L'ultimo oggetto presente nel primo baule era una carta dei Tarocchi, uno degli Arcani Maggiori, il diciottesimo, la Luna. Nell'immagine la luna aveva un volto di donna ed i suoi raggi illuminavano un paesaggio con due torri e due lupi ululanti, uno bianco e uno nero, e in mezzo, un enorme gambero rosso che emerge da un lago. Questi animali facevano da guardia ad un passaggio, un sentiero tra le due torri, che conduceva verso l'orizzonte.
Il significato era ambiguo.
L'unica cosa certa era che quella carta rappresentasse il Principio Creativo Femminile, presente in tutti gli esseri umani, anche nei maschi.
Perché questo Arcano Maggiore si trova proprio qui. C'è un legame tra esso e la scoperta che la vera madre di Vivien era Wallis, duchessa di Windsor?
Aveva sentito dire che quella carta rappresentava l'infanzia, la maternità, il sonno e il sogno, ma anche il viaggio lungo e tormentato o una difficile conquista della verità.





Quando Robert finalmente decise di andare a dormire, era notte inoltrata. Il suo sonno fu molto profondo e al risveglio non riuscì a ricordare alcun sogno. Erano le prime luci dell'alba di una giornata che sarebbe stata sicuramente piena di nuove scoperte, ma lui non sapeva se quelle scoperte gli sarebbero piaciute. Non era mai stato un amante delle novità. Le res novae richiedevano una capacità di adattamento che Robert non sentiva di avere. Molti lo avevano definito "un uomo d'altri tempi" e sotto molti aspetti avevano ragione. Il progresso portava con sé, assieme ai miglioramenti, anche dei peggioramenti, e a volte non era facile stabilire se nel complesso la situazione fosse migliorata o peggiorata.
Da uomo disincantato, scettico e a volte anche cinico, Robert Oakwood non era certo il tipo che si entusiasmasse facilmente per qualcosa.
Forse altri, di fronte alle esperienze che lui stava vivendo in quei giorni, avrebbero provato un senso di euforia, ma non Robert: lui rimaneva scettico e di fronte a tutte le mirabolanti prove che parevano suggerire che lui fosse predestinato a chissà quali eventi per la salvezza dell'umanità, manteneva un distacco venato di diffidenza, che implicava l'eterna domanda che ogni uomo dovrebbe porsi quando le cose sono troppo belle per essere vere: "Dov'è la fregatura?".






sabato 5 ottobre 2013

La Duchessa d'Alba prima della chirurgia estetica...



Sembrerà impossibile, ma Cayetana Maria del Rosario Fitzjames Stuar de Tormes y Falcò Gurtabay, diciottesima Duchessa d'Alba, un tempo non era quello strano agglomerato di botox e acido ialuronico che è adesso. La foto qui sopra ne è la prova. Cosa possiamo dire, al riguardo dei nefasti effetti della chirurgia estetica, che non sia già stato detto? Possiamo aggiungere che la Duchessa d'Alba, pur con tutti i suoi titoli nobiliari e i suoi soldi, e nonostante i numerosi matrimoni con uomini più giovani di lei, è invecchiata male... molto, ma molto male...

giovedì 3 ottobre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 26. Nothing is indestructible.



Una foto nel fondo del baule attirò l'attenzione di Robert.
Ho già visto questa donna da qualche parte. Ha un profilo noto...
Guardò nel retro della foto e rimase di sasso.
Che mi prenda un colpo! Non è possibile!
Eppure la dedica portava una firma inequivocabile.
"To Vivien, Duchess of Albany, the Chosen One. 
Remember, my darling: nothing is indestructible! 
From Paris with love,
Wallis, Duchess of Windsor,
Bois de Boulogne, April 30, 1940"
Quella foto doveva essere allegata ad una lettera, di cui però non c'era traccia.
Ma come faceva Vivien Oakwood a conoscere Wallis Simpson?
Si mise a cercare qualche altra prova e vide in un angolo un pacchetto di fotografie tenute insieme da un cordone.
In tutte era rappresentata la stessa persona, in varie età della vita.
Mio Dio! Ma si conoscevano da decenni!
A stento era riconoscibile Wallis in una immagine della sua prima giovinezza.
"Baltimore was too small for two of us, my dearest! 
This smile is for you. 
I will never forget you and hope one day you can forgive me.
Wallis,
Pensacola, Florida,  August 10, 1916"



Quella dedica non aveva senso.
Nel 1916  Wallis aveva vent'anni e Vivien ne aveva solo tre. Non potevano conoscersi. 
La seconda foto era successiva al primo matrimonio di Wallis con E.W. Spencer.
"I traveled the world and the seven seas, but, my dearest, believe me if I say that true happiness is nowhere. 
Your mother can't stop to think of you.
Wallis, 
Hong Kong, March 15, 1924"



Sua madre? Forse Wallis era amica della madre di Vivien?
Robert cercò di ricordare qualcosa sulla sua misteriosa bisnonna.
La madre di Vivien si chiamava Bessie Warfield ed è morta giovanissima. Come poteva conoscere Wallis?
Eppure erano entrambe di Baltimora.
La curiosità lo spinse a proseguire.
C'era una foto del secondo matrimonio di Wallis, con Ernest A. Simpson.
"I swore to myself that I never, never, never would be married again, but Mr. Simpson is a very gentle and lovely man. He will take care of me and maybe I'll learn to love him. But, honestly, I think true love is only an illusion.
Your mother Wallis,
London, July 21, 1928"



Non è possibile. E' assurdo, è ridicolo anche solo pensarci.
Eppure...
Robert fissò quella foto per molto tempo.
Certo una somiglianza c'è.  La stessa espressione triste di chi ha perduto l'innocenza troppo presto. Il volto rassegnato di chi crede che ormai la vita non potrà riservare alcuna sorpresa.
Non riusciva a togliere gli occhi da quell'immagine.
E quindi quel ridicolo personaggio era il famoso Ernest Simpson, quello che le ha dato il cognome... Un momento, allora Simpson non era il suo cognome da ragazza! Qual era il suo vero cognome?
Si ripromise di fare una ricerca e continuò a passare in rassegna le fotografie.
"I'm nothing to look at, so the only thing I can do is dress better than anyone else. I'd like to see you: your father wrote me you're a young elegant lady. Send me antoher portait of you, please. I hope there will be a prince, in your life.
Wallis,
Burrough Court, January 11, 1931"



Spero che ci sarà un principe nella tua vita... Lo augurava a Vivien o a se stessa? Forse questa foto risale al periodo in cui conobbe il principe di Galles.
La fotografia successiva era stata visibilmente alterata. Qualcuno aveva disegnato una tiara sui capelli di Wallis.
"Who am I? Another Anne Boleyn? I don't know, but now one thing is sure: from tonight Wallis Bessie Warfield Simpson is the most hated woman in the United Kindom and in the British Empire. 
Pray for me, my darling,
Wallis,
Bukingham Palace, August 1, 1934"



Ha scritto per intero il suo nome: Wallis Bessie Warfield Simpson... quindi il suo cognome da nubile era Warfield... e il suo secondo nome era Bessie... 
Un brivido corse lungo la sua schiena.
Non poteva essere solo una coincidenza.
Bessie Warfield, la madre di Vivien, e Wallis Simpson... erano la stessa persona.
In fondo l'aveva anche scritto.
Nothing is impossible...

Gli Arcani Supremi. Capitolo 25. L'eredità di Vivien.



Nelle foto successive al 1939, Vivien Oakwood, duchessa di Albany, non sorrideva più.
Robert si chiedeva cosa fosse successo in quell'anno, per far cambiare così radicalmente l'umore di sua nonna.
Certo, nel 1939 era iniziata al guerra, ma lei viveva già negli Stati Uniti e nessuno dei suoi familiari era stato chiamato sotto le armi.
Dev'essere successo qualcos'altro, qualcosa di molto segreto.
Una cosa che l'aveva colpito era che l'ultima foto in cui Vivien accennava a un sorriso era datata "agosto 1939" ed era stata scattata nel castello dei Burke-Roche.
Il commento era lapidario:
"Io ed Edith Burke-Roche, il 31 agosto 1939, quando tutto ebbe inizio"


Robert rimase di sasso.
Quando tutto ebbe inizio? Tutto cosa? Un collegamento con la guerra ci deve essere: il giorno dopo Hitler e Stalin hanno invaso la Polonia. Ma cosa poteva esserci in comune tra i Burke-Roche e il nazismo?
Stando alle ricostruzioni di lady Edith, all'epoca il Priore degli Iniziati era lord Hector Burke-Roche. Poi, per ragioni segrete, nel 1945 c'era stato un avvicendamento: lord Hector era stato costretto a dimettersi e Vivien Oakwood era diventata il nuovo Priore.
Cos'era successo? Qual era stata la ragione che aveva fatto scattare la lunga faida tra gli Oakwood e i Burke-Roche?
Quel giorno fu scoperto il Varco, nel lago dietro a casa Oakwood. Forse qualcuno si aspettava di essere aiutato da questo fatto?



Il lago, nel 1939, era molto più esteso. Una parte di esso era stata bonificata per ordine dei Burke-Roche, e gli Oakwood si erano opposti in tutti i modi.
Tra l'altro, il terreno intorno a casa Oakwood era l'unico che aveva mantenuto un grande numero di alberi, tale da far sembrare quel luogo una foresta, più che un giardino.
Del resto chi ha il cognome Oakwood non può che desiderare attorno a casa sua una foresta di querce.
La quercia era l'albero sacro dei Celti e dei loro sacerdoti, i Druidi, il cui nome derivava proprio da quello dell'albero, in lingua celtica.
Vivien aveva fatto il possibile per far assomigliare il suo giardino ad una foresta celtica, ma era il Lago il vero tempio a cielo aperto.
La bonifica di parte del Lago per volontà dei Burke-Roche è stata vista come una profanazione che andava punita.
Ma questi pensieri non riuscivano a trovare un ordine nella mente di Robert.
Cos'è successo la notte del 31 agosto 1939 a casa dei Burke-Roche? Perché questo evento ha segnato la vita di tutti coloro che erano presenti a quella festa? Che collegamento ha tutto questo con la setta degli Iniziati e con l'inizio della seconda guerra mondiale?
Guardò le altre casse stipate in quella cantina e si chiese se lì avrebbe potuto trovare qualche risposta, o almeno qualche indizio.



Cast

Edith Bouvier Beale - Vivien Oakwood, duchessa di Albany

Drew Barrymoore - Vivien Oakwood, a sinistra, nella terza foto.

Jessica Lange - lady Edith Burke-Roche (appoggiata al pianoforte)



lunedì 30 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 24. Il segreto di Vivien Oakwood, duchessa di Albany




Rovistando nel baule della cantina, Robert Oakwood trovò numerose fotografoe di sua nonna Vivien da giovane. Era molto bella ed elegante, e anche radiosa e sorridente.
Sul retro di ognuna c'era un'annotazione scritta con la sua inconfondibile calligrafia.

1919. Baltimora (Maryland, USA). Io a 5 anni, con mia zia Ygerne e mio cugino Arthur.



Ygerne Lake era la sorella del padre di Vivien ed aveva fatto da madre a Vivien dopo la morte prematura di sua madre Bessie.

1931. Albany (NY, USA). Il giorno del mio fidanzamento con Henry, Duca di Albany



Dunque è vero! Lei era realmente la Duchessa di Albany!

1934. Manhattan (NY, USA). Il giorno del mio matrimonio.



1937. Hollow Beach (Long Island, NY). L'anno in cui ho conosciuto i Burke-Roche



1939. Hollow Beach. L'anno in cui ho scoperto il Varco.



Quella appariva l'ultima foto realmente felice...

Robert trovò una lettera, sigillata con la ceralacca. Dietro c'era scritto: "Per Robert, con amore".
Il contenuto di quella lettera rivelava come Vivien fosse al centro di una ragnatela di intrighi persino maggiore di quello che i Burke-Roche e gli Stoker credevano:

Un giorno il mio erede leggerà queste parole.
A te, Robert, confido la mia paura e la mia solitudine.
Ti lascio la certezza che il mio corpo e la mia anima non faranno la stessa fine di ogni altro corpo e di ogni altra anima.
Io ritornerò. 
Prima o poi ritornerò.
Cos'è infatti la sopravvivenza se non sopravvivi intero?
Chiedilo a lady Edith Burke-Roche. 
Che cosa succede quando non riesce più a sentire la musica della vita?
I ricordi non sono sufficienti, a meno che non ci chiamino ad un Nobile Scopo.
Perché la fratellanza degli Iniziati non è concorde sulla via da seguire?
Tu lo scoprirai e capirai come questa battaglia ha condannato me a decenni di personale disperazione.
Le mie parole sono il tuo futuro.
Le mie domande sono semplici: con chi ti alleerai?
Con i Burke-Roche, gli auto-idolatri fautori dell'Ombra, che chiedono sacrifici di sangue? 
O con gli Stoker, che hanno cercato un compromesso tra le varie fazioni?
La scelta è già dentro di te, e così incontrerai il tuo destino.
Permetterai che gli Iniziati rimangano soltanto una società segreta?
Quando me ne sarò andata mi incolperanno di tutti i mali. Mi chiameranno Jezabel, Imperatrice della Gehenna, e la ruota dovrà girare e girare e girare per molto tempo prima che io possa tornare sotto nuove spoglie.
Sarò pronta a tornare in questa dimensione, a patto che tu sia in grado di permettere al Varco di aprirsi un'ultima volta, prima di chiuderlo per sempre con un sigillo d'oro.
Allora il Lago tornerà ad essere soltanto uno specchio d'acqua nella natura selvaggia.





Cast

Edith Bouvier Beale - Vivien Lake Oakwood, Duchessa di Albany

domenica 29 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 23. Discesa agli Inferi.



La porta della cantina cigolò in maniera sinistra.
Un'aria fredda e umida fuoriuscì dalle scale, insieme ad un odore di vino e di conserve.
Robert cercò a tentoni l'interruttore, ma la lampadina era fulminata.
Si fece luce allora con una pila elettrica: una luce azzurrina che rendeva ancora più fantasmatico l'aspetto di quel mondo infero nel quale discendeva.
Ogni personaggio ha la sua discesa agli inferi.
La discesa nella cantina era la versione moderna e domestica di quel mito, ma non per questo faceva meno paura, anzi, era divenuto un topos dei film horror.
Scese le scale di pietra grigia, e fece scorrere rapidamente la luce della pila sulle pareti del sotterraneo.
Erano inzuppate di umidità.
Una cantina in una striscia di terra tra il mare e la laguna... è già tanto se non la ritrovo completamente allagata.




La costruzione era comunque ancora abbastanza solida ed i tubi sembravano a posto.
Robert procedette nello scendere le scale fino ad arrivare alla cantina vera e propria.



L'aria era gelida e l'umidità penetrava nelle ossa.
L'unica fonte d'aria era una grata che dava su una "bocca di lupo", da cui entrava una tenue luminosità azzurra, che proveniva dai lampioni della Antler Street.
Sotto la grata, un vecchio tavolaccio era appoggiato al muro. Nelle vicinanze c'erano altri mobili che parevano piuttosto malconci, e alcune botti.



Per terra c'era molto ciarpame di ogni genere.
In un angolo, Robert vide quello che cercava.
In quegli scatoloni di legno mia nonna teneva nascosti i suoi segreti. Nessuno ha mai avuto il coraggio di toccarli. 



Si avvicinò al gruppo di casse e constatò che erano ancora in buono stato.
Provò a sollevarne una e gli parve abbastanza leggera.
Notò che c'era un meccanismo ad incastro che teneva sigillato il coperchio al resto della cassa.
E' il momento di aprirla e scoprire ciò che Vivien teneva nascosto al resto del mondo...

sabato 28 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 22. L'Imperatore.



Quando Robert Oakwood arrivò davanti al cancello della fatiscente villetta che era stata dei suoi nonni, vide che c'era una lettera nella buchetta della posta.
Qui non ci abita nessuno da anni, ma c'è ancora l'elettricità e l'acqua corrente. Dunque questa lettera o è una bolletta o è una pubblicità. Oppure è destinata proprio a me. In fondo ormai tutti sanno che sono a Hollow Beach.
Cercò la chiave, aprì la buchetta e constatò che era valida la terza ipotesi.
C'era il suo nome ed era chiusa con uno strano sigillo, composto da due cerchi concentrici e all'interno del più piccolo vi era inscritta una I maiuscola.



Gli Iniziati... devo aver superato qualche altra prova senza essermene accorto...
Sentì che dentro la busta c'era una carta.
Sicuramente uno degli Arcani Maggiori. Mi stanno comunicando qualcosa, ma io non conosco i tarocchi. Dovrò fare delle ricerche... forse troverò qualcosa in cantina, negli scatoloni.
Per anni nessuno aveva trovato il coraggio di scendere in quello scantinato umido e di aprire i bauli vi si trovavano da chissà quanto tempo.
Prima aprirò la lettera.
Entrò in casa e notò che c'era uno strano ordine.
Vide un biglietto sul comò.
"Mi sono permesso di fare un sopralluogo per organizzare meglio il progetto di restauro. Ci vediamo domattina nel mio studio. Richard Stoker"
Robert sospirò.
Era stata una pessima idea lasciare a Stoker le chiavi di casa.
Ma adesso vediamo la carta.
Aprì la busta, vide che non c'era nient'altro, oltre all'Arcano Maggiore.
L'Imperatore!
Il personaggio gli ricordava le immagini tradizionali di Carlo Magno, con la barba, la corona imperiale e lo scettro.
Nel libro del sangue reale c'era anche un albero genealogico che collegava i Merovingi con i Carolingi e questi ultimi con la dinastia successiva, i Capetingi.
La madre di Carlo Magno, Bertrada di Laon, detta anche, ironicamente, Berta dai lunghi piedi, era nipote di una omonima Bertrada di Plum, che risultava discendente di Teoderico III, uno degli ultimi re merovingi.

File:Bertrada of Laon Jardin du Luxembourg.jpg

Il collegamento tra i Carolingi e il Capetingi era più complicato, ma risultava comunque presente: Ugo Capeto era infatti discendente, per linea femminile, di uno dei figli di Carlo Magno, Pipino II.
La discendenza esatta era: Pipino II, Bernardo re d'Italia, Erberto di Vermandois, Beatrice di Vermandois che aveva sposato Roberto di Neustria, padre di Ugo, conte di Parigi, a sua volta padre di Ugo Capeto, re di Francia.
L'ultima discendente della linea primogenita dei Capetingi, Isabella di Francia, moglie di Edoardo II d'Inghilterra, aveva portato nelle vene dei Plantageneti la discendenza dal primo sovrano del Sacro Romano Impero.
Osservò di nuovo l'Arcano Maggiore.
Il sangue reale è anche sangue imperiale.
Oltre che sangue messianico e arturiano.
E sia i Burke-Roche che gli Stoker erano certissimi che la linea più pura di quella stirpe era stata generata dal matrimonio di Henry Oakwood, duca di Albany con Vivien Lake, Priora degli Iniziati.
Perché mio padre non mi ha detto nulla? 
Ogni tentativo di scavare nel passato della vita di suo padre finiva sempre con una lunghissima serie di "Non so" o "Non ricordo".
Eppure anche lui aveva seguito la tradizione degli antenati, scegliendo di sposare una donna dal cognome illustre.
Adelaide Van Garrett.
E stamattina scopro che la moglie di Stoker è pure lei una Van Garret. Ed io sto scrivendo la tesi di dottorato sul mistero di Sleepy Hollow, dove i Van Garrett erano imparentati con i Van Tassel, una famiglia da tempo estinta, caduta in disgrazia per l'accusa di stregoneria rivolta a molte delle sue esponenti femminili.





Lady Mary Archer Van Tassel e la figliastra Katrina erano sospettate di stregoneria.
Ma c'era del fondamento in quelle accuse?
Come mai i Van Tassel si erano estinti, mentre i Van Garrett avevano prosperato e fatto fortuna?
L'istinto spinse Robert ad osservare la porta della cantina, come se lì ci fosse qualche risposta a quegli interrogativi.
La porta della cantina. The cellar's door...
Era un'espressione che J.R.R. Tolkien aveva considerato come profondamente evocativa nell'ambito del genere letterario del fantastico e in quello del fantasy.



In particolare il genere gotico, da cui era disceso il genere horror, avevano cara quell'espressione e collocavano nel buio delle cantine le paure più terrificanti.



Robert si diresse verso la vecchia porta rovinata e grigiastra che conduceva in cantina.
Era chiusa a chiave.
Sento che c'è qualcosa là sotto. Qualcosa che forse non mi piacerà...




Cast

Christina Ricci - Katrina Van Tassel

Johnny Depp - Ichabod Crane

Miranda Richardson - Mary Archer Van Tassel

Michael Gambon - Baltus Van Tassel

Martin Landau - Peter Van Garrett

Richard Griffiths - magistrato Philipse

Ian Mc Diarmid - dottor Thomas Lancaster

Jeffrey Jones - reverendo Steenwyck