Per capire quali siano i titoli più di moda in un certo periodo dell'anno non servono indagini di mercato, basta fare un giro su un treno interregionale oppure su un vagone della metropolitana. “La verità sul caso Herry Quebert” era il tormentone dell'estate, “La strada verso casa” di Fabio Volo ha monopolizzato l'attenzione nei mesi prima di Natale. E oggi? Se potessimo azzardare una previsione punteremmo tutto su Stephen King.
IA differenza di quanto si potrebbe pensare, i viaggi sembrano il momento giusto anche per immergersi in quei libri che si sono tenuti da parte per un non precisato "momento giusto". In autobus può capitare di incontrare signore che stringono la borsa e non staccano gli occhi dalle pagine dell'”Odissea” di Omero, in treno “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen è un ottimo libro da compagnia. E ancora, “I tre moschettieri” di Alexandre Dumas, “Via col vento” di Margaret Mitchell, “Aspettando Godot” di Samuel Beckett. Studenti e impiegati, pendolari e viaggiatori occasionali, tutti accomunati dalla passione per la letteratura.
Ma se c'è chi non si preoccupa del peso e del formato e sfoggia il suo classico da 700 pagine e oltre, ci sono anche tantissimi lettori che preferiscono unire piacere e praticità. I libri della casa editrice Sellerio – “Aristotele detective” di Margaret Doody, “La carta più alta” di Marco Malvaldi, “La banda Sacco” di Andrea Camilleri, solo per fare tre esempi –, così come quelli in edizione economica e tascabile sembrano essere molto apprezzate dai viaggiatori cittadini. Storie avvincenti, scrittori amati e peso ridotto. Cosa chiedere di più a un libro?
Facciamo una menzione a parte anche per il Pendolibro, l’ebook editato da Libreriamo Publishing che rende protagonisti i pendolari stessi. Sono loro gli autori di questo libro, loro che ci hanno raccontato i loro viaggi, i loro disagi e i loro sogni quotidiani.
Ciao R,
RispondiEliminasono amante della lettura e adoro avere un libro con me, mi dà la possibilità di smettere di vivere la realtà e immergermi nella fantasia. Da un mese a questa parte invece del libro fisico ho optato per quello elettronico: per due motivi peso e soprattutto spazio in casa. Con un primo ramamrico ho abbandonato il libro fisico per un file molto leggero, ora lo trovo estremamente comodo e usufruibile ovunque. Baci buona giornata Alex
Condivido il tuo pensiero sulla funzione di evasione che la lettura ci permette! Ancora non mi sono convertito all'e-book, però mi rendo conto che per chi viaggia e anche per chi non ha più spazio dove mettere i libri (come nel mio caso), può essere di grande utilità...
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