mercoledì 2 aprile 2014

Le bassezze dell'Alta società. Capitolo 19. Giulia incontra Esther e preoccupa Virginia



La grande bellezza di Giulia Federici era divenata uno degli argomenti più discussi della festa di compleanno di Virginia Ozzani di Fossalta, con grande disappunto di quest'ultima.
I vari amici e cugini di Virginia erano attirati come mosche dal fascino dell'affascinante compagna di banco della festeggiata.
Tra i primi a farsi avanti fu il potentissimo banchiere Davide Rubini, accompagnato dalla sua bellissima figlia Esther, che si diceva fosse una delle spasimanti del fratello di Virginia.



Esther Rubini aveva una bellezza da odalisca orientale, con occhi neri e capelli corvini. Si raccontava che Alessio Ozzani le avesse scritto dei versi meravigliosi: "Di spezie d'oriente un sapore forte nel tuo sguardo e del buio il mistero e terre selvagge, io vedo, ed irte. Occhi di giaietto e quarzo nero, hanno un piglio di divinità offesa. Imbronciata leggiadria che ferisce la mia dignità che già si è arresa: se ti guardo l'amore mi tradisce. Il tuo sguardo che mi uccide profuma più del languido narciso, amaro come il taglio che recide. Leggo la crudeltà nel tuo sorriso, e nel mio petto già qualcosa stride. Né mai più ti guarderò. Ho deciso"
La splendida Esther si avvicinò a Giulia e fin dall'inizio mostrò apertamente la sua rivalità nei suoi confronti, facendo tra l'altro sfoggio di notevole cultura, per indicare che non era solo bella, ma anche molto intelligente:
<<Ecco la bionda bellezza di cui tutti parlano. Mia teutonica Giulia, puoi accettare gli omaggi di una fanciulla ebrea? In fondo, quando voi gentili eravate servi della gleba sotto il dominio dei barbari, il nostro Maimonide aveva già scritto "La guida dei Perplessi">>



<<Io ho grande stima per le persone di religione ebraica. Ho notato che hanno una marcia in più rispetto agli altri>> ribatté Giulia.
Esther sorrise:
<<Per sopravvivere a millenni di persecuzioni ci siamo dovuti ingegnare. Ed i sopravvissuti avevano indubbiamente un ingegno superiore. Mio padre ne sa qualcosa. E' dovuto espatriare negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni e quando è tornato si è costruito da sé una banca. Non è cosa da poco, specie se consideriamo che quella banca è stata scelta dalla famiglia Ozzani come sua finanziatrice>>
Virginia parve seccata da quella allusione e non era un mistero che Davide Rubini, il presidente della Bancaccia, stesse antipatico a tutti.



<<Anche mio zio Carlo è un dirigente della Banca. Siamo tutti nelle stesse condizioni. Ma non parliamo di argomenti così volgari. Presentiamo piuttosto la mia cara Giulia agli altri amici e parenti. Voglio che lei diventi in tutti e per tutto una di noi>>



Virginia era stupita dalle sue stesse parole e nel profondo del suo cuore si domandava se per caso non stesse allevando una serpe in seno.


Cast

Erin Heatherton - Giulia Federici

Humaima Malik - Esther Rubini

David Rockefeller - Davide Rubini

Beatrice Borromeo - Virginia Ozzani di Fossalta





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