sabato 9 luglio 2016

Il Trono del Toro. Capitolo 9. Teseo, il favorito del Re



Dopo alcune inevitabili difficoltà iniziali, il nuovo assetto di potere a Cnosso incominciò a stabilizzarsi, perché in fondo quell’equilibrio faceva comodo a entrambe le fazioni. quella che faceva capo a re Catreus e a sua moglie Indis e quella guidata da re Glauco e sua madre Pasifae.

La regina madre Pasifae diede alla luce il suo ultimo figlio, Sarpedon, durante il primo anno di reggenza per il figlio maggiore, Glauco. La sua unione con Taron era ormai di dominio pubblico e il potere della loro fazione cresceva. Ella sedeva nella panca di pietra a fianco del Trono del Toro, spesso vuoto perché Glauco considerava noiose le udienze, e così parlava continuamente a nome del figlio
La regina consorte Indis riusciva a tenerle testa, riuscendo, insieme al Primo Consigliere Horemab, a manovrare il volubile marito Catreus, l’altro re, che preferiva occuparsi con sempre maggiore interesse della Scuola dei novizi.
Dopo circa due anni dalla morte di Minosse, la vita a Cnosso aveva ripreso i suoi ritmi e le sue abitudini.
Teseo era stato promosso al ruolo di segretario particolare di Catreus, il che equivaleva all’essere il suo favorito a corte, il suo amante e il prossimo candidato a partecipare al Consiglio Superiore degli Scribi.




Il capoclasse Maeris era stato venduto agli acrobati dell’arena, dove però, per la sua abilità nella danza sul toro, era diventato un eroe popolare.
L’altro capoclasse,Thyles, serviva Teseo come aiutante.

E passò molto tempo.

Amasis arrivò all’ultimo anno degli studi, nei quali si distinto per gli ottimi risultati conseguiti in tutte le materie. Inoltre la sua bellezza adolescenziale, a sedici anni, era al culmine.



Gli eunuchi lo curavano come se fosse una ragazza da marito. Gli lavavano regolarmente i lunghi capelli neri ondulati e folti, si preoccupavano di rifornirlo costantemente di vestiti di lusso e di profumi.

Edelmas sperava in lui per riuscire a far cadere in disgrazia Teseo presso il re Catreus.

La Scuola dei novizi infatti si reggeva sulla breve durata dei favoriti di Catreus, che così aveva costantemente bisogno di creare nuovi favoriti, e ciò permetteva alla Scuola di sopravvivere.

«Bisognerebbe trovare un modo per far compiere a Teseo un passo falso, e se i miei occhi non mi ingannano, io ho già una mezza idea su come fare» confidò una sera Edelmas ad Amasis.

«E sarebbe?» chiese quest’ultimo con quell’aria vagamente annoiata che assumono i ragazzi viziati.
«Avrai certamente notato l’attrazione reciproca tra Teseo e la principessa Arianna. 
E’ possibile che tra quei due nasca una relazione e noi faremo in modo di accelerare il loro avvicinamento e di facilitare la consumazione del loro amore. E allora Teseo dovrà subire la rabbia sia di Catreus, tradito, che di Pasifae, madre di Arianna»

«Uhm… un piano ambizioso. E come intendi procedere
La voce di Amasis ora aveva una sfumatura di ironia e scetticismo.

Edelmas sorrise beatamente, emanando profumo di violette:
 «Come ben saprai nel Palazzo di Cnosso esiste un enorme edificio destinato agli ospiti, tanto grande che dentro ci si può perdere. Il suo ingresso è decorato con la doppia ascia di guerra dei soldati di Minosse, il labyris. Per questo è chiamato Labirinto. 
Per costruirlo, dopo il terremoto che seguì l’esplosione del vulcano di Thera, l’allora Minosse VIII, detto il Crudele, chiamò architetti da tutte le parti del mondo, e poi, quando la costruzione fu terminata, uccise tutti coloro che avevano contribuito a costruirla, compresi gli architetti Apelle e Icaro, perché voleva mantenere segreta la mappa del Labirinto ed i suoi passaggi segreti.



Si dice che Minosse VIII ospitasse nel Labirinto i personaggi a lui più invisi, e che spesso facesse  in modo di farli perdere lì dentro, o cadere in dei passaggi segreti senza ritorno. 
Da allora si creò una fama sinistra, e rimase per lo più disabitato»

«Tutto ciò è molto interessante» disse Amasis pensando l’esatto contrario «ma non vedo cosa c’entri con piano per far cadere in disgrazia Teseo»

Edelmas, indispettito, rispose seccamente:
«Io intendo far incontrare Teseo e Arianna nel Labirinto»

«A che scopo?»

«Prenderli in trappola, e rendere così universalmente nota la loro relazione»

Amasis corrugò la fronte:
«Tu credi che Teseo sia così ingenuo da cadere in un tranello così banale?»

«Banale? Ehi, ragazzo! Bada a come parli, perché tu ancora non sei niente, qui, e se non ci fossi io, tu saresti a zappare la terra!»

«Ti chiedo scusa, nobile Edelmas. Ma vorrei comunque sapere la tua risposta»

L’eunuco, ancora offeso, parlò con tono serio, facendo squittire la sua vocetta:
«Agirò su Arianna, è lei la più ingenua. Farò in modo che risulti che l’idea di incontrarsi al Labirinto sia della principessa. Lascia fare a me!»

Edelmas aveva deciso di avvalersi, nell'attuazione del piano per la caduta di Teseo, della collaborazione con il capo degli schiavi, il fenicio Gabaal, suo alleato e nemico giurato degli Achei.
Più volte i due avevano collaborato e tramato per far cadere in disgrazia i favoriti di turno di Catreus e di sostituirli con dei nuovi.
L’eunuco spiegò la situazione al capo degli schiavi, e gli consegnò un biglietto sigillato da consegnare alla principessa Arianna , spiegandogli quello che avrebbe dovuto fare in seguito.
Gabaal annuì:
«Io lo faccio per Amasis, che mi è caro come un figlio. E’ un ragazzo che ha sofferto molto, e merita di essere risarcito dalla sorte. Però non chiedermi, un domani, di farlo cadere per far posto ad un altro. Ad Amasis non farei del male neanche col pensiero. Ricordatelo, Edelmas»
«Sì, sì… lo so che anche tu stravedi per quel ragazzo. Me lo hai portato che era quasi un animale selvatico, ed io ne ho fatto un principe. Conviene anche a me avere un alleato come lui negli alti ranghi dell’amministrazione »
«Bene, allora farò quello che mi hai chiesto»



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