Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
domenica 10 marzo 2013
Gli eredi di Gothian. Capitolo 75. Il Finale.
Marvin sedeva da solo sul Trono Imperiale di Lathena.
Pochi giorni prima, con una cerimonia sobria, aveva assunto il titolo di Imperatore-Profeta del Continente Centrale. Gli ambasciatori dei Lathear, dei Keltar, degli Alfar e degli Albini avevano riconosciuto a Marvin la sovranità politica e religiosa suprema dell'intero continente.
E magari alcuni penseranno che questo mi ha reso felice. Se sapessero a cosa ho rinunciato! Il gioco del trono ha distrutto la mia famiglia e il mio popolo. Sono Imperatore di un continente distrutto. E riguardo alla parola Profeta... be', forse il mio Sentiero Dorato non piacerà a tutti.
L'Imperatore-Profeta condivideva la solitudine del potere col suo cane lupo bianco, Arf, che era appartenuto a suo padre Masrek.
Padre, perdonami per quello che ho fatto a Elner. Ma lui non mi ha lasciato altra scelta!
A Lathena la notizia della morte di Elner era stata accolta da un tripudio che aveva messo in imbarazzo persino i nemici storici del defunto imperatore.
Si sono liberati di un incubo. Irulan sarà una buona reggente. I Lathear la ameranno.
Ufficialmente non c'era stato alcun passaggio di potere, in quanto Irulan era già stata insediata nel ruolo di luogotenente del capo dello stato.
Non c'erano state né incoronazioni, né acclamazioni.
Io ho l'anello, il sigillo e i tesori della corona. Non c'è bisogno d'altro.
Il Sommo Sacerdote di Eclion, Caifa, aveva scomunicato il cardinale Arenga, implicato nella congiura e nella condanna al rogo di molti innocenti.
Quando si erano incontrati, Caifa gli aveva chiesto:
<<Sire, rivelami la tua Profezia!>>
Marvin aveva sorriso ironicamente:
<<La Profezia è come la vista. Dove non c'è luce, non si vede niente>>
Caifa si era indignato:
<<Osi dunque insinuare che noi serviamo l'oscurità?>>
Marvin gli rispose:
<<Tu l'hai detto. Ed ora io ti predìco: d'ora in avanti vedrete il figlio dei Cento Re che spartirà con un solo gesto la luce e la tenebra, e camminerà sulle nubi del cielo di Gothian>>
Caifa allora capì che il Profeta aveva parlato, e il futuro che aveva profetizzato avrebbe privato il clero di Larthena del suo primato.
Aveva fissato Marvin duramente, ma non aveva osato replicare.
Sa che gli equilibri sono cambiati e che un conflitto non servirebbe a nessuno.
Marvin si era sentito, per la prima volta, detentore di un potere indiscutibile e questo gli aveva fatto paura, perché l'euforia del sommo potere era pericolosa.
La reggia di Lathena è una grande tentazione a cui devo resistere.
Doveva lasciare la città eterna il prima possibile, ma c'era un ultimo incontro che non poteva essere trascurato.
Marvin andò a visitare suo nonno Sephir Eclionner, la cui salute stava declinando.
Il vecchio mostrò nei confronti del nipote molto rispetto e persino una punta di ammirazione:
<<E così finalmente sappiamo chi è il vincitore del Gioco del Trono. Immaginavo che avresti vinto tu. Quel poco di premonizioni che mi è toccato come dono di famiglia, aveva percepito che il Trono alla fine sarebbe andato a te. Non capisco, però, per quale motivo tu voglia tornare a Gothian. Qui si sta benissimo e godersi qui il Trono imperiale è una cosa estasiante>>
Marvin sospirò:
<<Io ho rinunciato alla mia natura umana. Sono un non-morto. Devo abitare in un luogo con un clima più adatto a me, in mezzo ai miei simili, i vampiri albini del nord. Inoltre non intendo lasciare che i privilegi del potere influenzino la mia persona. E infine, a Gothian, so bene di chi potermi fidare e come difendermi se attaccato. Addio, nonno: la Profezia è chiara, questa è l'ultima volta che ti vedo su questa terra. Forse le nostre anime si ritroveranno in un'altra dimensione!>>
Sephir aveva accettato con serenità questo vaticinio.
Ha vissuto a lungo. Ora è stanco. Senza il Gioco del Trono la vita gli è divenuta insostenibilmente noiosa.
Dopo questo addio, Marvin era partito in incognito e aveva ritrovato Daenerys, secondo i piani, alla Porta Orientale.
Lei lo aveva abbracciato e non c'era stato bisogno di dire altro.
Il ritorno a Gothian era stato rapido.
Daenerys aveva ottenuto il titolo di contessa di Gothian, che era stato di suo padre Fenrik.
Il fratello di lei, Daemon, era stato privato di ogni titolo e condannato a morte in contumacia con l'accusa di aver partecipato alla congiura per uccidere Marvin. Ora si trovava nel suo rifugio, all'Ultima Thule.
E lì rimarrà, a riflettere sui propri errori.
Ma la punizione per gli altri cospiratori era stata durissima.
I congiurati minori erano stati tutti condannati a morte: il generale Tarkin, il duca di Alba-Osuna, il rinnegato Gallrian de Bors e il druido Bendeigid.
Era stato invece graziato l'elfo oscuro, Thalion Morgil di Lumbar, detto il Drow, perché era passato dalla parte di Marvin, contruibuendo in maniera determinante alla fine dell'assedio di Elenna sul Dhain.
Però le morti da me ordinate ed eseguite mi hanno già valso il soprannome di Bloody Marvin, the Kinslayer: Marvin il Sanguinario, il Fratricida.
Marvin scrollò le spalle.
Oderint, dum metuant! Che mi odino pure, purché mi temano! Io tengo in ostaggio tutti i loro figli!
Anakin e Valyria Eclionner, figli di Marigold e Sephir.
Eleanor e Faykan Eclionner, i figli di Alienor ed Elner.
Arthur Eclionner, il figlio legittimo di Marvin e Igraine.
Mordred Eclionner, il figlio illegittimo nato dall'incesto tra Marvin e sua zia Ellis Eclionner.
Helena Eclionner Vorkidian di Linthael, figlia di Vyghar di Linthael e Lilieth Vorkidian.
Sette rampolli! La nuova generazione degli Eclionner. E sono tutti qui, dove io li crescerò e li educherò, con l'aiuto di Ellis, l'unica persona che mi ama veramente.
Ellis non lo aveva rimproverato nemmeno dopo la morte Elner.
Marvin aveva cercato di attutire il colpo:
<<Se fosse stato possibile salvarlo, lo avrei fatto. Ero disposto a perdonarlo. Gli avevo offerto la vita e la libertà. Ma non potevo permettergli di rimanere sul Trono e di utilizzare il potere per danneggiare la pace di cui abbiamo un disperato bisogno. Io ti chiedo perdono Ellis>>
<<Mio figlio era un traditore>> aveva commentato lei amaramente <<ed ha fatto la fine che spetta ai traditori. Non devi scusarti con me, Marvin. Sono io che devo chiedere scusa al mondo intero, per non essere stata una buona madre per l'imperatore>>
Marvin l'aveva abbracciata e le aveva detto:
<<Sarai un'ottima madre per nostro figlio e per tutti gli altri piccoli Eclionner che cresceranno qui>>
E lo era veramente!
Ama Mordred più di tutti, ma è un'ottima madre anche per gli altri. Ha imparato dai suoi errori ed ora sa ciò che va fatto e ciò che va evitato.
Il cuore di Marvin apparteneva a Daenerys, ma il suo corpo aveva trovato in Ellis una passione che non aveva mai conosciuto prima.
Se penso che da bambino avevo paura di lei.
E il castello di Gothian è veramente la sua residenza ideale per una dark lady, su questo non ci sono dubbi.
Ellis era profondamente legata a Marvin, che nel suo cuore aveva preso il posto sia di Masrek che di Elner.
La guerra e le congiure l'avevano privata di tutto, fuorché del più antico degli scopi: la vita di domani. Marvin le aveva donato, oltre al suo affetto, anche un figlio, e la possibilità di fare da madre a tutta la nuova generazione degli Eclionner. Ora lei viveva solo per loro: per Marvin, per il loro figlio e per gli altri bambini che sarebbero cresciuti considerandola una madre.
La matriarca della Dinastia.
Se la forza di Ellis era quella della Dinastia, la forza di Daenerys era il suo controllo della maggioranza dei non-morti, i vampiri albini che vivevano nelle zone del circolo polare ed erano sempre stati la ragione della grande potenza di Gothian
Daenerys accettava il corteggiamento di Marvin, ma pareva intenzionata a farlo durare in eterno, almeno fintanto che tra loro non ci fosse stata Ellis.
E tu, e noi, e lei, tra noi...
Quello strano triangolo si sarebbe anche potuto realizzare se Daenerys avesse ammesso che anche un vampiro può sempre avere un'anima.
Ancora però non si fidava.
La guerra santa dei Keltar aveva eliminato buona parte dei vampiri "assassini" e aveva risparmiato i vampiri che non si nutrivano di sangue umano. Questi ora guardavano a Daenerys, la nuova Contessa di Gothian.
Ormai il castello di Gothian era diventato l'ombelico del mondo.
Da lì, Marvin avrebbe controllato il suo Impero. Un Impero destinato ad essere millenario, poiché il suo Imperatore lo era.
Il Sentiero Dorato è un dono che ho fatto all'umanità, ma per me stesso ho scelto il Sentiero Oscuro. Non che ci sia molta differenza tra i due: qualunque cosa avessi fatto, in futuro mi avrebbero chiamato Shaitan, Imperatore della Gehenna.
Credono che io sia posseduto da Eclion, il Signore delle Tenebre, e che abbia ceduto al lato oscuro, ma si sbagliano. Io mi sono sacrificato al lato oscuro per salvare tutti gli altri. Ora non lo capiscono, ma un giorno, quando se ne renderanno conto, mi ringrazieranno.
Ho esposto la mia anima al tocco del male, per salvare quella dell'umanità.
Qualcuno doveva farlo e lui era sempre stato il più forte.
Cast
Jon Snow - Marvin Eclionner Vorkidian nella prima foto
Tywin Lannister - Sephir Eclionner
Jamie Campbell Bower (Artù di Camelot) - Marvin Eclionner Vorkidian nelle foto successive
Eva Green (Morgana di Avalon) - Ellis Eclionner
Caifa, Sommo Sacerdote del Sinedrio di Gerusalemme - Caifa, Sommo Sacerdote del Dio Eclion
Vampira di Luis Royo - Daenerys Steinberg, Contessa di Gothian.
Signore delle tenebre - demone Eclion, capostipite della dinastia Eclionner
Nota
Anche questo secondo romanzo del ciclo di Gothian è finito. Il successivo romanzo si chiamerà "L'Imperatore-Profeta di Gothian".
Gli eredi di Gothian. Capitolo 74. Alienor diventa regina degli Alfar
Le nozze tra Alienor di Alfarian e il capitano Lorran Plum, erano state celebrate presso il Castello di Caemlyn, al centro della capitale del regno dei Keltar, presso cui teneva la corte Marvin Eclionner Vorkidian.
Era stato lo stesso Marvin a condurre la sposa all'altare.
A cosa stava pensando, mentre mi accompagnava? C'è stato un tempo in cui eravamo certi di essere destinati l'uno all'altra. Ma noi ci siamo fatti beffe del destino, almeno per il momento.
A questo pensava Alienor mentre, insieme al marito, insignito del titolo di Consorte Reale, raggiungeva in carrozza la città di Elenna sul Dhain, per reclamare finalmente la sovranità sugli Alfar, il suo popolo.
La zia di Alienor, la principessa Aurora, e suo marito Lord Ywain de Bors, duca di Amnisia e governatore di Elenna, avevano predisposto tutto per l'incoronazione.
Il fratello di Alienor, Hans Axel di Alfarian, era stato condannato a morte con l'accusa di aver partecipato alla congiura contro l'Imperatore.
La condanna era avvenuto dietro ordine espresso di Marvin.
Alienor non poteva fare a meno di notare che la cospirazione aveva inciso pesantemente nel carattere di Marvin, che si era fatto più severo, a volte persino spietato, e in questo assomigliava sempre più alla crudele Dinastia paterna, gli Eclionner, e sempre meno alla valorosa famiglia materna, i Vorkidian.
Però è a lui che devo la mia libertà e il mio regno. La corona che oggi mi sarà posta sul capo è un dono che lui ha voluto farmi, insieme all'autonomia del popolo degli Alfar.
Marvin aveva però posto una condizione:
<<Ywain de Bors sarà il Primo Ministro. Avrai modo di apprezzare la sua onestà. E' tuo parente e mio amico, e sento che la sua stirpe avrà un grande futuro, mantenendosi sempre leale a te e a me>>
Ma la condizione più gravosa era un'altra:
<<Tua figlia Eleanor è una Eclionner e così pure il figlio che hai concepito con Elner, in quel matrimonio senza amore. Ora che hai un nuovo marito, che ti darà altri figli, destinati a regnare dopo di te, io reclamo la patria potestà per i figli di mio fratello. Appartengono alla mia famiglia, alla Dinastia Imperiale, e non posso permettere che crescano lontano da me. Mi odierai per ciò che ti ordino, ma un giorno mi ringrazierai>>
Quella era una condizione intollerabile.
<<Marvin, conosco le leggi degli Eclionner, ma speravo che tu fossi diverso da loro. Non sarà certo sottraendo i figli ad una madre che ti renderai popolare agli occhi del tuo impero>>
Lui aveva sospirato:
<<Ci sono leggi che nemmeno io posso cambiare. Un giorno capirai... te lo prometto, un giorno ti sarà tutto chiaro... e ti assicuro che i tuoi figli saranno allevati come principi!>>
<<Il figlio che aspetti sarà un maschio e si chiamerà Faykan Eclionner. Anche lui dovrà essere condotto presso di me, a Gothian, dove sarà educato. I figli che avrai col tuo secondo marito, e la mia premonizione mi dice che anch'essi saranno due, un maschio e una femmina, li potrai tenere con te, e nominarli eredi del tuo regno>>
Non c'era possibilità di opporsi a quell'ordine che aveva in sé la forza della profezia.
Marvin controllava ormai quattro regni: l'impero dei Lathear, il regno dei Keltar, il regno degli Alfar e il regno degli Albini del nord, con capitale Gothian.
Ma soprattutto controllava il futuro.
Se questo è il suo Sentiero Dorato, allora siamo tutti suoi prigionieri.
Cast
Tamzin Merchant (Catherine Howard) - Alienor di Alfarian
Jonathan Rhys-Meyers (Enrico VIII Tudor) - Lorran Plum
Jon Snow - Marvin Eclionner Vorkidian
Loras Tyrell - Ywain de Bors, duca di Amnisia e primo ministro degli Alfar
Myrcella Baratheon - Eleanor Eclionner d'Alfarian
Tommen Baratheon - Faykan Eclionner d'Alfarian
Gli eredi di Gothian. Capitolo 73. Marvin ed Irulan
La Reggente Irulan Eclionner fu ricevuta in privato dal nuovo Imperatore dei Latheat, suo cugino Marvin Eclionner Vorkidian.
Era passato solo un giorno dalla morte di Elner XI e dalla presa di potere di Marvin.
Non ho risentmento verso di lui, ma solo pietà, perché un uomo disperatamente solo.
Marvin era seduto su un'antica panca in pietra.
Ha un aspetto truce e minaccioso, ma è solo una maschera per difendere la sua fragilità.
Irulan gli si avvicinò e lui le fece cenno di sedersi.
<<Cara cugina, non intendo parlare di politica. Credo che voi e vostra madre, con l'aiuto di Lord Bial e Lord Vyghar potrete amministrare ottimamente l'Impero, quando io tornerò a nord>>
Irulan annuì, rimanendo in silenzio.
Marvin sentì che era ricettiva:
<<Rivelami un segreto. Come riesci a vivere senza amore?>>
La domanda sorprese la giovane donna:
Come fa a saperlo?
<<Cerco di evitare le persone di cui potrei innamorarmi>>
Marvin annuì:
<<Inomma, occhio non vede, cuore non duole. Dovrei abituarmici anch'io>>
La cosa meravigliò Irulan:
<<E Daenerys di Gothian? Dicono che tu sia innamorato di lei>>
Marvin sorrise:
<<Vedo che i pettegolezzi viaggiano veloci da queste parti. Comunque sì, è vero, ma non sono ricambiato da lei. Daenerys mi accetta come amico, ma nulla più>>
Irulan incominciò a percepire che quel discorso non era affatto leggero come pareva all'inizio.
Lui sa che io non amavo Elner.
<<Mi dispiace, Marvin>>
Marvin annuì:
<<Dispiace anche a me. Sai c'è una frase di Balzac che dice: "Le donne, quando non amano, hanno tutto il sangue freddo di vecchio avvocato">>
Irulan era sempre più convinta che quella conversazione stesse prendendo una bruttissima piega.
<<E' una frase molto crudele>>
L'Imperatore scrollò le spalle:
<<Crudele, forse, ma sicuramente vera!>>
Una morsa allo stomaco fece accelerare il battito del cuore di Irulan.
Vuol far pagare a tutto il genere femminile la sua sfortuna in amore.
Capì però che c'era una via di salvezza, almeno per lei:
<<Io non mi innamoro. Per cui posso garantirti che nelle questioni del regno mostrerò tutta la freddezza del vecchio avvocato di cui parlava Balzac>>
Citare Balzac era sempre un modo per nobilitare i propri difetti.
L'espressione di Marvin divenne conciliante:
<<Lo spero bene. Ti ho nominata Reggente anche per questo motivo. Ma se dovessi scoprire che tu ami qualcuno e non me lo confessi, farai una fine molto peggiore di quella di Elner>>
Lei rimase senza parole.
Ha il volto di un ragazzo triste, ma ha dentro di sé il rancore e la crudeltà di un demone.
Lo fissò con apprensione.
<<Non credo proprio che mi innamorerò, ma se dovesse succedere sarai il primo a saperlo e ti offrirò le mie dimissioni>>
Marvin annuì:
<<Vedo che ci siamo capiti, Irulan. Hai vinto il Gioco del Trono, a modo tuo. Quindi posso solo augurarmi che tu non mi deluda>>
Quella frase fu detta con freddezza e lo sguardo che lui le riservò era carico di minaccia.
Irulan si spaeventà.
Il Continente Centrale è caduto sotto il potere di un demone. E' lui, Marvin, il vero vincitore del Gioco del Trono!
E qui ebbe la sua seconda intuizione.
Non era Elner l'incarnazione di Eclion... era Marvin!. E' lui quello di cui bisognava aver paura. Ma ormai è troppo tardi.
Cast
Virginia Madsen (Irulan Corrino) - Irulan Eclionner
Lui Royo - Marvin Eclionner Vorkidian
Eimlia Clarke (Daenerys Targaryen) - Daenerys di Gothian
Con la partecipazione di Honoré de Balzac nella parte di se stesso.
sabato 9 marzo 2013
Gli eredi di Gothian. Capitolo 72. La resa dei conti. Marvin si impadronisce del potere assoluto.
Marvin Eclionner Vorkidian non aveva mai visto Lathena, la città dei suoi antenati paterni, gli Eclionner, la Dinastia imperiale dei Lathear.
Nell'acropoli la Piramide Imperiale fronteggiava il Tempio di Eclion.
Marvin confrontava quello che vedeva con ciò che gli mostravano le memorie di Arexatan nella sua mente.
Ora c'è uno sfarzo molto maggiore, ma anche molto più sudiciume.
Era stato facile ingannare le guardie sia alle mura della città, sia a quelle dell'Acropoli.
Mi hanno scambiato per un pellegrino.
Daenerys era rimasta fuori città.
Dice che quello che succederà è una questione privata tra me e gli Eclionner.
Forse era vero, ma in realtà lei aveva paura di quello che sarebbe potuto succedere se lui avesse fallito.
Non vuole legare ulteriormente il suo destino al mio. Teme che il mio Sentiero Dorato la possa intrappolare.
Che lo pensasse pure!
Non ho bisogno di lei. Non ho bisogno di nessuno. Quello che accadrà oggi sarà solo opera mia.
Quando si trovò di fronte alla Piramide Imperiale, sentì che quella era la sua ultima possibilità di abbandonare il Sentiero Dorato.
Posso ancora tirarmi indietro, ma se entro in questo luogo, supererò il punto di non ritorno.
Si avvicinò all'ingesso e quando le guardie gli chiesero di identificarsi, lui mostrò loro l'anello imperiale di zaffiro, che era appartenuto a suo padre e prima ancora alla sua nonna paterna, Wensy Fuscivarian, e prima di lei, negli anni antichi prima del Grande Cataclisma, alle principesse Diana e Kate, come anello di fidanzamento.
Ma era pur sempre l'anello della Dinastia Imperiale, quello che rendeva veramente legittima la successione al Trono del Sole.
Le guardie, vedendo l'anello, rimasero di sasso.
Marvin sospirò:
<<Mi farete entrare con tutti gli onori, come spetta a un Principe del Sangue, oppure preferite che io vi dia un assaggio dei miei nuovi poteri?>>
Sapevano che Marvin era divenuto un essere sovrumano, per metà uomo e per metà vampiro, con una forza che mai nessuno prima aveva conosciuto.
Saggiamente, scelsero di inginocchiarsi:
<<Vostra Altezza Imperiale, Lord Bial e Lord Vyghar ci avevano avvertiti della possibilità del vostro arrivo, ma l'Imperatore e gli altri membri della Dinastia non sanno niente>>
Marvin rise:
<<Vorrà dire che farò una sorpresa a mio fratello e ai miei parenti>>
I pretoriani capirono che c'era dell'ironia nelle sue parole, e proprio per questo lo presero molto sul serio.
<<Quindi non dobbiamo farvi annunciare?>>
Marvin scosse il capo:
<<No! E' giorno di udienze, non è vero? Mi presenterò nella sala del trono come postulante e aspetterò il mio turno. Mio fratello apprezzerà>>
Nessuno ci credeva, ma proprio per questo fecero entrare Marvin senza ulteriori indugi.
I pretoriani sentono lontano mille miglia quando cambia il vento.
Marvin era l'Astro Nascente, destinato da sempre al Trono del Sole.
Bial e Vyghar sono già passati saggiamente dalla mia parte.
Si fece avanti lungo la sala del Trono.
Teneva ben alta la mano con l'anello di zaffiro degli Eclionner, rivendicando apertamente il Trono.
Quello che sta per accadere getterà una luce oscura sul mio conto. Ma del resto io sono nato nel dolore, e nel dolore sono cresciuto e vissuto. E' un'ombra che mi seguirà per tutta la vita.
Vedendo il suo anello, i cortigiani si scostarono fin quasi a sparire, ed egli poté procedere indisturbato verso il Trono del Sole.
Lì suo fratello Elner XI sedeva in mezzo a due donne: a sinistra c'era l'imperatrice Irulan e a destra c'era la madre di lei, la principessa Susan Fuscivarian.
Quando fu ben vicino, Marvin salutò:
<<Mio caro fratello, mi dicevano che un tempo sui due seggi a fianco a voi c'erano la vostra prima moglie Marigold e vostra madre Ellis>>
L'imperatore si alzò in piedi sdegnato:
<<Come osi rivolgerti a me in questo modo, arrivando qui senza farti annunciare e provocandomi con parole da villano!>>
Marvin sorrise:
<<Mi aspettavo un'accoglienza più piacevole dal mio caro fratellastro. Vi porto i saluti di vostra madre, e vi faccio le mie condoglianze per la morte di Marigold>>
Era una provocazione che andava oltre ogni limite.
Elner XI fece segno alle sue guardie del corpo di uccidere Marvin.
Esse gli si scagliarono addosso, ma lui, con la velocità di un fulmine, le abbatté una dopo l'altra.
A quel piunto, Irulan si alzò e si fece da parte, così come anche sua madre Susan e tutte le altre guardie, per non parlare dei dignitari di corte, dei nobili e del resto della Dinastia.
Hanno capito che Elner è spacciato.
Marvin si rialzò in piedi, scrollandosi la polvere e i resti delle guardie che erano morte, con un gesto di sprezzante noncuranza.
<<C'è qualcun altro che mette in dubbio il mio diritto legittimo di successione al Trono imperiale dei Lathear?>>
Nessuno fiatò.
Marvin sollevò di nuovo la mano destra, con l'anello imperiale bene in vista.
<<Elner XI, tu sei stato riconosciuto colpevole di una cospirazione ai miei danni. Ti offro il mio perdono, purché tu ammetta pubblicamente le tue colpe, mi implori perdono davanti a tutti e mi ceda spontaneamente il Trono Imperiale, che mi spetta di diritto, essendo io figlio legittimo di Masrek Eclionner, laddove tu sei solo un suo bastardo!>>
Era una provocazione studiata nei minimi particolari.
Elner si scagliò addosso al fratellastro, che lo afferrò e gli disse:
<<Tu hai Arexatan dentro di te. Io ho Vorkidex. C'è un conto in sospeso da più di mille anni. Lasciamo che questo conto si chiuda!>>
A quel punto il duello riprese, ma era uno scontro senza storia.
Io ho la forza sovrumana dei non-morti. E tutti devono vedere quanto sia immensa!
Con pochi gesti, rapidi e quasi senza suono, Marvin riuscì a mettere fuori combattimento Elner, che si ritrovò per terra davanti a lui.
<<Per l'ultima volta, Elner, io ti offro la possibilità di vivere, purché tu rispetti le condizioni che ti ho appena esposto!>>
Elner lo guardò con odio:
<<Mai!>> e si scagliò contro di lui per l'ultima volta.
Marvin lo colpì con un velocissimo colpo della gamba che fece arrivare la punta del piede fino al cuore, fracassandoglielo.
Elner cadde a terra, morto, tra lo stupore generale.
Dopo alcuni istanti di incertezza, i pretoriani si avvicinarono al cadavere di Elner XI, senza proferire parola, e lo portarono via.
Marvin si rivolse ai presenti:
<<Elner Eclionner è morto. Rivendico la mia legittima eredità. Qualcuno ha obiezioni a riconoscermi Imperatore dei Lathear?>>
Nessuno parlò.
Altri pretoriani, in silenzio, gli portarono il mantello imperiale che era caduto dal corpo di Elner XI.
<<Ascoltatemi tutti! Poiché è consuetudine che un nuovo sovrano manifesti la sua benevolenza con una amnistia, io perdono la mia prozia Susan Fuscivarian per aver cospirato contro di me, purché ella ora mi renda omaggio>>
Lady Susan non se lo lasciò ripetere due volte, e si inginocchiò davanti a Marvin, alla presenza del Prefetto del Pretorio.
<<Giuro solennemente, vostra Maestà, di servirvi e onorarvi come la più devota dei vostri sudditi e vi imploro di accogliere il mio ringraziamento per la vostra graziosa clemenza>>
Marvin accettò quel giuramento.
Dopo ogni prova di forza, bisogna mostrare anche una prova di clemenza, e Susan sa benissimo che le conviene diventare mia fedele alleata.
Il motivo di quello era molto semplice.
Sa che ho stima per Irulan, e che ho dei progetti per lei.
Si rivolse infatti a sua cugina, con gentilezza:
<<Mia cara Irulan, so che sei una persona di grande valore. Mia madre mi ha tessuto i tuoi elogi. La tua politica come consorte del mio defunto fratello è stata prudente e lungimirante. Per questo io ti offro di diventare Reggente Imperiale>>
Nessuno si aspettava quella frase, tanto meno Irulan.
<<Maestà, io sono la vostra umile serva. Ma perché l'Impero ha bisogno di una Reggente se ci siete già voi a regnare come Imperatore?>>
Marvin allora si preparò al grande annuncio.
<<Come tutti sapete, io mi sono trasformato in qualcosa di sovrumano, sia nel fisico che nello spirito. Sono un non-morto, e quindi un immortale. Sono anche un Profeta, prima di ogni altra cosa. Ora, questa mia natura mi spinge a scegliere come residenza naturale un luogo che sia vicino alla mia metamorfosi, e questo luogo è il Castello di Gothian, all'estremo nord!>>
Quella decisione lasciò tutti di sorpresa, tranne Lord Bial e Lord Vyghar, che ne erano già stati informati da Lilieth Vorkidian e da sua madre, lady Ariellyn,
<<D'ora in avanti, il Trono del Sole sarà occupato dalla Reggente Irulan Eclionner. E faccio presente che comunque, la carica di Reggente sarà sempre assegnata ad un membro della Dinastia, che io sceglierò>>
Si guardò intorno per vedere se c'erano perplessità, ma non ne vide.
Il Sentiero Dorato ha avuto inizio anche qui.
Si rivolse a Bial l'Eunuco:
<<Lord Bial, siete confermato nella carica di Primo Ministro Imperiale>>
Poi si rivolse all'ammiraglio Vyghar di Linthael:
<<Lord Vyghar, vi riconfermo nella carica di Ammiraglio e vi prometto che non appena avrò stabilizzato la situazione a Caemlyn, nominerò anche lì un nuovo reggente, e mia madre potrà tornare da voi. Presto darà alla luce una bambina, ed io so già il nome che le dare. Ella sarà mia sorellastra, e quindi avrà i massimi onori ed un futuro glorioso>>
Riconfermò poi anche il Prefetto del Pretorio e il Presidente del Senato.
<<Mi tratterrò solo alcuni giorni, per controllare come funziona il mio Impero. Poi il dovere mi chiamerà nuovamente a nord>>
Cast
Jon Snow / Paul Atreides - Marvin Eclionner Vorkidian
Susan Sarandon /Alia Atreides (Wensicia Corrino) - lady Susan Fuscivarian
Virginia Madsen (Irulan Corrino) - Irulan Eclionner
La città di Lathena è rappresentata come Arrakeen, la capitale del pianeta Arrakis, altrimenti noto come Dune.
Le immagini sono state tratte dal film "Dune" e dalla miniserie televisiva "I figli di Dune".
Moda maschile attuale: dal 2006 al 2013
Dal 2006 in avanti torna di moda il vestito a tre pezzi, the three pieces suit. In particolare è molto apprezzata la tonalità grigio chiara.
Come si può vedere nella foto qui sopra, che ritrae il dandy Scott Disick, il vestito a tre pezzi di questo periodo ha alcune similitudini con quello degli anni '70.
La giacca è a due bottoni, con ampi risvolti. La sua apertura permette di vedere il gilet rialzato.
Ci sono altri particolari.
La camicia con collo alla francese è ottima per una cravatta con nodo Doppio Windsor.
(le immagini sono tratte da un sito FB dedicato a tale nodo: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=511442585563438&set=a.377670305607334.79228.377663912274640&type=1&theater)
Questo look ha fatto breccia sui personaggi maschili più famosi dello star system.
Vediamo Brad Pitt:
Tom Cruise
David Beckham
La variante grigio-azzurra è molto apprezzata:
Anche la variante scura ha la sua rilevanza, specie quella nera, in stile Man in Black.
Il gessato mostra di essere un evergreen.
Un testimonial di questo tipo di look è certamente l'attore Ed Westwick, nel ruolo di Chuck Bass in "Gossip Girl".
Un look meno eccentrico e più da ufficio si trova nel telefilm "Suits".
Questo per quanto riguarda la moda adulta, ma bisogna tener conto che negli ultimi anni c'è stato un successo, specialmente nell'ambito dei giovanissimi, di un altro modello, basato sulla reintroduzione della cravatta nel guardaroba dei teenager. Sto parlando della skinny tie, la cravatta stretta, abbinata con camicie dal colletto piccolo.
Ne possiamo vedere alcuni esempi.
Ecco Daniel Radcliffe:
E Ben Burnes:
E lo stesso Ed Westwick:
Personalmente non amo per niente le skinny ties, e ormai è cosa nota, perché l'ho scritto più volte, in questo blog, ma se esse hanno contribuito a diffondere nuovamente nei giovanissimi la moda del vestito a tre pezzi con la cravatta, come vediamo spesso indossati da Justin Timberlake o da altri più giovani idoli delle ragazzine come Zac Efron, i Jonas Brothers o gli One Direction, allora ben venga.
venerdì 8 marzo 2013
Moda maschile nel decennio 1995-2005
Questa foto di Gabriel Garko, risalente ad una decina di anni fa, rappresenta al meglio il tipo di moda
maschile elegante nel periodo compreso tra la metà degli anni Novanta e la metà degli anni Zero o anni Duemila.
1) La prima caratteristica è la giacca a tre bottoni. Io me lo ricordo bene perché in quel periodo, tra colloqui di lavoro e cerimonie varie (lauree, matrimoni ecc.) mi ero fatto un guardaroba completo, non immaginando che pochi anni dopo le giacche sarebbero tornate a due o addirittura ad un solo bottone.
2) Un'altra caratteristica, che vediamo nella foto di Garko e in quelle qui sotto, mi è particolarmente cara, perché in quel decennio, finalmente, e con mia grande gioia, tornarono di moda le cravatte spesse, di seta monocolore, con nodo Windsor doppio: una combinazione che io ho sempre considerato la migliore.
3) In quegli anni torna di moda anche il gessato, che si abbina perfettamente con le camicie bianche e le cravatte scure con nodo Doppio Windsor, il migliore in assoluto!
4) Anche i colletti della camicia erano diventati più lunghi, con le ali più ampie.
Quel tipo di camicie mi piace molto e lo indosso ancora, perché ha la bellezza di un classico intramontabile.
5) I pantaloni stretti alle caviglie, che poi sono tornati di moda adesso, ma rialzati col risvolto.
6) Capelli lunghi negli anni novanta, e col ciuffo a caschetto negli anni duemila, questo soprattutto tra i più giovani.
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